martedì 29 aprile 2008

Fuso Leghista



Ho cambiato la pila ad un tizio, oggi torna a prendersi l'orologio. L'orologio è di questo tipo:





E' un modello "world time", basta la pressione di un tasto e nel riquadro digitale in basso cambia la città di riferimento del fuso orario, così è semplice cambiare l'ora se si viaggia. Nella foto, leggete NYC che sta per "New York City", ci sono tutti i codici delle città principali: MOS (mosca), HKG (Hong Kong), MEL (Melbourne), e così via fino a ROM (Roma).

Ovviamente vivendo in Italia col fuso orario italiano, l'orologio a sto tizio l'ho settato in modo che la scritta visualizzasse ROM (Roma).


Il tizio lo guarda e fa:

"Ma che cos'è questa scritta?"

"E' il fuso orario, segna che noi siamo in Italia, fuso orario di Roma."

"ROMA??? Nono per piacere me lo cambi, non posso portare al polso qualcosa con su scritto Roma!"

"...?"

"C'è qualche altro codice per questo fuso orario?"

"Mmm sì c'è BERlino e PARigi"

"Sì per favore me lo metta su BERlino, perchè proprio io a Roma non ci voglio pensare che mi sale la pressione... e poi come ulteriore beffa, la parola ROM ricorda anche gli zingari, ma chi ha inventato questa abbreviazione? E non si poteva mettere un fuso orario a Milano?"

"... - Ecco fatto, son tot euro, grazie."


Secondo voi per chi avrà votato il tizio, alle elezioni?

sabato 26 aprile 2008

Vendita Miracolosa

Entra un tizio, vestito un po' dimesso. Con aria vaga mi fa:


"Vorrei... uno di quegli orologi lì"

(indica la vetrina girevole dei Casio che si ammira dalla strada)

"Certo, sa già che tipo di orologio?"

"Sì, adesso quando gira e arriva lo indico"


Il dito cade sull'orologio più costoso dei Casio: un altimetro / barometro / bussola radiocontrollato a carica solare con cinturino in Titanio (il tutto a sole 350 euro). Glielo tiro fuori chiedendogli la classica domanda (anche per riempire il silenzio cosmico che ha colto il cliente): "Questo è un bell'orologio pieno di funzioni, sa già tutte le sue caratteristiche?"


"Sìsì. Ok mi piace lo prendo."


Inizio a pensare sia un pazzo in stile FBI, mi prendo un po' male, ma vabbè, andiamo avanti con la vendita.


"Glielo aggiusto come larghezza sul polso?"

"No, mi va bene così. Ecco i soldi"


Caccia sul banco 350 euro cash in silenzio.


"Grazie, aspetti che le devo dare le istruzioni e la garanzia!"


Timbro al volo la garanzia, gli chiedo di nuovo se vuol sapere come funziona l'orologio, poi vado in cassa strofinando le banconote per vedere se sono vere. Sono vere. Gli faccio lo scontrino, gli dico che anzichè pagare 350 gli faccio 335 perchè è stato un cliente velocissimo, ma niente, non riesco a farlo sorridere o a farlo parlare... prende i soldi, ringrazie per lo sconto e se ne va.


Per sta transazione ci sono voluti circa 4 minuti, e perchè l'ho tirata lunga io.

Non mi potrebbe capitare non dico una volta al giorno, ma due volte alla settimana, un cliente così?

Uno che non si imbambola per 45 minuti davanti agli orologi da 35 euro per decidere come investire il capitale, che non mi fa domande sul funzionamento di un orologio a pila che segna solo le ore, nemmeno la data, che non mi chiede se all'orologio digitale si possono impiantare le lancette, e che non chiede nemmeno quanto gli faccio di sconto?


Sia lodato questo giorno e questo cliente, che le sue gite in montagna siano protette e sicure grazie alla bussola e all'altimetro!!!



giovedì 24 aprile 2008

Scurrilità

Viene un signore sulla cinquantina a ritirare un orologio che abbiamo revisionato (c'era qualcosa di rotto nel movimento).

