mercoledì 26 settembre 2007

Mancia???

Erm... oggi un tizio mi ha dato la mancia!!! Gli ho cambiato cinturino e anse al volo, doveva darmi 15 euro, me ne ha mollate 20 e non voleva il resto. Ha detto cose tipo "Quel che è giusto è giusto" (il che non aveva senso, in effetti), ha insistito, e alla fine oh, cosa dovevo fare, me li sono tenuti.

Mi vien da svenire a pensarci. Un cliente gentile! Ok, fuori di zucca perchè non avevo mai sentito di mance date in un negozio, ma comunque un cliente gentile!


Oddio.

venerdì 21 settembre 2007

Burocrazia portami via

Ma porca puttana.

A fine ottobre voglio fare una svendita, ho troppi orologi in magazzino e me ne voglio liberare, in altre parole farò dei SALDI dal 20 al 50%. Per la più tipica delle ipocrisie italiane, però, non posso scrivere sui volantini pubblicitari la parola "saldi", e vorrei sapere quali parole sono autorizzate e quali no. Per questo, devo rivolgermi all'ufficio dell'annonaria.


Lunedì: vado alla sede dell'annonaria. Il palazzo è chiuso, c'è scritto che da luglio tutti gli uffici si sono trasferiti presso il comune. Ok. Vado in comune. Due impiegate dell'ufficio del commercio del comune, alla richiesta "ho bisogno di informazioni riguardo ad una vendita promozionale che devo fare", di guardano come per dire "ma sto qui che cazzo vuole", e mi dicono che devo chiedere all'annonaria. Che scoperta. Comunque, la sede dell'annonaria adesso è presso i vigili. Ok. Vado dai vigili. L'annonaria è aperta con i seguenti orari: martedi e giovedi: 18.30-19.30; mercoledì e venerdì: 15.30-16.30. Per essere un ufficio al servizio dei commercianti, fa un bel servizio del cazzo: fa orari da negozio!


Giovedì: metto sulla porta del negozio il cartello "torno subito" alle 18.25. Alle 18.35 sono all'ufficio annonaria. Chiedo di loro, la reception mi dice che non ci sono. Chiedo di rintracciarli. Mi dicono che se non ci sono non ci sono. Da quel che ne so, è abbandono di ufficio pubblico. Me ne torno in negozio incazzato nero.


Venerdì: Alle 15.35 sono alla reception. La receptionist mi dice che l'ufficio annonaria non è lì in realtà, ma nella sede distaccata, a 200 metri di distanza. Vado alla sede distaccata a 200 metri di distanza. Chiedo alla reception dell'ufficio annonaria. Mi dicono che è nella sede della polizia, ovvero da dove provengo. Chiedo se mi sta pigliando per il culo, la receptionist si incazza. Non tanto con me che sono volgare, ma con la collega che non sa nemmeno dove si trova un ufficio nel suo edificio. Torno incazzato alla sede della polizia. C'è un uomo alla reception. Forse i loro pre-cogs hanno captato le mie intenzioni omicide. Chiedo dell'ufficio dell'annonaria. Quello fa una faccia tipo "ommadonna", poi chiama un numero. Non risponde nessuno a venti squilli. Il tizio mi dice che probabilmente sono fuori a fare indagini. Indagini??? Boh. Mi lamento che devo tenere chiuso il negozio per andare da loro, e se c'è scritto un orario, lo dovrebbero rispettare in ufficio, le indagini possono farle in altri momenti (tipo le altre 7-8 ore di lavoro... o lavorano 1 ora al giorno???). Alla fine il tizio si rompe le palle e mi dà un telefono a cui prendere appuntamento. Ovviamente al telefono non risponde nessuno.


Tutto questo solo perchè ho bisogno di una informazione per fare le cose seguendo le regole. Ma vaffanculo burocrazia italiana, vaffanculo polizia, vaffanculo statalismo, vaffanculo ufficio annonaria. Se prendo una molta perchè ho usato la parola sbagliata nella pubblicità poi chi la paga? Voi? Minchioni.

sabato 15 settembre 2007

Scherzo??? NO!


Dialogo fra me e il cliente, così come è avvenuto. Riguarda un orologio tutto d'oro automatico, valore approssimativo 3,500 euro, ad occhio.


