martedì 19 dicembre 2023

Zozzone Permaloso

 Un signore sui 60 anni, ben vestito, mi porta un orologio "di marca" con un fondello particolare: l'orologio ha il cinturino integrato, fondello rettangolare con 4 viti e fra fondello e cinturino c'è uno spazio di circa 5 millimetri.

Per rendere l'idea ho trovato questa foto di un orologio che non c'entra niente - e in realtà lo spazio in foto è comunque minore rispetto a quello dell'orologio che ho avuto in mano (non ho trovato foto di quel modello di orologio esatto).



Potete ben immaginare che chi ha creato questa strana cassa integrata con il cinturino credesse che la gente si lava tutti i giorni.

Quello che mi viene posto in mano è un orologio così pieno di sporco che le viti si possono solo intuire (non si capisce ad esempio se siano viti a stella o a taglio), e soprattutto -lo avrete già capito- lo spazio fra fondello e cinturino, quel buco largo 5 millimetri e profondo 5 millimetri, è pieno, PIENO, di sporco umano. E' proprio la classica cosa che avrei fotografato per farvi vomitare, questo sporco che trabocca dai buchi con un colore nero/marrone e una consistenza molliccia.

Decido che il 19 Dicembre non ho voglia di far cambiare al tecnico questo ammasso di sporcizia. O il tizio me lo porta pulito, o niente. Quindi, riavvolgiamo il dialogo:

"Buongiorno, devo cambiare la pila"

(dopo averlo guardato e fatto le valutazione di cui sopra)

"Vediamo se si riesce, le viti sono bloccate da un po' di sporco"

"Quanto costa?"

"9 euro"

"NOVE EURO? Ma io vengo sempre qui e costano 4-5" (gioca al ribasso, tra l'altro... ma vabbè)

"Questo ha una pila speciale, e appunto bisogna vedere se si riesce ad aprirlo perché le viti sono chiaramente bloccate, è un bel lavoro"

"Ah"

"Veda lei, se me lo lascia viene pronto fra due giorni, e ripeto che bisogna vedere se riusciamo ad aprirlo, a me pare tutto bloccato"

"Eh"

"Vede qui? E' pieno di sporco"

Mi strappa l'orologio di mano e dice che lo farà da qualche altra parte perché sto facendo il difficile.

Siccome esce velocemente, non faccio in tempo a dirgli di pulirlo, prima di farlo vedere a un altro negozio.

Comunque aveva ragione, sì, facevo il difficile. Trovo tenera la sua reazione alla scoperta che non stavo stendendogli il tappeto rosso per un orologio sporco da morire, e comprensibile che lui anziché chiedere scusa alla terza volta che gli dicevo che "era un po' sporco", si sia offeso. 

Felica Natale, zozzone di merda.

mercoledì 13 dicembre 2023

La fretta di McGyver

 Tizio con un Rolex falso, consapevole che sia falso.

"Devo avvitare la ghiera girevole, è diventata molle, credo serva smontarla per poi tendere le molle sottostanti."

"Mi spiace, non è un lavoro che facciamo, non mettiamo mano sui Rolex falsi"

"Ma cosa ci vuole?"

"Se si rompe una delle molle o altre cose è un problema sostituirla"

"Bah, è una cosa che so fare anche io a casa, non so perché non la facciate voi."

"Ma se sa farla, perché lo chiede a me?"

"E' che ero in giro, volevo sistemarla subito, non ho voglia di aspettare stasera."

"Pazienza, mi spiace."

Boh.
(Ah sì, si deduce anche che volesse il lavoro fatto subito.)


martedì 21 novembre 2023

Telepatia tramite telefono

Suona il telefono. 

"Buongiorno, settimana scorsa ho visto in vetrina degli orologi scontati, mi può confermare che ci sono ancora?"

"Sì, c'è lo sconto sulla marca xxx (tutti orologi in plastica)"

"Ne ho visto uno con il cinturino in acciaio nero"

"Se era in acciaio sarà stato su un altro ripiano, quelli scontati sono solo quelli sul ripiano segnalato, e sono tutti in plastica"

"Non tutta la vetrina?"

"No, è solo sul ripiano dove c'è il cartello, come segnalato."

"Però credo fosse scontato quello che ho visto, me lo può confermare?"

"Se era in plastica è probabile, se è in acciaio sicuramente no."

"Mi può descrivere quello che ho visto?"

La risposta giusta che avrei dovuto dare sarebbe stata: MA IO CHE CAZZO NE SO?!?!

Ho ricevuto molte richieste assurde nella mia carriera, ma questa entra subito nella Top 5. Ha proprio usato queste parole: posso descrivere io quello che lei, con i suoi occhi, ha visto? 

Ma ok, l'ipotetica cliente ha poi fatto altre 3-4 domande totalmente scollegate dalla realtà e ha chiuso. Boh.


giovedì 9 novembre 2023

Blog roll!

Sì, torniamo a inizio millennio, quando i blog spadroneggiavano e i blog roll erano un momento di grande socializzazione e dimostrazione di rispetto.

Purtroppo la chiusura di splinder e poi la diffusione dei social network ha portato all'abbandono dei blog - quasi tutti quelli segnati nella colonna qui a destra come "Altri blog lavorativi che seguo", purtroppo non sono aggiornati da 5 e più anni. Mi mancano le avventure del portiere di notte, del controllore di bus di Bologna, gli utonti, l'idraulico tuttofare. Resisto solo io, e ringrazio voi 25 lettori.

QUESTA PREMESSA, per dire che Domenica scorsa sono stato a Lucca Comics e ho salutato di persona il signor "prontiallerese", ovvero il proprietario del blog omonimo e soprattutto boss di Antani Comics, fumetteria a Terni.

Mi ha fatto piacere scambiare due parole, gli ho anche scattato una foto! (No, niente selfie con lui perché rimarrò anonimo, qui su internet)


Aveva trovato un bell'angolo di "fuori Lucca", in una zona centralissima ma senza bisogno di braccialetti per entrare, e con la presentazione di Comics&Science. In un contesto di una bella chiesetta (sconsacrata?) mi sono visto una conferenza sulla scienza nei fumetti, e i gentilissimi curatori mi hanno anche offerto una bottiglia d'acqua e dei fumetti. Una bella situazione, bentornato a Lucca Fuori, caro Antani!



Tutto qui. E' un post che non parla di orologi, scusate. Spero che Francesco non ne abbia a male di questa "pubblicità", sicuramente ha un altro approccio ai clienti rispetto al mio, ma devo dire che mi manca la sua rubrica sulle richieste più folli ricevute in negozio o in fiera - ho iniziato a seguirlo proprio per quello, per gli ironici "sfoghi", ma ora che non li scrive più ritengo il suo blog il più interessante riguardo le iniziative editoriali "dietro le quinte". Gli auguro di riuscire ad avere i resi, prima o poi.

