mercoledì 20 novembre 2013

National Security

Tizia, direi 75-80 anni. Deve cambiare una pila ad un orologio da 40 euro, accetta senza problemi che me lo deve lasciare per il giorno dopo (spiega che l'aveva già lasciato l'altra volta... adoro i clienti che finalmente capiscono e si ricordano che due anni fa avevano già lasciato l'orologio - ogni santo giorno c'è qualcuno che mi vuole convincere che "l'altra volta me l'aveva fatta subito").

Il 'problema' sorge quando le chiedo il nome da scrivere sulla ricevuta.

"E' meglio se glielo scrivo io."
"Nessun problema, ecco la penna!" (sono abituato a stranieri che preferiscono scriversi da soli il nome anzichè vederlo storpiato, anche se onestamente sono abbastanza ferrato nello scrivere Kevin, Ahmed, Javier e ricevere complimenti perchè li ho scritti giusti).

La signora prende la penna e sembra riflettere sul nome da scrivere.

"Sa, non posso rivelare la mia identità per motivi di sicurezza, devo mettere un altro nome.
"Sìsì" (inizio a prendere appunti mentali per questo aggiornamento...)
"Ho messo un nome di fantasia, va bene lo stesso?"
"Sìsì. A domani!"

Ma io dico: quale sarà questa sicurezza nazionale per cui la tizia non può rivelare il nome?
E' una cosa legittima, eh, però se non puoi rivelarlo, sarebbe buona norma non dire che non puoi rivelarlo, e poi annunciare che si sta usando un nome falso.

Tenendo conto che la tizia ha poi riso TANTISSIMO per il cartello "attenzione al gradino" messo sulla porta, mi sa che il problema non era di sicurezza nazionale, ma di sicurezza mentale...

martedì 12 novembre 2013

Hitchcock o Lovecraft?

Viene un signore con un orologio dal vetro praticamente smerigliato. E' talmente graffiato e usurato che si fa fatica a vedere le lancette, in alcuni punti. Mi chiede di cambiare la pila, accetta di lasciarlo, nessun problema.
Poi già che c'è, mi chiede anche quanto costa cambiare il vetro, "che è un po' rovinato". Gli dico il prezzo, lui mi dice che ci pensa, perchè magari cambiare il vetro finisce a costare quanto metà dell'orologio (è vero, in quel caso), e alla fin fine poi il vetro si righerà di nuovo.
Perchè si righerà di nuovo? Me lo rivela nell'ultima frase:

"Perchè io vado solo in giro in moto, e specialmente in autostrada i moscerini sbattono sul vetro e me lo rigano tutto."

Chissà allora la carena della moto e il casco come stanno messi, se già il piccolo vetro di un orologio è ridotto così dai moscerini.

Moscerini cattivi come gli uccelli di Hitchcok, o moscerini grandi quanto insetti di Lovecraft? E' questo il dilemma.

Mi scuso con tutti se non ho fatto una foto al vetro in questione, me ne sono scordato. Ma era veramente veramente satinato, graffiatissimo... roba da insetti voraci proprio, eh!