Cara Dea Bendata. Di solito mi assisti abbastanza bene (dico nella vita, non nel lavoro, se fossi fortunato sul lavoro questo blog non esisterebbe). Una volta ho pure vinto un viaggio, con un concorso legato ad orologi. Però oggi mi sento di volerti mandare un po' a cagare.
La parrocchia locale passa una volta all'anno per chiedere un piccolo oggetto per la loro mega-lotteria. Ho sempre a portata di mano qualche orologio francamente invendibile. E poi mi compro un paio di biglietti, perchè i primi premi sono sempre piuttosto fighi (di solito i miei orologi sono segnati come valore entro i primi dieci premi, perchè magari sono di marca ma comunque sono esteticamente orribili, lontani dai gusti dei miei clienti, e non riesco a venderli che non riesco a vendere in negozio).
Ecco, quest'anno ho vinto qualcosa. Ho vinto il mio orologio. Me l'hanno appena comunicato via telefono - pensavo fosse uno scherzo, visto che mi parlavano come se non sapessero chi ero, ed in effetti così era, visto che avevo scritto il mio nome e il mio cellulare sulla matrice, e non quelli del negozio. Forse ci sono rimasti male per il poco entusiasmo.
Sei proprio cieca, fortuna.