Tizio di circa 80-85 anni, con moglie.
Orologio di una marca che vendo io, cinturino in acciaio.
"Buongiorno, devo aggiustare il cinturino di questo orologio, continua a uscire la stanghetta"
La "stanghetta" in questione è il perno di una maglia fissa, insomma solitamente non è previsto che esca o che si possa far uscire, ma ok, se per qualche motivo esce, vuol dire che la sistemeremo.
"Niente di grave, me lo deve lasciare, domattina è pronto"
"Non me lo può fare subito?"
"No, mi spiace, non mi occupo io di queste riparazioni, lo deve fare il tecnico la sera, domattina sarà pronto"
"Ma l'altra volta me l'ha fatto subito"
"Probabilmente si trattava di qualcos'altro, magari dovevo cambiare l'ansa della chiusura, ma di perni non mi sono mai occupato"
"Ma cosa ci vuole?"
"Ci vuole la capacità e la competenza per un lavoro simile - io sono addetto alle vendite, non mi occupo di queste cose"
"L'altra volta però me l'aveva fatto subito"
"Senta, non so 'l'altra volta' cosa ho fatto subito, ma in ogni caso questa riparazione è pronta domani"
"No"
"Pazienza, allora... io le chiedo meno di 24 ore, ma veda lei"
"Me lo faccia subito, da bravo"
"Non so che dirle, me lo dovrebbe lasciare"
"MA L'ALTRA VOLTA CI AVEVA MESSO 2 SECONDI"
La moglie inizia a strattonarlo.
"Le ripeto che sarà stato un altro tipo di lavoro. Adesso veda lei"
"Non lo voglio lasciare"
"Non lo lasci, che devo dire"
"MA LEI LO DEVE FARE!"
"Sì, lo devo fare, per domani. Non dico che non lo faccio, lo faccio per domani."
"ME NE VADO"
"D'accordo, arrivederci"
"NON TORNERO'"
"..."
(dice altre cose che non ricordo bene, insulti generici di basso livello)
Mi lascio sfuggire, dal cuore, un commento che inizia con una parola romanesca:
"Ammazza, che permaloso però"
"NO, TI AMMAZZI TU, BRUTTO STRONZO, E PURE TUA SORELLA"
*viene trascinato via dalla moglie, che non ha aperto bocca*
Io vorrei sapere cosa crede di ottenere la gente incazzandosi per questioni banali. A prescindere dal fatto che in ogni caso non avrei sistemato il perno immediatamente, mettersi a urlare fa passare qualsiasi voglia di dare aiuto o comprensione. Poi già da quel "non me lo può fare subito?", mancava la parolina magica "per favore". A volte (non in questo caso, ripeto), la gentilezza apre più porte rispetto ad una incazzatura random.
Ma poi a 85 anni, ti devi ridurre così, a farti dare del vecchio coglione sul blog di uno stronzo... ci perdi tu, credo. Anche in salute.
Demenza senile? Non sarebbe il primo vecchio che vedo dare di matto per nulla... Una volta un tizio sugli 80 si bloccò in auto davanti a me e uscì per insultarmi. Mah
RispondiEliminaNon so però il bullismo geriatrico è in forte crescita...
EliminaHo 47 anni e da quando ne avevo 30 penso sogghignando con un travaso di cinismo: la gente è felice........
EliminaDevo dire che un pochino mi mancavi Orolfrust!
RispondiEliminaGrande il vecchio che non vuole assolutamente lasciare l'orologio, altrimenti per ben un giorno non può sapere qual è l'ora di andare a mangiare la minestrina.
Io ho appena avuto una cliente che pretendeva che le aprissi il rotolo dei bracciali in oro mentre servivo altri due clienti.
A parte che non avrei avuto lo spazio fisico sul bancone che era strapieno di merce, ma ti pare che apro un rotolo di bracciali in oro e te lo lascio lì?