(PS: a Lucca sono andato "a fare un giro" perché mi piace l'ambientazione, la frequento da oltre 25 anni, ma non ho comprato fumetti perché delle variant non mi importa più niente, e per tutto il resto ho la mia fumetteria di fiducia a circa 100 metri dal mio negozio) 

martedì 24 ottobre 2023

La prova schiacciante

 Tizia sui 50 anni. 

"Buongiorno, vorrei sapere se per caso avete in deposito un orologio che ha lasciato mia madre qualche tempo fa"

"Possiamo vedere, ha per caso la ricevuta?"

"No, ma probabilmente il nome sarà Mattarella o Scalfaro" (nomi inventati da me per proteggere la privacy)

"Mmm, ok. Da quanto tempo potrebbe essere qui?"

"Credo una decina di anni"

...respira forte, p.

"E' un bel po' di tempo, ma abbiamo due scatole di orologi non ritirati, in cassaforte, quindi darò un'occhiata, provi a passare fra un paio di giorni."

Controllo, non c'è niente di niente a quel nome. La tizia torna.

"Buongiorno, purtroppo non ho trovato niente"

La tizia si fa sospettosa e inizia con uno spettacolo che ho visto mille volte: quelli che credono che ho rubato l'orologio, senza che loro abbiano nemmeno in mano una ricevuta.

"Ha guardato bene?"

"Sì signora, ho guardato oltre 100 buste e quei due nomi non compaiono, si vede che sua mamma l'aveva ritirato, è anche passato un bel po' di tempo, ha provato a chiedere a lei?"

"No, glielo sto chiedendo perché mia mamma è morta qualche mese fa, e adesso sto sfogliando i suoi diari e le sue agende e ho trovato una annotazione del Febbraio 2014, in cui diceva che doveva venire a ritirare un orologio da voi. Poi però non ho visto che ha cancellato questa attività, quindi magari non lo ha fatto."

Ora, io non vorrei infangare la madre morta della signora, ma una maledizione a lei e alla sua intera stirpe l'ho mandata. Mi ha fatto perdere tempo per una stronzata di questo calibro?

La gente sta male, ma male male male, non ha niente a cui pensare evidentemente, o ha problemi talmente grossi che si focalizza su queste cose assurde.




giovedì 12 ottobre 2023

Alla fiera dell'Est

Viene un signore straniero, parla poco l'italiano ma si fa intendere bene, ripete di continuo le stesse cose. Vuole comprare un orologio.

Dopo un paio di minuti ne vede uno che gli piace.

"Quanto costa?"

"59 euro, è un buon prezzo per un orologio impermeabile 100 metri come lo cerca lei"

"Quale è l'ultimo prezzo?"

"Guardi, posso fare 54, ma è un orologio arrivato un paio di settimane fa, non è che si possa fare un grande sconto."

"30"

"Ahaha. No, 54."

"30"

"Guardi, non l'ho pagato nemmeno io 30. 54 e basta."

"35"

"54, o niente"

Guarda altro. Tutto più costoso. Di altri 3-4 mi chiede "quale è ultimo prezzo", gli dico cifre più alte di 54, perché sono orologi che costano di più.

"Mi piace quello di prima, dai facciamo 35."

"Ho detto di no, posso fare 54 ed è già un favore"

"Ultimo prezzo?"

"54"

"Non lo compro."

"Mi spiace"

"35?"

"54, e basta."

"Perdi una vendita."

"A meno di 54 perdo soldi."

Fa ancora qualche approccio, e se ne va.


Torna il giorno dopo, con UN OROLOGIO DI MERDA, analogico-digitale in acciaio, roba da 10 euro, tra l'altro evidentemente usato. 

"Hai visto? Hai perso una vendita, ho comprato da un altro posto."

"Eh, bene, che bello."

"Però devi mettere la pila."

"Ah non funziona?"

"Pila."

"Me lo deve lasciare, è pronto domani."

"Quanto costa?"

"5 euro, ma forse ci sono due pile, allora sarebbe 10"

"4 euro"

"Bon, inizi a lasciarmelo e vediamo."

"Lo fai adesso?"

"Domani"

"Fra un'ora?"

"Non lo faccio io, lo fa il tecnico la sera, è pronto domani."

Alla fine lo lascia.

Ovviamente non funziona. Ha comprato un bell'orologio di merda, tanto di cappello a chi glielo ha venduto.


Torna il giorno dopo. Tragedia.

"Purtroppo l'orologio non funziona"

"Come?"

"Non va, anche con la pila nuova non girano le lancette"

"Perché?"

"Perché è un orologio da poco, avrà qualche problema. Se lo porta dove l'ha comprato, si sistemi con loro."

"Non lo puoi mettere a posto?"

"No, costerebbe il triplo che comprarlo nuovo."

"Quanto mi dai se te lo lascio?"

"Niente."

"Se ne compro un altro mi fai lo sconto se lascio questo?"

"No."

"Dai, 20 euro mi dai."

"Proprio no, grazie."

"10"

"Ma non mi serve a niente un orologio rotto."

"Lo aggiusti e lo vendi."

"Forse costava 10 euro nuovo, figuriamoci usato, rotto e aggiustato. Non mi serve, grazie."

"Non compri?"

"No grazie"

"Ciao"

"Ciao"

Che fatica, Cristo Santo. Per niente, poi. Per. Niente. Zero euro. E la bella faccia di sentire uno che mi dice che ho perso una vendita perché lui ha comprato a meno (un orologio che non funziona).

martedì 3 ottobre 2023

Hellzapoppin' (una telefonata al limite dell'assurdo e del nonsenso)

 Squilla il telefono.

"Buongiorno, ho comprato da voi un orologio con un cinturino in pelle, si ricorda? Vorrei parlare con il titolare.

"Buongiorno, sì, il titolare sono io, ma per ricordare l'orologio mi dovrebbe dare qualche altro dettaglio."

"Non sono sicura che sia lei, non ricordo bene dove ho preso l'orologio, ho trovato il suo numero su internet e ho provato a chiamare"

"Io sono dell'orologeria xxxx, in via xxx nella città di xxx"

"Ah no no, allora non è lei, arrivederci"

Io non trovo un senso, un minimo senso, in questa telefonata.

giovedì 21 settembre 2023

Psicopatologia del cinturino

"Buongiorno, devo cambiare questo cinturino"

Signora giovanile, sui 50 anni, vestita curata, la vedi per strada e puoi pensare che sia carina ma soprattutto una persona NORMALE.

