lunedì 24 dicembre 2007

Negozianteeee, chiudi cinque minuti dopoooo

Dalla famosa canzone natalizia "Baffo Natale" di Elio e Le Storie Tese, un testo di vita vissuta, proprio oggi.

Se non conoscete la canzone non sapete cosa vi state perdendo, la melodia è incredibile. E il testo... così vero! A parte il pezzo in cui il negoziante ha fatto parte di un complesso degli anni Settanta, vabbè.


***

Negozianteeeee,

chiudi cinque minuti dopo,

fammi raggiungere lo scopo,

dammi i regali di Natal.


Posto che a Natale c'è uno scambio di regali

che i regali vanno presi impacchettati

poi li metti sotto l'albero.

Posto che il problema principale è procurarsi dei regali

non importa cosa prendi l'importante

è che li prendi.

Provo a non ridurmi all'ultimissimo momento

24 sera 19 e 29 negoziante, stai chiudendo.

Mi accontento di qualunque puttanata

una maniglia colorata, un porta spilli,

un portafoglio, un portafiglio,

una cagata, qualcosa.


Negozianteeeee,

chiudi cinque minuti dopo,

fammi raggiungere lo scopo,

dammi i regali di Natal.

***


Auguri a tutti, e un poco natalizio ma molto sonoro vaffanculo a chi alle 19.10 è entrato incazzandosi perchè non gli cambiavo la pila subito. E sono stati due clienti diversi, a distanza di due minuti. Ma và và! Và a festeggiare il Natale con i tuoi :)

Un caloroso saluto invece alla coppia che alle 19.23 è entrata e in 2 minuti ha comprato una sveglia da tavolo talmente nuova che il prezzo era di 134.28 euro (ovvero, ovviamente era stato convertito fino ai centesimi dalle lire). Grandi, continuate così, liberatemi con veloce decisionee dagli orologi più vecchi!



Lite fra clienti


STUPENDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Un cliente insulta un altro cliente!!!


24 Dicembre, negozio strapieno, c'erano almeno 5 persone in attesa di essere servite, tra l'altro in media ognuna di ste persone aveva altre due persone appresso per un consiglio. Ga si stava occupando di una famiglia di quattro persone che non si decideva a scegliere (e mi riempiva il locale), io ero con un vecchio che voleva un orologio che unisse una marea di caratteristiche: in acciaio (ma non troppo pesante), quadrante scuro, lancette chiare, data BELLA GROSSA che lui è orbo, e automatico. Uno così ce l'ho, ma fa parte di una collezione limitata della Lorenz e costa 1.500 euro, non era il caso. Dopo un sacco di riflessioni (il problema principale era il datario enorme, di solito la misura è standard, non importa quanto sia grande poi l'orologio), mi viene una illuminazione e, semplicemente, gli trovo l'orologio dei suoi sogni. Solo che era a pila, non automatico. Da qui il problema più grande del mondo: pila = una volta ogni anno e mezzo va sostituita. Si ferma il mondo, in occasione della sostituzione di una pila, lo sapete benissimo. Sto vecchio sclera con la moglie, tira fuori frasi del tipo "Ma io non posso tradire i miei princìpi, io amo gli orologi senza pila!" "Franca aiutami tu, cosa devo fare, questo orologio è perfetto ma è con la pila, come faccio?" "E' la fine" (vi giuro, sono parole riportate pari pari). Tutto questo mentre la gente dietro di lui iniziava a diventare insofferente. Dopo 4-5 minuti di ste cazzate, decide a comprarlo, ma inizia con una nuova solfa:


"Ma eventualmente la pila me la posso cambiare da solo?"

(Ero insofferente pure io a quel punto, e molto sbrigativo)"Mah, sarebbe meglio se lo portasse da noi a cambiare"

"Ma perchè, è difficile?"

"No, è che c'è da svitare e riavvitare la cassa in maniera particolare"

"Finchè si tratta di svitare e riavvitare, me la cavo"


A quel punto un tizio dietro al signore sbotta:

"Ma insomma sono lavori da orologiaio, non si può improvvisare sto lavoro, devi capirlo!"


Il vecchio penso non abbia nemmeno sentito, visto che va avanti:

"Ma allora mi può dare la pila fin da adesso, così quando serve la cambio?"

A me cascano le braccia, gli dico di no, no, no e no. Cotinua a pressarmi con ste richieste, non capisce che NO VUOL DIRE NO.


All'ennesima domanda:

"Ma quindi lo dovrei lasciare per un giorno, per cambiare la pila?"

Da dietro di lui si alza il borbottio fortissimo:

"Ma piantala, rincoglionito! Eccavolo, non si può fare tutte ste domande!".


Wow, era la voce della mia coscienza repressa? Ha detto esattamente quello che volevo dire io, con la stessa dose di volgarità. Wow.


