venerdì 19 aprile 2013

Che gente.

Ma che gente c'è in giro?
Me lo chiedo ogni giorno, e ogni giorno vedo di peggio.

Tizio, circa 40 anni, parcheggia la sua bella bicicletta davanti alla porta del negozio (impedendo così l'ingresso a chiunque altro), ed entra con un orologio in mano: automatico da quattro soldi, piuttosto vecchio, roba da bancarelle dell'usato.

"Salve, ho comprato questo orologio per venti euro, vorrei sapere se vale di più."

In testa la mia risposta, l'unica possibile, è: "Ma a me cosa me ne frega?". Comunque, rispondo. All'inizio cerco sempre di essere gentile con tutti.

"Mah, non so, non è un orologio di marca, non ne vendo di questo tipo, non so cosa possa valere.
"No ma io non lo voglio vendere, voglio sapere quanto vale.
"Se l'ha pagato venti euro, varrà venti euro, non so."
"Non è costoso?"
"No, di sicuro non è un modello costoso o di marca, ma non poteva chiedere quando l'ha comprato? Ma dove l'ha comprato?"
"Mah, no, l'ho preso da un barbone, vorrei sapere quanto vale."
"Senta, non lo so. Se lei l'ha pagato 20 euro, calcoli che vale 20 euro."
"Ma non voglio venderlo, non deve trattare sul prezzo."
"Senta, NON-LO-SO. Non tratto questi orologi, non so il prezzo, le posso dire che non è di marca e non è un grande orologio, ecco."
"Ma è a pila?"
"No, è automatico, funziona col movimento."
"Ah, allora un bell'orologio. Arrivederci, grazie."

Bah.
Che gente.

(ps: l'ha preso da un barbone?!?!?!?!?!?!?)

mercoledì 10 aprile 2013

Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca.

Stamattina mi sono svegliato prestissimo, ed essendo di buon umore e non avendo particolari cose da sistemare in casa, ho deciso di andare in negozio MOLTO presto, per sistemare lì un po' di cose, ascoltando musica ad altissimo volume e senza interruzioni da parte dei clienti.
Quindi, sono fuori dal negozio, indossando il casco integrale e quasi irriconoscibile, alle 08:20. Un'ora prima dell'orario di apertura.
Apro il portone per parcheggiare la moto, e appena mi volto c'è una settantenne. Oggi il primo cristone della giornata parte presto, un'ora prima dell'orario di apertura.

"Lei è dell'orologeria?"
"Eh."
"Apre?"
"Sì fra un'ora"
"Ehhhh, ma nooo!"
"Sì, c'è scritto anche sulla saracinesca l'orario di apertura."
"Ma devo solo cambiare un cinturino!"
"Purtroppo deve tornare quando apriamo."
"Ma adesso lei entra?"
"Sì ma devo sistemare delle cose mie."
"Ma non si lavora così!"
"Come lavoro lo decido io, e se c'è scritto un orario, io apro a quell'orario, non alle OTTO E VENTI."
"Eh ma..."
"Veda lei, se vuole fare un giro e tornare dopo bene, sennò pazienza."
"Ma io..."

Ho preso la moto e sono entrato, chiudendo il portone.

Ma io dico: che cazzo ci faceva una "cliente" fuori dal negozio un'ora prima? Ma questi dementi, a che ora iniziano l'appostamento per il fondamentale rito di rompermi i coglioni a 0,5 secondi dall'apertura della saracinesca?
Rendetevi conto che alle 8:20 la città è deserta, solo gli impiegati e gli studenti si aggirano per le strade vuote... ma la vecchia-zombie ha l'istinto primario di cambiare il cinturino, SUBITO!

martedì 2 aprile 2013

Colpa mia... ovvio.

Una delle cose che odio di più di questo lavoro è il fatto che, per il cliente, sia sempre colpa mia. Parlo proprio così in generale: per qualsiasi orologio mai creato e mai indossato a cui sia successo qualcosa, la colpa è sempre mia. Il cliente varca la porta e subito parte all'attacco, perchè è-sempre-colpa-mia.
E' un atteggiamento che proprio mi dà fastidio, denota malafede unita a stupidità, due cose che non sopporto.
Esempio di oggi.
Entrano marito e moglie, sulla cinquantina.

Uomo: "Sì buongiorno. Allora, un mese e mezzo fa circa mi ha cambiato la pila a questo orologio. Ieri mi è caduto e si è aperto il fondello, forse non l'aveva chiuso bene?"

Sto per replicare che FORSE il colpo non è che abbia giovato alla tenuta del fondello, ma la moglie mi precede.

Donna: "Ma scusa ma l'hai fatto cadere? Se è caduto di piatto si sarà aperto per quello!"

Uomo: "Eh no, ma forse la pila..."

Donna: "Vabbè faglielo controllare, è già buono se non si è rotto, l'orologio."

Avrei potuto star zitto, ma mi andava di rincarare la dose, dicendo finalmente che in effetti la caduta non gli ha fatto bene, e che se il fondello è stato chiuso per un mese e mezzo, mi sa che l'avevo chiuso bene.

Avrei potuto chiudergli subito il fondello, ma per punizione l'ho rimandato a domani. E, no, non pagherà niente, il fondello l'ho chiuso in 15 secondi, però il gusto di metterli in punizione è sempre ottimo.