Il tutto senza chiedere neppure il permesso ai clienti arrivati prima di lei ovviamente.
stavo pensando la stessa cosa: sei in pensione, hai tutto il tempo che vuoi, anzi orolfrust ti dà una scusa per uscire nuovamente di casa per ririrare l'orologio il giorno dopo, e tu ti incazzi?
EliminaSono anni che leggo di queste scenette ed ogni volta mi sorprendo. Va bene che non hai alcuna passione per la tecnica orologiaia, ma sistemare un perno del bracciale è roba da...non dico da prima settimana di scuola orologiaia, ma nemmeno da pre-selezioni per essere ammessi, come visitatori, all'apertura dell'anno scolastico.
EliminaIn tutti questi secoli che hai gestito il TUO negozio, ma possibile che non ti sia mai venuta la curiosità di imparare almeno le basi, o meglio le basi delle basi? Bah, chi ti capisce è bravo. D'accordo avrai altri interessi, però io non ti capisco lo stesso. Una vita a rispondere: lo fa il mio "tecnico" la sera...poi anche 'sta figura del tecnico, scusa ma mi fa morir dal ridere...viene uno da Ginevra, scende stanotte a Linate con l'equipe, ...perché questi sono lavori sa...dice sistema il perno del bracciale...eh ssì bonanotte...saranno guardi...io adesso non voglio esagerare, ma saranno in sei al mondo a saperlo fare...e uno di questi sei sta al CERN, e vagli a telefonare tu a quello del CERN, che il giorno dopo ti ritrovi i Servizi fuori dal negozio...
Di quei 6 uno “sta al CERN”, ma un altro sei sicuramente te che commenti…….
EliminaMamma mia, ancora qui, Alberto? Continui a fare i tuoi pistolotti su come dovrebbe essere il lavoro di un orologiaio, e a fare battute che fanno ridere solo te.
Eliminasempre bello vedere come uno che non ha mai fatto un certo mestiere si permette di insegnare "le basi" a chi invece quel mestiere lo fa, e con cui campa. bimbo, se vuoi puoi aprire un negozio di orologiaio anche tu. investi i TUOI soldi, le TUE ore di lavoro, poi potrai permetterti di parlare. facile fare l'esperto di sta ceppa quando a fare l'orologiaio e' un altro.
Eliminase orolfrustrato ha quel sistema, e che comprendo perfettamente perche' se ripari subito la maglia a quel coglione, la prossima volta quel coglione tornera' dicendo che vuole SUBITO che gli si cambi la pila, ha i suoi motivi.
Ussignuuur...di nuovo qua?
EliminaVabbè a volte ritornano come certi clienti...comunque questo lavoro (forare la maglia fissa rotta e rimettere perno) non lo fa praticamente nessuno sul momento, chi fa questo mestiere sa bene di cosa parlo e cosa può succedere.
Chi non l'ha mai fatto può solo parlare in via teorica.
Oddio, "anonimo", ma sei veramente QUELL'ALBERTO? Se non mi avesse messo la pulce nell'orecchio un altro commentatore anonimo, non ci avrei proprio pensato.
RispondiEliminaQuindi, presumo di averti risposto anni fa, ma non c'è problema, rispondo in maniera chiara e articolata - e se non sei Alberto, la risposta è comunque valida :)
Se da anni leggi il blog, saprai che da anni la mia situazione lavorativa non cambia: lavoro da solo, e in negozio entrano circa 40 persone al giorno, spesso più 50 che 40. Molte risolvono la loro permanenza in un paio di minuti, altre impiegano 25 minuti, io devo servirle tutte, di fila, di continuo. Non dico che non mi riposo mai, ma il problema è che l'affluenza è totalmente casuale: anzi, per la legge di Murphy, posso stare 20 minuti senza clienti, e poi appena uno mi chiede di mostrargli un orologio, se ne mettono in coda 2. O 3. O 4. Succede, spesso c'è letteralmente la coda fuori - coda che poi si risolve in 2 persone che devono lasciare la pila, e uno che chiede una cazzata di informazione.
