mercoledì 4 dicembre 2024

'Come si permette di chiudere?' - e altre stronzate che mi tocca sentire in questi giorni

Scrivo questo post per chi si troverà ad affrontare la chiusura di un punto vendita: sia chi purtroppo lo chiuderà, sia chi un giorno da cliente arriverà nel negozio e scoprirà che sta per chiudere.

Tendenzialmente la chiusura di un negozio non è una gran festa, ci sono poche persone che prendono la decisione e ne sono contente. Io sì, non ho nessun rimpianto e ho scelto il momento giusto per chiudere: ho scelto io, non ci sono costretto e non ci sono motivi gravi che mi hanno portato a questa decisione. Ma quasi sempre un negozio chiude perché il titolare è costretto a farlo. Per motivi di salute, spessissimo per motivi di soldi, a volte per fortuna perché è arrivata la pensione e non hanno a chi lasciare l'attività (e per questo sono tristi di chiudere, ma chiudono).

Premesso questo, a me pare una cosa ovvia e di decenza minima evitare di chiedere a chi sta per chiudere "Perché sta chiudendo". Perché ci sono una marea di motivi dietro, e quasi mai sono motivi allegri. Pensate che bello potrebbe essere, trovarsi sommersi dai debiti ed essere costretti a chiudere e sentirsi dire continuamente "Perché stai chiudendo?" da perfetti sconosciuti.

Non mi aspettavo di essere così bombardato da queste domande sempre più invadenti, poste di continuo, sempre uguali, da gente con la quale non ho nessuna confidenza. 

Perché chiude? 

Ma poi cosa va a fare? 

Va in pensione? 

Dai non chiuda! 

Dove andrò adesso per le pile? 

Ma davvero chiude? 

Ho letto che chiude, ma è vero? 

Ma non è che poi se ne pente, dopo? 

Sposta il punto vendita o chiude per sempre? 

Questo è un negozio storico, non può chiudere! 

Ci sarà un'orologeria qui, dopo che avrà chiuso? 

Secondo me poi rimpiangerà questa scelta. 

Non le mancherà la vita del negozio? 

E mi dà questa notizia così, sorridendo?

Il Comune le dà un sostegno economico per la chiusura?

Come farà a campare? 

Avrà la disoccupazione? 

No dai, non chiuda.

Ma lei cosa farà dopo la chiusura?

(aggiunte il 6 Dicembre)

Ma ho visto l'altro giorno sua mamma al supermercato e mi sembrava allegra, non pensavo che lei avesse da dirmi notizie così gravi sulla chiusura.

Guardi che rimpiangerà tutto questo. Mio padre dopo una settimana di pensione ha chiesto al suo lavoro se poteva tornare a fare qualcosa, ha lavorato ancora una decina d'anni.

Ma non può contattare una scuola di orologiai, magari prendere un tirocinante a basso prezzo per farlo lavorare qui e tenere aperto il negozio? (questo è il culmine di almeno 12 domande poste da una tizia mai vista che stava comprando un orologio da 40 euro "per sostenere la chiusura", domande che spaziavano sull'intera storia del negozio ma soprattutto sulle cause della chiusura)

Se alcune vi sembrano eccessive o invadenti, calcolate che sono state tutte poste almeno due volte, e le più comuni saranno già sulla cinquantina, mentre "Perché chiude" è fuori scala.

La versione per persone decenti di voler esprimere interesse e dispiacere è una sola, dal mio punto di vista: "Mi dispiace che stiate chiudendo, ho dei bei ricordi legati a questo negozio / mi sono sempre trovato bene qui."

E invece no. Ogni giorno "Perché state chiudendo?" mi viene posto credo 20 volte, io spesso cambio anche versione nella risposta, tanto per divertirmi un po'. Anche perché qualsiasi risposta io darò, sarà sempre controbattuta da altre richieste, tutte prettamente egoistiche.

"E io dove andrò a cambiare la pila?"

"Come farò per farmi accorciare i cinturini?"

In pochi, ma direi veramente 1 su 100, mi hanno chiesto malinconicamente "Dove comprerò nuovi orologi?". Mi ha anche fatto piacere che qualcuno abbia detto (esagerando) "Siete gli unici onesti in città". E sì, in molti manifestano solidarietà o si dimostrano dispiaciuti in maniera sincera. Questo mi fa piacere. Un paio di persone erano veramente commosse e colpite, ha commosso anche me.

Comunque, il picco negativo l'ho ottenuto nemmeno in negozio, ma mentre ero in edicola per comprare il giornale. Mi sento picchiare sulla spalla, mi volto e c'è una tizia sui 75 anni che non riconosco.

"Ma lei come si permette di chiudere il negozio?"

Le ho risposto che vado a godermi la vita. Così, la prima cosa che mi è venuta in mente. Una risposta del cazzo a una domanda del cazzo. Ma come ti permetti tu, a volermi dare il permesso di chiudere? Capisco che in realtà voleva fare la brillante con una battuta simpaticissima, ma dire che è stata accolta con gelo è ancora poco. Era una stronzata, non una battuta.

