30 Agosto. Entra una cliente, deve cambiare il cinturino ma vuole anche fare conversazione.
"Siete andati in vacanza?"
"Sì, abbiamo riaperto Martedì"
"Ah, perchè non c'era il cartello"
"Eh, no"
"No sa, perchè il Martedì prima di Ferragosto (NB: 14 Agosto) verso le dieci di mattina eravamo sei persone, ad aspettare che aprisse, pensavamo fosse in ritardo."
"Nono, ero in vacanza"
"Ah"
Allora, due cose:
- Ok, ha ragione, forse potrei mettere il cartello. Ho deciso, da sempre, di non metterlo, anche per ragioni di sicurezza. Non dico "sto chiuso da tot a tot", perchè qualche malintenzionato potrebbe farsi i suoi conti su quando passare a negozio chiuso. Quando sto per riaprire, un tre giorni prima, metto fuori sì il cartello, dicendo "Riapriamo il giorno tale", così la gente si regola.
- Se alla vigilia di ferragosto, un negozio che normalmente apre alle 9.30, alle 10.00 non ha ancora aperto, a una delle SEI PERSONE che sono fuori in fila ad aspettare, potrebbe venire in mente che forse un po' di vacanza se la merita anche il negoziante? Mi pregio di dare un Darwin Awards per l'estinzione colletiva a questi mancati clienti. Che il 14 Agosto si rischia l'insolazione, a star fuori da un negozio!
Che tanto poi, provate a immaginare di cosa avevano bisogno? Questa del cinturino. Gli altri, saranno state 5 pile.
E comunque, sì, sono tornato, ho riaperto Martedì scorso. In quel primo giorno di apertura, è già stato infranto un record. Ho preso 43 (quaranta-tre) pile da cambiare. Quarantatre. Tutti in fila ad aspettare il mio rientro, insieme ai 2-3 che hanno lasciato aperta la corona e hanno allagato l'orologio, e quelli che hanno rotto il vetro praticando sport estremi (tipo le bocce).
Un orologiaio frustrato. Un milione di clienti assurdi. Divertitevi alle mie spalle.
giovedì 30 agosto 2012
giovedì 2 agosto 2012
AcchiappaMostri
Ultimo giorno di lavoro, ho sistemato tutto quel che devo sistemare, vorrei lasciarvi con una storia, per farvi vedere che son sempre presente, e sempre ricco di aneddoti (purtroppo).
Avrei voluto postare le foto dell'orologio sott'olio, ma al momento non le trovo. Aspettate Settembre!
Nel frattempo, una storiella veloce veloce che vi farà sorridere, vomitare, e chiedere 'Ma che gente c'è in giro?'
Ieri. Primissima cliente del mattino (ovvero 6 secondi dopo aver tirato su la saracinesca). Signora sui 40 anni, cerca un cinturino, lo trova, lo monto, siamo a posto. Son 14 euro, paga col bancomat, quindi le chiedo di avvicinarsi alla cassa, oltre il bancone della vendita. Paga, tutto ok. Si gira e dice in tono quasi affettuoso '"Oh! C'è un animaletto lì nell'angolo!". Guardo nell'angolo (è un punto cieco per la posizione in cui mi trovo, devo sporgermi). Azz, è uno scarafaggio!
Non è che sia bello ammettere di avere qualche scarafaggio che rarissimamente gira per il negozio. L'edificio è molto molto vecchio, ha una cantina, a volte l'intruso ci scappa, nonostante le trappoline disseminate. Questo proprio non l'avevo visto.
E' a gambe all'aria, gambe che mulina vorticosamente. Sono molto imbarazzato con la signora!
"Ah caspita, non l'avevo proprio visto, adesso lo tolgo subito!"
"Nooo, non si preoccupi, ci penso io!"
"Ma no signora, adesso prendo la scopa e..."
"No, no, a me fanno schifo solo i ragni!"
E si avventa sullo scarafaggio, LO PRENDE IN MANO tenendolo per le zampe, si avvicina alla porta e lo butta fuori in strada, ancora vivo e vispo.
Mi vien quasi da vomitare, chiedo scusa alla signora per l'ospite sgradito e lei tutta ridente dice che non c'è problema. Saluta e se ne va.
Bleaaaaaargh.
Buon Agosto a tutti!!! Appena tornato, prima di riaprire il negozio, cerco le foto della conserva sott'olio e le posto! ;)
Avrei voluto postare le foto dell'orologio sott'olio, ma al momento non le trovo. Aspettate Settembre!
Nel frattempo, una storiella veloce veloce che vi farà sorridere, vomitare, e chiedere 'Ma che gente c'è in giro?'