Gli avevamo fatto il preventivo, quindi sapeva che il costo era sui 70 euro, tutto a posto, paga e non si lamenta del prezzo. Però apre la bocca e in tono del tutto normale (non polemico, non aggressivo) chiede:


"Ma allora che cazzo aveva l'orologio?"


...ma vi pare il modo di esprimersi con uno sconosciuto in un negozio? La cosa inquietante era che evidentemente il tizio parla così, lui era proprio solo curioso di sapere cosa c'era di rotto, non era arrabbiato. Che inutile volgarità, chi sei, un gangster?


Vabbè, LOL a tutti :)

martedì 22 aprile 2008

Gerontocomio

Ore 9.35 di Martedì, primo giorno di apertura della settimana.


Entrano due vecchie, ma vecchie tanto. Una direi sui novanta, l'altra fine anni settanta, ma è la prima a trascinare la seconda. Mi mettono già un'allegria che mi riporta al due di novembre.


La novantenne deve ritirare un orologio, ha in mano la ricevuta, le dò l'orologio, tutto a posto, in gamba la vecchietta.

La seconda ha in mano un orologio, me lo porge, le chiedo qual è il problema. Lei mi fa segno con la mano di aspettare un secondo, con la stessa mano mette sul bancone un pastiglione di chissà quale medicina, poi tira fuori dalla borsa uno yogurt da bere (Actimel direi), si mette la pastiglia in bocca, beve un sorso enorme di yogurt, poi si pulisce la bocca e mi dice che deve cambiare il cinturino. Ok, cambiamo il cinturino.


Ma io non posso fare a meno di chiedermi: ste scene da ospizio (ospizio dei maleducati, tra l'altro) succedono anche negli altri negozi? Secondo me sicuramente negozi di orologi no, di solito sono tutti visti come negozi di classe, in cui avere un contegno. Magari che ne so, il fruttivendolo... ma neanche, non riesco a immaginarmi ste scene grottesche da altre parti. Se siete stati in negozi e avete assistito a scene da ospizio (o se in generale vedete vecchi nei negozi, al di là di quelli di telefonia - io non vedo mai vecchi nei negozi in cui vado!), raccontatemi la vostra storia, mi servirà a sentirmi meno solo nell'universo dei giovani!


Con questo vi auguro buona settimana lavorativa!


venerdì 18 aprile 2008

Il pezzo di merda

Scusate ma non sono riuscito a scriverla prima, son stato occupato e questa storia necessitava della dovuta elaborazione, per eliminare tutte le bestemmie che avrei inserito nella mia prosa. Ora è passato abbastanza tempo (6 giorni) da riderci su pure io. Sabato scorso non ho riso per niente.


Allora, portiamo le lancette indietro a Sabato, ore 19.10. Sto già pensando alla chiusura, a cosa mangerò, alla serata. Magari chiudo pure 10 minuti prima, va, che tanto non c'è più in giro nessuno.

Eh no, arriva un vecchio, fa mille parole per poi semplicemente dire che deve cambiare un cinturino. Dillo subito, no? Vabbè, mentre cambio il cinturino (2 minuti), lui si gira il negozio, guarda gli orologi, li commenta. Paga, esce, tutto a posto.


Però qualcosa non a posto c'è. C'è qualcosa di scuro accanto alla porta, appena entrati. E c'è una gran puzza di merda. Con lo smadonnamento sulle labbra mi avvicino alla macchia e ho conferma del timore: quello stronzo del cliente si è portato dentro, attaccato alle scarpe, uno stronzo vero!

Ma proprio uno stronzo, cioè non è che fosse un vago alone di merda, proprio uno stronzo lungo e tondo... ma non si sarà accorto di avelro pestato e trascinato in giro????

E non è solo lì il dramma. Mi giro, e il simpatico signore aveva strascicato per tutto il negozio (ricordate, che mentre cambiavo il cinturino si è guardato in giro...?), ci sono proprio impronte della scarpa colorate con la merda, roba da chiamare CSI, farci il calco e poi rintracciarlo a sto vecchio, per dargli la lezione che si merita.