Deve cambiare il cinturino dell'orologio: trattasi di un semplice cinturino marrone in vitello stampato coccodrillo. Nessun problema - anzi, il problema molto temporaneo c'è: quel modello esatto con quel colore esatto l'ho esaurito, mi arriverà a fine mese, ma precisamente in questo istante l'ho esaurito. Ci sono di altri colori, ci sono altre lavorazioni, ma quello non c'è - per capirci, di quella misura ho un album di 8 pagine, 12 cinturini per pagina. Diciamo un centinaio di modelli.

Inizia il circo, con una insalata di parole durata 13 minuti. Questo è un riassunto di quel che mi ricordo (metto fra parentesi quello che ho pensato, non quello che ho detto, perché non mi dava tempo per rispondere e comunque dopo poco avevo perso la voglia di provare a dialogare).

"Non c'è uguale, cosa devo fare, buttare via l'orologio? (no, basta mettere un cinturino simile e accontentarsi)

Lei non ha idea di come mi facciano schifo questi colori, ma detto con tutto rispetto, è una mia opinione. Ma rivediamoli tutti dall'inizio, bisogna affrontare le cose con mentalità aperta, magari ne trovo uno che va bene. Questo è verde? (è nero) è un bel verde (è nero). Questo che sto cambiando è durato poco, non c'è una garanzia sui cinturini?  (è marcio, ha i due passanti rotti e anche sotto ai buchi del cinturino è completamente marcio) Sa, me ne serve uno robusto perché io lo tengo su tutto il giorno anche a dormire, non lo tolgo mai, lo tolgo solo per fare la doccia e lavarmi i denti.

Questo potrebbe piacermi anche se è marrone scuro, ma ha la metallurgia dorata (tradotto: fibbia dorata), non va bene (non le ho neanche spiegato che potevo cambiarla con una acciaio, ero già arrivato a un livello di bassa sopportazione).

Vediamoli ancora, prima o poi troverò qualcosa che potrebbe piacermi anche se non me ne piace nessuno."

Segnalo uno dei pochi momenti in cui ho avuto uno scambio di parole, perché verrà utile nel proseguo della storia. Un paio di minuti dopo aver iniziato a sfogliare l'album dei cinturini, ne trova due identici: uno ha la fibbia dorata, uno la fibbia acciaio. Per il resto, sono identici.

"Di questi mi piace un po' questo qui, quello invece proprio no."

"Sinceramente sono uguali, con fibbie diverse."

"Ne è sicuro?"

"Sì signora, è il mio lavoro, ne sono sicuro."

"Ma la metallurgia è diversa."

"Sono lo stesso cinturino con fibbie diverse."

"Allora non sono uguali, una differenza c'è, sarebbe corretto segnalarla e non dire che sono uguali."

Ora confesso una cosa: ultimamente va molto di moda chiedermi se per cose banalissime del mio lavoro "sono sicuro" di quello che dico. E' una cosa che mi fa imbestialire, se non ti fidi del professionista che hai davanti (e sei abbastanza maleducato da chiedergli se è sicuro su una cosa che riguarda il suo lavoro), puoi prendere e cambiare negozio.

In ogni caso, dalla risposta che mi ha dato ho appunto capito che era meglio smettere di rispondere alla sua cazzate di domande e considerazioni.

Dopo 13 minuti trova il cinturino "che le fa meno schifo". Quando prendo in mano l'orologio e le chiedo se allora quello andrà bene e se vuole che glielo monti, la pietra tombale dell'ottimismo:

"Ma quindi ha una prognosi infausta? Durerà poco come quello che sto cambiando?"

"Dipende da quanto lo indossa, dal suo sudore... ma non durerà poco. Vado a montarlo."

Mi siedo al banco di lavoro. Tolgo il primo pezzo di cinturino.

"Ci vorrà molto?"

"No, un paio di minuti, il tempo di fare il lavoro"

L'ansa del cinturino è marcia, come di consuetudine decido di cambiarla (è un servizio che faccio gratis e spesso non lo dico al cliente, perché ho imparato che se lo dici, il cliente è capace di dirti che era affezionato a quell'ansa e che la vuole indietro e non dovevo permettermi di sostituire un pezzo invisibile e completamente marcio).

Mentre cerco l'ansa giusta:

"Ci vuole ancora tanto?"

"Signora mi sarò seduto da 40 secondi, un attimo di pazienza e ce la facciamo"

"No, perché ho fretta"

Onestamente, sbotto. Forse non dovrei, ma penso mi possa anche essere consentito.

"Signora, ha impiegato 13 minuti a scegliere il cinturino, mi concede di concentrarmi sul mio lavoro 2 minuti?"

"Ma scusi, ma lei ce l'ha con me?"

"No, vorrei solo finire il lavoro"

"E' da prima che sento un clima di ostilità"

(sto zitto e lavoro)

"Io devo andare via entro un minuto."

(sto zitto e lavoro)

"Voglio andare via presto da qui, non voglio più stare in questo negozio dove lei è veramente scortese."

(finisco, credo di averci impiegato 100 secondi, compreso il cambio delle anse)

"Ecco fatto, sono 22 euro"

"Ma la pagavo anche il doppio se avesse fatto ancora prima, perché me ne voglio andare da qui."

"Signora, il tempo di passare il bancomat e può andare, non la sto certo trattenendo e non c'è bisogno di pagare di più."

"Ancora questo clima aggressivo, già dall'inizio quando mi ha contraddetto e ha detto che questo è il suo lavoro, io stavo solo facendo domande perché non ne so niente di questo lavoro, e lei è stato molto ostile."

"D'accordo, passi qui il bancomat."

"MA HA SENTITO QUELLO CHE HO DETTO?"

"Sì, non so cosa rispondere."

"Io avrei chiesto scusa."

"Non so di cosa dovrei scusarmi, ma d'accordo."

"LO DICE SOLO PER ACCONTENTARMI."

"Signora, direi che siamo a posto così, il cinturino è montato, pagare ha pagato, possiamo salutarci."

"GUARDI CHE L'HO SENTITA, CHE DICEVA CHE HO IMPIEGATO TROPPO TEMPO A SCEGLIERE IL CINTURINO, NON E' IL MIO LAVORO GUARDARE I CINTURINI, LI HO GUARDATI CON CALMA PER SCEGLIERE QUELLO MIGLIORE, CHE POI NON MI PIACE NEMMENO TROPPO."

