giovedì 28 ottobre 2010

La Garanzia

In tutti questi anni, raramente ho parlato delle garanzie degli orologi. Una nota semplice: gli orologi hanno garanzia di due anni, e per far valere la garanzia non c'è bisogno nè di tenere lo scontrino, nè di spedire niente - l'importante è conservare il libretto che viene timbrato dal negoziante, con data e modello dell'orologio. Non serve nient'altro. Nemmeno lo scontrino, no. Serve quel cavolo di libretto.

Ora. La maggior parte dei clienti, appena apre la scatola di un orologio, prende il libretto e lo butta via. Lo deduco dalla quantità di persone che mi porta orologi in garanzia, ma senza la garanzia. 
Diciamo che le case di orologi non stanno a sottilizzare, le cose sono o bianche o nere, o sono 0 o sono 1 (gli utonti non capiranno), o hai la garanzia o non ce l'hai.

Ma ovviamente se uno butta via la garanzia e la casa gli dice che non gli aggiusta l'orologio in garanzia, la colpa è sempre MIA, che non so metterci una buona parola (è chiaro che di solito telefono al Signor Casio in persona in Giappone per raccomandarmi di fare un orologio in garanzia!).

Oggi si è toccato il top, in fatto di accuse campate per aria.
Tizio mi ha portato un orologio dicendo di averlo comprato a Natale, e adesso non funziona. Gli dico che non ci sono problemi, se mi porta la garanzia lo sistemano senza pagare niente. Mi dice che la garanzia forse non ce l'ha. Lo mando a casa dicendo di guardare bene, che è importante.

Torna dopo due ore, dice che la garanzia non ce l'ha. Gli dico che questo è un problema, perchè la casa di orologi vuole la garanzia, il libretto timbrato. Lui dice che ha buttato via tutto, e che comunque siccome l'orologio l'ha comprato da me, sono io che devo fare la garanzia e tenerne conto.

(Al di là dell'incomprensibilità del messaggio...)

Gli dico che è sua responsabilità conservare la garanzia, gli è consegnato un libretto apposta. Senza garanzia, la riparazione va pagata. Niente, voleva ancora avere ragione lui, ma io avevo smesso di ascoltarlo, non riporto nemmeno i vaneggiamenti successivi. Alla fine si è portato via l'orologio, assieme al numero del centro assistenza che gli ho consigliato di contattare per spiegare la sua  situazione (il risultato sarà un bel due di picche).

Di solito se ne fanno una ragione, si rammaricano del fatto che son dei cretini a buttar via una garanzia... e invece questo dava a me la colpa di non aver conservato la garanzia... Vabbè. Se vuoi odiare ciao, fai pure "ahh". Però che noia.


venerdì 22 ottobre 2010

Colorado Cafè

Oggi, nella sfilza di clienti super-simpatici e pronti ad andare a Colorado Cafè (lo Zelig dei poveri, e già sono note le mie antipatie per Zelig...), si è aggiunto un settantenne che mi ha proposto una battutaccia scontatissima, ma che onestamente non avevo mai sentito! 

Deve accorciare il cinturino. Gli prendo la misura e dico:

"Sì, basta togliere una maglia, bene!"

E lui, dando di gomito alla moglie:

"Togliere una maglia? Ma se dicono che proprio da oggi inizierà a far freddo? La tenga su, la maglia!"

E' mia abitudine non ridere per ste cazzate, e infatti l'ho guardato alzando il sopracciglio. Però sono rimasto colpito dal fatto che la battuta fosse scontatissima, ma nessuno me l'avesse proposta in cinque anni da clerk.


venerdì 15 ottobre 2010

McGyver antigelo

Questo è un McGyver che apprezzo nelle intenzioni... mi ha fatto troppo ridere. Ok in realtà tutti i McGyver mi fanno ridere, quando mi portano i loro orologi totalmente sminchiati mentre cercavano di ripararli da soli.

In effetti il McGyver di cui ora vi narro, non ha cercato di aggiustare l'orologio, bensì... 

Il sessantacinquenne in questione sta ritirando un orologio a cui ha fatto cambiare la pila. Lo tira fuori dalla busta, mi dice che è felice che funzioni ancora perchè è un orologio bello chiaro da leggere, le lancette sono ben visibili... l'unico problema è che essendo un orologio in acciaio, la mattina quando lo indossa è freddo, appena lo mette su sente una scarica fredda lungo tutta la mano. E allora... la mattina prima di metterlo appicica al fondello un feltrino di quelli per i mobili (parole sue!), così non c'è contatto fra il fondello e la mano, e il feltrino gli tiene pure caldo. Poi a metà mattinata toglie il feltrino, quando fa caldo.

Ebbravo McGyver. Hai trovato una soluzione vagamente complicata e antiestetica, ad un problema quasi inesistente e comunque risolvibile sicuramente in altra maniera.


sabato 9 ottobre 2010

Approfondimento politico

C'è in negozio un tizio sui 45 anni con la figlia sulla decina. Descriviamo un attimo il personaggio, giusto per inquadrarlo, anche se il fulcro della storia non è la rottura di balle che mi stava provocando. Aveva portato un orologio perchè gli era stato regalato, e non gli piaceva. Ok. Gli era stato regalato in Marzo (sette mesi fa!!!). E non aveva lo scontrino.
E' che, sapete, è difficile passare in centro alla città, c'è poco parcheggio.

Poco parcheggio per sette mesi.

Fattostà, che ad un certo punto ci siamo accordati per cambiargli solamente il cinturino, mettendo un colore diverso che rendeva più moderno l'orologio. Non se lo meritava, ma vabbè, io mi tenevo il marrone classico e lui si portava via un cinturno color osceno.

Comunque, sono al banchetto per cambiare il cinturino, e suonano alla porta. Nel mentre (5 secondi) che arrivo ad aprire al cliente, il tizio pronuncia:

"Ehhh... se ci fosse ancora il duce queste cose non succederebbero!"

Lo ignoro...

"Ha capito no? Lei deve stare chiuso qui dentro per paura delle rapine, quando c'era il duce queste cose non succedevano, la porta delle oreficerie era sempre aperta!"

Sì.Sì.

Ignorato, contento del cinturino, e arrivederci. Grazie per l'approfondimento politico assolutamente realistico e non banale!
Mi spiace per la figlia.