Risultato: chiudo il negozio "per inagibilità" alle 19.15, pulisco tutto con gran fatica e schifo (fortuna che, facendo il volontario sull'ambulanza, sono abituato ai prodotti umani, ma NON NEL MIO NEGOZIO!), arrivo a casa tardi e non mangio un granchè, chissà perchè.


Ho solo una spiegazione: il tizio era talmente stronzo che non sapeva dove finiva lui, e dove iniziava l' "altro da sè", come si dice in psicologia.


Ho fatto pure un paio di foto allo stronzo sul pavimento, ma per amor vostro non le pubblico, va. Guardate un po' come sono di buon'umore.

mercoledì 16 aprile 2008

Visita di un lettore

Stamattina il lettore di questo blog "Lemmyfan" è passato da queste parti. Purtroppo non ha assistito a scene pietose per il cambio-pila (anzi, questo lo rivelo in segreto e per dare un dispiacere ai clienti, mi ha pure portato due pile e gliele ho cambiate subito!), a parte una tizia russa che per cambiare una pila è passata tre volte: la prima per portarmela (e stupirsi perchè non la cambiavo subito, ad un orologio d'oro tra l'altro), la seconda dopo 90 secondi per chiedermi se magari, visto che sarebbe ripassata in centro dopo due ore, l'avrebbe trovata pronta (NO!), la terza per dirmi che non avevo scritto sulla ricevuta che l'orologio che mi lasciava era d'oro, come se noi di solito perdessimo gli orologi, ma vabbè. L'utente Lemmyfan ha inoltre constatato l'età media dei miei clienti :)


L'utente Lemmyfan però ha perso un'occasione d'oro... oggi pomeriggio è passato FBI! Sì, sempre lui, l'ineffabile ricercatore americano che attende un pagamento dall'America per potersi comprare 5 altimetri tutti uguali! Cosa ti sei perso, Lemmyfan... pensa l'onore di vedere in carne e ossa un tale mito. La tua stessa sorte è capitata alla lettrice "Bunnybu" (ok non si firma così sul blog, ma lei sa chi è), che era passata per un acquisto e dopo neanche un'ora era passato FBI. Peccato!


Infinte, l'utente Lemmyfan si è scordato qui gli orologi che ho sistemato. LOL.

Te li riporto al concerto dei Fishbone, dai, non stare a ripassare! E prendete tutti esempio da lui, che viene a trovarmi portando omaggi. Omaggi e derrate alimentari sono sempre ben graditi. :)


ps: rimando a domani la descrizione del DRAMMA accaduto sabato all'ora di chiusura... state sintonizzati perchè c'è da ridere (per voi, per me è stato solo un pianto e una bestemmia continue)

martedì 15 aprile 2008

Prova Politica

Ed ecco la prova che gli italiani son sempre imbecilli.

Un cliente alle 15.35:


"Ma no, non mi faccia lo scontrino, ormai è finita l'era dei controlli, faremo un condono casomai, non si preoccupi a battere per le tasse"


E INVECE NO CAZZO!

Io i controlli li voglio anche tutti i giorni, le tasse le pago tutte fino all'ultimo centesimo, ma voglio i controlli e le tasse uguali per tutti! Alle fine sono io il cretino che paga, a quanto pare. I colleghi brianzoli "tanto ora si torna a evadere, che il santo protettore degli evasori è tornato al potere". Evviva, come sempre, l'italia dei quaqquaraqquà, degli inciuci, delle mazzette e dei commercialisti sgamati.


E il tizio pensava pure di fare il simpatico.

Nota Politica

AVVISO:


Chiunque oggi (specialmente se anziano) entri nel negozio e abbia voglia di fare quattro chiacchiere qualunquiste sui risultati delle elezioni, verrà prontamente giustiziato a colpi di orologio. Non sopporto il qualunquismo.

martedì 8 aprile 2008

'Na bella iurnata 'e sole

Capisci che sarà una bellissima giornata quando apri il negozio alle ore 09.01 e alle 09.01.10 entrano non una, non due, non tre vecchie, ma quattro oltra ottantenni contemporaneamente.


