Il mio post precedente sugli orologi-spazzatura ha scatenato un interessante dibattito, che mi ha anche fatto sentire un po' meglio grazie al motto "mal comune, mezzo gaudio" perché allora non sta succedendo solo a me: la quantità di orologi senza valore che stanno venendo ritrovati in antichi cassetti o nei garage si sta moltiplicando a vista d'occhio. Che fenomeno strano e triste.
Alcuni (non orologiai) forse non hanno compreso lo stato di alcuni di questi orologi portati "per una valutazione" "per metterli a posto ma solo se costa poco", e quindi una foto vale mille parole, mille spiegazioni per far capire che sì, forse in teoria l'orologio sarebbe aggiustabile, ma esteriormente non sarà mai come prima e in ogni caso "non costa poco".
Ecco degli esempi a caso, fotografati nel mio laboratorio nelle ultime settimane. Sì, gli "orrori" tendo a fotografarli tutti, poi finisce che me ne dimentico e non uso le foto qui sul blog - di solito posto solo le cose schifose, non le cose irreparabili.
Primo esempio. Orologio che se è stato pagato 6 euro da nuovo, è già stato un furto. L'orologio però non è nuovo, la cassa si è scolorita mostrando il colore dell'ottone, la ghiera è graffiata e bloccata in posizione sbagliata. Vuole cambiare la pila e il cinturino. Gli dico che non ne vale la pena, a essere sinceri. La pila ok, ma il cinturino costerà il triplo del valore dell'orologio, diciamo che se ne compra due di questi orologi con il valore del cinturino. Niente, il cliente non accetta il consiglio dell'orologiaio truffaldino che fa di tutto per NON cambiare il cinturino e NON guadagnare soldi. Cambio la pila (sperando che non funzionasse, ma funziona), cambio il cinturino. Il cliente torna dopo una settimana dicendo che l'orologio ritarda. Gli dico che ci sarà un problema con il movimento, io gliel'ho consegnato funzionante con la pila nuova, se poi sorgono altri problemi non posso saperlo, mi offro di togliere la pila e magari la potrà usare in un altro orologio. Ma il cliente si lamenta perché ha anche cambiato il cinturino e l'ha usato poco. Usato poco non vuol dire "nuovo", non posso ritirare il cinturino, io glielo avevo detto di non cambiarlo. Alla fine, stizzito, lascia qui da buttare orologio e cinturino. Contento lui.
Secondo esempio. "L'ho trovato nel cassetto dei miei genitori, non so da quanti anni fosse lì, mi piacerebbe usarlo".
Orologio senza valore particolare, diciamo sui 120 euro. Lo prendo in mano, la cassa è smangiata dall'ossido, ci sono proprio dei buchi verdi. Lo faccio notare, aggiungendo che se quello è l'esterno, chissà com'è l'interno, probabilmente non funzionerà. Ma niente, il cliente insiste.
Lo apro, il movimento è in buone condizioni esteriori, la pila non ha rilasciato acido, ma comunque l'orologio non funziona. Che sorpresa. Il problema è che poi il fondello non tornava più a bloccarsi sulla cassa, visto che la cassa era tutta ossidata. E' stato un problema farlo capire al cliente che se mi porta un oggetto mezzo disastrato, può anche darsi che non si riesca a ripristinarlo nelle stesse pessime condizioni. Polemiche, litigate, solito sangue marcio per nulla.
A posteriori, mi dò la colpa per aver accettato anche solo di farmelo lasciare per controllarlo, ma spesso finisce che accetto di dare un'occhiata per farli smettere di piangere e lamentarsi che non possono più indossare un orologio che non sapevano nemmeno esistesse. Se accettassero la mia prima valutazione da esperto senza dover piangere e far polemiche, si vivrebbe meglio.
Terzo esempio. Orologio ritrovato insieme ad altri 5-6 che mi ha portato tutti insieme. L'orologio funziona e lo trova bellissimo, vorrebbe mettere a posto il cinturino. Le consiglio di andare da chi si occupa di pelle e pelletteria per farlo incollare. In pratica la parte a ore 6 del cinturino si è tutta scollata, si è rotta l'anima in plastica all'interno, e sulla parte a ore 12 il cinturino è tutto graffiato/usurato. Però vuole metterlo a posto, non vuole comprare un nuovo cinturino.
Spoiler: no, non troverà un negozio di pelletteria per aggiustarlo. E se lo trovasse, spenderebbe il triplo del valore dell'orologio.
Gli altri 5-6 orologi che aveva portato insieme a questo? Un paio di orologi a carica manuale "ma basta cambiare la pila", e altre stupidate. Che bel ritrovamento, la signora.
Quarto esempio. Questo in realtà non è un orologio da pochi soldi, MA mi è stato portato con il quadrante con evidenti segni di umidità residua e le lancette arrugginite. Ho detto subito che l'orologio era chiaro che avesse preso acqua, ma la risposta è stata una cosa tipo "ma no, l'ultima volta l'ha usato mio padre 10 anni fa e poi l'ha messo via, impossibile che si sia bagnato, sarà solo da far ripartire".
Certo, impossibile che si sia bagnato. Al punto che l'intero movimento è arrugginito. Il colore arancione non è un vezzo del produttore, ma il risultato di un decennio di acqua lasciata nell'orologio.
Referto: immondizia (costosa). Avrei potuto arrivare alla conclusione anche senza aprire l'orologio.
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Potrei andare avanti per giorni, con questi esempi. Riempire questo blog di foto di orologi ridotti malissimo ma che il cliente reputa di enorme valore, senza ascoltare i miei consigli. Stamattina la mamma di un mio ex compagno di scuola mi ha portato 6 Swatch "che ha trovato in garage". Alcuni senza tappini per la pila, uno con il cinturino in plastica cotto e disintegrato. Su 6 orologi, uno solo andava. Ma io ho lavorato su 6, e sono stato pagato per 1.
E' un continuo, un flusso che è diventato assurdo, che compromette tutto il resto del tempo che dovrei dedicare a seguire il negozio. Che situazione di merda.
Ringrazio il commentatore anonimo che ha coniato il termine "accanimento terapeutico orologiero". Un termine perfetto, poetico, un'ottima descrizione della realtà. Anzi, chiudo con la sua frase intera:
"L'accanimento terapeutico orologiero sta peggiorando, lasciateli riposare in pace e compratevi un cazzo di orologio decente."
Parole sante.