Ieri. Primissima cliente del mattino (ovvero 6 secondi dopo aver tirato su la saracinesca). Signora sui 40 anni, cerca un cinturino, lo trova, lo monto, siamo a posto. Son 14 euro, paga col bancomat, quindi le chiedo di avvicinarsi alla cassa, oltre il bancone della vendita. Paga, tutto ok. Si gira e dice in tono quasi affettuoso '"Oh! C'è un animaletto lì nell'angolo!". Guardo nell'angolo (è un punto cieco per la posizione in cui mi trovo, devo sporgermi). Azz, è uno scarafaggio!
Non è che sia bello ammettere di avere qualche scarafaggio che rarissimamente gira per il negozio. L'edificio è molto molto vecchio, ha una cantina, a volte l'intruso ci scappa, nonostante le trappoline disseminate. Questo proprio non l'avevo visto.
E' a gambe all'aria, gambe che mulina vorticosamente. Sono molto imbarazzato con la signora!
"Ah caspita, non l'avevo proprio visto, adesso lo tolgo subito!"
"Nooo, non si preoccupi, ci penso io!"
"Ma no signora, adesso prendo la scopa e..."
"No, no, a me fanno schifo solo i ragni!"
E si avventa sullo scarafaggio, LO PRENDE IN MANO tenendolo per le zampe, si avvicina alla porta e lo butta fuori in strada, ancora vivo e vispo.
Mi vien quasi da vomitare, chiedo scusa alla signora per l'ospite sgradito e lei tutta ridente dice che non c'è problema. Saluta e se ne va.
Bleaaaaaargh.
Buon Agosto a tutti!!! Appena tornato, prima di riaprire il negozio, cerco le foto della conserva sott'olio e le posto! ;)
sabato 7 luglio 2012
La voglia
Sì, non scrivo su questo blog da 2 mesi. Sì, leggo i commenti e noto che vi mancano le mie mirabolanti avventure.
Il fatto è che negli ultimi due mesi non ho avuto un cazzo di voglia di scrivere qui. Nè di scrivere da altre parti.
Il lavoro mi ha decisamente esaurito, attendo con ansia la pausa di 20 giorni per Agosto, già consapevole che dopo 20 giorni la merda ricomincerà tale e quale.
Non è nè meglio nè peggio di prima, i clienti son sempre gli stessi, ho nuove favolose avventure da raccontare (l'orologio sott'olio! la rapitrice di bambini! gli sconticini! l'orologio di berlusconi!), solo che nn ho voglia di farlo, al momento.
C'è un afflusso tale di gente che in media ho un cliente ogni 5 minuti. Ormai 60 persone al giorno sono il MINIMO, non il massimo. Provate voi a intraprendere qualsiasi attività, e farvi interrompere ogni 3-4 minuti. Perderete il senno dopo una settimana. Un giorno sono stato chiuso per lutto, e quando poi ho riaperto ho fatto il record di sei anni di negozio. 92 clienti. Novantadue clienti serviti da solo, in un giorno.
Non ho voglia di sedermi e provare a scrivere due righe, perchè so che a metà della seconda, sarò interrotto. E la cosa mi snerva.
Quindi, sì, tornerò. Magari scriverò da casa. Ho tante belle foto per voi. Ma vederle in orari extra-lavorativi mi deprime solamente. Attendetemi il blog non è morto. E nemmeno io.
Il fatto è che negli ultimi due mesi non ho avuto un cazzo di voglia di scrivere qui. Nè di scrivere da altre parti.
Il lavoro mi ha decisamente esaurito, attendo con ansia la pausa di 20 giorni per Agosto, già consapevole che dopo 20 giorni la merda ricomincerà tale e quale.
Non è nè meglio nè peggio di prima, i clienti son sempre gli stessi, ho nuove favolose avventure da raccontare (l'orologio sott'olio! la rapitrice di bambini! gli sconticini! l'orologio di berlusconi!), solo che nn ho voglia di farlo, al momento.
C'è un afflusso tale di gente che in media ho un cliente ogni 5 minuti. Ormai 60 persone al giorno sono il MINIMO, non il massimo. Provate voi a intraprendere qualsiasi attività, e farvi interrompere ogni 3-4 minuti. Perderete il senno dopo una settimana. Un giorno sono stato chiuso per lutto, e quando poi ho riaperto ho fatto il record di sei anni di negozio. 92 clienti. Novantadue clienti serviti da solo, in un giorno.
Non ho voglia di sedermi e provare a scrivere due righe, perchè so che a metà della seconda, sarò interrotto. E la cosa mi snerva.
Quindi, sì, tornerò. Magari scriverò da casa. Ho tante belle foto per voi. Ma vederle in orari extra-lavorativi mi deprime solamente. Attendetemi il blog non è morto. E nemmeno io.
martedì 15 maggio 2012
Sherlock
Quanti di voi amano Sherlock, il nuovo fighissimo telefilm inglese in cui il signor Holmes deduce da dettagli impossibili il colpevole? Oppure, potete anche 'solo' amare lo Sherlock Holmes del cinema, con un Robert Downey Jr. che ferma il tempo mentre analizza le scene e scopre indizi.
