mercoledì 26 agosto 2009

Pile Mon Amour (ovvero, del ritornare al lavoro)

Scusatemi, se non scrivo da un mese. In effetti, potrete immaginare che me ne sia andato in ferie. Non vedevo l'ora di chiudere e sparire, al punto che mi sono dimenticato un post estivo di buon Agosto a tutti. Fatto stà, che domani invece torno già al lavoro.

Sono a casa da qualche giorno, ma apro solo domani - tutti i negozi della zona sono ancora chiusi, nella mia via domani sarà solo aperto il macellaio e il bar, la maggior parte riapre venerdì, o sabato... o Lunedì prossimo. Quindi mi sono goduto qualche giorno a casa prima di riaprire.


In questi giorni a casa, ho avuto delle fosche previsioni su quel che mi aspetta domani, appena riaperto il negozio.


Lunedì, sto passeggiando nell'isola pedonale cittadina pensado ai fatti miei e mangiandomi un gelato. Tizio sulla sessantina mi si avvicina.

"Oh, buongiorno! Ma non è al lavoro?"

"Al di là del fatto che Lunedì è il mio giorno libero ogni settimana dell'anno, il negozio è chiuso fino a Giovedì"

"Ahhh... bella vita eh?"

"Sìsì. Buongiorno!"

E comunque anche se il negozio fosse stato aperto, non sono cazzi di nessuno quel che io faccio negli orari di lavoro, se voglio un gelato me lo vado a prendere senza bisogno di persone simpatiche come questa.



Martedì, ho aperto il portone accanto al negozio, per parcheggiare il motorino nel cortile interno e farmi un altro giro in centro. Mentre sto per mettere via il motorino, sento una vecchia di almeno 85 anni commentare ad alta voce (con la via vuota e nesusna ad ascoltarla) il cartello affisso "Si apre il 27 Agosto".

"Ohh, ma questi sono sempre in vacanza, ma come si fa?"

Si fa che si va affanculo, vecchia. Che poi, cosa parli ad alta voce da sola... volevi solo farmi incazzare?


Martedì, più tardi. Sono in negozio per preparare un ordine di orologi Too Late (dei quali sono rimasto totalmente a secco prima di Agosto, si sono venduti benissimo, con mia soddisfazione), suona il telefono.

"Sono xxx delle Pagine Gialle..."

"Guardi che è chiuso negozio"

"Ma lei c'è!"

"Sì, ma non il titolare, comunque ci chiamate 2-3 volte alla settimana, non siamo interessati, grazie."


Ri-suona il telefono

"Pronto buongiorno volevo sapere se siete aperti"

"No, mi spiace, riapriamo Giiovedì 27"

"Ma lei ha risposto!"

"Sono qui a lavorare, ma il negozio è chiuso"

"Ho bisogno di una pila"

"Ci vediamo Giovedì"


Ho messo giù sennò bestemmiavo e non stava bene.


Mercoledì, oggi. Sono in negozio a rifare una vetrina. Telefono.


"Ah, siete aperti? Avevo letto Giovedì!"

"Sì infatti, sono chiuso. Ha bisogno?"

"No, dovevo portare un orologio per la pila e impermeabilità, posso?"

"No, siamo chiusi, mi spiace"


Insomma. Da questi aneddoti (raccolti in soli tre giorni!!! Fortuna che il resto del mese l'ho passato all'estero!), notate un vago filo conduttore? Non ho voglia di tornare a sto tran-tran.

So che domattina preparerò una abbondante colazione, e mangerò molto. Perchè domani sera cenerò all'Inferno.