Per i negozianti che prenderanno la dura decisione di chiudere il proprio negozio: ecco, questa è un'ennesima dura prova che forse non vi aspettavate, in mezzo alla marea di burocrazia e problemi che vi troverete ad affrontare. Fatevi forza, ancora più forza.

Per le persone che scopriranno che un negozio dove si servono sta per chiudere: usate il cervello, prima di aprire la bocca. Cercate di essere persone decenti. Dall'altra parte del banco c'è qualcuno che è sicuramente più in difficoltà di voi, in quel momento.


24 commenti:

  1. Molte persone purtroppo non ci arrivano. Troppo concentrate su se stesse, non conoscono cosa sia il tatto e la delicatezza...

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  2. al "Ma non è che poi se ne pente, dopo? " mi è apparso Padre Maronno :P

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  3. L'unica che forse potrei accettare è "Ci sarà un'orologeria qui, dopo che avrà chiuso?"

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    1. La risposta migliore sarebbe si una bomba ad orologeria

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    2. Ho riso più del dovuto, gran gioco di parole

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  4. Qualche giorno fa leggevo su reddit il post di uno che ha deciso, come me e come te, di chiudere l'attività. si è beccato una sequela di insulti e prese in giro da manicomio, come se avere un'attività significasse aver vinto la lotteria, e darla via equivalesse a sputare sopra la fortuna. non ho risposto per evitare di farmi il sangue cattivo, ma di gente profondamente ignorante e stronza, e alcuni dei tuoi clienti sono così, ce n'è a tonnellate.
    ti auguro il meglio, orolfrust

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    1. Vabbè ma è reddit raga, sono un mix di millennial che votano Azione, chi non fa l'informatico con RAL millantata di 100k (nessuno, nessuno in Italia fuori da Reddit ragiona con RAL invece che col netto mensile) è un libero professionista che quando non fa nero fa grigio scuro.

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    2. Come dico sempre, la partita iva va provata, chi non l'ha mai provata non ha la minima idea di cosa si tratti.
      Se dovessi dare un consiglio ai miei figli quando saranno grandi è "pensateci molto bene", poi ovviamente faranno ciò che vorranno fare.
      E' un modo di lavorare che, se parti da zero senza avere le spalle coperte da qualche collinetta di soldi di mamma e papà, prevede un grosso paio di attributi; clienti, stato, banche, burocrazia, normative e obblighi non aiutano chi fa impresa in Italia, tutto è studiato per spremere al limite ogni singolo euro dalle casse del malcapitato.
      Per chi ha già le spalle coperte, è un attimo far fuori i risparmi di una vita ricercando un sogno.
      Tutto parte da un buon commercialista, non affidatevi al primo che passa.
      Stateci lontano, se potete, non è assolutamente rose e fiori fare questo passo nel buio.

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    3. Lol, sempre con sta partita iva. Io parlavo di elettricisti, idraulici, piccoli negozianti (non P chiaramentr), tassisti, professionisti sanitari che fan la libera professione, capi di agenzie immobiliari, studi dentistici, meccanici e gommisti...tutte quelle categorie che possono permettersi di dirti "senza fattura sono X, con fattura sono Y". Poi ci sono tantissimi onesti in ogni settore, assolutamente, è solo che certi giorni come dipendente ho l'impressione di star mandando io avanti la baracca mentre gli altri comprano seconde case e barche (non che mi interessi nessuna delle due cose, solo un poco di giustizia).

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    4. Tranquillo se ti senti così frustrato puoi aprirla anche tu, lo stato ne sarebbe felicissimo e nessuno te lo impedirà! :)
      Prova, poi mi sai a dire!
      Saluti!

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    5. Vabbè, ho capito. Sappiamo tutti che in Italia non c'è alcun problema di evasione fiscale, e anche se ci fosse i dipendenti sono sospettati quanto gli autonomi.

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    6. No no sto solo dicendo che se ti sembra di tirare la baracca per altri, sappi che puoi diventare l'altro che che viene tirato, nessuno te lo vieta.
      Prova!
      Comunque chi sta evadendo l'iva quando dice "si non mi faccia la fattura" sei tu, non chi te lo propone, lui evade le tasse sull'utile, quindi .

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    7. Al penultimo anonimo:
      capisco il tuo punto di vista, però ti posso garantire che se vedi le barche, i macchinoni, e credi che siano tutti così, sbagli. posso assicurarti che ce ne sono ben pochi, la maggior parte fa una vita infame. "stipendi" normalissimi, e orari mostruosi, gente che ha sempre la faccia triste e stanca, rapporti con il partner compromessi, sacrifici enormi, alcuni non vedono quasi mai i figli.

      solo quelli che ho sentito io, nel mio comune o poco più, tra la fine di quest'anno e l'estate prossima chiuderanno decine di piccole aziende. non lo fai se stai bene.
      e io chiudo perchè non sto bene. orolfrust ha capito cosa intendo.

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  5. Non le mancherà la vita del negozio?
    Questo è un negozio storico, non può chiudere!
    Avrà la disoccupazione?
    Il Comune le dà un sostegno economico per la chiusura?
    Ma non è che poi se ne pente, dopo?

