Tizio sui 60 anni, entra con in mano un orologio con cassa e bracciale in oro.
"Salve, sono andato in pensione in Dicembre e mi hanno regalato questo orologio d'oro. Ho visto che voi tenete questa marca..."
(ho capito in questo istante che stavo per addentrarmi in un mondo di rotture di balle)
"...ecco, mi chiedevo se magari mi può cambiare l'orologio, io avrei preferito un Tissot automatico!"
"Ehm, mi spiace, ma semplicemente, non possiamo cambiare oggetti non comprati da noi, e inoltre non teniamo i Tissot, al di là di tutto."
"Ahhhh... no, è che vedendo che avete proprio in vetrina questa marca di orologi, pensavo li poteste cambiare!"
"Non si possono cambiare oggetti comprati da un'altra parte, senza scontrino, senza niente..."
"Ma io volevo un Tissot!"
"Non so cosa dire, provi a chiedere nel negozio dove l'hanno preso, io di certo non posso farci niente."
"Ma l'hanno preso in una città a 30 chilometri da qui! E non so l'indirizzo!"
"Eh... boh deve chiedere" (mi sono ufficialmente rotto le palle, per la mia regola del "Odio ripetere tre volte la stessa cosa, soprattutto quando la cosa si riduce a un chiaro e semplice NO, VAI VIA")
"Ma ormai sono in pensione, non posso andare in ditta a chiedere dove l'hanno preso. E sulla garanzia non c'è scritto niente."
Tira fuori la garanzia e ancora una volta mi stupisco dell'incompetenza di colleghi. Sulla garanzia c'è scritto: "Nomedellacitta - data di acquisto".
Non c'è un timbro, una referenza dell'orologio, il nome del posto dove è stato preso... questa garanzia a tutti gli effetti è carta straccia, ma figuriamoci se lo vado a dire a un tizio così. Fatti suoi.
"Eh, non è che la garanzia aiuti molto in effetti. Boh, deve chiedere..."
"Ma lei non può fare un'eccezione?"
"Francamente no. E poi non vendo i Tissot"
"Ma almeno mi sa dire quanto può costare?"
"Non ne ho idea, non vendo quel modello"
In realtà lo so benissimo, 3.200 euro. Ma non lo dico al primo passante che viene... soprattutto se mi sta rompendo le scatole.
"..."
"...bene dai, provi a cercare in quella città i rivenditori. La saluto!"
Mamma mia che peso. Sette volte gli ho dovuto dire che non potevo aiutarlo. Poi, una volta quando ti regalava l'orologio la ditta, ne eri felicissimo, era un ricordo... no, ora lo devi cambiare con qualcos'altro.
Non scrivete, nei commenti, che magari era un ladro che doveva ricettare una cosa rubata... perchè sarebbe sinceramente ancora più patetico di quanto già non fosse al naturale, la storia. Non cercate dietrologie nella storia, racconti di povertà, o cose simili: era solo un baby-pensionato cretino.
mi stupisco sempre del numero di invorniti che circolano...
RispondiEliminaIo gli avrei dato il Tissot che voleva (a costo di andare a comprarlo io!) in cambio del suo...niente conguagli.
RispondiEliminaDopo, ma solo dopo, gli avrei detto quanto costava il gingillo...
ma che orologio era?
RispondiEliminaperchè tipo il sub tissot automatico 300 mt (magari lui voleva tutt'altro modello) lo pagai sui 350 euro!!!
al che il cambio era fattibilissimo :D
te pensa che quando andrò in pensione io,manco un orlogio di cartone mi regaleranno!Al massimo mi regalo una vecchia copia de I Casi della Vita-celebre fumetto porno.
RispondiEliminaChi ha i denti non ha il pane!
beh allora domani vado da benetton e chiedo di poter cambiare un maglione che ho preso da stefanel..anzi no, vado da benetton per farmi cambiare un etto di prosciutto che ho preso all'esselunga.
RispondiEliminadio mio che stupidità!!!!! idiocracy è vicina, signori miei!
s.
Sto per aprire una gioielleria con annesso servizio di cambio pila... :D Leggere questo blog è stata una rivelazione :P
RispondiEliminaAlmeno mi tranquillizza sapere che dal 28 ad oggi sono trascorsi 5 giorni e... non è accaduto nulla di assurdo :D Diciamo che un'assurdità a settimana mediamente ci sta :)
E tu vorresti aprire una gioielleria adesso ?! Figlio mio lascia perdere, non sai dove ti vai ad infilare, fidati !
RispondiEliminaUn collega
dove sei finitoooo?
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