Il vecchio si gira e spero scatti la rissa fra i due clienti, poi vabbè, si compra l'orologio in quattro e quattr'otto. Finalmente.


Tocca poi al cliente innervosito dopo di lui... e mi chiede se gli posso mettere della colla sul cinturino, perchè si è rotto. LOL. Tutto sto casino, sta fretta, per una richiesta impossibile? Stupendo, ho dovuto mandar via anche sto tizio scornato.


Che giornatona piena di soddisfazioni!!! :)

venerdì 21 dicembre 2007

Bamboccione

Come ho già sottolineato molte volte, io non sono qui in negozio per fregare nessuno, mi prodigo nel dare consigli, anche se magari indico un orologio meno costoso, ma che ha le caratteristiche migliori per il cliente. E' per questo che si va in un negozio e non in un centro commerciale, dove ti pigliano a calci nel didietro e non ti fanno sconti.


Detto questo, ieri ho commesso un peccato veniale: un cliente ci ha messo 25 minuti a scegliere un orologio Casio con altimetro e mille altre opzioni, alla fine ha partorito la sua scelta e mentre gli sistemavo ora e data, mi sono accorto che la luce non si accendeva: segno che la pila era un po' scarica, andava cambiata ma avrei dovuto mandarla in laboratorio e far tornare il cliente dopo 3 giorni: avrei perso la vendita, sui 200 euro (era in offerta promozionale, sarebbe costato 250 a prezzo pieno). Allora ho taciuto (sta qui il peccato veniale), dicendo però con un bel sorriso: "Se si dovesse scaricare la pila entro un anno, porti l'orologio da noi con la garanzia e gliela cambiamo senza dover pagare niente."


Stamattina presto mi chiama:

"Sì, ho comprato l'orologio ieri, ma me lo stavo studiando e mi sono accorto che la luce non funziona"

(io fingo sorpresa) "Ah, sì... mi spiace per l'inconveniente, però non c'è problema: mi porti l'orologio e le farò cambiare la pila. Solo che il laboratorio ha chiuso, dovrebbe portarmi l'orologio il 4 Gennaio, e per il 7 sarà pronto."

"Oh cavolo"

"Sì, mi spiace, il laboratorio è già chiuso per le feste... comunque non è niente di grave, è solo un segno che la pila si sta scaricando, la cambieremo senza spendere nulla"

"Uffa però, questo era il mio autoregalo di Natale, e ora non posso usare la luce!"


Vabbè non riporto il resto della telefonata. Io lo so che avevo torto, ma ero ultraaccomodante e sul serio non c'erano problemi. Ma vi rendete conto che uno sui 35 anni, che stava parlando con uno sconosciuto, ha reagito con un "uffa però", e poi si è messo a frignare perchè il regalo di Natale che si era comprato per sè stesso, non si illuminava da subito? Che bamboccione.

E comunque se è un auto-regalo di Natale a cui tiene così tanto, allora avrebbe dovuto aprirlo il 25. Pirla!

mercoledì 19 dicembre 2007

Macabro


Arrivo alle 15.25, scendo dalla macchina, apro il portone, faccio manovra con la macchina, chiudo il portone. Tutto sotto l'occhio vigilissimo di un vecchio, che evidentemente mi sta aspettando (io lo ignoro, fuori dal negozio non dò confidenza a nessun cliente!).

Apro alle 15.30.

Alle 15.30 e 3 secondi il vecchio suona il campanello.


"Aprite alle 15.30?"

"Eh, sì!"

"Ma io sono fuori dalle 15.00!"

(Fa una pausa. forse voleva che mi scusassi, che gli dicessi la prossima volta di chiamarmi a casa e dirmi che lorsignore è arrivato come un pirla mezz'ora prima, così io posso precipitarmi ad aprire in anticipo! Io nella pausa faccio un occhio vacuo e alzo le spalle, per comunicargli "Bravo pirla, mezz'ora fuori al gelo fermo immobile, almeno potevi andare al bar qui di fronte")

"Beh comunque, ho qui un orologio che apparteneva a mio genero, il povero signor Stucchi."

(Altra pausa significativa, nella quale forse si aspettava le mie condoglianze, non so, in questa zona di Stucchi ce ne saranno almeno 200, non ho idea se sto signore fosse morto la settimana prima, dieci mesi prima, due anni... non so chi fosse, non mi sono sbilanciato, ho risposto con un:)

"Ah, sì, capisco."

"Ecco allora, dovrei cambiare la pila"

(mezz'ora al freddo per cambiare una cavolo di pila)

"Me lo deve lasciare fino a domani mattina."

"D'accordo."

"Che nome segno sulla ricevuta?"