Tutto questo è fonte di stress - stress che riesco a gestire, ma che anni fa ho deciso di tagliare chiedendo a un tecnico (lo chiamo così, non ho altri termini, mi sembra il più appropriato) di smazzarsi tutti i lavori manuali seguendo i suoi tempi. Il tecnico ha oltre 35 anni di esperienza nel campo, ha un lavoro part-time da un'altra parte, e verso le 19 viene da me, si siede, mette in fila tutte le pile e i perni del giorno e le fa, una dopo l'altra, senza interruzioni. Viene pagato a cottimo con regolare contratto, ci fidiamo l'uno dell'altro, gli lascio le chiavi e va via quando ha finito, quando io sono già a casa.
Se io mi azzardassi a provare a cambiare un perno (o una pila), nell'attimo in cui appoggio il culo sulla sedia e appoggio l'orologio sul piano di lavoro, 8 volte su 10 suonerebbe il campanello della porta. Così mi deconcentro, devo aprire (ho il telecomando, non devo alzarmi, ma devo guardare chi è, salutare, dire di aspettare, etc), perdo tempo e accumulo stress.
La decisione è stata presa anni fa, e ne sono molto felice. Tendenzialmente, sta bene alla maggior parte dei clienti - non parlo degli 85 su 100 che non sclerano, perché c'è poco da dire: entrano, lasciano il lavoro, tornano, pagano il giusto.
Non voglio star qui a fare il vanitoso, però NONOSTANTE questo mio sistema "fallato", io sono ancora aperto e con i conti piuttosto in regola, mentre 2 miei concorrenti diretti (come fascia di prezzi per vendite/riparazioni e come posizione in città) hanno chiuso.
E lo ripeto l'ultima volta, due dei vantaggi che mi portano in questa posizione sono il fatto che non ho un affitto da pagare, e che non ho altri stipendi da pagare. Con un solo stipendio in più, oltre al cottimo per il tecnico, andrei a fondo in poco tempo. Quindi la cosa per me funziona così, e funzionerà così. Mi piace così, e al contempo non posso economicamente permettermi che non sia così. Potrei, sì, cambiare io pile e perni la sera e risparmiare altri soldi - ma mi troverei a lavorare fino alle 22, e i soldi risparmiati non li spenderei in niente, se non medicine contro lo stress.
Aggiungo due cose che mi son scordato: quando, all'inizio della mia carriera, facevo delle cose al momento (come i perni), quando chiedevo un paio di miseri euro per la riparazione, molte volte (più di quanto pensi tu), mi hanno detto "ma ci ha messo un attimo". E allora, anche questo, mi ha portato verso la decisione di farmi lasciare tutto, compresi gli orologi a cui vanno accorciate le maglie - gli orologi non comprati nel mio negozio vanno lasciati anche per metterli a misura, e il 90% delle persone non se ne fa un problema. Io ci metterei veramente 90 secondi, a spernare due maglie e richiuderle, ma poi mi guarderebbero male quando chiedo 4 euro per il lavoro.
EliminaTornano il giorno dopo, e i 4 euro non sono un problema. Anche perché, ad essere sinceri, non so in città in quanti facciano questo servizio, ormai. Non sto scherzando, nei negozi delle catene (Stroili, ad esempio), per accorciare mandano IN FABBRICA, tempo 10 giorni circa (ma gratis, credo). Altri negozi sono troppo importanti/costosi/snob per accorciare un calvin klein. Altri non sono capaci.
Quindi, io chiedo meno di 24 ore, e 4 euro. Se non sta bene al cliente, ci sarà quello dopo di lui pronto a lasciarmelo.
Sì confermo, sono quell'Alberto di qualche anno fa. Bravo all'anonimo che mi ha riconosciuto dal non-senso dell'umorismo.