Prima vecchia, sui 85 anni suonati, deve cambiare pila a un orologio (lo lascia), e cinturino (faccio subito). Poi smadonna contro il cinturino nuovo che è rigido, ma vabbè.

Seconda vecchia sui 75, non ha sentito ovviamente che LA PILA E' PER DOMANI, insiste due volte poi le faccio il mio solito "prendere o lasciare" e lascia, ci vediamo domani ok.

Terzo vecchio sugli 80, deve ritirare una pila, paga e arrivederci.

Quarta signora, dai questa è sui 60, deve ritirare.


Sono le 09.08 e ho già servito più clienti che l'INPS.

E in più c'è un cielo grigio che deprime me e la voglia di fare acquisti dei clienti. E scoraggia il lettore "lemmyfan" a prendere la moto e venire a portarmi dei dvd :)

sabato 5 aprile 2008

Un classico

Signora con orologio fermo.


"Devo cambiare la pila"

"Sì, me lo deve lasciare fino a Martedì"

"Mmm, allora lo porto Martedì, va bene?"

"Sì, se me lo porta Martedì, vien pronto per Mercoledì, è sempre per il giorno dopo, oggi è Sabato e quindi vien pronto per quando riapriamo Martedì"

"Sìsì, è che senza orologio al polso mi sento persa, se lo porto Martedì almeno sto senza solo un giorno."


Adoro la logica stringente. Questo tipo di ragionamento mi mette sempre di buonumore!

Sicuramente ho già riportato di casi simili, ma questi sono "oldies but goldies" :)

mercoledì 2 aprile 2008

Più bianco del bianco


"Ho visto un orologio in vetrina, posso vederlo?"

"Sì certo"

...

"Che bello, ha proprio una bella forma, mi piace anche il cinturino, e si vedono bene le ore"

(dentro di me penso che forse ci siamo... che bello, inizio la giornata con una una vendita!)

"Però questo bianco del quadrante... è troppo bianco, spara troppo!"

"Huh?"

"Non so, mi pare un bianco troppo acceso, vivace..."

(mi cascano le braccia e, ammettiamolo, non so cosa dire. Le mostro tutti gli altri orologi a quadrante bianco, facendo notare che il bianco è bianco ovunque!)

"Peccato, fosse stata un'altra sfumatura di bianco, l'avrei preso subito, ma così ci devo pensare un po'."


Vabbè dai, evito di commentare ;)

martedì 1 aprile 2008

Pila e caffè

Manco a dirlo, cliente bella anzianotta. Deve lasciare la pila, ok, accetta di passare domani, ok, poi ci ripensa e chiede se la posso fare subito, non ok, alla fine la lascia lo stesso, ok.


Alla fine di questa banalissima transazione, la chicca.


"Ma a che ora aprite la mattina?"

"Alle 9.00, ma domattina passi alle 9.15 per ritirare la pila, non alle 9.00"

"Eh certo che vi piace dormire eh?"

"Non sa quanto, signora"

"Io son passata prima delle 9.00 ed eravate chiusi!"

"Appunto, apriamo alle 9.00. A che ora le piacerebbe che aprissimo?"

"Io esco di casa alle 7.30 la mattina di solito"

"Quindi le piacerebbe che aprissimo alle 8.00 per farle lasciare la pila? Mi pare ragionevole, ci penseremo."

"No è che a voi giovani piace dormire."

"Sìsì. Arrivederci."


Tre considerazioni:

1 - cosa me ne frega di aprire alle 8.00 per consentire a più vecchi di portare più pile???

2 - sei anziana, non hai NIENTE da fare nella vita, perchè non ti svegli alle 10 di mattina e ti godi una vita tranquilla?

3 - ho ancora sangue dal naso, ho servito (con un certo imbarazzo) la cliente con pollice e indice della mano destra con qualche macchia che mi era sfuggita lavando le mani. non poteva, la signora, notarlo, spaventarsi e stare zitta???