venerdì 15 maggio 2015

il Cretino (cecato)

Come FORSE potete immaginare dalla lettura anche casuale di questo blog, di cretini ne vedo tanti. Ma proprio tanti. Eppure qualcuno mi stupisce ancora.

Tizio sui 60 anni a cui la moglie ha regalato un orologio con cronografo.
Torna per cambiarlo, perchè "non vedo bene le ore quando sono senza occhiali". Ok, legittimo - a parte che se indossi normalmente gli occhiali come faccio io, non capisco in quale momento della giornata tu debba leggere le ore senza occhiali. Comunque ok, lo cambiamo non ho problemi, lui ha lo scontrino ed è tutto in regola.

Gli mostro gli orologi in quella fascia di prezzo, visto che era un regalo e comunque era già piuttosto costoso. Li guarda tutti SENZA occhiali, mettendosi a 2 centimetri dalla vetrinetta e fermandosi una ventina di secondi davanti ad ogni modello. I modelli sono una trentina.
Arrivato a metà delle sue analisi, io lo mollo per servire altra gente che c'è in negozio, perchè inizio ad intuire quanto tempo impiegherà il soggetto a scegliere.

Dopo 6-7 minuti, finalmente mette gli occhiali, e si riguarda tutti i modelli.
Se ne fa tirare fuori 4-5. Li prende in mano, li apprezza, continua a guardare. Io gli mostro i due che secondo me si vedono meglio, come lettura, con lancette bianche che svettano sul fondo scuro. Però non hanno gli indici visibili bene, e a quanto pare a 60 anni ha ancora bisogno dei riferimenti sul quadrante per capire che ore sono.
Opta per un modello a fondo bianco con lancette bianche. Gli sottolineo che boh, secondo me non è che si veda bene-bene.

Va nel panico, e inizia a ripetermi una domanda impossibile:
"Ma tu cosa mi consigli?"
Io continuo a ripetergli che al di là del gusto personale, non gli posso consigliae una cosa "che lui veda bene". Che ne so io di come ci vede? Glielo dico proprio così, eh, senza mezzi termini, in modo che sia comprensibile: non-posso-consigliare-come-vedere-bene.

Niente, dice che allora tornerà domani con la moglie.
Sapendo che domani mattina ho un impegno con un rappresentante di orologi, gli dico di non venire assolutamente la mattina, perchè non potrei seguirlo.
Chiama la moglie e le chiede se nel pomeriggio possono venire. Io gli dico che possono venire anche fra due giorni, tre, non c'è fretta.
Ma ok, "nessun problema, veniamo domani pomeriggio!".

Infatti si presentano la mattina alle 11, mentre c'è gente e mentre c'è il rappresentante. Non me li filo molto, li lascio lì a discutere dei vari modelli. Decido di non intervenire affatto, che ho altre robe da fare e visto che mi son reso conto che pure la moglie non è tanto a posto (non me ne ero accorto quando avevo venduto l'orologio, perchè aveva scelto in 3 secondi netti, ora mi rendo conto che aveva scelto in base al prezzo "mediamente costoso", e non in base al gusto).

Alla fine gli tiro fuori 3-4 modelli (nessuno di quelli che si era fatto vedere ieri), la moglie sceglie i peggiori, li guardano, e lui continua "ma tu cosa mi consigli amore? tu cosa mi consigli?".
Lei gli consiglia quelli che si leggono di meno.

Lui è ancora indeciso, alla fine lei decide per lui: praticamente il più brutto e meno leggibile. Io son felicissimo, perchè era quello meno vendibile di tutti.
Lui lo mette al polso, e dice "che bello, non lo vedo benissimo ma è proprio bello".

Oh, contenti loro.

martedì 5 maggio 2015

Fra Moglie e Marito...

Sabato pomeriggio, c'è un gran casino in negozio. Sto mostrando ad una tizia un orologio per una vendita, ci sono 5-6 persone in attesa, alcuni guardano le vetrine, altri parlano fra di loro, c'è anche qualcuno seduto sulla sedia che c'è per i clienti.

Entra un tizio, mi interrompe mentre parlo con la cliente, mi chiede:

"Scusi, una cosa veloce, è per caso passata di qui mia moglie?"
"Ehm... non so, la conosco?"
"Non so, comunque una signora che deve cambiare una pila."
"Non so dirle, ne son passate tante di signore con la pila..."
"Ok grazie buongiorno."

Io finisco con la cliente, impacchetto, saluto, servo uno che deve cambiare il cinturino, prendo una pila, prendo un'altra pila, mostro un orologio da tasca... Ritorna il tizio di prima.
Mi si avvicina per parlarmi, ma mentre lo fa, ora che il negozio è vuoto, vede che sua moglie era seduta sulla sedia, in attesa del suo turno. Le dice "Ah, sei qui!", lei saluta, poi giusto per gradire lui se la prende con me - interrompendomi mentre sto parlando con il cliente dell'orologio da tasca:

"Ma perchè prima non mi ha detto che mia moglie era qui? Son dieci minuti che la cerco per il centro della città"
"Scusi ma io non conosco sua moglie - lei non l'aveva vista?"
"No, col casino che c'era, ho chiesto a lei."
"Guardi, in effetti c'era gente, ma comunque non avrei comunque saputo che quella era sua moglie."
"E lei nemmeno mi ha salutato!"
"Magari anche sua moglie non l'ha vista, non so."
"Certo che sto negozio è un bel casino."
"Mah, ok" - e torno a rivolgermi al cliente dell'orologio da tasca.

Il mio commento in effetti è questo:
MAH, OK.

Ma che vuole sta gente?
(ah sì, cosa voleva la moglie lo so: cambiare cinturino all'orologio. missione compiuta, quando è arrivato il suo turno) (il marito nemmeno aveva capito cosa doveva fare, la moglie - andava di pila di default...)