(sto zitto)

"E POI C'ERA CHE XXXYYYXYXYXYXYXYXYXYXYXYBLABLABLABLABLA"

"Signora, le ho detto che siamo a posto, ora la devo salutare. Se non si è trovata bene mi dispiace, vuol dire che non ci rivedremo."

"GUARDI CHE LEI FORSE NON SI RICORDA, MA IO VENIVO IN QUESTO NEGOZIO FIN DA BAMBINA, MIO PADRE E' XXX, E' UNA DELUSIONE CHE QUESTO NEGOZIO SIA FINITO COSI'"

"Signora, se prima aveva fretta di andare, non so perché ora si trattiene."

"MA INSOMMA XXXYXYXYXYXYXXXXXBLABLABLABLABLA"

"Signora... a posto così."

Esce, sbattendo la porta.

Ora. Io posso anche avere compassione di una persona del genere. Ritengo che abbia qualche sorta di disturbo mentale, a me dispiace che lo abbia. Ma la sostanza è che mi ha tenuto impegnato quasi 20 minuti e alla fine mi ha anche trattato di merda e si è messa a urlare contro di me. Io non mi occupo di disagio mentale, ho un semplice negozio di orologi. Cerco di avere molto (MOLTA) pazienza, vedo persone con vari disagi tutti i giorni. Ma ad una certa, oh, finisce che ti mando mentalmente affanculo e finisci come personaggio memorabile in questo blog, cosa devo dirti.

(In tutto questo delirio, un avvenimento quasi paranormale: non è entrato nessuno mentre la servivo e mentre ci litigavo. Il destino mi ha lasciato da solo a seguirla, senza interruzioni e/o intromissioni di estranei)



giovedì 14 settembre 2023

Il Puzzone

Un signore mi porta tre orologi per cambiare la pila. Li lascia, nessun problema.

Torna a ritirarli: due sono pronti ma il terzo no, perché il tecnico ha segnalato che è troppo sporco, troppo incrostato per aprirlo. Ci ha provato, ma alla fine ha desistito, il tappo di sporco è troppo. Infatti lo guardo e il fondello è vomitevole, una palla di pelle morta e sudore blocca il fondello e si estende alle anse e al cinturino in pelle. Davanti a certe cose, è consentito arrendersi e dire al cliente di arrangiarsi. Non succede spesso, ma è una cosa giustificata.

(Panoramica dell'orologio: vecchio, di nessuna marca particolare, cinturino in pelle molto usurato.)

Tenendo conto che cerco sempre (ovviamente) di non offendere o disgustare i clienti parlando in maniera diretta, relativamente all'orologio gli dico:

"Ecco, questi due sono pronti, questo invece ha il fondello bloccato, non si riesce ad aprire, ci abbiamo provato con tutti gli strumenti ma non si muove, non siamo riusciti a farlo."

"Ma come?"

"Non si apre, purtroppo."

"Perché?"

Insomma, devo dirglielo.

"Il tecnico ha segnalato che è bloccato da un tappo di incrostazioni, si vede che con il sudore i residui di pelle con il tempo si sono fusi alla cassa."

"Peccato, perché è l'orologio di mio padre."

"A volte proprio non riusciamo ad aprirli, se son bloccati così."

Il cliente accetta la cosa. Paga le pile degli altri due, e qui il momento disgustorama (o semplicemente, il "momento deficienza"). Mette i due orologi funzionanti nella busta, e al polso si mette l'orologio non funzionante. Quello che ho appena descritto come troppo sporco e incrostato per poterlo aprire.

Anni di sporco accumulati sul fondello, pronti a essere rigenerati con il calore e il sudore del polso in Estate. Pronti a puzzare di nuovo, come una volta. Con il bonus di avere al polso un orologio nemmeno funzionante.

Valli a capire, sti puzzoni.


martedì 12 settembre 2023

Persone che aprono la bocca, episodio 4: La Puzzona

Signora sui 65 anni ben vestita, deve cambiare cinturino.

Ovviamente lo toglie dal polso, bello caldo e sudato in piena estate. E' tutto marcio.

"Vorrei cambiare questo cinturino perché puzza da morire, ogni volta che lo avvicino alla faccia sento una puzza tremenda, lo devo cambiare, fa schifo"

Riflessioni:

1 - non stava mentendo. Cazzo, se puzzava.

2 - perché decidere di aprire la bocca e esplicitare quanto tu stessa faccia schifo nell'indossare una cosa che puzza così tanto? Cosa pensava di ottenere?

3 - perché indossarlo, se si è consapevoli che puzza così tanto?

***'Persone che aprono la bocca' è una rubrica "veloce", senza troppi commenti perché non servono: è solo gente che non collega il cervello alla bocca, la apre senza pensare a cosa sta dicendo, alle conseguenze di quel che dice, e soprattutto non si preoccupa se sia una cosa rispettosa o meno.***

venerdì 8 settembre 2023

Riapertura post-estiva 2023

Questa è più che altro una nota di diario per me stesso, o una nota per i curiosi.

Ho riaperto Martedì scorso, 10 giorni fa. 

Devo essere onesto con me stesso e con i miei 25 lettori, e per una volta non mi posso lamentare: i primi 7 giorni di apertura sono filati via lisci, complice forse il fatto che il 29 Agosto molta gente era ancora in vacanza. Questo non vuol dire che abbia lavorato poco: ci sono stati tranquillamente (e tenendomi basso con le stime) 50 clienti al giorno, mi sento fresco solo perché son stato fermo 3 settimane, ma è una bella mazzata di gente.

Nei 3 giorni di agosto (29-30-31) ho incassato più che nei 6 giorni di apertura (dal 24 in poi) dell'anno scorso. 

Tutto bene? Bah sì, la prima settimana me la sono goduta (per quanto, ripeto, si possa godere il relax di servire 50 persone ogni singolo giorno, ma per me è il pane quotidiano). Erano persone normali, non ci sono stati problemi particolari, niente gente che piange perché la pila è durata solo 5 anni, niente gente che piange per uno sconto... sembrava di stare in un negozio normale, seppur molto affollato. Forse per voi sarà difficile da comprendere, ma mi sembrava di stare in un posto normale.

Tutto bene? Mmm. Ora siamo alla fine della seconda settimana, e la routine è tornata uguale come sempre. Molti, troppi pazzi. Gente che veramente avrebbe bisogno di uscire accompagnata, al punto che mi spiace per loro, però mi spiace anche per me perché non è mio dovere stare dietro ai loro problemi. E' successo un caso proprio stamattina, per il quale sento di volermi sfogare scrivendo sul blog, ma al contempo rifletto se è giusto mettere in piazza (in modo anonimo per tutti) quanto mi abbia trattato male e rotto i coglioni una persona che evidentemente aveva dei disagi mentali. 