"Questo orologio mi rimane indietro tre/quattro minuti al giorno, me lo può regolare?"

"Nessun problema, abbiamo un laboratorio apposta. Me lo deve lasciare, ci vogliono circa 15 giorni, il preventivo è circa sui 100 euro."

(Mi guarda negli occhi come John Wayne)

"Lei sta scherzando, vero?"

(Lo guardo negli occhi come Clint Eastwood)

"No, non sto scherzando e la prego di NON andare avanti, se non le sta bene quello che ho detto."

"Ma no, lei sta scherzando. Il mio orologiaio me lo sistema al momento, e non mi fa pagare niente."

"Beh ma allora vada dal suo orologiaio, se fa di questi prezzi! Vada, vada pure, però non torni più grazie, eh! Arrivderci!"


Ovviamente il cretino non ha seguito il mio consiglio di stare zitto, e ha dovuto sparare la sua cazzata. Innanzi tutto non capisco perch se ha un "suo" orologiaio, è venuto da me. E poi trovatemi qualcuno che lavora gratis E riesce a fare "al momento" un lavoro che richiede almeno un'ora di tempo, fra smontare gli ingranaggi, trovare il problema che causa il ritardo, e rimontare il tutto.

Ma va a cagare pure tu, pezzente mentitore. Avanti il prossimo.

martedì 11 settembre 2007

LE DUE PILE DI SCROOGE

Cambio le pile del telecomando della macchina a un vecchio barbuto. Già ha da questionare che le pile dentro sono due anzichè una, come se fosse colpa mia, o come se lo volessi fregare dicendogli che sono due anzichè una. Vabbè.

Ma poi il tocco di infima classe: mi chiede indietro le pile vecchie (scariche). A me non cambia niente dargliele, rispondo cortesemente con un "Sì, le servono ancora?" (detto in tono gentile, non ironico, ero curioso di sapere per cosa le avrebbe usate).

Risposta: "No, è che ho letto su una rivista che da voi commercianti passa un addetto del Comune a ritirare le pile scariche, e in cambio vi danno pile cariche o soldi, e allora a questo punto preferisco trovare un posto di riciclaggio e lasciarle a loro."


Ma pezzo di merda fumante, levati dal mio negozio... cioè sto stronzo di settant'anni preferisce prendersi la briga di cercarsi un cassonetto per il riciclo delle pile (e son veramente pochi), oppure buttarle civilmente nella spazzatura (cosa DANNOSISSIMA per l'ambiente), piuttosto che rischiare di far "guadagnare" a me circa 0.02 centesimi con le sue pile riciclate e aiutare l'ambiente con il programma di riciclo. Sì, il Comune passa ogni due mesi e per ogni chilo di pile usate (e per fare un chilo di pile da orologi, ce ne vogliono, boh, tipo 300...), mi dà dieci pile nuove. Wow che guadagno che ci faccio, con le due pile del vecchio mi sarei potuto permettere le vacanze di Natale, ora non potrò più andare in ferie.


Ma vecchio taccagno egoista... ma vaffanculo pure te, va.

venerdì 7 settembre 2007

Consiglio ai commercianti

Consiglio a chi, per lavoro, intrattiene rapporti con il pubblico: NON BEVETE la Pepsi Twist, fa ruttare di brutto!!! E' una storia tragicamente vera: in una semplice frase ad un cliente ho dovuto mascherare tre rutti.


D'oh!

martedì 4 settembre 2007

Chi fermerà la musica?

"Chi fermerà la musica?", si chiedevano i Pooh.

Beh io la risposta ce l'ho: I MIEI CLIENTI!


Oggi stavo sistemando un cinturino (quindi ero nel retro del negozio) mentre il cliente aspettava. Entra un altro cliente, gli urlo buongiono e riprendo il lavoro. Mentre lavoro fischietto. Il secondo cliente mi dice che ha bisogno di cambiare una pila. Gli dico di aspettare. Lui mi risponde che pensava che stessi perdendo tempo nel retro del negozio, visto che stavo fischiettando anzichè lavorare.


Il cliente è fortunato che non gli ho risposto. E la pila gliela cambio fra due giorni anzichè uno. Fai il pirla? Ti becchi il trattamento speciale.