Per me la riapertura dopo la pausa estiva è come l'inizio dell'anno. Faccio buoni propositi, immagino piani per migliorare qualcosa, e soprattutto, prima della prima apertura, il mio mantra è: "spero che vengano poche persone oggi, e persone normali. Non dico di vendere, ma almeno evitare rotture di palle. Non voglio vedere orologi allagati, oggi. Non chiedo di vendere, ma almeno non rotture di palle".
Immaginate quindi la mia anima che abbandona il mio corpo, quando circa 45 secondi dopo l'apertura entra un ragazzo con un orologio allagato. Orologio a cui avevamo cambiato pila e guarnizioni a Luglio, ma il test impermeabilità dava esito negativo. Era segnato ancora sulla busta che ha portato: "attenzione all'acqua, non tiene l'impermeabilità". Ovviamente il ragazzo l'ha portato in piscina, perché è la cosa giusta da fare.
L'ho servito come un automa, la mia anima ha veramente già abbandonato il mio corpo in questi pochi giorni di apertura, visto che almeno una parte del mio desiderio si è avverata: non ho venduto niente.
Non ho venduto niente, ma in compenso rotture di palle ne ho avuto da riempirne un mese.
Un altro con orologio con sottolineato NON IMPERMEABILE che l'ha bagnato in mare e l'ha completamente arrugginito. Uno che ha perso un pezzo di cassa. Uno che qui,uno che là, uno che 10 anni fa aveva pagato meno un cinturino che adesso stava cambiando, uno che mi chiede questo, uno che mi chiede quello. Uno che ha perso l'ansa, uno che critica quanti giorni sono stato chiuso per ferie, uno che mi racconta degli orologi che gli ha comprato il figlio mentre era in Giappone, in pratica adesso i clienti vogliono farmi sapere tutta la storia personale che sta dietro ad un orologio al quale devo cambiare pila o cinturino.
Parto sempre con le migliori intenzioni, anche giorno per giorno non mi sveglio mai con spirito negativo verso il lavoro. Ma basta alzare la saracinesca, per farmi cambiare l'umore.
E dire che ero "ottimista": dall'inizio dell'anno nella mia città un concorrente direttissimo (con quasi le mie stesse marche e lo stesso tipo di clientela) è andato in pensione, un altro è morto, e un altro ha chiuso il negozio all'improvviso. Sono tre negozi in una zona molto vicina alla mia e molto simili al mio (insomma, non orologeria di alta classe) - mors tua vita mea, speravo di guadagnarci un po' di clientela.
E invece niente, ho guadagnato solo qualche pila e tante, tante, tante rotture di palle in più. Clienti veri, niente.
Sono stanco, ed è il primo settembre, primo giorno di rientro "vero" verso un autunno/inverno durissimi.
L'ottimismo è il sale della vita. Mi rendo conto che il sottotitolo di questo blog è "divertitevi alle mie spalle", ma le cose iniziano a non essere più tanto divertenti, a raccontarle.
Ma ok, una cosa folle in canna da scrivere ce l'ho, una scenetta assurda. A breve la racconterò.