martedì 26 aprile 2011

Mc 'Però me lo fai tu'

Ovvero, la storia di un tirchio che ha trovato un'idea interessante, ma che poi il lavoro dovrei farlo tutto io.

Sabato di Pasqua, tardo pomeriggio, tizio sui 70, orologio oro cinturino oro. A occhio, facciamo 3.500 euro di roba, ma direi anche di più. E' scarica la pila.

Mentre ancora attacco con il "Sì benissimo me lo deve..."

Non faccio in tempo a dire la parola maledetta, 'lasciare', che subito il tizio mi espone un ulteriore problema: si è rotta la corona, quindi è impossibile sistemare l'orario.

Mentre sto dicendo "Niente di grave, allora me lo deve..."

Non faccio in tempo a dire ancora che me lo deve lasciare, stavolta più a lungo perchè la corona la deve mettere il laboratorio, che vengo interrotto ancora.

Prosegue dicendomi che la cosa è comunque semplice, bisogna fare così: sono le 17.02, l'orologio è fermo alle ore 17.15, quindi se è possibile cambiare subito la pila e inserirla alle 17.15, il gioco è fatto.


Ecco. La voglia di ridergli in faccia era forte...

Perchè il piano era proprio diabolico.
Perchè il piano richiedeva innanzi tutto la 'pila subito'.
Perchè su un orologio da 3.500 euro la corona rotta va cambiata, punto e basta.
Perchè avrei pure dovuto lavorare cronometrato, e poi essere disponibile alle ore 17.15 a mettergli dentro la pila e richiuderlo (nel mio negozio a quell'ora di Sabato entrano in media una persona ogni 5 minuti, fare un lavoro che mi richieda anche solo 10 minuti di concentrazione è impossibile, è per questo che non eseguo nessun lavoro di riparazione / cambio pila).

Quindi bah, gli dico semplicemente che in ogni caso per la pila me lo avrebbe dovuto lasciare, e che magari se il tecnico si portava a casa l'orologio, domani alle 17.15 lo avrebbe sistemato, SE SI FOSSE RICORDATO (e magari il tecnico alle 17.15 del giorno di Pasqua ha altro da fare, e pure a Pasquetta...).

Ma no, l'orologio non me lo lascia, vuole che sia fatto subito, 'tanto è facile'. La voglia di mandarlo a cagare a quel punto è stata proprio forte... ma ho solo ribadito che me lo avrebbe dovuto lasciare.

Lui ha detto che allora se faceva in tempo (erano ormai le 17.06), magari trovava vicino un altro orologiaio che glielo avrebbe fatto entro le 17.15.

A quel punto ho capito che era un deficiente totale, gli ho caldamente consigliato di affrettarsi a trovare un altro orologiaio, e l'ho salutato.

E per inciso, alle 17.15 stavo servendo un altro cliente, quindi in ogni caso non avrei potuto compiere la missione impossibile.

martedì 19 aprile 2011

Mc Swatch-yver

Suppongo che tutti sappiate com'è fatto un orologio Swatch, il cui cambio-pila rappresenta il livello-base per tutti gli aspiranti McGyver. C'è un coperchietto con un incavo in mezzo. Basta svitare il coperchietto, e dietro si trova la pila. Si compra la pila, si richiude tutto, e ci si crede orologiai e si passa a smontare Rolex.

Viene spesso da me gente con la pila scarica in mano, e mi chiede una nuova per lo Swatch.

Oggi viene McSwatch, che mi mette sul bancone questo, e mi chiede una pila uguale a questa:


 Questo, come potrete notare dalla foto, E' UN PEZZO DI PLASTICA.
Non è una pila. E' un pezzo di plastica blu - segnatamente, è la guarnizione che alcuni modelli Swatch hanno fra il coperchietto e la pila. Non ce l'hanno tutti, quindi non affannatevi se aprite il vostro Swatch e non la trovate.

Comunque, non è una pila.

Faccio notare al cliente che quella non è la pila.