"Mah, metta Stucchi, visto che era suo."


Io l'ho trovata una cosa parecchio macabra e insensata. L'importante è che a ritirare l'orologio non venga il fantasma del signor Stucchi, quello mi lascerebbe alquanto traumatizzato.


lunedì 17 dicembre 2007

Fulminate e Folgorate

Ok, allora, stimolato dall'intervento di Ga nei commenti al precedente blog, vi racconto di quella tizia in paranoia per i radiocontrollati. Quella in paranoia per i rapimenti la rimando a domani.


Prima del raccontino, il punto della situazione Dicembrina:

1 - Il proprietario del blog caffeinebomb.splinder.com, detto anche Ga, in Dicembre mi aiuta col lavoro, che ce n'è un casino. Grazie ga e grazie Miss S. che pure lei si impegna.

2 - In realtà, al contrario di quel che dice "anonimo" nei commenti al blog precedente, in Dicembre i matti tendono un po' a sfoltirsi, perchè tutti si ha fretta, pure i matti, quindi è raro che mi tirino scemo con la stessa frequenza di quel che mi succede il resto dell'anno. Ci sono anche, magicamente, meno rompipalle. Non chiedetemi perchè, io me la godo così. Ci sono meno clienti che il resto dell'anno, a livello di ingressi nel negozio, ma la maggior parte è qui per comprare, non per dire cazzate. Bene, molto bene.

3 - Per mia fortuna, gli affari stanno andando bene. Mi serve a salvarmi le chiappe, quindi è cosa buona e giusta.


Però i pazzi ci sono. Sabato stavo vendendo un orologio Radiocontrollato ad un signore. Era eternamente indeciso su due colori, quando i clienti si imambolano così, li lascio da soli per non far sentire loro la pressione del mio sguardo severo, quindi gli lascio in mano i due orologi e faccio altro. Siccome c'era gente, ho iniziato a sentire cosa volevano due tipe, madre e figlia se non sbaglio, non ricordo più. Beh alla fine si focalizzano sui Radiocontrollati pure loro, è la cosa trendy del momento (assieme al fottuto T-Touch, che, ribadisco, costa 550 euro e non è un giocattolo per bambini, anche se nella pubblicità sembra esserlo). Ok, allora pure loro sono indecise su che tipo di radiocontrollato comprare, quando la più vecchia se ne fuori con un:

"Ma non è che gli orologi Radiocontrollati al titanio attirano i fulmini?". Io non so nemmeno cosa risponderle, abbozzo un "Ma no, cosa dice". Lei dice che le ho detto che il Radiocontrollato ha un'antennina interna all'orologio, per ricevere il segnale. E poi aggiunge che sa che le canne da pesca in titanio hanno attirato dei fulmini che hanno ucciso delle persone.

Oh mio dio, e adesso che si fa??? LOL.


Beh le ho spiegato che l'antennina è microscopica e non attira un bel niente, e che alzare al cielo una canna da pesca durante un temporale, titanio o non titanio, è roba da Darwin Awards, non da pescatori o da amanti degli orologi, quindi la signora può stare tranquilla, il marito non morirà fulminato.


Quel che mi scocciava è che la discussione la sentiva anche l'altro tipo, quello che era indeciso su due colori. E si sa che la gente E' PECORA!


Risultato finale: le signore, poco convinte, non hanno preso niente. Il signore indeciso ha detto che era troppo indeciso e non ha saputo scegliere, è uscito a mani vuote. Niente mi toglie dalla testa che se le due rimbecillite non avessero tirato fuori sta paranoia, almeno l'orologio all'uomo l'avrei piazzato.


Andassero al diavolo (tramite folgorazione da titanio, ovviamente).

domenica 16 dicembre 2007

Dicembre

Scusate se non scrive molto in sto periodo, ma PER FORTUNA sono talmente impegnato col negozio che non riesco nemmeno ad accendere il pc. Evviva le vendite di Natale.

Comunque sto raccogliendo nuove storie super-freak, gli aggiornamenti arriveranno improvvisi e devastanti. Come la storia della tizia che teme il rapimento... ehehe.

Spero domani di riuscire a raccontarvela.

Buon weekend - io continuo a lavorare...

martedì 11 dicembre 2007

I soliti discorsi?

Ricordatevi che siamo in un negozio di orologi.

Cosa mi tocca sentire...


****


"No lei mi vede così, ma io sono invalida al 100% perchè mi manca il colon, mi rende tutto così difficile."


Questo per dirmi che sua figlia è allergica al nickel ma non è un mostro.

Non c'era bisogno di scomodare le cartelle cliniche, purtroppo l'allergia al nickel è una cosa sempre più diffusa nel mondo moderno. :(


****


Io stavo sistemando un cinturino davanti ad una cliente di quasi sessant'anni coi capelli rosso fuoco. Forse fuxia. Entra un'altra cliente:


"Ciao Marisa, sai che quasi non ti riconoscevo?"

