sabato 31 ottobre 2009

Non tutto quello che si porta al polso è legale

Un paio di anni fa l'assorologi aveva lanciato campagna stampa in associazione con la INDICAM, l’Istituto per la lotta alla contraffazione. Lo slogan era suggestivo, con tanto di cartello con foto di orologi/manette:





"Non tutto quello che si porta al polso è legale"


E anche "Oggetto falso, reato vero".


Insomma, forte spinta verso la legalità, sperando di muovere le coscienze, per un mondo migliore...

Quindi: perchè la maggior parte dei miei clienti facenti parte delle forze dell'ordine, mi portano orologi falsi? Tirano moltissimo in polizia i rolex falsi, fra i carabinieri invece va il panerai falso.


Benvenuti in Italia, ora e sempre. Non cambierà mai niente, non ho voglia di aggiungere altro. E non sto parlando del pessimo gusto estetico di avere al braccio un orologio palesemente falso.

martedì 27 ottobre 2009

Fretta di uscire

Stamattina c'è stata TROPPA gente. Del tipo 40 clienti. Solo stamattina. Tutto merito del cambio dell'ora, che porta tre conseguenze: gente che non capisce il concetto di "tirar fuori la corona, girarla e sistemare l'ora", e allora lo porta da me; gente che tira fuori troppo la corona e la rompe, e viene a farsela cambiare; gente che siccome si cambia l'ora, apre i cassetti di casa e scopre che i 10 orologi che possiede, sono tutti scarichi, e me li porta tutti insieme per le pile. Al momento, e scrivo a metà giornata, ho preso 18 pile da cambiare. Fortunatamente nessuno ha insistito per farle subito.


COMUNQUE. Come potete immaginare, c'è un flusso colossale di gente in negozio, e se mi "rallento" per cambiare un cinturino (tempo pr l'operazione: 3 minuti!), la coda si ingrossa.

Ecco, sono al banco nel retro e sto cambiando un cinturino e dentro ci sono 4 altre persone in attesa. Sento due vecchie che confabulano, dicendo che c'è troppa gente e loro non possono aspettare per farsi cambiare l'ora (e te pareva!), quindi si chiedono come si fa a uscire, visto che la porta è chiusa. Io nel frattempo avevo fissato il citurino, mi rimaneva solo da cambiare la fibbia da color acciaio ad acciaio dorato, quindi non sto a dire alle vecchie di aspettare proprio 15 secondi e poi le faccio uscire.

Che sbaglio.

In un attimo, la vecchia proprietaria dell'orologio si avvicina alla zona della cassa, e dice all'amica "Mah, ho visto che schiaccia da queste parti, chissà qual è il pulsante!". Mentre chiudo la fibbia... la cogliona mi spegne le luci!!! In due falcate sono in negozio e con tono veramente violento le chiedo cosa sta facendo.

"Eh ma volevo uscire!"

"Se deve uscire me lo chiede gentilmente, e le apro. Come si permette di venire dietro al banco a toccare i tasti?"

"Avevo fretta"

"Eh, ora le apro e va, così non deve più aspettare, arrivederci"


Se n'è andata senza farsi mettere a posto l'ora. Speriamo ci provi da sola e rompa la corona. E nel frattempo perda l'autobus e tutte le cose urgentissime che una tizia di 80 anni deve fare nella sua mattinata, talmente urgenti che non può aspettare 4 minuti mentre servo i clienti arrivati in negozio prima di lei.


Un tizio di quelli in coda ha commentato: "Veramente incredibile"

Un'altra vecchia in negozio ha detto "Ci vuole pazienza"


Io non ho detto ad alta voce, e non riporto qui, gli epiteti un po' più coloriti" che avevo in mente per descrivere quel che pensavo della signora...

venerdì 23 ottobre 2009

Prison Break

Una nota per capire il post. Quando lavoravo per la Croce Rossa (anni fa, ora sono solo un volontario), ero a contatto con gente che lavora nel carcere della città qui vicino, e quando poi ho iniziato a lavorare in questo negozio, abbiamo stretto un accordo per il quale, sostanzialmente, cambio le pile degli orologi dei carcerati, ad un prezzo praticamente di costo. E' una sorta di servizio sociale, diciamo.



(Nel caso foste curiosi, in carcere sono ammessi solo orologi con fondello trasparente, quindi sostanzialmente gli Swatch di un certo tipo, e alcuni di quei modelli con anche il cinturino trasparente. E' per evitare che dietro la cassa in acciaio venga tolto il movimento, per metterci dentro droga)



A volte, assieme ai 4-5 orologi che mi portano al mese tutti insieme, c'è la richiesta di un paio di batterie "sfuse".

