Quando un cliente mi lascia un orologio per una riparazione, chiedo sempre il numero di telefono per avvisare quando è pronto per il ritiro.
Rarissimamente (vista l'età media dei clienti), alcuni mi lasciano invece l'email - cosa molto più pratica anche per me!
L'altro giorno è venuto pronto un orologio per il quale dovevamo aspettare dei pezzi di ricambio, c'è voluto un po' di tempo e nel frattempo il proprietario è partito per il Qatar: mi aveva avvisato che sarebbe partito, dicendomi di mandare una mail quando fosse venuto pronto l'orologio, che avrebbe mandato un suo parente.
Due giorni fa l'orologio è venuto pronto, e mando una email al cliente.
Mi risponde ringraziando, e mettendo in copia SETTE parenti, tutti con lo stesso cognome (diciamo "Scafroglio"). Da quel momento vengo inserito in una specie di chat via email, in cui tutti questi che si identificano con "Cognome, Nome" discutono su chi può passare per il ritiro.
Trascorro ore di alienazione, a vedere moltiplicare nella mia inbox messaggi di Scafroglio, Luca; Scafroglio, Simona; Scafroglio, Giovanni; Scafroglio, Simone. Quasi due dozzine di email da veri "cinquantenni su Facebook", in cui non riescono a stabilire chi può passare.
Alla fine mi sa che verrà direttamente il cliente quando tornerà dal Qatar.
Ma io intanto mi sono fatto un viaggio in Matrix.
Surreale e frustrante. E t'ha detto bene che non ti abbiano inserito in un gruppo di parentume di whatsapp.
RispondiEliminaSempre detto che faccio bene a guardarmi dalla tecnologia e dai social, come fossi una amish!
Una chat su WhatsApp sarebbe stata ancor più esilerante (per noi) e frustrante (per P.).
EliminaIn ogni caso oggi, Anno Domini 2017, è impossibile non avere WhatsApp.
Ormai tutto si discute e si decide su WhatsApp, sarebbe come se uno negli anni 2000 si rifiutasse di usare le mail !
Conosco 50-60 anni che hanno dovuto arrendersi per motivi lavorativi allo smartphone, e chi non lo ha fatto è stato tagliato fuori dalle decisioni nonostante avesse un ruolo anche importante.
Io ancora resisto e whatsapp non ce l'ho. In effetti mi rendo conto che vengo tagliata fuori da un sacco di robe socialmente fighe. Mi viene in mente un episodio di Friends in cui la stessa cosa succedeva a Rachel da non fumatrice in un ufficio di fumatori...
EliminaMi arrenderò pur'io. Forse. Un giorno.
Io social no ma whatsapp si..ma se il gruppo supera le dieci persone mi iniziano già a girare le palle!
Elimina@Evil Evey: Il problema grosso non sono gli eventi sociali, quanto non essere preso in considerazione nelle decisioni sul lavoro, quello inizia a essere pesante.
EliminaIo sono un tencico R&D. Non ho lo smartphone.
EliminaSe qualcuno in azienda vuole sapere qualcosa da me, ci sono gli strumenti adeguati, che non si chiamono whatsapp, visto che le prove sperimentali sono fottutamente segrete.
Per cortesia non confondiamo la tecnologia con la cultura tecnica.
ma dipende dal tipo di decisioni, concordo che WhatsApp non lo vedo uno strumento adatto in ambito lavorativo come "tavolo di riunione virtuale" ma specialmente a scuola ho visto molti genitori essere in gruppo WhatsApp con professori per rimanere aggiornati sulle attività di classe
Elimina@"Non confondiamo la cultura tecnica con la tecnologia"
EliminaBelle parole, ma la realtà è un'altra cosa.
Per chiosare su questa discussione, io non ho whatsapp perchè non reggerei un flusso continuo di messaggi, anche se vengono da amici. mi manca solo il non poter inviare o ricevere foto in maniera più veloce (ai miei amici pesa il culo mandarle via email), ma posso sopravviverci. per alcune cose (tipo ebay) ogni tanto mi chiedono whatsapp, semplicemente mi accordo in altro modo (e mi stupisco di quanto facilmente la gente dia in giro a sconosciuti il suo numero di telefono "tanto è solo per whatsapp").
EliminaAh, i soscial ed i loro utonti, che mondo.
Elimina7 parenti che ti chiedono un souvenir quando parti per una vacanza ma nessuno che si sia sprecato di farti un favore, che bbelllooooo.....
RispondiEliminaDi la verità...la mail la preferisci così non devi avere a che fare con rintronati che al telefono che ti tirano scemo come se li avessi lì davanti!
RispondiEliminaUna bella mail..asettica..rapida..semplice!
Ma c'è sempre il rovescio della medaglia! :P
sìsì chiaro! se potessi mandare email a tutti, sarei felici! anche per i preventivi, spiegando in maniera precisa cosa c'è da fare e quanto costa.
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RispondiEliminaOrolfrust mi chiedevo se anche a te capita che i clienti si convincano per non so quale motivo che tu gli hai venduto un orologio di un marchio che non hai MAI avuto.
RispondiEliminaE ti dicono "questo orologio l'ho comprato da te due anni fa ma ora non va", poi quando gli fai notare che potrebbe essere la pila scarica e non c'è problema, ma che non hai quel marchio, insistono che sto cazzo di orologio glielo hai venduto tu quasi come se li stessi truffando.
A parte il fatto che la pila LA PAGHI LO STESSO anche se te l'ho venduto io o se l'hai comprato da un altro....ma perché insistere?!?!?
Mah.....
Si chiaro, mi succede DI CONTINUO, un 4-5 volte a settimana. Di solito se stanno dicendo ste fantasie solo per in cambio di una pila ormai non dico più niente: non gli dico che han ragione, semplicemente tiro dritto o al massimo faccio un sorriso di cortesia, perchè se dicessi che non l'ho venduto io perderei un sacco di tempo e susciterei indicibili sospetti. Se invece mi dicono questa cosa perchè ci son problemi, specifico che non l'ho venduto io.
EliminaDopo tutti questi anni, ancora non capisco se sono in malafede (per cercare di avere assistenza da me, su cose che magari solo un centro assistenza ufficiale può fare), se vogliono fingersi amiconi e ottimi clienti da tantissimo tempo, o se semplicemente sono rincoglioniti cronici. La mia classifica è 3-2-1. Con occhi molto puntati sulla 2, perchè un sacco di gente cerca di fingersi ottima cliente, senza un motivo particolare.
Ok allora mi consolo pensavo fosse un'epidemia con epicentro qui nell'estremo nord-est!
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