Li avete applauditi, li avete amati... ma se ci aveste a che fare come commessi, li amereste così tanto?
Tizio, sui 40 anni. Sta cercando un orologio casio con altimetro e un po' di funzioni. Li ho tutti esposti in vetrina, e per ogni singolo modello in esposizione, ho scritto a mano in italiano le funzioni e il prezzo. C'è un cartellino davanti ad ogni orologio, così anche da fuori il cliente si può fare un'idea di quel che cerca.
Tizio entra, chiede, mostro, dopo dieci minuti la scelta si riduce a due modelli. Uno costa 220 euro, l'altro 199. Il primo è un modello uscite tre anni fa, molto molto venduto, il secondo è uscito circa cinque anni fa, ha una funzione in meno e quindi costa meno. Per il resto sono due modelli piuttosto simili, anche fisicamente. Tizio non sa cosa fare, ma per dimostrarsi un cliente fantastico, decide di iniziare a trattare sul prezzo, prima ancora di aver scelto il modello da comprare.
"Che prezzo mi fa su quello da 220? Non me lo può dare a 199, come l'altro?"
"Eh, mi dispiace ma proprio no, se c'è una differenza di prezzo, ci sarà un perchè..."
E qui arriva Sherlock Holmes. Ferma il tempo, analizza i particolari, calcola le probabilità.
In vetrina ci sono i cartellini.
I cartellini sono scritti in pennarello nero.
Il pennarello funziona a base di alcool.
L'alcool a contatto prolungato con la luce evapora.
I cartellini sono esposti al sole.
Uno dei due cartellini ha ancora le scritte belle nere, nell'altro sono tendenti al rosso.
QUINDI
Uno dei due cartellini è esposto da più tempo.
QUINDI
Uno dei due orologi è più vecchio, ed il minimo che si possa fare è ottenere uno sconto del 10%.
Mi espone la sua teoria (riassumendola in uno spocchioso "Però ho notato che il cartellino dell'orologio da 220 è più sbiadito, vuol dire che l'orologio è più vecchio, quindi su, uno sconticino si potrà fare...")
Ed è qui che io, stolto ed umile Watson (eroe di guerra, dottore, campione di kung fu - esattamente la mia descrizione), ho totalmente umiliato Sherlock.
Gli ho smontato le premesse che, ammettetelo, anche voi stavate ammirando e applaudendo.
"Uhm, sì, innanzi tutto l'orologio da 220 è un modello più nuovo rispetto all'altro, ma soprattutto, per mia fortuna, ne ho venduti parecchi nel tempo, penso l'ultimo a Febbraio. Quindi l'orologio non è qui da anni, è qui solo il cartellino, che rimane sempre lo stesso da tre anni. Inoltre, penso che il pennarello usato per i due cartellini fosse diverso, si vede che uno evapora velocemente, l'altro è migliore. Quindi, alla fine, sono due orologi nuovi, ognuno con le sue caratteristiche, le posso fare 215 per quello più costoso e 195 per l'altro, ma è una questione di gusti e di cosa piace, non si perda dietro all'età degli orologi, che sono nuovi entrambi..."
Ha preso quello da 195.
Li avete applauditi, li avete amati... ma se ci aveste a che fare come commessi, li amereste così tanto?
Tizio, sui 40 anni. Sta cercando un orologio casio con altimetro e un po' di funzioni. Li ho tutti esposti in vetrina, e per ogni singolo modello in esposizione, ho scritto a mano in italiano le funzioni e il prezzo. C'è un cartellino davanti ad ogni orologio, così anche da fuori il cliente si può fare un'idea di quel che cerca.
Tizio entra, chiede, mostro, dopo dieci minuti la scelta si riduce a due modelli. Uno costa 220 euro, l'altro 199. Il primo è un modello uscite tre anni fa, molto molto venduto, il secondo è uscito circa cinque anni fa, ha una funzione in meno e quindi costa meno. Per il resto sono due modelli piuttosto simili, anche fisicamente. Tizio non sa cosa fare, ma per dimostrarsi un cliente fantastico, decide di iniziare a trattare sul prezzo, prima ancora di aver scelto il modello da comprare.
"Che prezzo mi fa su quello da 220? Non me lo può dare a 199, come l'altro?"
"Eh, mi dispiace ma proprio no, se c'è una differenza di prezzo, ci sarà un perchè..."
E qui arriva Sherlock Holmes. Ferma il tempo, analizza i particolari, calcola le probabilità.
In vetrina ci sono i cartellini.
I cartellini sono scritti in pennarello nero.
Il pennarello funziona a base di alcool.
L'alcool a contatto prolungato con la luce evapora.
I cartellini sono esposti al sole.
Uno dei due cartellini ha ancora le scritte belle nere, nell'altro sono tendenti al rosso.
QUINDI
Uno dei due cartellini è esposto da più tempo.
QUINDI
Uno dei due orologi è più vecchio, ed il minimo che si possa fare è ottenere uno sconto del 10%.