Oggi mi è arrivata una richiesta molto gentile. Sul foglietto c'era scritto:



1 PILA CR 2430



E' MOLTO IMPORTANTE!





Ahahah, non so perchè mi è venuto in mente Michael Scofield di Prison Break, pronto al piano di evasione dettagliatissimo ma che si rende conto che tutto si basa su una pila... che ha trovato scarica! Piano di evasione rimandato, T-Bag continuerà a tormentarlo e Abruzzi sarà incazzatissimo ;)

Insomma, quel "è molto importante" mi ha fatto ridere! QUel tipo di pila principalmente va nei Suunto, e in qualche bilancia elettronica. Forse qualche altro elettrodomestico, boh. Buona fortuna, Michael!



ps: ho finito proprio nel weekend di vedere la stagione 4, quella finale, di Prison Break. Strazianteeee!!! Gli autori sono stati dei gran bastardi! Per non parlare del "fanservice" chiamato "The Final Break", con una rivelazione ancora più deprimente sugli anni post-fuga di Michael!!! Che bastardata!!!!

martedì 20 ottobre 2009

Buona Settimana a tutti!!!

Sigh, ore 9.15.15 di Martedì (15 secondi dopo l'apertura, io il Lunedì son chiuso). Uno sta cercando di iniziare una settimana positivo, col sorriso, e arriva sta tizia cinquantenne, lascia la bici davanti alla porta "perchè non la lego ma la tengo sott'occhio", suona due volte e poi una terza a raffica "perchè non ero sicura di aver suonato bene", mi porta un orologio per la pila, la vuole subito, perchè dice che domani non può passare (il concetto di "è pronto DA domani", è sempre di difficile intendimento, molti capiscono che se non vengono domani, io l'orologio lo butto via), poi fa storie sull'onestissimo prezzo per il cambio della pila, ma alla fine (quando io lo rimetto sul tavolo dicendo "boh allora veda lei se vuole farlo"), me lo lascia.


"Che nome segno?"

"VECCHI"


Ahahah... ecco, a sta storia piena di clichè della mia rottura di balle, mancava solo un ingrediente, i vecchi... ma alla fine ci sono rientrati lo stesso.

Mi ha fatto ridere!


Ciò non toglie che gli auspici, vedendo il primo cliente della settimana, non sono ottimi, ma cercherò di rimanere positivo! Buona settimana a tutti!!!!!!!!

martedì 13 ottobre 2009

Maglia sparita, o donna ingrassata?


Ora, ditemi voi come fa uno a non scoraggiarsi col proprio lavoro a contatto col pubblico, quando ormai il pubblico dà segni di cedimento di testa.

Sono cinque giorni esatti che sono assediato, ma proprio sottolineo assediato, da colossali rompipalle, una quantità enorme, molto più della norma, che rompono su tutto, molto più della norma. Sabato ero depresso, oggi vabbè, son stato due giorni a riposo e sono un po' più ottimista, ma ormai la gente è fuori di testa...

Ecco un bellissimo esempio di stamattina.


Tizia sui 50 anni, Sabato ha portato un orologio per cambiare la pila, lo lascia fino ad oggi, no problem.

Non ha problemi ad aspettare perchè mi dice che non lo indossava da quattro anni, l'ha trovato in un cassetto e voleva tornare a metterlo. Orologio: "da battaglia" Citizen, casa e cinturino acciaio dorato, valore sui 75 euro.


Oggi viene a ritirarlo. E' già a posto sull'ora, perfetto, lo indossa. Ahia. Le va stretto. Mentre io mi accingo a chiederle se per caso ha a casa delle maglie, che lo allarghiamo, scatta l'infamata, quell'accusa che fa tanto "fan di striscia la notizia, che sa benissimo che tutti i negozianti sono lì per fregarti":


"Ma mi avete tolto delle maglie?"

"Proprio no... c'era solo da cambiare la pila e abbiamo fatto solo quello."

"No, perchè prima mi andava"

"Non so, non ha detto che non lo metteva da anni?" (spinoso far capire a una donna che magari ha messo su peso)

"No, no, l'ho provato prima di venire qui ed era giusto"

"Mi sa che si è sbagliata..."

"Mi avete tolto almeno due maglie!"

"Togliere le maglie è un lavoro in più per me, non è che lo faccio a caso, mi scusi!"

"C'è qualcosa che non quadra"

"Signora, ma cosa me ne dovrei fare delle sue maglie?"

