Entra un tizio sui 40 anni, ha in braccio una bambina piccolissima. Tiene a malapena su il collo, secondo me ha sui 5 mesi, una età in cui ovviamente si guarda il mondo con stupore, è tutto nuovo, figuriamoci entrare in un posto pieno di lancette e cose che girano, è tutta felice di essere nel mio negozio.
Il padre ha entrambe le mani occupate per tenerla bene in braccio, mi dice proprio "Vorrei comprare un orologio, anche se non posso provarlo perché devo tenere in braccio la bambina"
Mi chiedo perché non abbia scelto un qualsiasi altro momento per venire a vedere gli orologi, ma ok, è il mio lavoro, mostriamogli gli orologi e speriamo in bene.
Ne segnala un paio in vetrina, poi gli mostro la vetrina interna con quella stessa marca. Orologi impermeabili, sui 60-70 euro, ci sono tanti colori e modelli diversi. Lui ha sempre la bambina in braccio, non può usare le mani, però è una persona gentile, fa le domande giuste.
Mette la bambina con la faccia a 1 centimetro dalla vetrina interna degli orologi, le chiede se le piacciono, lei fa "Gu Gu", lui risponde che piacciono anche a lui, e deve solo decidere il colore.
Metto sul bancone i due modelli che preferisce: sono uguali, uno con quadrante verde e uno con quadrante grigio. Lui mette la bambina seduta sul bancone, la tiene con un braccio, solleva gli orologi, li porta davanti agli occhi della bambina e le chiede quale è il suo preferito.
La bambina indica il verde (ovviamente totalmente a caso), e allora verde sia: l'acquisto è effettuato!
Cioè... tutto è bene quel che finisce bene, ma l'intera esperienza è stata surreale, forse non sono riuscito bene a renderla a parole, ma questo continuava a chiamare in causa la bambina per tutto, e seguiva tutte le sue indicazioni.
Il pensiero ovviamente corre a Il Villaggio dei Dannati, aggiornato al 2022 con i bambini con un orologio al polso, però. Meglio sapere a che ora scatenare la fine del mondo.
Sei sicuro che non ti sia sparito qualche orologio dalla vetrina?
RispondiEliminaPerché dal modo in cui lo racconti, mi sembra la descrizione classica di alcuni tentativi di furto: il cliente arriva con un bambino in braccio (spesso legato ad un braccio finto, mentre tiene il braccio vero nascosto nella giacca), ed usa il bambino come distrazione, così nessuno vede la mano con cui ruba). Mi viene il sospetto soprattutto da come ha sottolineato che non era in grado di fare nulla, col bambino in braccio, e da come si era chinato sulla vetrina.
Nah, capisco il commento ma in questo caso non si applica: ho tutto sotto chiave in vetrine varie, ho tirato fuori un orologio dalla vetrina esterna e 2 da quella interna, che è una vetrina con dentro 15 orologi "appesi" dalla quale mi sarei accorto se fosse mancato qualcosa.
EliminaLa tecnica comunque la conosco, e sarebbe stato originale (e quindi più ingannevole) proporla nella versione al maschile.
La verità è che i figli rincoglioniscono, specialmente le femmine i padri. È stata una scenetta tenera, anche se creepy. ovviamente lui ha scelto quel che voleva 😬
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