Mi espone la sua teoria (riassumendola in uno spocchioso "Però ho notato che il cartellino dell'orologio da 220 è più sbiadito, vuol dire che l'orologio è più vecchio, quindi su, uno sconticino si potrà fare...")
Ed è qui che io, stolto ed umile Watson (eroe di guerra, dottore, campione di kung fu - esattamente la mia descrizione), ho totalmente umiliato Sherlock.
Gli ho smontato le premesse che, ammettetelo, anche voi stavate ammirando e applaudendo.
"Uhm, sì, innanzi tutto l'orologio da 220 è un modello più nuovo rispetto all'altro, ma soprattutto, per mia fortuna, ne ho venduti parecchi nel tempo, penso l'ultimo a Febbraio. Quindi l'orologio non è qui da anni, è qui solo il cartellino, che rimane sempre lo stesso da tre anni. Inoltre, penso che il pennarello usato per i due cartellini fosse diverso, si vede che uno evapora velocemente, l'altro è migliore. Quindi, alla fine, sono due orologi nuovi, ognuno con le sue caratteristiche, le posso fare 215 per quello più costoso e 195 per l'altro, ma è una questione di gusti e di cosa piace, non si perda dietro all'età degli orologi, che sono nuovi entrambi..."
Ha preso quello da 195.
giovedì 3 maggio 2012
Il primo cliente del mese
C'è un cliente, sui 60 anni circa, che vedo a Marzo, Maggio, Luglio, Ottobre, Dicembre. E ai due cambi dell'ora.
E' sempre sempre sempre sempre il primo cliente del mese, fuori ad aspettarmi all'apertura col caldo o con la pioggia.
Venisse per comprare, gli stenderei un tappeto rosso.
Invece viene per una seccatura, veramente minima, ma che mi porta a chiedere: ci vuole tanto per imparare una cosa semplicissima?
Il tizio viene da QUATTRO ANNI per un solo motivo: farmi cambiare la data (o l'ora) al suo orologio.
Il tizio è uno di quei geni che, al cambio dell'ora, decidono di strappare direttamente tutta la corona, dovendo poi pagare euro sonanti per farla cambiare. Il trauma per lui è stato troppo forte: da allora viene da me sette volte all'anno, primissimo all'apertura del primo giorno del mese, per farsi sistemare data e/o ora dalle mie mani fatate.
Le quali mani fatate prendono l'orologio, estraggono delicatamente la corona, girano di uno scatto il datario rimasto indietro, e restituiscono l'orologio al proprietario.
Non è che il tipo sia un rompiballe, anzi ringrazia sempre ed è gentile e non mi lamento di lui come 'cliente', anche se mi indispone sempre il fatto innanzi tutto di arrivare venti minuti prima al lavoro e trovarmelo già fuori dal negozio ad aspettare. E poi mi chiedo:
Dopo quanti anni scade, il servizio assistenza post-riparazione?
E ci vuole tanto, seriamente, ad imparare a tirar fuori con delicatezza (e non con le tenaglie) la corona, per cambiarsi da solo la data? Il tizio ha 60 anni, mi sembra a posto con la testa, avrà mantenuto un minimo di capacità cognitiva per imparare una nuova mossa speciale di Hokuto, la 'estrazione delicata della corona con l'unghia'.
E quanti soldi ha speso in questi anni, per venire da me e tornarsene a casa? Verrà in pullman? Ce la fa con un solo biglietto valido 60 minuti? O ne deve usare due? Avrà la macchina a benzina o a gas? Pagherà il parcheggio?
Non si farebbe prima ad imparare? Pensate al risparmio di tempo e soldi.
No, meglio venire da me.
Per un orologio aggiustato da me quattro anni fa, ma non venduto da me.
E' sempre sempre sempre sempre il primo cliente del mese, fuori ad aspettarmi all'apertura col caldo o con la pioggia.
Venisse per comprare, gli stenderei un tappeto rosso.
Invece viene per una seccatura, veramente minima, ma che mi porta a chiedere: ci vuole tanto per imparare una cosa semplicissima?
Il tizio viene da QUATTRO ANNI per un solo motivo: farmi cambiare la data (o l'ora) al suo orologio.
Il tizio è uno di quei geni che, al cambio dell'ora, decidono di strappare direttamente tutta la corona, dovendo poi pagare euro sonanti per farla cambiare. Il trauma per lui è stato troppo forte: da allora viene da me sette volte all'anno, primissimo all'apertura del primo giorno del mese, per farsi sistemare data e/o ora dalle mie mani fatate.
Le quali mani fatate prendono l'orologio, estraggono delicatamente la corona, girano di uno scatto il datario rimasto indietro, e restituiscono l'orologio al proprietario.
Non è che il tipo sia un rompiballe, anzi ringrazia sempre ed è gentile e non mi lamento di lui come 'cliente', anche se mi indispone sempre il fatto innanzi tutto di arrivare venti minuti prima al lavoro e trovarmelo già fuori dal negozio ad aspettare. E poi mi chiedo:
Dopo quanti anni scade, il servizio assistenza post-riparazione?