"Non so, magari le servivano, ma a me ora è stretto, me le deve rimettere!"

"Le dico che le sue maglie non le ho tolte... non sono d'oro, cosa me ne farei di due maglie d'acciaio dorato di un orologio usato? E anche se fossero d'oro, non le avrei tolte... figuriamoci."

"Ma io sono sempre venuta da voi per cambiare le pile e non mi era mai successo!"

"Sì ma infatti non è successo niente!"

"Non sono convinta!"

"Sinceramente sto iniziando un po' ad offendermi, se non si fida dell'operazione che abbiamo fatto!"

"Oh ma no, tanto continuerò lo stesso a venire da voi per le pile!"

"Guardi, se non si fida del mio lavoro, per me può anche non venire più! Non è bello sapee di lavorare per persone che non si fidano."

"No, no, tornerò, non si preoccupi!"


E così, è finita così, non ha parlato più di maglie. Boh. E' bastato mostrarmi un po' seccato?

E comunque, anche se non fosse mai più venuta per le pile, non è che a me sarebbe dispiaciuto... E poi, si torna sempre sul punto: ma se a voi dicessero, con garbo ma comunque chiaramente, che sarebbe meglio che non andaste più in quel negozio, voi non direste "Uh ok, che offesa, ora non vado più?". Sta gente non la si riesce nemmeno ad allontare... boh. Sigh.


Tutti gli altri "casi" di sti giorni sono piccole cose di piccole persone, ma sul serio nell'ultima settimana hanno veramente esagerato con le richieste assurde, le fisime, e cose simili. Aiuto!!!


ps: un saluto al forum "orologi.forumfree.net" - oggi sono arrivati una marea di visitatori da un loro topic (io non c'entro niente!), e devo dire che fino ad ora sembra che i commenti al blog siano positivi, al contrario di altre volte in cui siti di orologeria mi massacravano. Ricordo sempre con affetto un forum dove mi definivano "minus habens" perchè non cambiavo le pile subito... LOL!

Bravi, avete capito lo spirito del blog... che parla del declino della civiltà, più che di orologi in senso stretto. Che il Baume et Merdier sia con voi! ;)

sabato 10 ottobre 2009

FBI: tre rivelazioni

FBI: tre rivelazioni


Sigh, mi tocca ammetterlo, ma FBI mi ha rotto le palle. So che vi fa ridere, so che è un personaggione, ma se togliamo la patina di divertimento che creano le sue cazzate, rimane il fatto che sono tre anni e dieci mesi che viene da me, non ha mai speso un euro, prima veniva ogni 6-7 settimane, ora viene ogni 3 circa... sto mese è venuto due volte in 10 giorni. E sempre con la menata di farmi tirar fuori gli orologi, sentirmi dire che il bonifico arriverà, e bla bla bla. Penso che con sto pazzo ci ho speso un 4 ore della mia vita in totale, magari di più. Che rottura.

Comunque, ormai so che ci tenete alle sue avventure, e ho tre rivelazioni succose (di cui due sono belle cazzatone "old schooL") che son saltate fuori nelle sue ultime due visite, la più recente stamattina.


1 - Il bonifico che aspetta dall'America (e tranquilli, DI SICURO questa volta arriva, il 10 novembre! Son tre anni che lo aspetta ma ormai ha messo le firme, il 10 novembre arriva sul conto corrnente!), ha un importo totale di... siete pronti... seicentomila euro. Quando me l'ha detto, ho trattenuto uno scoppio di risate... LOOOOL. Seicentomila euro... LOL... continuo a ridere quando ci penso.


2 - Ultimamente è in fissa con gli orologi radiocontrollati. Anzi per essere precisi, altimetri radiocontrollati (ricordiamoci che lui vuole comprare 5 altimetri, modelli diversi della Casio, ma sempre altimetri). Ecco, oggi se n'è uscito con una frase che avrei voluto approfondire. "Ormai la tecnologia del radiocontrollo è molto diffusa, ma io uso la tecnologia del controllo via satellite per altre cose, per scopi di sicurezza". Niente niente ha un bracciale alla caviglia come i carcerati? Indagherò.


3 - (questa vi stenderà) HO SCOPERTO IL SUO NOME!!! La prima volta che venne, gli avevo scritto tutti i modelli Casio che voleva e lo sconto che gli avrei fatto, e mi aveva chiesto di firmare per mostrare che era uno sconto offerto da me. Beh ogni volta tira fuori sto foglio (lo tiene nel portafoglio da quasi quattro anni!), stavolta ho notato che... aveva firmato pure lui, sotto alla mia firma! E ha firmato con calligrafia leggibilissima!!!!

