lunedì 24 dicembre 2007

Negozianteeee, chiudi cinque minuti dopoooo

Dalla famosa canzone natalizia "Baffo Natale" di Elio e Le Storie Tese, un testo di vita vissuta, proprio oggi.

Se non conoscete la canzone non sapete cosa vi state perdendo, la melodia è incredibile. E il testo... così vero! A parte il pezzo in cui il negoziante ha fatto parte di un complesso degli anni Settanta, vabbè.


***

Negozianteeeee,

chiudi cinque minuti dopo,

fammi raggiungere lo scopo,

dammi i regali di Natal.


Posto che a Natale c'è uno scambio di regali

che i regali vanno presi impacchettati

poi li metti sotto l'albero.

Posto che il problema principale è procurarsi dei regali

non importa cosa prendi l'importante

è che li prendi.

Provo a non ridurmi all'ultimissimo momento

24 sera 19 e 29 negoziante, stai chiudendo.

Mi accontento di qualunque puttanata

una maniglia colorata, un porta spilli,

un portafoglio, un portafiglio,

una cagata, qualcosa.


Negozianteeeee,

chiudi cinque minuti dopo,

fammi raggiungere lo scopo,

dammi i regali di Natal.

***


Auguri a tutti, e un poco natalizio ma molto sonoro vaffanculo a chi alle 19.10 è entrato incazzandosi perchè non gli cambiavo la pila subito. E sono stati due clienti diversi, a distanza di due minuti. Ma và và! Và a festeggiare il Natale con i tuoi :)

Un caloroso saluto invece alla coppia che alle 19.23 è entrata e in 2 minuti ha comprato una sveglia da tavolo talmente nuova che il prezzo era di 134.28 euro (ovvero, ovviamente era stato convertito fino ai centesimi dalle lire). Grandi, continuate così, liberatemi con veloce decisionee dagli orologi più vecchi!



Lite fra clienti


STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Un cliente insulta un altro cliente!!!


24 Dicembre, negozio strapieno, c'erano almeno 5 persone in attesa di essere servite, tra l'altro in media ognuna di ste persone aveva altre due persone appresso per un consiglio. Ga si stava occupando di una famiglia di quattro persone che non si decideva a scegliere (e mi riempiva il locale), io ero con un vecchio che voleva un orologio che unisse una marea di caratteristiche: in acciaio (ma non troppo pesante), quadrante scuro, lancette chiare, data BELLA GROSSA che lui è orbo, e automatico. Uno così ce l'ho, ma fa parte di una collezione limitata della Lorenz e costa 1.500 euro, non era il caso. Dopo un sacco di riflessioni (il problema principale era il datario enorme, di solito la misura è standard, non importa quanto sia grande poi l'orologio), mi viene una illuminazione e, semplicemente, gli trovo l'orologio dei suoi sogni. Solo che era a pila, non automatico. Da qui il problema più grande del mondo: pila = una volta ogni anno e mezzo va sostituita. Si ferma il mondo, in occasione della sostituzione di una pila, lo sapete benissimo. Sto vecchio sclera con la moglie, tira fuori frasi del tipo "Ma io non posso tradire i miei princìpi, io amo gli orologi senza pila!" "Franca aiutami tu, cosa devo fare, questo orologio è perfetto ma è con la pila, come faccio?" "E' la fine" (vi giuro, sono parole riportate pari pari). Tutto questo mentre la gente dietro di lui iniziava a diventare insofferente. Dopo 4-5 minuti di ste cazzate, decide a comprarlo, ma inizia con una nuova solfa:


"Ma eventualmente la pila me la posso cambiare da solo?"

(Ero insofferente pure io a quel punto, e molto sbrigativo)"Mah, sarebbe meglio se lo portasse da noi a cambiare"

"Ma perchè, è difficile?"

"No, è che c'è da svitare e riavvitare la cassa in maniera particolare"

"Finchè si tratta di svitare e riavvitare, me la cavo"


A quel punto un tizio dietro al signore sbotta:

"Ma insomma sono lavori da orologiaio, non si può improvvisare sto lavoro, devi capirlo!"


Il vecchio penso non abbia nemmeno sentito, visto che va avanti:

"Ma allora mi può dare la pila fin da adesso, così quando serve la cambio?"

A me cascano le braccia, gli dico di no, no, no e no. Cotinua a pressarmi con ste richieste, non capisce che NO VUOL DIRE NO.


