sabato 27 gennaio 2024

Lavorare con l'immondizia

Con il primo post dell'anno voglio parlare di un fenomeno che si è decuplicato negli ultimi 4-6 mesi, diciamo da poco prima le ferie estive, e che sta peggiorando ogni mese, avvicinandosi a un punto in cui sto iniziando ad avere problemi con il lavoro: la gente che fa ritrovamenti di orologi nei cassetti nei quali non guardava da anni, e crede di aver trovato incredibili tesori OPPURE reperti che ricordano loro i tempi della cresima quando ricevettero l'orologio (mai più indossato in 60 anni).

Il problema è che il 90% di questi orologi sono paragonabili a immondizia: marche già economiche 60 anni fa, casse in oro sottili come un foglio e che sarà impossibile da richiudere, movimenti ossidati, orologi evidentemente messi in un cassetto 30 anni fa perché rotti (lancette staccate, ruggine sul quadrante, etc), e via così. A tutto questo si aggiunge la richiesta tradizionale "lo metto a posto solo se costa poco". No, sistemare un orologio del genere non costerebbe poco, ma ultimamente mi sto comunque trovando a rifiutare molte riparazioni a priori. Perché è veramente spazzatura quel che mi portano, non ci può essere garanzia sulla riparazione e non c'è nessuna convenienza nel farlo.

C'è anche un bonus ulteriore: gli orologi a batteria vecchi, vecchissimi, che gli metti la batteria e sembra andare, e poi quando vai a consegnarli il giorno dopo si sono fermati. Perché il movimento ha girato tutto il giorno tutti i giorni per 45 anni, e ha deciso che è ora di fermarsi per sempre. Ma ovviamente è un ricordo del giorno in cui una ragazza ha baciato il proprietario sull'angolo esterno della bocca, quindi è una tragedia immane se non funziona più. Così ci ho rimesso il tempo della sostituzione della batteria, la batteria (che gli lascio dentro perché non voglio perdere altro tempo), e il tempo perso a sentire i lamenti della persona orfana del segnatempo (che non indossavano da 18 anni, però ora che l'hanno trovato dovevano assolutamente usarlo).

Ho impiegato molto tempo per scrivere questo post, perché non è facile far capire con poche righe quanto questo sia un problema: chi non lavora in un campo in cui si fanno riparazioni, e in generale che non lavora in un negozio, avrà problemi a capire perché io rifiuto del lavoro. Sono pazzo? Non voglio i soldi?

No, come da anni dico, l'obiettivo principale di questo negozio è (purtroppo) evitare le rotture di coglioni. E lavorare sull'immondizia porta solo rotture di coglioni, dovete fidarvi della mia parola.

Il problema è che il secondo obiettivo nel negozio sarebbe quello di fare soldi. Sì, incredibile ma vero. E il trovarmi immondizia sul bancone in quantità notevoli sta incidendo sul bilancio. Perché non è che questa gente poi si compra un altro orologio. Voleva assolutamente riparare quello irreparabile, e se ne va anche seccata se dico che non è un lavoro sensato da fare.

Una volta avevo un orologio-immondizia ogni due giorni. Rifiutavo un lavoro ogni due giorni. Ora ne ho 6-7 al giorno. Una quantità spaventosa. Ripeto, non sono orologi su cui abbia senso metter mano, e comunque il cliente non vorrebbe mai spendere la cifra richiesta per una revisione. 

Tempo fa riflettevo sul fatto che avrei voluto provare a portare avanti l'orologeria solo come laboratorio di servizio - riparazioni, pile, cinturini. Tagliando le spese degli orologi (che son tutti da acquistare dal produttore, niente conto vendita). Adesso un'idea del genere sarebbe impossibile da concepire - ripariamo ogni settimana un/quarto degli orologi che riparavamo 5 anni fa, e con le pile e i cinturini si arrotonda ma non si campa, mentre le vendite di orologi sono calate drasticamente.

Ho scritto tanto, troppo, non so a chi possa interessare questo post. L'ho scritto per "rompere il ghiaccio" nel 2024 e fare il punto della situazione, e per ricordare a me stesso il momento in cui ho iniziato a prendere in considerazione il giorno (al momento lontano) in cui pubblicherò indirizzo e foto del negozio per annunciare che non ho più nessuna "identità segreta da orologiaio frustrato" da nascondere, perché non sarò più un gestore di orologeria.