E ci vuole tanto, seriamente, ad imparare a tirar fuori con delicatezza (e non con le tenaglie) la corona, per cambiarsi da solo la data? Il tizio ha 60 anni, mi sembra a posto con la testa, avrà mantenuto un minimo di capacità cognitiva per imparare una nuova mossa speciale di Hokuto, la 'estrazione delicata della corona con l'unghia'.
E quanti soldi ha speso in questi anni, per venire da me e tornarsene a casa? Verrà in pullman? Ce la fa con un solo biglietto valido 60 minuti? O ne deve usare due? Avrà la macchina a benzina o a gas? Pagherà il parcheggio?
Non si farebbe prima ad imparare? Pensate al risparmio di tempo e soldi.
No, meglio venire da me.
Per un orologio aggiustato da me quattro anni fa, ma non venduto da me.
martedì 17 aprile 2012
Attacco all' FBI
Sono cinque anni. CINQUE fottutissimi ANNI che FBI viene nel mio negozio. Mai speso un euro. Ha fatto sognare tanti lettori di questo blog, e all'inizio ci ridevo su anche io, ma da almeno due anni ha finito le sue storielle e ripete solo la routine "mi fai vedere orologio"-"e quest'altro orologio"-"che sconto mi fai"-"vediamo anche questo orologio"-"la prossima volta mi arrivano i soldi e vengo a comprare".
Mi ha stancato.
Oggi poi è Martedì, il giorno di super-lavoro (molto più del Sabato), perchè c'è un assalto allucinante di richieste per pila e di ritiri di orologi. Per dire, sono le 17.30, ho battuto 23 scontrini e preso 19 pile da cambiare. Quindi, non sono dell'umore per questo cretino.
Suona alla porta. Alzo la testa, vedo che è lui, lo guardo, lo ignoro. Non apro. Decido che oggi è il giorno giusto per fottergli la testa.
Lui non si scompone: torna a guardare la vetrina dei Casio. Dopo un minuto, suona. Non alzo nemmeno la testa. Suona ancora. Non apro. Mi metto a sistemare in vetrina degli orologi. Sento che da fuori urla il mio nome (mannaggia a quando mai gliel'ho detto: ODIO che i clienti mi chiamino per nome) e mi chiede di aprire. Suona. Non apro.
Andiamo avanti dieci minuti buoni, seriamente. Cioè pensate a uno che suona un campanello per dieci minuti, senza intuire che forse non gli voglio aprire.
Alla fine cedo io, e decido che è ora di affrontarlo, anche perchè rischio che arrivi un altro cliente e mi rovini la lavata di testa che ho pianificato. Suona (sarà la ventesima volta!), gli apro. Lui, come niente fosse:
"Ciao P! Ho visto in vetrina degli orologi nuovi casio, me li fai vedere?"
"NO." (immaginate il ghiaccio più gelido e l'odio più profondo in questa semplice sillaba. NO.)
"Ah. E quello dell'altra marca, ce l'hai ancora?"
"Non penso."
"I casio posso vederli?"
"Ho detto di no. Li guarda in vetrina."
"Sono due da 100 euro, che sconto mi fai?"
"Quando viene qui con i soldi in mano, parliamo di sconti."
"Ah, bene, perfetto. Allora la prossima volta torno coi soldi! Ciao!"
"Se non torna fa niente."
"Alla prossima!"
Secondo me è un ologramma, o un glitch del matrix. Si è comportato come sempre, indipendentemente dalle risposte MOLTO pesanti che gli ho dato.
Ah no, la soluzione è più semplice: è un rompipalle madornale.
E no, non fa ridere, anche se l'ho messa giù che fa ridere.
Mi ha stancato.
Oggi poi è Martedì, il giorno di super-lavoro (molto più del Sabato), perchè c'è un assalto allucinante di richieste per pila e di ritiri di orologi. Per dire, sono le 17.30, ho battuto 23 scontrini e preso 19 pile da cambiare. Quindi, non sono dell'umore per questo cretino.
Suona alla porta. Alzo la testa, vedo che è lui, lo guardo, lo ignoro. Non apro. Decido che oggi è il giorno giusto per fottergli la testa.
Lui non si scompone: torna a guardare la vetrina dei Casio. Dopo un minuto, suona. Non alzo nemmeno la testa. Suona ancora. Non apro. Mi metto a sistemare in vetrina degli orologi. Sento che da fuori urla il mio nome (mannaggia a quando mai gliel'ho detto: ODIO che i clienti mi chiamino per nome) e mi chiede di aprire. Suona. Non apro.
Andiamo avanti dieci minuti buoni, seriamente. Cioè pensate a uno che suona un campanello per dieci minuti, senza intuire che forse non gli voglio aprire.
