giovedì 22 marzo 2018

Genio della finanza

Era da un bel po' di tempo che non avevo contestazioni sul prezzo delle pile, e ora (dopo l'episodio del post precedente), arriva un altro caso, che parte dalle stesse basi di "io so quanto costa una pila". Meno concitato, ma altrettanto cretino. In realtà qui è stata una contestazione preventiva, ma il tizio era pacato e ho risposto a tutto.

"Devo cambiare la pila, quanto costa?"
"Sono 5 euro, e viene pronto per domani"
"Ma non le pare un po' troppo, 5 euro?"
"E' il prezzo che chiediamo noi, quindi veda lei se l'orologio ne vale la pena"
"E' che io so che le pile costano molto meno."
"Però non c'è solo il prezzo della pila, ma anche tutta la manodopera ad aprire l'orologio, e tutto il resto."
"Ma quanto ci metterà? Finisce che pago 60 euro all'ora, se ci mette 5 minuti"
"Ci mette anche meno di 5 minuti, ma perchè il nostro tecnico è bravo. Paga anche la sua capacità, il corso che ha fatto, gli strumenti che usa..."
"Sicuramente questo corso e questi attrezzi li avrà presi anni fa, li avrà ammortizzati ormai."
RIMANGO SENZA PAROLE (se non un mentale "Ma allora vaffanculo pure te")
"Onestamente sono le regole del commercio, chi sa si fa pagare. Veda lei insomma cosa fare"
"Niente, vado da un'altra parte"
"Ok buongiorno"

Questo è quel che succede quando si vogliono dare risposte coerenti a qualcuno che non ragiona. A questo punto, avrei potuto rispondere alla prima domanda con un Vaffanculo come nel post precedente, e me la sarei cavata più velocemente con questo genio della finanza.

venerdì 9 marzo 2018

Esagerare

Tizio, 75-80 anni, in mano la ricevuta per ritirare un orologio.
"Buongiorno, devo ritirare questo orologio di mia moglie"
"Perfetto, ecco qui, è già a posto sull'ora, era proprio solo la pila da cambiare, sono cinque euro"
"Come cinque?"
"Sì, cinque euro, è la pila, grazie"
"Ma stiamo scherzando?"
"No, è il costo del cambio della pila, probabilmente poi sua moglie già lo sapeva"
"Siete degli approfittatori!"
"Bah, la pensi come vuole, sono sempre cinque euro" (mi son messo subito sulla difensiva, perchè tanto lo sapevo che ragionare non sarebbe servito a niente)
"Vi approfittate che sapete fare questa cosa, e chiedete prezzi assurdi"
"Sarebbero le basi del commercio, far pagare per una cosa che io so fare e lei no"
"Ma io conosco i prezzi delle pile, siete dei ladri"
"La pensi come vuole, adesso mi dia i cinque euro e siamo a posto"
Mi dà una banconota da 20 euro.
"Le posso dare in moneta tre euro, che mi pare il prezzo giusto"
"No, le dò il resto di 15 euro e siamo a posto così, non mi serve la moneta, grazie"
"Non voglio pagare 5 euro, faccia 4"
"Non vedo perchè dovrei farlo. Soprattutto se intanto mi sta insultando."
"Approfittatori maledetti!"
"Ok, ecco il resto"
"Non tornerò più in questo negozio"
"L'avevo intuito. Magari sua moglie vuole tornare?"
"Poi non lamentatevi se i marocchini vi rubano il lavoro!"
"MA VAFFANCULO"

Ecco, sì, quello che ha esagerato, in questa storia, sono io. Non avrei dovuto mandarlo esplicitamente affanculo, è una cosa di cui mi sono pentito perchè raramente perdo così le staffe. Lui si è preso male, mi ha detto "Eh no, aspetti, io non ho usato parolacce", gli ho risposto che me l'ha tirta fuori lui di bocca, e che era meglio se se ne fosse andato, grazie mille e cordiali saluti.

A ripensarci però: ma vaffanculo. Ma come si ragiona con uno che dalla seconda frase ti insulta, che continua a insultarti, e che tira fuori argomenti totalmente a caso?
Era praticamente la personificazione del troll di internet, quello che sbraita insulti a caso perchè tanto è internet. Solo che era qui, davanti a me, e secondo me il semplice rispondergli con un vaffanculo l'ha steso. Che godimento, vedere la sua faccia stupita.
E spero che, come bonus, la moglie a casa si sia incazzata con lui, scoprendo della scenata. (E' già successo qualche volta, che venisse un coniuge a far polemiche su cose che non lo riguardavano e che mettevano in imbarazzo l'altro)

martedì 6 marzo 2018

La prima cliente dell'anno

Ho il 50% di sangue napoletano - con esso, ho ereditato anche un bel po' di scaramanzie e credenze popolari varie. Da italiano, però, alle credenze credo solo quando mi fanno comodo e non sono a me avverse. Non sono come un mio zio, che praticamente il 13 di ogni mese si comportava come un ebreo il giorno del Shabbat (se possibile, evitava di fare affari, ad esempio!).
Fra le cose che mi sono state tramandate, c'è questa (mega-maschilista): se la prima persona che incroci l'1 Gennaio è un uomo, sarà un anno fortunato. Se è una donna, boh, sarà un anno normale?
Ho traslato questa credenza anche con il negozio. Mi pare che negli ultimi anni, sia SEMPRE stata una donna la prima cliente dell'anno.
Ma quest'anno, una cliente speciale.
E' lì che mi aspetta, il 5 Gennaio, alle 9.25 è già fuori dal negozio. Sospirando, apro.

"Buongiorno, io penso di aver lasciato qui un Rolex qualche tempo fa, per caso è qui?"
"Non so, ha una ricevuta signora?"
"No, non mi pare, è che è passato tanto tempo, non saprei dove cercare una ricevuta, non le basta il nome?"
"Insomma, stiamo parlando di un Rolex, la ricevuta è una cosa delicata. Comunque, che nome avrebbe lasciato?"
"Penso xxx. Oppure è venuta mia figlia, yyy."
-guardo. niente.-
"Qui non ho niente con quel nome."
"Ma guardi che potrebbero essere passati 5-6 mesi, me ne sono ricordata solo durante le vacanze, che avevo bisogno del Rolex e non l'ho trovato, e penso sia qui."
"In linea generale so quali orologi preziosi rimangono qui da tempo, e un Rolex non penso proprio che lo abbiamo. Comunque lo cerco negli arretrati in cassaforte, e la richiamerò, mi dia il numero."
"No, lei cerchi, poi ripasso io, grazie."

Mai più vista.
Insomma, iniziamo bene.

(Mi scuso se è un po' grottesco scrivere di una cosa di esattamente due mesi fa... avevo bisogno di sbloccarmi, ora spero di riprendere con gli aggiornamenti più costanti!)