mercoledì 28 gennaio 2009

Chi lo dice sa di essere?


Solita triste scenetta della pila (leggete tutto d'un fiato) "per domani" "no non posso" "allora fa niente" "ma lei me l'ha sempre cambiata subito" "sono cinque anni che non le cambiamo subito" "ma perchè?" "perchè lo fa il tecnico da sera" "ma dai lei non può?"


A sto punto, dopo che il cliente ha violato una serie di regole dettate dalle PILE FAQ, iniziano a girarmi, tiro corto e ripeto che se non può lasciare la pila non fa niente, non mi offendo.

Lui cede!!!! La lascia! LOL.


Quindi, prendo la busta per fare la ricevuta, chiedo il suo nome, scrivo il nome e sotto scrivo "PILA", ripetendo ad alta voce come faccio spesso, PI-LA.

"Ma le pare il caso di offendere?"

"Come scusi?"

"Non sono mica un pirla!"

"Non ho capito"

"Mi ha dato del pirla?"

"Eh... ma quando?"

"Ora, mi ha detto pirla!"


Capisco quel che è successo: sto qui oltre a rompiballe ha problemi di udito - e dire che avrà 50 anni. Da pila a pirla il passo è breve. Non so come uscirne, gli mostro che ho scritto Pila e detto Pila. Non sembra convinto ma son fatti suoi. La coda di paglia brucia, eh? ;)

giovedì 22 gennaio 2009

Beh... brava!!!!!!!!


Ieri una signora mi porta un orologio Ferrari per cambiare la pila, non ci son problemi, me la lascia fino ad oggi. Oggi viene a ritirarla, nessun problema, cliente ottimale, senonchè vuole condividere il suo BUFFISSIMO segreto relativo all'orologio.


"Eh sa, l'orologio è di mio figlio e l'ho in borsa da due mesi, continuavo a dimenticarmi di portarlo a far cambiare la pila, nel weekend l'ho visto e mi ha chiesto che fine ha fatto l'orologio, e io gli ho detto che l'avevo portato due mesi fa a voi ma che stavate aspettando la pila... lui ha detto "Ma in che razza di orologeria l'hai portato, mamma?", ahahah!"


Eh sì signora, AH-AH-AH-AH, c'è proprio da ridere, per una cazzata sua, ha sputtanato me... brava, grazie, bis e complimenti eh!!!

martedì 13 gennaio 2009

Voglia di lavorare?

16.15 - Entra una donna impellicciata sui 45 anni, molto ben vestita, ha una marea di pacchetti in mano delle marche più chic in città, sarà stata a far saldi.

Per una frazione di secondo mi illudo che voglia comprare qualcosa di costoso anche da me. Ma, si sa, io sono qui a cambiare "pile subito".


"Sì, per la pila me lo deve lasciare, viene pront.."

"NO!"

"Eh, è solo fino a domani mattina, dicevo! E' una cosa di cui si occupa il tecnico che viene la sera"

"No, no, non lo lascio!"

"Nessun problema allora, arrivederci!"

"E pensare che uno pensa che nella cittadine piccole la gente ha più voglia di lavorare, invece lei è già il secondo che mi dice che devo lasciare l'orologio per la pila"

"...?" (-immaginate l'espressione di uno a cui non gliene frega niente-)

"A Milano queste cose me le fanno subito"

"Vada a Milano allora, nessun problema!"

"Ci vuole un attimo sa, a cambiare la pila?"

"Non mi dica!"

"Lo so, perchè a Milano me lo fanno subito"

"Io no perchè sono addetto vendite, il tecnico viene la sera, capisce la differenza? Non le cambio IO!"

"E' che lei non ha voglia di lavorare"

(comprimo la rabbia e sto zitto un attimo) "Vada in quell'oasi di felicità che è Milano allora... ci vada ora però!"


(segue imbarazzante silenzio mentre lei raccoglie i suoi cinque pacchetti costosissimi ed esce)


Facciamo un calcolo. Sono le 16.15. Se vai a Milano usando i mezzi e partendo adesso, il negozio chic rischi anche di trovarlo chiuso. Ergo devi andarci domani. Domani avresti potuto tornare da me.

Ma capisco che sia una questione di orgoglio e principio, trovare uno schiavetto che cambia la pila subito e si sottomette ai tuoi bisogni di ******* ricca che non sa cosa vuol dire lavorare - d'altronde quello che in pieno pomeriggio era in giro a far shopping non ero mica io.

venerdì 9 gennaio 2009

Swatch "saporito"

Ho solo tre parole:


Cazzo - che - schifo





In questi casi indossi i guanti usa-e-getta che uso anche sull'ambulanza, e a volte quando mi gira torno dal cliente mentre ancora mi sto togliendo i guanti, sperando che magari la sua mente registri cosa implica il gesto. Ma sapendo che non lo capirà mai e che continuerà a non lavarsi le mani.

mercoledì 7 gennaio 2009

Primo giorno del 2009...




7 Gennaio, primo giorno di apertura del negozio. Fra ponti messi male, turni infrasettimanali, feste comandate, avrei dovuto aprire un giorno il 3 Gennaio, ma stigazzi, ho prolungato un po' la vacanza, che me lo meritavo. Ieri ero pronto ad aprire il negozio e spaccare di brutto, incassare bene, sorridere ai clienti. Beh, stanotte ho fatto un turno massacrante in ambulanza e ho dormito solo tre ore, e alle 6 di mattina lo spettacolo dall'ambulanza era questo.






E alle otto di mattina, tornato a casa, lo spettacolo era questo:




Stamattina sto chiuso. Vedrò oggi pomeriggio, le strade sono impraticabili (grazie Comune della mia città, che non hai sparso il sale!), c'è in giro poca gente. Ma quella poca gente, e non sto scherzando, sono solo tutti vecchi a piedi! Ma dove cazzo vanno tutti sti vecchi a piedi con 50 centimetri di neve sui marciapiedi?

Lo so io dove vanno... ora faccio un pronostico, lo metto in busta chiusa e lo consegno al notaio. Se la previsione si avvera entro cinque giorni, mi dò un euro dalla cassa del negozio, altrimenti ne dò io dieci alla cassa. Mi siete testimoni. Quando aprirò la busta, vi terrò aggiornati.

Ora auguro a tutti un buon 2009, e me ne torno a dormire.