All'ennesima domanda:

"Ma quindi lo dovrei lasciare per un giorno, per cambiare la pila?"

Da dietro di lui si alza il borbottio fortissimo:

"Ma piantala, rincoglionito! Eccavolo, non si può fare tutte ste domande!".


Wow, era la voce della mia coscienza repressa? Ha detto esattamente quello che volevo dire io, con la stessa dose di volgarità. Wow.


Il vecchio si gira e spero scatti la rissa fra i due clienti, poi vabbè, si compra l'orologio in quattro e quattr'otto. Finalmente.


Tocca poi al cliente innervosito dopo di lui... e mi chiede se gli posso mettere della colla sul cinturino, perchè si è rotto. LOL. Tutto sto casino, sta fretta, per una richiesta impossibile? Stupendo, ho dovuto mandar via anche sto tizio scornato.


Che giornatona piena di soddisfazioni!!! :)

venerdì 21 dicembre 2007

Bamboccione

Come ho già sottolineato molte volte, io non sono qui in negozio per fregare nessuno, mi prodigo nel dare consigli, anche se magari indico un orologio meno costoso, ma che ha le caratteristiche migliori per il cliente. E' per questo che si va in un negozio e non in un centro commerciale, dove ti pigliano a calci nel didietro e non ti fanno sconti.


Detto questo, ieri ho commesso un peccato veniale: un cliente ci ha messo 25 minuti a scegliere un orologio Casio con altimetro e mille altre opzioni, alla fine ha partorito la sua scelta e mentre gli sistemavo ora e data, mi sono accorto che la luce non si accendeva: segno che la pila era un po' scarica, andava cambiata ma avrei dovuto mandarla in laboratorio e far tornare il cliente dopo 3 giorni: avrei perso la vendita, sui 200 euro (era in offerta promozionale, sarebbe costato 250 a prezzo pieno). Allora ho taciuto (sta qui il peccato veniale), dicendo però con un bel sorriso: "Se si dovesse scaricare la pila entro un anno, porti l'orologio da noi con la garanzia e gliela cambiamo senza dover pagare niente."


Stamattina presto mi chiama:

"Sì, ho comprato l'orologio ieri, ma me lo stavo studiando e mi sono accorto che la luce non funziona"

(io fingo sorpresa) "Ah, sì... mi spiace per l'inconveniente, però non c'è problema: mi porti l'orologio e le farò cambiare la pila. Solo che il laboratorio ha chiuso, dovrebbe portarmi l'orologio il 4 Gennaio, e per il 7 sarà pronto."

"Oh cavolo"

"Sì, mi spiace, il laboratorio è già chiuso per le feste... comunque non è niente di grave, è solo un segno che la pila si sta scaricando, la cambieremo senza spendere nulla"

"Uffa però, questo era il mio autoregalo di Natale, e ora non posso usare la luce!"


Vabbè non riporto il resto della telefonata. Io lo so che avevo torto, ma ero ultraaccomodante e sul serio non c'erano problemi. Ma vi rendete conto che uno sui 35 anni, che stava parlando con uno sconosciuto, ha reagito con un "uffa però", e poi si è messo a frignare perchè il regalo di Natale che si era comprato per sè stesso, non si illuminava da subito? Che bamboccione.

E comunque se è un auto-regalo di Natale a cui tiene così tanto, allora avrebbe dovuto aprirlo il 25. Pirla!

mercoledì 19 dicembre 2007

Macabro


Arrivo alle 15.25, scendo dalla macchina, apro il portone, faccio manovra con la macchina, chiudo il portone. Tutto sotto l'occhio vigilissimo di un vecchio, che evidentemente mi sta aspettando (io lo ignoro, fuori dal negozio non dò confidenza a nessun cliente!).

Apro alle 15.30.

Alle 15.30 e 3 secondi il vecchio suona il campanello.


"Aprite alle 15.30?"

"Eh, sì!"

"Ma io sono fuori dalle 15.00!"

(Fa una pausa. forse voleva che mi scusassi, che gli dicessi la prossima volta di chiamarmi a casa e dirmi che lorsignore è arrivato come un pirla mezz'ora prima, così io posso precipitarmi ad aprire in anticipo! Io nella pausa faccio un occhio vacuo e alzo le spalle, per comunicargli "Bravo pirla, mezz'ora fuori al gelo fermo immobile, almeno potevi andare al bar qui di fronte")

"Beh comunque, ho qui un orologio che apparteneva a mio genero, il povero signor Stucchi."