"Ma no, impossibile, era dentro all'orologio, ho svitato il coperchietto e ho portato a lei per averla nuova!"

NON-E'-UNA-PILA. Non si è accorto che c'era un ulteriore cilindretto piccolo, di colore acciaio, tendenzialmente dall'aspetto di UNA PILA?

"Ah sì, ma era sotto, pensavo fosse per il contatto. Non è questa la pila?"

Rispedito a casa, con il compito di portarmi la pila, così vediamo che numero è, e gliela dò.

Per riferimento vostro, ecco come si presenta uno Swatch aperto.


Ah sì, manca la pila :P
E la guarnizione blu è opzionale.

mercoledì 13 aprile 2011

Pinocchio

Suona il telefono.

"Buongiorno, sono un suo cliente di lunga data, ho preso da voi qualche orologio. Ecco, vorrei dirle che mi si è rotto ilpassante del cinturino di plastica del [marca di orologio che vendo], voi per caso potete sostituirlo?"

Allora, i passanti che tengono fermo il cinturino non esistono come pezzi di ricambio. Generalmente si deve cambiare il cinturino. Sì, è uno spreco uno scandalo un sopruso un abuso, ma tendenzialmente il passante si rompe dopo 2-3 anni se l'orologio è trattato bene, e ogni 2-3 anni si potrà pure investire un 15 euro di cinturino nuovo (anche perchè se si rompe il passante, vorrà anche dire che l'intero cinturino non sarà proprio nuovo...).
Detto questo, io di passanti ne ho parecchi 'di scorta', riciclati da cinturini vecchi che i clienti hanno cambiato. Se il passante era in condizioni buone, lo metto lì come scorta. Non li faccio nemmeno pagare, sono robe riciclate, ma se uno è un buon cliente, o se uno mi è simpatico, o se uno non rompe, allora posso anche mettermi a cercare il passante giusto per evitare di cambiare il cinturino. Quindi rispondo al 'cliente di lunga data che ha preso da me qualche orologio':

"Mah sì, dovrei vedere il cinturino com'è, di passanti ne abbiamo parecchi, non proprio tutti, ma di solito qualcosa si rimedia"

"Ah benissimo! Perchè avevo già chiesto in giro e mi hanno detto che i passanti non si trovano"

"Bah io qualcuno ce l'ho, provi a passare e vediamo"

"Benissimo... mi può dire dove si trova il negozio?"

"Vicino al supermercato xxx"

"Eh? E dov'é?"

"Vicino al centro... il supermercato xxx!"

"Ah sìsì, allora passerò, grazie, buongiorno."

Ho un lieve presentimento che non troverò il passante che verrà a cercare questo ottimo cliente, che non sa dove si trova il negozio.

mercoledì 6 aprile 2011

Problemi di apprendimento


Sulla saracinesca del negozio ci sono scritti belli in grande gli orari di apertura.

9.30-12.30 - 15.30-19.30 LUNEDI' CHIUSO.

E' proprio una cosa che uno non può ignorare, se ci passa davanti e il negozio è chiuso.

Oggi (Mercoledì) viene un tizio sui 65 anni, primissimo cliente alle ore 9.30 e 3 secondi.

"Finalmente vi trovo aperti!"
"Beh siamo aperti tutti i giorni come da orario..."
"Eh no! Il Lunedì sono passato ed eravate chiusi, c'era qualche problema?"
"E' il giorno di chiusura!"
"Poi sono venuto ieri alle 15, ed eravate chiusi!"
"Eh, apriamo alle 15.30!"
"Per fortuna stamattina vi ho trovati aperti!"

Quindi pure questa mattina il tizio rischiava di trovare chiuso, se fosse arrivato alle 9.00?

Quanta pazienza. Sia io (che devo confrontarmi con questa gente), sia lui, che poi doveva solo cambiare una pila e dovrà aspettare fino a domani - almeno su quello non ha fatto storie. Speriamo abbia capito gli orari...