Troppa gente e, assurdamente, incassi in calo. Più viene gente, meno incasso - perché viene una marea di gente con richieste ridicole.

Quindi, rieccomi. Fine della nota, e fine del mio piacere.

Prometto che martedì prossimo arriverà la storia della prima puzzona, e giovedì il secondo (sì, li ho separati in due storie diverse).

Buon rientro a tutti.


martedì 1 agosto 2023

Per un Agosto sereno e laborioso

Stimatissimi lettori del blog, quest'anno ho abbastanza tempo per annunciare che sto per chiudere per ferie - solitamente arrivavo così fiacco all'inizio di Agosto, da abbandonare il blog senza saluti.

Ho già scritto appunti per 3-4 avvenimenti ridicoli (uno si intitolerà "i due puzzoni" ed è un vero disgusto estivo), ma non ho tempo per scriverli bene adesso.

QUINDI, per augurare un sereno Agosto a tutti, penso di farvi gradita nel riesumare il link di wikihow alla guida per cambiarsi le pile da soli. Così, il lettore casuale troverà esattamente quello che cercava, ovvero il modo di non dovermi lasciare l'orologio per far cambiare la pila (con questa guida sarà ancora più evidente che "è facile, lo possono fare tutti"), mentre gli addetti ai lavori potranno ancora una volta ridere a crepapelle soprattutto per le SEMPLICISSIME istruzioni su come aprire un fondello a vite senza l'apposito attrezzo ma con un oggetto colloso che possa aderire al fondello per riuscire a ruotarlo; puoi acquistare questi prodotti in qualsiasi cartoleria oppure online (suggeriamo colla patafix e due puntine).

https://www.wikihow.it/Cambiare-la-Batteria-dell%27Orologio

Per i più arditi, c'è tutta una serie di articoli correlati veramente utili per passare un'Estate spassosa. Io continuo a pensare che wikihow sia in realtà un sito satirico, soprattutto quando utilizza l'immagine di uno Swatch per mostrare come si cambiano le anse a molla.

https://www.wikihow.it/Rimuovere-le-Maglie-dal-Cinturino-dell%27Orologio

https://www.wikihow.it/Cambiare-il-Cinturino-di-un-Orologio

A presto... purtroppo.

venerdì 21 luglio 2023

Persone che aprono la bocca, episodio 3: il caldo

Il pomeriggio, a Luglio, fa molto caldo in città. Il sole batte sulla mia vetrina, aumentando il calore.
Suona alla porta una signora sui 55 anni. Apro in circa 1.2 secondi, anche meno (stimo che il mio tempo di reazione fra il campanello che suona e io che metto mano al telecomando per aprire la porta sia fra 1 e 2 secondi).

"Se posso permettermi, dovrebbe aprire la porta più velocemente o lasciarla aperta, perché fuori fa caldissimo e il pomello della porta poi è bollente, stare ad aspettare fuori è molto pesante ed è un disagio per i clienti"

Preso nota, grazie signora. Cercherò anche di risolvere il problema del riscaldamento globale.

***'Persone che aprono la bocca' è una rubrica "veloce", senza troppi commenti perché non servono: è solo gente che non collega il cervello alla bocca, la apre senza pensare a cosa sta dicendo, alle conseguenze di quel che dice, e soprattutto non si preoccupa se sia una cosa rispettosa o meno.***

venerdì 14 luglio 2023

Reazione spropositata

 Faccio una premessa per chi non conosce gli orologi Suunto di 20 anni fa, la scrivo adesso così poi potete gustarvi l'intera scenetta tutta di seguito, veloce e brutale com'è accaduta in negozio - mi spiace se la premessa è più lunga del racconto e se magari serve a poco!

I primissimi Suunto avevano un tappo in plastica da svitare per cambiare la batteria, tipo Swatch ma ancora più morbido, una scelta assurda (gli Swatch hanno il tappo in acciaio, e anche i modelli successivi di Suunto hanno il tappo in acciaio). Non ho idea di chi abbia progettato quella chiusura, ma era qualcuno che non sapeva che la gente non si lava e non toglie mai l'orologio dal polso: basta un po' di sporco e questi tappi di bloccano, e se devi fare forza su un tappo di plastica, finisce che lo rovini. Negli anni ho visto tantissimi tappini rovinati al punto da non poter nemmeno più aprire l'orologio, il filo completamente slabbrato. Allego una foto del "prima", e una foto del "dopo" (sono foto recuperate su internet, giusto per capire in che modo si può rovinare il tappo - ma ci sono mille altri modi per rovinarlo - anzi, quello nella foto è ancora "recuperabile", ma pensate se fosse slabbrato in ogni centimetro).




Sto dando il resto ad una signora gentilissima che aveva ritirato due orologi e ne stava lasciando un altro, per la pila.

Suona il campanello tre volte: drin - drin - driiiiiiiin. Ok, ok, apro, un secondo...

Finisco di servire l'altra signora e passo alla nuova entrata, 50 anni, in mano un Suunto Altimax (vecchio di almeno 20 anni) e una batteria ancora confezionata.

"Buongiorno, provo a chiederle se per caso lei è capace di aprire il tappo di questo orologio senza farmi andare nel negozio dove vado solito."

"Sì, vediamo" 

"Loro di solito me lo aprono con una moneta da 20 centesimi."

Prendo in mano l'orologio, e noto che il tappo è quasi completamente liscio: sarà una missione complicata. Come meraviglioso bonus, nella fessura è tutto pieno di sporco - ma lì basta una punta di cacciavite per toglierlo, per carità. E' solo un bonus. Però devo avvisare che il tappo è in pessime condizioni.

"Allora, sì, la avviso che il tappo è molto rovinato, bisogna vedere se si riesce ad aprire, ma possiamo provarci."

Mi strappa l'orologio di mano.

"Se inizia così, partiamo già male."

"Sto solo avvisando che l'orologio è un po' rovinato, lo vede anche lei."

Mi volta le spalle e se ne va. Mentre esce, le dico:

"Che nervosismo, signora."

"Queste cose mi fanno incazzare, arrivederci."

"Ciao, ciao! Ciao!"

I più attenti avranno notato inconsciamente l'ulteriore bonus: la signora aveva in mano una batteria ancora confezionata - avrebbe sicuramente voluto il lavoro gratis.

Ma vaffanculo.


martedì 13 giugno 2023

A far favori...

Questa è la versione estesa della storia della terza tizia di cui parlavo nel post precedente.

Entra, ha in mano un orologio con cinturino in pelle, di una marca che non tengo. Vuole assolutamente e categoricamente un cinturino originale di quella marca. Il cinturino è un coccodrillo marrone "gold", per la cronaca.