(Altra pausa significativa, nella quale forse si aspettava le mie condoglianze, non so, in questa zona di Stucchi ce ne saranno almeno 200, non ho idea se sto signore fosse morto la settimana prima, dieci mesi prima, due anni... non so chi fosse, non mi sono sbilanciato, ho risposto con un:)

"Ah, sì, capisco."

"Ecco allora, dovrei cambiare la pila"

(mezz'ora al freddo per cambiare una cavolo di pila)

"Me lo deve lasciare fino a domani mattina."

"D'accordo."

"Che nome segno sulla ricevuta?"

"Mah, metta Stucchi, visto che era suo."


Io l'ho trovata una cosa parecchio macabra e insensata. L'importante è che a ritirare l'orologio non venga il fantasma del signor Stucchi, quello mi lascerebbe alquanto traumatizzato.


lunedì 17 dicembre 2007

Fulminate e Folgorate

Ok, allora, stimolato dall'intervento di Ga nei commenti al precedente blog, vi racconto di quella tizia in paranoia per i radiocontrollati. Quella in paranoia per i rapimenti la rimando a domani.


Prima del raccontino, il punto della situazione Dicembrina:

1 - Il proprietario del blog caffeinebomb.splinder.com, detto anche Ga, in Dicembre mi aiuta col lavoro, che ce n'è un casino. Grazie ga e grazie Miss S. che pure lei si impegna.

2 - In realtà, al contrario di quel che dice "anonimo" nei commenti al blog precedente, in Dicembre i matti tendono un po' a sfoltirsi, perchè tutti si ha fretta, pure i matti, quindi è raro che mi tirino scemo con la stessa frequenza di quel che mi succede il resto dell'anno. Ci sono anche, magicamente, meno rompipalle. Non chiedetemi perchè, io me la godo così. Ci sono meno clienti che il resto dell'anno, a livello di ingressi nel negozio, ma la maggior parte è qui per comprare, non per dire cazzate. Bene, molto bene.

3 - Per mia fortuna, gli affari stanno andando bene. Mi serve a salvarmi le chiappe, quindi è cosa buona e giusta.


Però i pazzi ci sono. Sabato stavo vendendo un orologio Radiocontrollato ad un signore. Era eternamente indeciso su due colori, quando i clienti si imambolano così, li lascio da soli per non far sentire loro la pressione del mio sguardo severo, quindi gli lascio in mano i due orologi e faccio altro. Siccome c'era gente, ho iniziato a sentire cosa volevano due tipe, madre e figlia se non sbaglio, non ricordo più. Beh alla fine si focalizzano sui Radiocontrollati pure loro, è la cosa trendy del momento (assieme al fottuto T-Touch, che, ribadisco, costa 550 euro e non è un giocattolo per bambini, anche se nella pubblicità sembra esserlo). Ok, allora pure loro sono indecise su che tipo di radiocontrollato comprare, quando la più vecchia se ne fuori con un:

"Ma non è che gli orologi Radiocontrollati al titanio attirano i fulmini?". Io non so nemmeno cosa risponderle, abbozzo un "Ma no, cosa dice". Lei dice che le ho detto che il Radiocontrollato ha un'antennina interna all'orologio, per ricevere il segnale. E poi aggiunge che sa che le canne da pesca in titanio hanno attirato dei fulmini che hanno ucciso delle persone.

Oh mio dio, e adesso che si fa??? LOL.


Beh le ho spiegato che l'antennina è microscopica e non attira un bel niente, e che alzare al cielo una canna da pesca durante un temporale, titanio o non titanio, è roba da Darwin Awards, non da pescatori o da amanti degli orologi, quindi la signora può stare tranquilla, il marito non morirà fulminato.


Quel che mi scocciava è che la discussione la sentiva anche l'altro tipo, quello che era indeciso su due colori. E si sa che la gente E' PECORA!


Risultato finale: le signore, poco convinte, non hanno preso niente. Il signore indeciso ha detto che era troppo indeciso e non ha saputo scegliere, è uscito a mani vuote. Niente mi toglie dalla testa che se le due rimbecillite non avessero tirato fuori sta paranoia, almeno l'orologio all'uomo l'avrei piazzato.