Alla fine cedo io, e decido che è ora di affrontarlo, anche perchè rischio che arrivi un altro cliente e mi rovini la lavata di testa che ho pianificato. Suona (sarà la ventesima volta!), gli apro. Lui, come niente fosse:
"Ciao P! Ho visto in vetrina degli orologi nuovi casio, me li fai vedere?"
"NO." (immaginate il ghiaccio più gelido e l'odio più profondo in questa semplice sillaba. NO.)
"Ah. E quello dell'altra marca, ce l'hai ancora?"
"Non penso."
"I casio posso vederli?"
"Ho detto di no. Li guarda in vetrina."
"Sono due da 100 euro, che sconto mi fai?"
"Quando viene qui con i soldi in mano, parliamo di sconti."
"Ah, bene, perfetto. Allora la prossima volta torno coi soldi! Ciao!"
"Se non torna fa niente."
"Alla prossima!"
Secondo me è un ologramma, o un glitch del matrix. Si è comportato come sempre, indipendentemente dalle risposte MOLTO pesanti che gli ho dato.
Ah no, la soluzione è più semplice: è un rompipalle madornale.
E no, non fa ridere, anche se l'ho messa giù che fa ridere.
venerdì 6 aprile 2012
Domanda a trabocchetto
Tizio, fra i 50 e i 60, aveva già comprato in passato un paio di orologi scontati.
'Salve, vorrei comprare un orologio di quelli digitali con tante funzioni, marca x o marca y, lei cosa mi consiglia?'
'Dipende dalle funzioni, ha qualche necessità particolare, tipo altimetro, bussola...'
'Sì, allora, il mio paese è nell'entroterra della Basilicata a circa 430 metri di altezza, il bosco più vicino è a circa 4 chilometri. Lei cosa mi consiglia?'
Erm... mi sono sentito come alle scuole medie, alla lavagna col gesso in mano senza aver capito la domanda. Come all'epoca, ho detto cose un po' generiche.
Alla fine non ha acquistato niente, si è portato via i depliant delle due marche, e ha promesso che li avrebbe studiati e sarebbe tornato.
E voi cosa gli avreste consigliato? :)
'Salve, vorrei comprare un orologio di quelli digitali con tante funzioni, marca x o marca y, lei cosa mi consiglia?'
'Dipende dalle funzioni, ha qualche necessità particolare, tipo altimetro, bussola...'
'Sì, allora, il mio paese è nell'entroterra della Basilicata a circa 430 metri di altezza, il bosco più vicino è a circa 4 chilometri. Lei cosa mi consiglia?'
Erm... mi sono sentito come alle scuole medie, alla lavagna col gesso in mano senza aver capito la domanda. Come all'epoca, ho detto cose un po' generiche.
Alla fine non ha acquistato niente, si è portato via i depliant delle due marche, e ha promesso che li avrebbe studiati e sarebbe tornato.
E voi cosa gli avreste consigliato? :)
venerdì 30 marzo 2012
Ambitissimo Sconto
Nella comunità degli amanti degli orologi sportivissimi, c'è grande fermento per un modello nuovo di una casa molto famosa. Fa di tutto, ha un'estetica molto carina (soprattutto rispetto al suo predecessore, ormai datato di qualche anno), e un prezzo accessibile. Negli ultimi giorni ho ricevuto un po' di chiamate di persone ansiose di mettere le mani su questo orologio.
Ebbene, posso essere fiero di dire che sono stato uno dei primissimi rivenditori in Italia a riceverlo. Nonchè l'unico rivenditore in città, e uno dei pochissimi in zona.
Quindi, sono lì che ammiro l'orologio e lo apprezzo, e mentre ancora non li ho esposti, suona il telefono.
"Pronto, avete questo orologio ambitissimo?"
"Guardi è fortunato, mi è arrivato proprio stamattina, sarebbe il primo in Italia ad averlo!"
"Quanto costa?"
"479 euro"
"E quanto sconto mi potrebbe fare?"
"Mmm, tipo zero, visto che probabilmente i sei in mio possesso li venderò entro un mese, e poi chissà quanto ci vuole a riordinarli?"
"Ah, allora ci penso, pensavo magari si potesse arrotondare a 450"
"Ah tra l'altro ho riguardato il cartellino, il prezzo è 479.99, quindi ok, diciamo 479 comunque, eh!"
"Grazie, ci penserò, buongiorno"
Carissimo amico. L'orologio non è neanche uscito, e tu pensi già agli sconti. Godrò a farlo pagare 475 a quelli che verranno immediatamente a prendersi l'orologio e NON mi chiederanno sconti. A chi chiede sconto, farò il giochino beffardo di dire che in realtà costerebbe ben 99 centesimi in più, e che per magnanimità arrotondo all'euro inferiore.
