giovedì 21 febbraio 2019

Cinturino Infinito

Ragazzo deve cambiare un cinturino in gomma che si è rotto per l'usura: vuole il ricambio originale, identico a quello che sta sostituendo.
Nessun problema, glielo procuro, una settimana ed è pronto. Viene a ritirarlo, glielo monto, lo prende in mano e lo guarda.

"Ma quindi adesso questo cinturino non si romperà più?"
"Come?"
"Questo cinturino che è il suo originale, ora non si rompe più?"
"Errrr, no, è sempre un cinturino di gomma, prima o poi con l'usura si romperà di nuovo, è uguale a quello che stiamo cambiando."
"Ah, non lo sapevo, altrimenti ne avrei messo uno di un altro tipo."

Ma io, ad uno così, cosa dovrei rispondere? Ma com'è possibile partorire una domanda del genere? Non riesco a immaginare un processo logico che possa portare a quella domanda.

giovedì 14 febbraio 2019

Vecchio Pazzo

Tizio sui 75 anni, ha in mano un orologio a carica solare di una dozzina d'anni fa. Non sta andando.
(Ovviamente il maiuscolo è per indicare che sto cretino STAVA URLANDO)

"Ha provato a metterlo al sole?"
"SENTA, CHIARIAMOCI, IO NON DEVO FARE NIENTE, L'OROLOGIO E' STATO COMPRATO QUI"
"Ehm, sì, le ho solo chiesto se, visto che è un orologio che funziona con la luce, se ha preso la luce o no"
"E' COSTATO 500 EURO, DEVE ANDARE SEMPRE!"
"Guardi, è un modello vecchio che conosco, e le posso assicurare che non è costato 500 euro, ma al di là di quello, le chiedevo solo se sa che è un orologio che funziona con la luce."
"E' SEMPRE ANDATO, SONO COSE CHE DOVETE SAPERE VOI, SE HA LA PILA SCARICA O MENO!"
"Ecco, intendevo dire che non è un orologio a pila, non è che in queste ultime settimane non l'ha indossato?"
"DEVE ANDARE!"
"Senta, ho fatto una domanda semplice, se si calma magari ci pensa su e mi può rispondere con un sì o un no, non è una cosa difficile."
"IO SO SOLO CHE L'OROLOGIO PRIMA ANDAVA"
"Ok, capito, me lo lasci che controllo io."
"No, non lo lascio"
"Ehhh..."
"Perchè lo devo lasciare?"
"Vorrei provare a caricarlo io e vedere se tiene la carica, o se ha qualche altro problema."
"No, provo io a caricarlo da solo, allora, se è così facile."
"Ok, nessun problema, arrivederci"

Figuriamoci se lo caricherà bene. Figuriamoci.

venerdì 1 febbraio 2019

Recessione Tecnica

Si parla proprio in questi giorni di recessione tecnica per l'Italia: il PIL segna valore negativo per due trimestri consecutivi, ovvero sei mesi.
E' ora di parlarvi, visto che qualcuno lo aveva chiesto, del 2018 del mio negozio.

Non ho molto da dire, posso buttare solo un dato numerico: a Dicembre 2018, paragonando con il Dicembre 2017 (io faccio i paragoni mese su mese sull'anno precedente), ho fatto -33%. Non sto a parlare di quanti euro siano, ma sono un botto di soldi, che mi avrebbero fatto comodo in questi primi mesi di 2019.
A Gennaio 2019, rispetto al Gennaio 2018, ho fatto il -10%. Sono molti meno euro rispetto al disastro di Dicembre, ma comunque son soldi che non sono entrati. Sono sicuramente in "recessione tecnica" pure io.

Da sempre, o almeno dal 2010, il mio obiettivo è "non fare meno dello stesso mese dell'anno scorso". Fin verso il 2016 la cosa ha abbastanza retto - qualche facevo di più, spesso andavo più o meno alla pari rispetto al mese di riferimento, ma dal 2017 ho iniziato a perdere mese su mese. A Dicembre 2017 ho recuperato in extremis, pareggiando (o forse facendo qualche centinaio di euro in più) rispetto al Dicembre 2016, ma il Dicembre 2018 è stata una mazzata niente male.

Me la cavo per due motivi: non devo pagare l'affitto, e come scritto a inizio 2016, ho finito di pagare TUTTE le rateizzazioni con l'Agenzia delle Entrate, quindi non avevo più scadenza mensili o trimestrali di migliaia di euro.
La fregatura è che, finite di pagare le rateizzazioni, all'improvviso sono iniziati a entrare meno soldi. Non so se era la buon'anima di mio padre a farmi arrivare i soldi giusti per non affogare nei debiti che lui aveva creato, ma anzichè avere più soldi in tasca finite le rateizzazioni, semplicemente ho iniziato ad avere gli stessi soldi di prima, giusti giusti per pagare le spese del negozio.
Se avessi un dipendente, o se dovessi pagare l'affitto, avrei chiuso tempo fa.

E' per questo che mi girano più del solito le palle, quando perdo una vendita per motivi cretini legati alla stupidità dei clienti, o quando semplicemente mi fanno perdere tempo, o quando qualche idee per svecchiare il negozio non funziona. Io tiro avanti, per ora le perdite sono notevoli, ma sono perdite di incasso, non perdite di soldi.
Mi ero promesso che se per un anno avessi perso soldi (ovvero: non prendo lo stipendio, o devo pure pagare di tasca mia per coprire dei debiti - come succedeva nei primi due anni di gestione del negozio ereditato), avrei pensato alla chiusura. Per ora non ci penso (anche perchè non è che avrei chissà quale carriera alternativa, davanti a me), ma devo stare attento ad ogni mossa che faccio.

Personalmente, continuo a sconsigliare a chiunque di aprire una attività di vendita al dettaglio, a meno che non abbia un'idea incredibile, o scopra una nicchia richiestissima nella sua città. Ho visto una marea di negozi, nelle vie vicine alla mia, aprire con i mitici "soldi del TFR", e prosciugare tutti i fondi in un paio d'anni. Stateci attenti, ragazzi.