venerdì 26 luglio 2024

Rompipalle fai-da-te

Spesso nei commenti del blog ci sono persone che mi incitano a lasciar fare il fai-da-te direttamente in negozio per il cambio delle pile, possibilmente filmando i risultati.

Era da un bel po' di tempo che in effetti non mi capitava un McGyver così preparato da proporre il cambio della pila davanti ai miei occhi - davvero penso siano passati un paio d'anni dall'ultima richiesta oscena di "dammi la pila e lo cambio subito davanti ai tuoi occhi".

Il tizio in questione era pure partito bene, era pure capace. Ma la rottura di palle è sempre dietro l'angolo.

Quindi, beh: tizio sui 60 anni, ha un orologio a lancette molto essenziale in mano.

"Buongiorno, ho letto il cartello fuori che devo lasciare l'orologio per cambiare la pila, ma se mi dà la pila la posso cambiare io?"

"Il problema è che non so che pila ci sia dentro al suo orologio, ci sono una dozzina di dimensioni diverse"

"Non c'è problema, se mi dà un coltellino lo apro io"

"Sì, d'accordo, le dò il coltellino, il problema spesso è poi con la chiusura del fondello"

"Sono un esperto di queste cose"

-porgo il coltellino-

-il cliente in effetti lo apre, e mi porge la pila. il movimento è semplice, non ci sono viti interne o cose da smontare-

"Ecco la pila, vede che era facile tirarla fuori?"

"Sì, semplicemente non è il mio lavoro"

"Invece io lavoravo in una ditta elettrotecnica e queste cose le so fare bene"

"Benissimo!"

-Vado a prendere la pila. Il cliente la posiziona. E, sì, il cliente riesce a chiudere la cassa, semplicemente premendo forte i pollici, perché l'orologio era veramente una cosa da poco senza nessuna complicazione-

"Ha visto? E' stato semplicissimo."

"Molto bene!"

"Perché non lo fa lei?"

"Innanzi tutto non è il mio lavoro ma ho una persona che si occupa di questo, poi non tutti gli orologi sono semplici come il suo"

"Io ci ho messo un attimo, ha visto?"

"Sì, ho visto"

"Veramente un gioco da ragazzi"

"Sì, molto bello"

"A volte le cose basta volerle fare"

"D'accordo, sì, giusto"

"Una cosa facilissima"

Giunti a questo punto, avrei voluto tirargli uno schiaffo in bocca per farlo stare zitto. Non ero toccato dal suo pavoneggiarsi e forse volermi umiliare, di queste cose non me ne frega niente, ma stava tirando la scenetta per le lunghe, avevo capito il concetto la prima volta che l'ha espresso. E' stato bravo e veloce. Wow, bravo bambino, stasera ti compro un gelato.

"Bene, sì, sono 4 euro."

"Non c'è sconto perché ho fatto tutto io? Alla fine lei mi ha dato solo la pila."

"In effetti sta pagando meno rispetto a chi mi lascia l'orologio. Sarei anche felice se tutti cambiassero la pila da sè come ha fatto lei"

"Dovrebbero veramente farlo tutti, perché è stato proprio semplice."

"Sì, se sà dove mettere le mani, è semplice"

"Io lavoravo con micro-attrezzature quindi non ho problemi con questi strumenti"

"Sì, me lo aveva detto"

"Un bel lavoro, il fondello è chiuso bene"

"Ecco il resto, arrivederci"

Spero di avervi trasmesso il fastidio provocato da una persona che sembra dover dire un tot di parole per assicurarsi di dare aria alla bocca. Credo anche di aver tagliato ulteriori 3-4 frasi in cui si lodava e implicitamente mi diceva che sono un incapace. Bravissimo questo McGyver, che campione.


Per i curiosi, oltre all'invito a cliccare sul tag "McGyver" qui accanto, segnalo due episodi di fai-da-te: tizio che alla fine viene sconfitto e avventura finita malissimo.


venerdì 12 luglio 2024

Infantile

 Signora sui 65/70 anni. Ha due orologi in mano.

"Buongiorno, ho trovato questi due orologi, vorrei mettere la pila a uno solo. Li ho portati tutti e due, provi a mettere la pila a uno, se quello non funziona, allora metta la pila nell'altro"

(e questo ovviamente si riallaccia, ancora una volta, al discorso degli orologi-spazzatura)

*respiro a fondo per il compito ingrato che mi si prospetta, ma d'altronde son qui per questo*

"D'accordo, ho capito. A quale devo provare la pila per primo?"

"Ah non ci avevo pensato!"

"Non so, quale le piace di più?"

Li posiziona sul banco

"Ambarabà ciccì coccò

tre civette sul comò

che facevano l’amore

con la figlia del dottore.

Il dottore si ammalò

ambarabà ciccì coccò.

QUESTO QUI."

Così, spostando il dito da uno all'altro mentre contava. E nemmeno solo la prima strofa tanto per ridere, nono, mi son sentito tutta la filastrocca.