Eccomi qui.
Dove sono?
Qui.
(questa è una citazione molto profonda, mi levo il cappello per chi la coglierà - era contenuta in un video diventato MOLTO virale per un'altra citazione ormai entrata nel linguaggio comune)
Avevo promesso aggiornamenti, qualche foto inedita di mostruosità orologistiche, qualche riflessione... e invece sono 3 mesi che non mi collego proprio al sito (leggo i commenti, ma non faccio il passo successivo di loggarmi per rispondere e poi me ne spiace).
Come dicevo nel post precedente, "lontano dal negozio, lontano dal cuore". Non mi penso più come orologiaio ("commesso di negozio di orologi", per carità) e non sono più frustrato. Non mi aspettavo che la transizione fosse così netta, ma si vede che la testa era pronta a lasciarsi tutto alle spalle.
Come sta andando?
Bene, devo dire, anche se non secondo i piani.
I piani personali erano: 1 libro a settimana, 1 film al giorno, 1 disco al giorno, tornare a scrivere tanto.
In realtà al momento non ho tutto questo tempo libero, quindi diciamo che sono a 1 libro e mezzo al mese, 1 film a settimana, e talmente tanti podcast che la musica è in secondo piano. Scrivere, qui su questo blog e di cose mie di musica, lo sto facendo un po' meno. Una cosa che non avevo calcolato è che quando stavo al lavoro, avevo tanto tempo libero che riempivo stando davanti al pc. Adesso stare al computer è una attività che "devo mettermi a fare", quindi ci sono giorni in cui ci sto 15 minuti perché ho altro da fare, però questo poi va a discapito di quel che scrivo o che in generale faccio online.
Non ho il tempo libero che prevedevo, per ora, perché sono ancora impegnato con lo sgombero delle cose rimaste in negozio (NON orologi, ringrazio ancora i miei avi per avermi fatto vendere tutto entro dicembre) e soprattutto la sistemazione dei locali adiacenti, veri e propri magazzini di oggetti anche privati accumulati lì da anni.
Vinted è mio amico, e non avevo idea che le scatole di orologi vendessero così tanto (e dovrei chiedere a mio padre come mai avevamo circa 180 scatole Citizen avanzate e altrettante Casio, io ho sempre dato la scatola per ogni vendita... ne avevamo una scorta abnorme e per fortuna non le ho buttate in discarica).
Che altro faccio? Lo vedete nella foto qui sopra, sono quello in basso a destra con la macchina fotografica in una mano, il petto schiacciato contro il palco e l'altra mano impegnata ad aiutare il cantante/stagediver, in un festival punk/OI in un centro sociale (per la cronaca sono gli Uguaglianza, al Quale Destino Per N'OI presso il CSA Baraonda). Ecco, anche lì: speravo di arrivare meno stanco ai concerti che finiscono alle 2 di notte, ma in sostanza sono impegnato durante il giorno e mi stanco comunque.
Sono contento e soddisfatto? Dannazione, sì. Mi devo dare ancora un po' da fare perché non ho i fondi per far durare per sempre l'anno sabbatico (biennio sabbatico), e poi spero di potermi rilassare ancora di più e attuare al piano "1 libro / 1 film / 1 album / scrivere" senza dover fare traslochi e tirando la cinghia il giusto per farmi bastare i soldi che dovrei percepire affittando i locali.
Le cose vanno bene, anche se diversamente da come previsto.
Spero di essere più presente da queste parti, se qualcuno vorrà continuare a leggere. O rileggere le vecchie avventure!