Tra l'altro, mettiamo i panni sporchi in piazza, non è un gran mistero per me. L'orologio mi fa incassare 479 euro. La gentilissima produttrice è quella che fa meno sconti-merce in assoluto, e me lo fa pagare 300 euro. PIU' iva. Quindi lo pago 363 euro, più spese di spedizione (diciamo che diluite con gli altri prodotti, arriviamo sui 370 euro). Sui 479 euro, ci devo pure battere lo scontrino, ed è iva che svanisce, e poi probabilmente sarà pagato col bancomat, che se va bene mi toglie un 1% dell'incasso. Quindi diciamo che, al di là dell'iva dello scontrino, comunque su 470 euro, ho un guadagno di meno di 100 euro.
Quindi, tu e il tuo arrotondamento da 29 euro, potete tranquillamente, ma proprio senza rancore, andare a fare la spesa da un'altra parte.
Se solo potessi lavarvi la bocca col sapone, ogni volta che pronunciate a casaccio quella parola...
Ebbene, posso essere fiero di dire che sono stato uno dei primissimi rivenditori in Italia a riceverlo. Nonchè l'unico rivenditore in città, e uno dei pochissimi in zona.
Quindi, sono lì che ammiro l'orologio e lo apprezzo, e mentre ancora non li ho esposti, suona il telefono.
"Pronto, avete questo orologio ambitissimo?"
"Guardi è fortunato, mi è arrivato proprio stamattina, sarebbe il primo in Italia ad averlo!"
"Quanto costa?"
"479 euro"
"E quanto sconto mi potrebbe fare?"
"Mmm, tipo zero, visto che probabilmente i sei in mio possesso li venderò entro un mese, e poi chissà quanto ci vuole a riordinarli?"
"Ah, allora ci penso, pensavo magari si potesse arrotondare a 450"
"Ah tra l'altro ho riguardato il cartellino, il prezzo è 479.99, quindi ok, diciamo 479 comunque, eh!"
"Grazie, ci penserò, buongiorno"
Carissimo amico. L'orologio non è neanche uscito, e tu pensi già agli sconti. Godrò a farlo pagare 475 a quelli che verranno immediatamente a prendersi l'orologio e NON mi chiederanno sconti. A chi chiede sconto, farò il giochino beffardo di dire che in realtà costerebbe ben 99 centesimi in più, e che per magnanimità arrotondo all'euro inferiore.
Tra l'altro, mettiamo i panni sporchi in piazza, non è un gran mistero per me. L'orologio mi fa incassare 479 euro. La gentilissima produttrice è quella che fa meno sconti-merce in assoluto, e me lo fa pagare 300 euro. PIU' iva. Quindi lo pago 363 euro, più spese di spedizione (diciamo che diluite con gli altri prodotti, arriviamo sui 370 euro). Sui 479 euro, ci devo pure battere lo scontrino, ed è iva che svanisce, e poi probabilmente sarà pagato col bancomat, che se va bene mi toglie un 1% dell'incasso. Quindi diciamo che, al di là dell'iva dello scontrino, comunque su 470 euro, ho un guadagno di meno di 100 euro.
Quindi, tu e il tuo arrotondamento da 29 euro, potete tranquillamente, ma proprio senza rancore, andare a fare la spesa da un'altra parte.
Se solo potessi lavarvi la bocca col sapone, ogni volta che pronunciate a casaccio quella parola...
martedì 27 marzo 2012
Deviazione professionale di razza
Nel weekend sono andato a visitare un acquario. Come si usa ultimamente, ad un certo punto della visita, c'è un'enorme vasca con dei pesci-razza che si possono toccare. Devo dire che nei cinque minuti che son stato a guardare se qualche razza si faceva accarezzare, nessun pesce si è avvicinato ai bordi, nonostante le molte mani in acqua le chiamassero.
Mani acqua.
Polsi in acqua.
Orologi in acqua.
L'occhio mi è subito caduto su questo, beffardamente posto proprio accanto a me.
QUESTO!
Casio 'vintage' dorato, ref. A168WG
Livello Impermeabilità: "Water Resistant", ovvero a malapena 3 atmosfere, ovvero il minimo sindacale per un orologio. Sulla tabella delle impermeabilità, il Water Resistant è segnalato come "ci si può lavare le mani e si può bagnare se piove", ma già innaffiare il giardino è troppo. E immergerlo nell'acqua per luuuunghi minuti è sconsigliato.
Fortunatamente ero a circa mille mila chilometri di distanza da casa. Perchè forse fra qualche giorno il possessore dell'orologio andrà dall'orologiaio a lamentarsi che "non funziona, ma è in garanzia, io non l'ho neanche bagnato, non so come mai, forse è stato il cane, o forse un pesce razza ma non nel mare".