RispondiEliminaAh va be', allora siamo d'accordo OroFrust: non gliel'hai riparato perché non volevi ripararglielo (stanti le citate ragioni). Mi hanno tratto in inganno le seguenti tue frasi: "Di perni non mi sono mai occupato" e ""Ci vuole la capacità e la competenza per un lavoro simile...", invero estremamente, loro sì, comiche, per chiunque conosca, anche minimamente, il lavoro degli orologiai. Nessuno discute le tue scelte, ma davvero più di qualche volta, da ciò che scrivi, mi pare di capire che tu in tanti anni che hai gestito il tuo negozio, non abbia imparato nulla. Che so, a regolare il tempo ed a "scappamentare" il bilanciere, a sostituire una guarnizione, a riposizionare sfere che si sono staccate, giusto per citare alcuni semplicissimi lavori di routine che molti orologiai (anche autodidatti) eseguono "in diretta". Comunque mi scuso, è colpa mia che ho rotto il silenzio stampa. Però anche tu OruFrust...mi provochi...la risata...perché di solito sono i tuoi clienti, invero assai bizzarri, a farmi ridere, ma ogni tanto pure tu, con la tua tetragona filosofia, ti ci impegni non poco...
NON E' UN OROLOGIAIO il nome del blog so che può trarre in inganno ma è già stato spiegato che "addetto alle vendite di orologi frustrato" non suonava bene.
EliminaQuindi se cerchi un blog su come scappamentare un bilanciere e quanto sia bello fare l'orologiaio hai sbagliato, qui ci si fa delle risate e ci si sfoga sulla meravigliosa vita di chi sta a contatto con il cliente finale tutto il giorno, in questo caso per vendere e far riparare orologi.
Alberto, sei come quei vecchi insopportabili che si presentano al negozio a pontificare di roba che interessa solo a loro... Hai già stancato anni fa, ebbasta, dai. Lasciaci vivere, non c'è un altro blog dive ti diano più corda da andare a infestare?
EliminaMi chiedi troppo, questo blog è uno spasso, non posso rinunciarvi.
RispondiEliminaFra i clienti bizzarri e l'autocommiserazione dell'"Orologiaio", c'è parecchio da divertirsi.
Comunque devo dire che mi date corda anche voi, in fondo. Non mi lamento.
Purtroppo però non ho molto tempo per commentare, poiché sono impegnato negli studi per diventare "Orologiaio". In particolare sto frequentando (a Houston, Texas) il corso di "Tecnico Provetto Sistematore Maglie Bracciale", che è una roba complicatissima. Sono cinque anni di corso eh! Per compagno di banco ho Giulio Papi. Come dici? Non sai chi è Giulio Papi? Si vede che hai più la stoffa dell'"Orologiaio" che del "Tecnico".
Dio quanto vorrei vederti con il trapanino in mano e punta da uno a forare una maglia FISSA, magari già arruginita, senza rompere la punta, con il cliente che ti sbuffa dietro le spalle e magari suonano alla porta, mettere il perno di misura e diametro giusto, chiedere una manciata di euro in cambio sentendoti comunque dare del ladro.
EliminaTutto questo mentre gli parli di Giulio Papi
Per me molti comme tatori hanno in mebte il classico negozietto da orologiaio, come ce ne sono molti (io ne ho in mente almeno due nella mia città da 150k abitanti) che sono sostanzialmente delle piccole stanze con una limitatissima offerta di orologi e che svolgono principalmente riparazioni/cinturini/cambio pila, e infatti sono strutturati entrambi col "retrobottega" con tavola e attrezzatura che ha un enorme apertura/finestra da cui il proprietario/tecnico può guardare il dentro del negozio mentre è chino sul tavolino. il negozio di olofrust è un negozio che vende orologi e fa ANCHE assistenza. Un po' come quek concessionari auto che hanno anche una piccola officina annessa ma che per le cose maggiori mandano l'auto via. Che non e la stessa cosa del meccanico che qualche volta ha anche qualche auto da vendere. Penso che molti facciano confusione pensando alla micro bottega orologiaia, ma non è assolutamente la stessa cosa.
RispondiEliminaHai descritto alla perfezione il negozio e la situazione! Fantastico!
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