    Questa è la top 5 delle risposte più assurde, le altre mi sembrano quasi "normali" considerando il cliente medio!

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  6. Ho aggiornato con due nuove cagate.
    "Ma ho visto l'altro giorno sua mamma al supermercato e mi sembrava allegra, non pensavo che lei avesse da dirmi notizie così gravi sulla chiusura."
    (certo, avrebbe dovuto impiccarsi insieme a me - e al netto di questo, ricordiamo alla gentile clientela che anche chi è depresso può mostrare una facciata sorridente)

    "Guardi che rimpiangerà tutto questo. Mio padre dopo una settimana di pensione ha chiesto al suo lavoro se poteva tornare a fare qualcosa, ha lavorato ancora una decina d'anni."
    (ma a me che cazzo me ne frega del padre di un tizio che non conosco, buon per lui se la sua intera vita ruotava intorno al lavoro)

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    1. Pensa, tua mamma non si stava strappando i capelli dalla disperazione, incredibile!
      La gente ormai è incredibilmente priva di qualunque sale in zucca...

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  7. Nooo l'orologiaio tirocinante è una chicca fantastica, perchè non ci ho pensato prima, era così semplice!

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  8. Sulle pile attendiamo la lista delle risposte che hai dato. Voglio pensare ad un crescendo rossiniano di crudeltà da vero grinch di natale. E ti prego, lunedì 31 marzo passa davanti al negozio per sbeffeggiare il collezionista.

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    1. Collezionista che nel frattempo è passato settimana scorsa, segnalo. Vorrei scriverne ma non ho tempo, e in realtà non è che sia successo un granché. Ovviamente non aveva letto il cartello enorme di chiusura, è rimasto sorpreso dal mio annuncio.

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  9. Aggiornamento di oggi. Non so se metterlo qui, o nel post precedente "Clerks 200%" per veri clienti che non comprendono.

    Ci sono due clienti (non insieme). Sto finendo di servire la prima, e dice che è un peccato che chiudiamo, e cosa farà quando avremo chiuso, e bla bla bla. Si intromette la seconda cliente.
    ""Quando chiude?"
    "Il 28"
    "Quindi è aperto fino al 28?"
    "Sì, al 28 chiudiamo"
    "Ma anche a Natale e il 26 è aperto?"
    "NO, è chiaro che 25 e 26 sono chiuso"
    "Ma poi riapre dopo le vacanze?"
    "No, stavamo discutendo pochi istanti fa che CHIUDO.PER.SEMPRE."

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    1. Uhm, da quanto leggo nei post che hai pubblicato dopo, mi sa che il 27 riapri giusto per togliere le ragnatele dalla vetrina.

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    2. Guarda, sono sinceramente pentito di aver detto e segnalato che sarei stato aperto il 27 e 28. Non può venir nulla di buono da quei due giorni, perché a oggi ho effettivamente quasi svuotato il negozio (e ho ancora davanti 3 giorni e sto incredibilmente continuando a vendere, laddove io continuo a pensare che ormai ho finito tutto il vendibile). 27 e 28 sarò aperto come "servizio" per regolare i cinturini di orologi che ho venduto, ma temo che verrà molta gente: mettere pile (no), accorciare cinturini di orologi non venduti da me (no, non lo faccio negli ultimi 2 giorni), e soprattutto per cambiare qualcosa che non è piaciuto, ma io non avrò niente da cambiare e non posso fare buoni-merce (la legge però non mi obbliga a restituire i soldi, se non ci sono difetti nell'oggetto, quindi perderò tempo a far capire che ho si accontentano di qualcosa rimasto in negozio, o se lo tengono così).
      Io spero che tutti siano in vacanza lontani dalla città dal 24 al 6 gennaio.
      Però avevo segnalato e detto a tutti che avrei chiuso il 28, non posso tirare giù il 24. Lo avevo detto quando non avevo idea di come sarebbe andata questa liquidazione miracolosa. Oggi ho messo un cartello sulla vetrina esterna Casio: "Orologi Casio TUTTI ESAURITI". Non ne ho più neanche uno, e non posso mettere nient'altro su quell'espositore perché ha una conformazione particolare, quindi resterà vuoto quel pezzo di vetrina. Ovviamente dopo circa 20 minuti è entrato uno a chiedermi un orologio Casio, una cosa veramente da film tragicomico.

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    3. Un aggiornamento su 27 e 28 Dicembre: per fortuna sono stato aperto, ho fatto incassi rilevanti e venduto sostanzialmente anche l'invendibile, mi sono rimasti 16 orologi in tutto il negozio. Ho mandato via solo 5-6 persone che avevano bisogno delle pile, ho fatto solo 3 cambi (altri 2 alla fine si sono tenuti quel che era stato regalato), accorciato solo 4-5 orologi venduti da me e NON accorciato 4-5 orologi presi da altri.
      Sono stato impegnatissimo, non pensavo, ma c'è stato un riconoscimento sia economico che di svuotamento locali.

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  10. Natale e s.stefano...,a pensa te quanto era sveglia questa, considerando che ci sono pure i mega-cartelli in vetrina!
    Sono sempre più senza parole.

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