Andassero al diavolo (tramite folgorazione da titanio, ovviamente).

domenica 16 dicembre 2007

Dicembre

Scusate se non scrive molto in sto periodo, ma PER FORTUNA sono talmente impegnato col negozio che non riesco nemmeno ad accendere il pc. Evviva le vendite di Natale.

Comunque sto raccogliendo nuove storie super-freak, gli aggiornamenti arriveranno improvvisi e devastanti. Come la storia della tizia che teme il rapimento... ehehe.

Spero domani di riuscire a raccontarvela.

Buon weekend - io continuo a lavorare...

martedì 11 dicembre 2007

I soliti discorsi?

Ricordatevi che siamo in un negozio di orologi.

Cosa mi tocca sentire...


****


"No lei mi vede così, ma io sono invalida al 100% perchè mi manca il colon, mi rende tutto così difficile."


Questo per dirmi che sua figlia è allergica al nickel ma non è un mostro.

Non c'era bisogno di scomodare le cartelle cliniche, purtroppo l'allergia al nickel è una cosa sempre più diffusa nel mondo moderno. :(


****


Io stavo sistemando un cinturino davanti ad una cliente di quasi sessant'anni coi capelli rosso fuoco. Forse fuxia. Entra un'altra cliente:


"Ciao Marisa, sai che quasi non ti riconoscevo?"

"Eh sì mi sono tinta i capelli, qualcosa di bello vivace"

"No, non sono i capelli rossi, più che altro ti ho sempre vista con i capelli lunghi, ora li hai raccolti!"

"Eh sì da quando ho la menopausa ho un caldo terribile, non posso sopportare i capelli sul collo."


(Io faccio finta di non aver sentito, di essere concentratissimo sul lavoro...)

lunedì 10 dicembre 2007

Quello che si accontenta

"Buonasera, vorrei un orologio per mio figlio, possibilmente con il cinturino."


Ma in che senso "possibilmente"??? LOL.

Alla fine ha comprato un bell'orologio in saldo, che aveva ancora il prezzo originale in lire. E aveva il cinturino, per fortuna. Quindi, sia lodato il cliente che si accontenta! :)

venerdì 7 dicembre 2007

Lusso estremo!

Oggi ho tenuto fra le mani l'orologio più costoso che sia mai passato da questo negozio, portato da un cliente che sapeva il fatto suo e gentile. Insomma, incredibile!!!





Trattasi di Cartier d'oro, bello pesante, con una marea di brillantini sulla cassa e un brillante bello grosso sulla corona. Ad occhio direi che può costare intorno ai 15,000 euro, ma può essere qualcosa di più.

Dialogo con il cliente:

"Devo cambiare questa pila"

"Sì certo, me lo deve lasciare fino a domani"

"Benissimo, mi sa dire cosa pago?"

"18 euro"

"Pago subito?"

"Nono, al ritiro. Ecco la ricevuta per ritirarlo"

"Arrivederci!"


Non ha pianto perchè doveva lasciare l'orologio fino a domani, non si è lamentato del prezzo, non si è assicurato di non rigargli l'orologio e di stare attenti, non ha rotto le palle, niente di niente. In culo a quelli che per orologi da 50 euro vogliono la pila subito, si lamentano che 5 euro è troppo, e che mi dicono di stare attento a non rigarlo (insomma sostenendo che non so fare il mio lavoro).


PS: fosse andato in un negozio di Cartier, glielo avrebbero tenuto via per 3 settimane e avrebbe pagato 80/90 euro.


martedì 4 dicembre 2007

Come nelle barzellette

Fra i miei clienti ci sono anche dei "tutori delle forze dell'ordine". Sono 3-4, di solito vengono in divisa (insomma parcheggiano fuori ed entrano, o sono di pattuglia a piedi e son comodi a passare), e li riconosco, fra di essi c'è un carabiniere altissimo che è difficile da confondere.

Mi si presenta in borghese oggi, deve cambiare una pila, sa già come funzionano le cose, gli devo fare la ricevuta per ritirare l'orologio domani.


"Che nome segno sulla ricevuta?"

"Mah, faccia CARABINIERE, così mi riconosce"


io scrivo "carabiniere" sulla ricevuta cercando di non ridere o fare commenti. sarà un caso di nome omen: si chiamerà carabiniere di cognome? vuole un monumento al carabiniere ignoto? ...o è "solamente" un carabiniere?