"Mi spiace, ma se cerca proprio il suo originale, non tengo la marca, deve andare da un rivenditore."

"E' che io cerco proprio il suo originale."

"Sì, appunto, io non avendo questa marca non posso avere i ricambi originali, quindi deve trovare un rivenditore."

"Sìsì, mi interessa l'originale"

(questo è il momento in cui i miei testicoli cadono, ma decido di mantenere il sorriso e andare avanti - credo che in molti avrebbero troncato qui la discussione)

"Guardi, quel cinturino è uno standard, io ce l'ho uguale ma di marca Morellato, un classico di ricambio, al massimo si può scambiare la fibbia e mettere la sua originale, viene praticamente identico al suo con anche la fibbia originale."

"Però non è l'originale."

"No, ovviamente non c'è scritta sulla pelle la marca."

"Me lo faccia vedere."

Lo mostro: è veramente identico.

"Non sembra male, ma preferisco l'originale."

"D'accordo, allora deve proprio cercare in un negozio che venda quella marca."

"Casomai tornerò, se non lo trovo."

"Benissimo."

...

"Senta, già che sono qui, potrebbe cambiarmi 50 euro? Devo pagare il parcheggio."

(decido di essere gentile: davvero non mi costa niente)

"Sì, me li dia."

Prendo, con l'unghia controllo ci sia la zigrinatura e guardo l'ologramma, mentre le dò le spalle e non mi vede - controllo non sia una truffa, insomma. Poi prendo dalla cassa 1 banconota da 20 e 3 da 10.

"Ecco qui."

"Grazie."

Ecco. Prende in mano i soldi, e li conta. Sono quattro banconote, non serve nemmeno contarle: basta il colpo d'occhio, sono 3 da 10 e 1 da 20. Mi innervosisco, ma ho deciso che voglio mandarla via mantenendo la calma. E qui... LI CONTA DI NUOVO. 

A VOCE ALTA.

"10, 20, 30, e 20 che fa 50."

Mi ringrazia e tutto, io non le rispondo più, le apro la porta e non la saluto. Ho trovato questo gesto di una maleducazione incredibile. Non si fidava del commerciante truffatore che le dava il cambio sbagliato? Voleva vedere se io le stavo dando banconote false, quando ero io ad essermi assunto il rischio di prendere un 50 euro così, solo per fare un favore.

Tutto questo, unito all'impossibilità di capire il concetto che il cinturino originale non lo potevo avere. Solo un'altra, ennesima grande mente che entra nel mio negozio, uscendone senza avermi lasciato un euro. 

venerdì 9 giugno 2023

Pomeriggio luuuuuungo

Ieri pomeriggio c'è stato un vero assalto di stupidità umana e follia, mi ha molto abbattuto avere tutta questa immondizia in un solo pomeriggio, alternata a chi deve solamente e giustamente portare/ritirare pile.

Al posto di abbattermi, consegno ai posteri la galleria umana che è venuta in un singolo pomeriggio, ieri. 

- è venuto Il Collezionista, per cambiare 2 pile e farsi sistemare ora e data di tutta la sua collezione di orologi. La cosa sconfortante è che sono andato a prendere il link per spiegare chi è il collezionista, e ne avevo parlato QUATTRO anni fa, specificando che all'epoca era un "cliente" da almeno 4 anni. Dio, da quanto lo vedo questo coglione, che a occhio in 8 anni mi ha portato una trentina di euro di incasso.

- tizia che "ho trovato per terra questo orologio, quanto può valere?". L'orologio è un Nixon dorato, dico sui 100 euro per essere generoso, lei mi guarda sospettosa, capisco cosa ha in testa e le uccido subito le speranze: "ovviamente non è un orologio d'oro". Ma ovviamente lei non si fida, esce come se io l'avessi voluta fregare.

- tizia che cerca unicamente un cinturino originale di una marca che non ho, e devo dirglielo 7 volte che se non ho quella marca, non avrò mai i cinturini originali. Poi mi chiede di cambiare 50 euro. (su questa mi prendo un appunto di scrivere un breve post a parte, perché ha fatto una cosa che mi ha fatto imbestialire)

- tizia che "ho trovato in un cassetto questo Swatch che funziona ancora, però non riesco a metterlo a posto". Corona completamente arrugginita e bloccata, ha anche perso uno dei due pulsanti del cronografo, le dico che l'orologio non è recuperabile, ma niente, andrà alla Swatch a farlo vedere perché io sono chiaramente un incompetente.

- tizia che si sarebbe meritata un post a parte, diciamo che è logorroica in una cosa molto specifica: dire che io non mi fido di lei, perché un mese fa aveva portato un orologio a riparare e quando è venuta a ritirarlo non aveva dietro i soldi (25 euro) e pretendeva che io glielo consegnassi "sulla fiducia". Da quel giorno, viene una volta alla settimana con motivazioni assurde, solo per dirmi che "io sono un signore che non si fida". Questa è pazza, cazzo. Pazza. Per dire, ieri era venuta per consegnarmi la ricevuta che ovviamente non aveva quando ha finalmente ritirato l'orologio - le avevo fatto firmare che aveva ritirato e detto di buttare via la ricevuta. Ebbene, è venuta per consegnarmela, e dopo 6-7 minuti di insulti vari perché sono un signore che non si fida, ha detto che la ricevuta non l'aveva e me l'avrebbe portata il giorno dopo. 

- tizia che vorrebbe vendere il suo orologio Baume et Mercier, e nonostante io le dica che non mi occupo di orologi usati, ci tiene a raccontarmi la storia di questo orologio che ha ereditato e che poi è andato di qua di là di su di giù etc etc etcetera e via così con una storia della quale non mi frega niente. Poi le devo ripetere che non mi occupo di questi orologi, quindi non posso aiutarla.

- tizio che ha aperto da solo l'orologio, rompendo la guarnizione e il fermo-pila. Me lo lascia per provare a chiuderlo (spoiler: no, non si chiude, perché ha rovinato tutto il fondello, così non posso nemmeno chiedere un euro per la chiusura, lo devo riconsegnare aperto e rotto).

Fortunatamente non posso dire che questo sia il mio "pomeriggio-tipo in negozio", è stato un accumulo di rotture di palle fuori dalla norma anche per questo negozio (la media accettata e attesa è di 3 pazzi/perditempo al giorno). 

