Riassumo in un post unico il ritorno di tre personaggi super-storici, meriterebbero ognuno un post di commiato ma in realtà 2 su 3 non hanno fatto niente di memorabile. Sono passati tutti nell'arco di una settimana, sembra proprio una di quelle cose da cameo finale di una serie tv che sta chiudendo.
Cliccate sul nome per leggere le origini dei personaggi.
Il Collezionista.
Non ho idea del perché sia venuto con 40 giorni di ritardo rispetto al cambio dell'ora legale. Ha tirato fuori come sempre con tutta la calma del mondo i suoi orologi, ho dovuto metterglieli a posto sulla nuova ora e MI RACCOMANDO sistemare anche la data.
Mi ha detto "ci vediamo l'anno prossimo", dando dimostrazione che non aveva letto gli enormi cartelli posti sulle vetrine, e gli ho detto che no, non ci sarà una prossima volta perché chiudo.
"Poi riapre a Gennaio?"
"No, intendo che chiudo per sempre"
"Mi spiace"
Mettiamola così: ha avuto la decenza di non iniziare a dirmi cosa avrebbe dovuto fare con i suoi orologi, non ha detto niente. Secondo me era sotto shock.
Questo soggetto veniva nel mio negozio solo per cambiare l'ora da DIECI ANNI. Forse ha cambiato 3-4 pile in questo lasso di tempo. Alcune delle buste in cui tiene gli orologi sono di altri negozi nella città.
Non mi mancherà. Ciao.
Lo Stalker. (bonus: aggiornamento del 2018)
Incredibilmente, mi rendo conto che dello stalker ho parlato solo due volte, sul blog. Ma ancora più incredibilmente, la prima volta che ne parlai fu nel 2009, con un aggiornamento nel 2018 e, beh, nel 2024 siamo ancora qui. 2-3 visite all'anno da parte dello stalker, che sparisce per qualche mese e poi torna e viene quasi tutti i giorni per una settimana, permanendo in negozio un'ora alla volta. Non aggiorno dal 2018, ma lui sempre ha continuato ad agire così, non aggiornavo perché il comportamento era sempre uguale, e un orologio all'anno se lo comprava dopo 4-5 ore di riflessione stando IN NEGOZIO (voi ricordate di essere mai stati per un totale di 5 ore in un negozio? 5 ore in una settimana?).
Beh, comunque. Viene, dice che ha notato che c'è tutto in sconto, ma non vede più i suoi orologi preferiti, i radiocontrollati. Gli dico che li ho venduti tutti, "perché con questi sconti tutti hanno approfittato", lui mi chiede perché faccio questi sconti e gli dico che sto per chiudere il negozio. Anche lui sembra sotto shock, anche perché mette in fila una serie di mezze bugie che mi lasciano molto perplesso. La più clamorosa è "ma allora io dove andrò a cambiare le pile?". E' una bugia molto grossa e sorprendente, perché lui non mi ha MAI portato a cambiare una pila, ma proprio mai mai mai, e da me ha sempre e solo comprato orologi a carica di luce. Quindi non comprendo la sua domanda, gli dico che purtroppo dovrà trovare qualcun altro.
Poi mi dice che non si era accorto della imminente chiusura perché non passava da tempo da questa via: che non si fosse accorto dei cartelli va bene, ma dalla via l'ho visto passare almeno 3 volte da quando sto facendo la svendita, lo noto perché si fissa a guardare la vetrina per 10-20 minuti e io prego che non entri in negozio. Quindi perché mentirmi sul fatto che non fosse passato?
Boh.
Alla fine sembra dispiaciuto per la chiusura, forse è dispiaciuto perché dopo anni di pianificazione stava finalmente per portare a termine il suo piano di stalking e omicidio di un orologiaio, non so.
GINO PILOTINO! (con aggiornamento 2007 e clamoroso aggiornamento con foto del 2018)
Gino Pilotino non lo vedevo da almeno 3 anni - non ne avevo effettivamente parlato più sul blog, ma so che è rimasto nei cuori di tanti di voi. Ogni 3-4 anni passava, comprava un cinturino o qualcosa, e devo dire che con il passare del tempo mi sembrava diventasse sempre più sano di mente, al contrario delle altre persone che diventavano sempre più pazze.
Infatti lui, di questi 3 personaggi storici, è anche l'unico che ha compreso che il negozio chiuderà, ed è venuto per salutarmi.
La cosa terrificante è che si ricordava ancora il mio nome, dopo tutti questi anni, mentre io invece faccio fatica a ricordarlo, mi ci sono concentrato a lungo, mi pare inizi con la F, ma le lettere non si compongono nella mia memoria, non ricordo come si chiama, per me è solo Gino Pilotino. E invece lui se ne esce con un
"Allora P., è tanto che non ci vediamo, ed è da tanto che ci conosciamo. Ti ricordi eh, quante volte sono venuto."
Ora, non voglio sembrare stronzo: decontestualizzata, questa è una frase molto carina e gentile, a chi non fa piacere avere un rapporto con il cliente di lunga data? Però, presa nel contesto, è una frase sballata: il "cliente" lo conosco sì da 17 anni, ma in tutto questo tempo ha comprato un paio di cinturini, un orologio da 30 euro, e mi ha sottoposto a 800 domande. Diciamo che lui ha un ricordo migliore della nostra relazione lavorativa, rispetto a quella che sia la realtà e la mia interpretazione. Buon per lui, e buon per voi che ora sapete che sì, Gino Pilotino è ancora vivo e lotta insieme a noi per rendere vivace il blog.
No i miei preferiti restano sempre Rambo e FBI sempre nel mio cuore con le loro avventure che rasentano la trama di un film di serie B tipo Sharknado.
RispondiEliminaGli altri personaggi passano in secondo piano rispetto a loro e ai loro brevetti da un milione di dollari il cui bonifico arriverà settimana prossima (la famosa settimana con tre giovedi).
"ti ricordi eh, quante volte son venuto?" eh era meglio se non venivi...
Concordo, avevano meravigliose cazzate da raccontare, gli altri qui descritti sono fra il folle e il direttamente sgradevole, difficile tifare per il loro ritorno.
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