Per motivi di privacy non sto a dirvi il cognome, ma il nome è tutto un programma: Ubaldo!!!!!!

Ho cercato sulle pagine bianche e in internet, ma di persone col suo cognome in zona non ce ne sono, il più vicino abita a circa 50 km da qui. Il che sarebbe ammirevole, se venisse giù apposta per vedere 5 orologi e poi tornarsene a casa.

Vabbè. Le indagini continuano. Accetto vostre ipotesi ;)

giovedì 8 ottobre 2009

Le solite stronzate

Ore 09:15:02


(due secondi dopo che la saracinesca ha finito di alzarsi)


Entra un tizio, settantina d'anni.

Mi chiede se posso cambiargli la pila di un cronometro che ha comprato da me. Vediamo, gli dico io. Lo tira fuori, eccolo:






Ohibò. Non sapevo che la mia atività fosse stata rilevata dalla nota catena di negozi sportivi Decathlon.

Bonus, come vedete nella foto: il tizio aveva già cercato di aprire il fondello, sminchiandolo un po' (ma fermandosi prima di far casino).


Io la pila gliel'ho cambiata lo stesso, e pure al momento, visto che era solo una questione di svitare il tappino.

Ma, come sempre, mi chiedo: perchè mentire? Soprattutto con una cosa che ti auto-sputtana immediatamente. Avesse tirato fuori un Casio, forse (forse) ci sarei pure cascato, ma con un orologio brandizzato di una catena di negozi, cosa mi vieni a dire che l'hai preso da me?

Ti credi più furbo? Credi che io sia scemo? Credi che te lo farò gratis?

Mah. Contenti loro...

martedì 6 ottobre 2009

Bormio, ridente cittadina


Viene un vecchio, ha il vetro dell'orologio incrinato (una bella riga netta che va da una parte all'altra), e rompendosi ha pure sfasato un po' le lancette, che ora prendono dentro l'una con l'altra. Inoltre, ai lati del vetro ci sono misteriose macchie verdi. A sua detta, il vetro si è incrinato da solo, e le macchie verdi sono residui di colla del vetro che si sono ossidati - il vetro lo aveva cambiato un paio di anni fa a Bormio.


Allora, qui il mio "rilevatore di cagate" si mette in funzione, tendenzialmente un vetro non si rompe da solo, e a me le macchie verdi non convincono, ma vabbè. Come dice il Dr.House, "tutti mentono", anche se non si sa il perchè.

Gli dico che per la riparazione me lo deve lasciare 3-4 giorni che gli procuro il vetro, e viene a costare sui 22 euro.

Dice che è troppo. Gli dico che quello è il prezzo per la sostituzione del vetro, la pulizia del quadrante e il riallineamento delle lancette.

Dice che è troppo.

Gli dico che quello è il prezzo.


Lui gioca il jolly. Mi dice che a Bormio il vetro lo avevano cambiato subito e gratis.

Anche io gioco il jolly: dico che mi sta prendendo in giro e se non gli stanno bene i prezzi può andare da un'altra parte.


Lui insiste, mi racconta la commovente storia dell'artigiano di Bormio che in 10 minuti ha cambiato il vetro e non si è fatto dire niente.

Io gli dico che se torna a Bormio deve stringere la mano a quell'artigiano, perchè lavora gratis, anzi non solo lavora gratis, ci mette anche di suo dei soldi, visto che un vetro non è gratis. Ma qui non siamo a Bormio (ad occhio siamo a 300 km, e son pure strade in salita!), e il mio prezzo è quello.


Non gli sta bene. Gli dico che allora ok, non c'è problema, vada a cercare prezzi più convenienti.

Inizia a dire che non si lavora così. Gli dico che se deve criticare tutto, può andarsene, anzi deve andarsene, ora. Arrivederci.


Insiste, mi parla ancora di Bormio gli dico che non mi interessa come lavora uno a 300 km da me, e per favore se può andar via.


Niente, alla fine lascia, fra mille lamentele. Si fa pure segnare sulla ricevuta il numero di matricola dell'orologio (valore stimato dell'orologio: 70 euro). Gli dico che se ha paura che glielo perdiamo, può prenderselo ora e andare via. Lascia.


Qualcuno ha idea di come si faccia a far capire a qualcuno che DEVE USCIRE, andare via, LEVARSI DALLE PALLE? E' una situazione disperata, scoraggiante, avere a che fare persone del genere, che non hanno idea di quanto siano rompipalle. Gli ho detto quattro volte di andarsene, ma nulla. Che tristezza.