Però è sfiancante sapere che, una volta alla settimana, a sorpresa, ci sarà un pomeriggio (o una mattina) pieno così. Pieno di vuoto.

venerdì 28 aprile 2023

Compra-Vendita

 Viene un tizio con una scatola modello vecchissimo di Citizen (per gli appassionati: le scatole rettangolari in legno, roba dei bei tempi quando le ditte avevano i soldi, stiamo parlando di circa 25 anni fa, epoca in cui io non ero minimamente coinvolto in questo negozio). Dentro alla scatola c'è un orologio Citizen che, appunto, potrebbe avere 25 anni, con evidenti segni d'usura.

"Buongiorno, vorrei vendere questo orologio"

"Buongiorno, purtroppo non mi occupo di acquisto e vendita di orologi usati"

"Ma questo l'ho preso qui, guardi, c'è ancora la garanzia e lo scontrino"

(la garanzia è veramente di questo negozio, e l'acquisto è di 24 anni fa)

"Sì, l'ha preso qui, ma 24 anni fa, e in generale non mi occupo di comprare orologi usati"

"Ma me l'ha venduto lei, dovrebbe anche poterlo ricomprare"

Siamo andati avanti ancora un po', il tizio non ne voleva sapere del fatto che io non ricomprassi la merce uscita da questo negozio. Era quasi indignato, quando è uscito. Ma dove cazzo vive, sta gente?

Per la cronaca, il suo orologio usato probabilmente valeva meno della scatola che lo conteneva, dopo 24 anni di usura.


martedì 18 aprile 2023

Persone che aprono la bocca, episodio 2

 "Buongiorno, vorrei un cinturino originale per questo orologio"

"Mi spiace: se lo cerca originale non posso aiutarla, perché non tengo questa marca di orologi da 7 anni"

"Ma allora hanno chiuso tutti i negozi che tenevano questa marca?"


***'Persone che aprono la bocca' è una rubrica "veloce", senza troppi commenti perché non servono: è solo gente che non collega il cervello alla bocca, la apre senza pensare a cosa sta dicendo, alle conseguenze di quel che dice, e soprattutto non si preoccupa se sia una cosa rispettosa o meno.***

giovedì 6 aprile 2023

Amore Fraterno

Antefatto: mesi fa, trovai appena fuori dal negozio una tessera prepagata scalare per una piscina, con 8 ingressi residui. Era nominale e intestato a una donna con un cognome molto ma molto ma molto particolare - l'aveva persa una cliente uscendo dal negozio. Il cognome particolare me lo ricordo da un anno all'altro quando viene a portare la pila, ma la cliente non ricordo che faccia abbia, e non l'ho vista per mesi.

L'altro giorno viene un tizio sui 60 anni con esattamente lo stesso cognome molto ma molto particolare. Lascia una pila, io mi ricordo che avevo in giro questa tessera e la sera gliela metto nella busta, per chiedergli se la tizia è una sua parente.

Oggi torna. Tiro fuori l'orologio e la tessera.

"Scusi la domanda, ma qualche mese fa ho trovato qui fuori questa tessere intestata a xxx Sabrina, può essere una sua parente?"

"Ah no no, io questa roba non la voglio"

"Intendo dire che magari conosce chi l'ha persa, o magari è solo un caso di omonimia"

"Sì, è mia sorella, ma io non voglio avere niente di quella stronza"

"Mi scusi allora"

"Sa come si dice, 'Amore fraterno ti fa scoppiare il cervello', non voglio dare niente a mia sorella"

"Ok mi scusi"

Ecco cosa succede la rara volta che cerco di fare un gesto altruistico verso un cliente. 

Il detto popolare inventato e con rima sbilenca però mi ha quasi fatto scoppiare a ridere davanti al cliente.

mercoledì 29 marzo 2023

Il Sottosopra

 Tizio, 70 anni, deve cambiare il cinturino di silicone all'orologio.

Lo toglie dal polso, perché ovviamente voleva assicurarsi che fosse il più caldo, umido, sudaticcio e meno igienico possibile.

Ma qui, il colpo di scena.




Il cinturino ha tutte le tradizionali incrostazioni di sporco SULLA PARTE SOPRA.

La parte a contatto con il polso era relativamente ("relativamente", eh) "pulita" (fra due virgolette, "pulita").

Mentre cambio il cinturino, mi si aprono molte domande: come ha fatto a sporcare il cinturino SOPRA? Come si sono formate palle di pelle e sporco nella parte superiore?

A memoria, non avevo mai visto un fenomeno del genere. 

Avete ipotesi?

martedì 21 marzo 2023

L'affronto personale

Avevo già discusso di quanto sia inutile arrabbiarsi per cose stupide come il volere tutto e subito. I clienti, però, continuano a incazzarsi da zero a mille in 0,5 secondi, per cose veramente stupide. Carissimi, questo fa male al cuore. Evitate di farlo. Oppure fatelo sempre e di continuo, anzi in effetti ve lo auguro.

Ecco il caso del giorno.

(premessa: come forse saprete, dal 2020 ho FINALMENTE messo un cartello sulla porta in cui avviso che per cambiare la pila bisogna lasciare l'orologio, e che sarà pronto il giorno dopo. in molti lo leggono, in pochi lo comprendono, ma comunque c'è questo cartello ben leggibile)

Signora di circa 60 anni. Suona alla porta, mentre le apro vedo che sta leggendo il cartello.

Entra con l'orologio in mano, mi dice che ha letto il cartello, ma vorrebbe sapere se magari posso occuparmi subito io della pila. Le dico di no, come c'è scritto sul cartello me lo deve lasciare e sarà pronto domani.

La tizia cambia espressione, è evidentemente seccata dalla mia risposta, dice che non se ne parla. Le dico che va bene, se non puà lasciarlo.

Va via lamentandosi, evidentemente incazzata.

Io penso, sconsolato: ma il cartello non ti aveva preparata per la drammatica notizia? Cioè, evidentemente avevi letto e compreso, speravi che per te, totale sconosciuta, io facessi una eccezione, e nonostante tutto ti incazzi per la risposta?

Ma come stai messa?

17 anni dopo aver iniziato a lavorare in questo negozio, ste cose capitano ancora. E' stata una storiella veloce e senza conseguenze, ma è scoraggiante vedere come si sia incazzata questa tipa, dal nulla. Non riesco a trasmettere a parole come abbia cambiato espressione e tono di voce, quando le ho semplicemente confermato quello che ha letto.

Posso solo trasmettere il riassunto dei miei pensieri: ma vaffanculo, va.

mercoledì 1 marzo 2023

Odontoiatria Portalo Via

1 Marzo, c'è il grandissimo problema di far girare il datario dell'orologio. Tanti, TROPPI clienti vengono in negozio per questo annoso problema. E ok, tiriamo fuori la corona e sistemiamo sta data e godiamoci, al posto del pagamento, i complimenti per le mie "mani magiche mamma mia ma come fa io non riesco proprio". Ok.