PS: stamattina, prima giornata di apertura dopo il cambio dell'ora, mi sono fatto una bella tisana rilassante, perchè lo so che succederà. E infatti, al momento scrivo dopo 20 minuti dall'apertura, e ho già preso due corone "svitate da sole mentre cercavo di cambiare l'ora ma giuro non è colpa mia", e un orologio con "le lancette si sono staccate mentre cercavo di cambiare l'ora". Inoltre, ho spedito via il possessore di un radiocontrollato la cui ora anzichè sistemarsi nella notte fra Sabato e Domenica, si è sistemata domenica sera. Son disagi, lo so, ma se mi porti l'orologio che è già a posto, io più di così non posso farci niente. E faglielo capire, che magari fra sabato e domenica lui stava dormendo in una grotta e il segnale del radiocontrollo non prendeva... Sarà una lunga, pessima giornata.
Mani acqua.
Polsi in acqua.
Orologi in acqua.
L'occhio mi è subito caduto su questo, beffardamente posto proprio accanto a me.
QUESTO!
Casio 'vintage' dorato, ref. A168WG
Livello Impermeabilità: "Water Resistant", ovvero a malapena 3 atmosfere, ovvero il minimo sindacale per un orologio. Sulla tabella delle impermeabilità, il Water Resistant è segnalato come "ci si può lavare le mani e si può bagnare se piove", ma già innaffiare il giardino è troppo. E immergerlo nell'acqua per luuuunghi minuti è sconsigliato.
Fortunatamente ero a circa mille mila chilometri di distanza da casa. Perchè forse fra qualche giorno il possessore dell'orologio andrà dall'orologiaio a lamentarsi che "non funziona, ma è in garanzia, io non l'ho neanche bagnato, non so come mai, forse è stato il cane, o forse un pesce razza ma non nel mare".
PS: stamattina, prima giornata di apertura dopo il cambio dell'ora, mi sono fatto una bella tisana rilassante, perchè lo so che succederà. E infatti, al momento scrivo dopo 20 minuti dall'apertura, e ho già preso due corone "svitate da sole mentre cercavo di cambiare l'ora ma giuro non è colpa mia", e un orologio con "le lancette si sono staccate mentre cercavo di cambiare l'ora". Inoltre, ho spedito via il possessore di un radiocontrollato la cui ora anzichè sistemarsi nella notte fra Sabato e Domenica, si è sistemata domenica sera. Son disagi, lo so, ma se mi porti l'orologio che è già a posto, io più di così non posso farci niente. E faglielo capire, che magari fra sabato e domenica lui stava dormendo in una grotta e il segnale del radiocontrollo non prendeva... Sarà una lunga, pessima giornata.
martedì 13 marzo 2012
Intercontinentale
Entra un tizio, di colore. Mi chiede se ho cinturini per orologi. Certo che ce li ho, ne ho di tutti i tipi: ma gli chiedo se ha con sè l'orologio, che vediamo la misura che serve?
"No, l'orologio è in Senegal"
Uhm, ok. Lontanuccio. E quindi?
"Purtroppo senza l'orologio o la misura, non posso trovarle il cinturino giusto!"
"Allora aspetti che chiamo mia moglie che ha l'orologio e le chiedo la misura. Comunque lei lo vuole di colore bianco, ce l'ha?"
"Sì sì, ce l'ho bianco, mi serve la misura però!"
E niente, il tipo tira fuori uno smartphone e chiama in SENEGAL. Parla in senegalese per un paio di minuti, poi attende in silenzio un po' di secondi, poi annuisce, saluta, mette giù, e...
"1,4 centimetri!"
14 millimetri, insomma. Fatto, servito. Con un intermezzo di una telefonata interncontinentale, per trovare il cinturino bianco della misura adatta.
Che cliente stupendo! E che roba futuristica!!! Pensare che c'è gente che in Italia parla ancora della "teleselezione". Questo (spero) avrà usato Skype via smartphone...
(il momento di pausa nella conversazione telefonica, secondo me, era proprio il momento in cui la moglie ha cercato un righello per misurare la larghezza dell'attacco del cinturino!)
"No, l'orologio è in Senegal"
Uhm, ok. Lontanuccio. E quindi?
"Purtroppo senza l'orologio o la misura, non posso trovarle il cinturino giusto!"
"Allora aspetti che chiamo mia moglie che ha l'orologio e le chiedo la misura. Comunque lei lo vuole di colore bianco, ce l'ha?"
"Sì sì, ce l'ho bianco, mi serve la misura però!"
E niente, il tipo tira fuori uno smartphone e chiama in SENEGAL. Parla in senegalese per un paio di minuti, poi attende in silenzio un po' di secondi, poi annuisce, saluta, mette giù, e...
"1,4 centimetri!"
14 millimetri, insomma. Fatto, servito. Con un intermezzo di una telefonata interncontinentale, per trovare il cinturino bianco della misura adatta.
Che cliente stupendo! E che roba futuristica!!! Pensare che c'è gente che in Italia parla ancora della "teleselezione". Questo (spero) avrà usato Skype via smartphone...
(il momento di pausa nella conversazione telefonica, secondo me, era proprio il momento in cui la moglie ha cercato un righello per misurare la larghezza dell'attacco del cinturino!)
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