martedì 2 marzo 2021

Dove si annida il Covid

Cliente, sui 40 anni, ha un orologio comprato nel mio negozio, al quale dice di aver cambiato anche il cinturino, sempre nel mio negozio e con ricambio originale.
Si lamenta perché "il cinturino è durato poco", e inoltre è andato in un altro negozio dove vedendo le condizioni del cinturino, gli hanno detto che non è un prodotto originale.
Accusa fastidiosa, io più che mostrargli il nome dell'azienda stampato sul cinturino e dirgli che compro ricambi solo dal distributore ufficiale, non posso fare molto.
Gli spiego che non è che il cinturino fosse scadente, ma evidentemente lo usa moltissimo e lo bagna molto, quindi è anche naturale che si rovini prima (a detta sua, "poco più di un anno"), ma lui non era convintissimo.

Ora, il cinturino di cui si parla è questo. 



Assumersi responsabilità è una cosa che non va di moda, ormai. Perché se tu riduci un cinturino così, la colpa è evidentemente del negoziante truffaldino, e della ditta che produce cinturini scadenti.
Non sei tu che usi il cinturino come salvietta per pulirti il sedere, non sei tu che ci scatarri sopra, non sei tu che lo tieni al polso anche mentre ti fai la doccia.

E' quasi incredibile che nel 2021, dopo un anno che veniamo martellati da semplici indicazioni ("Lavati spesso le mani", "Togli di dosso tutto quando entri in casa", "STAI PULITO E DISINFETTATO PER DIO"), qualcuno possa avere al polso una cosa del genere.
Guardate i fori del cinturino, sono pieni di una lanugine bianca. Per me quelle sono sacche di coronavirus. Buchi infetti che vomitano infezioni.

E io ovviamente l'ho dovuto toccare - con i guanti e la mascherina.