Ma oggi.

Corona a vite. Magia delle magie, se la svito si apre (non è di quelle incagliate dalla ruggine o dallo sporco, insomma). Quindi: il cliente mi vede che la svito e apro senza problemi, e decide di dirmi una cosa mentre io sto sistemando la data.

"Ma che bravo, come ha fatto, io la trovo sempre così dura che la svito sempre con i denti, ma questa volta neanche con i denti ci sono riuscito"

Ecco, io non ho detto niente, sono stato calmo, tanto parlare con questa gente non serve a niente. Parlare, arrabbiarsi, sbatterli fuori: non serve a niente.

Io avrei voluto, subito e fortemente, tirargli un pugno in pancia, in mondo da piegarlo in due. Poi augurargli buona giornata e vederlo uscire in lacrime dal negozio.

Una volta sta cosa mi avrebbe solo fatto schifo. Adesso, dopo 2 merdosi anni di pandemia in cui IL VEICOLO PRINCIPALE ERANO STI CAZZO DI DROPLETS DELLA SALIVA, devo prendere in mano qualcosa che poco prima è stato nella bocca del tizio.

Il bonus, ovviamente, è pensare a quanto siano sporchi da far vomitare sti orologi, e sto coglione che se lo mette in bocca.

Ti si staccasse un dente la prossima volta che lo fai, stronzo.

giovedì 2 febbraio 2023

Persone che aprono la bocca, episodio 1

Inauguro una rubrica "veloce", senza troppi commenti perché non servono: è solo gente che non collega il cervello alla bocca, la apre senza pensare a cosa sta dicendo, alle conseguenze di quel che dice, e soprattutto non si preoccupa se sia una cosa rispettosa o meno.

"Buongiorno, devo portare a cambiare una pila, sono entrata a dirglielo solo perché non sapevo nemmeno se foste ancora aperti come negozio."

1 - toccarsi le palle per scaramanzia

2 - pensare "ma che cazzo?"

3 - riflettere sul perché sia entrata, dopo aver visto che effettivamente il negozio esiste ancora, e poi si sia sentita in dovere di sottolineare come pensava che avessi chiuso per sempre.



giovedì 26 gennaio 2023

Insolente

 Tizia, oltre 80 anni.

"Devo cambiare la pila"

"Non c'è problema, me lo deve lasciare ed è pronto per domani mattina"

"Quanto costa?"

"5 euro"

"Ma è troppo, i ragazzi per strada la fanno pagare 3 euro"

"Non so che farci, questo è un negozio e la pila costa 5 euro, mi sembra anche un prezzo onesto, ma se vuole andare dai ragazzi in strada non c'è problema"

"Ma tanto poi l'altra volta che mi ha messo la pila poi l'orologio non ha funzionato"

"Ma allora cosa è tornata a fare?"

"Arrivederci"


Bah. Livello conversazione: asilo.

Chi saranno mai questi "ragazzi per strada"?

Mi sembra poi che l'accusa dell'orologio non funzionante fosse un dispetto, un tentativo di sminuire il mio lavoro dopo che le avevo comunicato l'esosa cifra richiesta per la pila. Credo di aver dato, di istinto, l'unica risposta possibile: ma perché diavolo è tornata, se è scontenta del mio lavoro e dei costi? 

Bah. Io di questa gente non ho bisogno.

venerdì 13 gennaio 2023

2023, benvenuto

Giovedì 12 Gennaio, terzo giorno di apertura del negozio. Ho fatto una cosa di cui non vado fiero - non tanto per quel che ho fatto, ma perché poi son rimasto nervoso tutto il giorno.

Ho urlato forte contro una cliente, e per evitare di bestemmiarle molto forte in faccia, ho dato un pugno molto pesante al bancone. Il tutto per una cosa che normalmente non mi tocca nemmeno più di tanto.

Tizia, 80 e passa anni. Deve cambiare la pila all'orologio.

"Sì, nessun problema, me lo deve lasciare e viene pronto domani mattina"

"Domani? No..."

"E' una cosa che fa il tecnico la sera, ci vuole sempre una sera di mezzo"

"Faccia il bravo, che l'altra volta me l'ha cambiata subito"

"Non mi occupo di cambiare le pile, a meno che non fosse uno Swatch l'orologio, solo in quel caso la pila si può fare subito"

"No, era questo esatto orologio"

"E allora le assicuro che io non ho mai cambiato una pila a questo orologio, perché non me ne occupo io"

"Non dica bugie, l'ha fatta lei subito"

"Signora, saprò bene di cosa mi occupo nel mio negozio. Non è il mio mestiere, cambiare le pile"

"Mi pare una cosa incredibile, che mi dica le bugie"

Ecco, qui perdo la testa. Non so perché - le discussioni su "la pila subito" sono la base su cui si fonda questo blog, non ne parlo nemmeno più perché ho discussioni su questo argomento.

Ma che una stronza venga prima a trattarmi con toni paternalistici ("faccia il bravo"), poi mi dica che sto dicendo bugie, dopo che già in due occasioni le avevo spiegato in termini molto chiari che QUELLO NON E' IL MIO LAVORO, mi ha fatto scattare.

"Signora, le ripeto che saprò bene cosa faccio e cosa non faccio nel mio negozio, spero che almeno questo mi sia concesso. Se vuole lasciare l'orologio lo lasci, altrimenti lo porti via, non ci sono problemi"

"E' che l'altra volta..."

"L'ALTRA VOLTA NIENTE! IO NON LE CAMBIO LE PILE! MI DICA SOLO SE LA VUOLE LASCIARE O NO!"

"La lascio, anche se potrebbe farla subito"

"SIGNORA, CAZZO! NON LE CAMBIO IO! Mi dica che nome devo segnare, se lo lascia"

E niente oh, sta rincoglionita l'ha lasciato, non si è scomposta. Davvero vedevo rosso per le stronzate che stavo sentendo, ho detto una parolaccia ma stavo per bestemmiare per frustrazione e per sottolineare meglio il concetto.

Incredibile che l'abbia lasciato, dopo la mia reazione.

Quando è uscita, ho dato un gran pugno al bancone, mi ha fatto male la mano per mezz'ora.

Ovviamente c'è un epilogo assurdo: stamattina la tizia è venuta, ha ritirato, pagato, non ha fatto cenni a quel che è avvenuto ieri. Bah.

Buon 2023. Io cerco di non essere scaramantico, ma al netto di questa scema, l'anno non è comunque iniziato sotto i migliori auspici, fra vendite zero e una marea di cagate dei clienti.