"Eh sì mi sono tinta i capelli, qualcosa di bello vivace"

"No, non sono i capelli rossi, più che altro ti ho sempre vista con i capelli lunghi, ora li hai raccolti!"

"Eh sì da quando ho la menopausa ho un caldo terribile, non posso sopportare i capelli sul collo."


(Io faccio finta di non aver sentito, di essere concentratissimo sul lavoro...)

lunedì 10 dicembre 2007

Quello che si accontenta

"Buonasera, vorrei un orologio per mio figlio, possibilmente con il cinturino."


Ma in che senso "possibilmente"??? LOL.

Alla fine ha comprato un bell'orologio in saldo, che aveva ancora il prezzo originale in lire. E aveva il cinturino, per fortuna. Quindi, sia lodato il cliente che si accontenta! :)

venerdì 7 dicembre 2007

Lusso estremo!

Oggi ho tenuto fra le mani l'orologio più costoso che sia mai passato da questo negozio, portato da un cliente che sapeva il fatto suo e gentile. Insomma, incredibile!!!





Trattasi di Cartier d'oro, bello pesante, con una marea di brillantini sulla cassa e un brillante bello grosso sulla corona. Ad occhio direi che può costare intorno ai 15,000 euro, ma può essere qualcosa di più.

Dialogo con il cliente:

"Devo cambiare questa pila"

"Sì certo, me lo deve lasciare fino a domani"

"Benissimo, mi sa dire cosa pago?"

"18 euro"

"Pago subito?"

"Nono, al ritiro. Ecco la ricevuta per ritirarlo"

"Arrivederci!"


Non ha pianto perchè doveva lasciare l'orologio fino a domani, non si è lamentato del prezzo, non si è assicurato di non rigargli l'orologio e di stare attenti, non ha rotto le palle, niente di niente. In culo a quelli che per orologi da 50 euro vogliono la pila subito, si lamentano che 5 euro è troppo, e che mi dicono di stare attento a non rigarlo (insomma sostenendo che non so fare il mio lavoro).


PS: fosse andato in un negozio di Cartier, glielo avrebbero tenuto via per 3 settimane e avrebbe pagato 80/90 euro.


martedì 4 dicembre 2007

Come nelle barzellette

Fra i miei clienti ci sono anche dei "tutori delle forze dell'ordine". Sono 3-4, di solito vengono in divisa (insomma parcheggiano fuori ed entrano, o sono di pattuglia a piedi e son comodi a passare), e li riconosco, fra di essi c'è un carabiniere altissimo che è difficile da confondere.

Mi si presenta in borghese oggi, deve cambiare una pila, sa già come funzionano le cose, gli devo fare la ricevuta per ritirare l'orologio domani.


"Che nome segno sulla ricevuta?"

"Mah, faccia CARABINIERE, così mi riconosce"


io scrivo "carabiniere" sulla ricevuta cercando di non ridere o fare commenti. sarà un caso di nome omen: si chiamerà carabiniere di cognome? vuole un monumento al carabiniere ignoto? ...o è "solamente" un carabiniere?

giovedì 29 novembre 2007

Orologi da donna per uomo.

Mi sa che i gusti della gente stanno deteriorando sempre più. Dopo il caso della signora che voleva comprare un orologio da donna per il figlioletto di 40 anni, oggi ci sono stati due casi di persone che hanno comprato orologi smaccatamente da donna, come regali da uomo!


CASO 1. Orologio Morellato con brillantini Swarowsky.





Cliente: ragazzo di etnia direi marocchina.

Entra e mi indica direttamente quello. Lo tiro fuori, se lo rigira, sembra piacergli, la fatidica domanda: "Ma questo è da uomo, vero?"

"Erm... beh sì la misura è un po' grande, ma ha tutti i brillantini, sarebbe un po' particolare da uomo..."

"A me piace moltissimo, prendo questo. E' per mio padre, ha un polso un po' grande, casomai posso portarlo per allargarlo?"

(io impallidito) "Non c'è problema"

Pagato cash e via tutto contento, gli ho fatto pure lo sconto, va.


CASO 2. Orologio Lacoste, quadrante di madreperla, ghiera rosa, cinturino bianco con cuciture rosa, 6 brillatini sulla ghiera.




Cliente: donna sui cinquant'anni.

Entra, mi indica l'orologio in vetrina, glielo mostro, se lo rigira, le piace, mi chiede: "ma questo è da uomo o da donna?"

A me pare sia evidentemente da donna, ma è un cronografo un po' grosso, pensavo fosse per lei e rispondo innocentemente "E' un unisex, come misura va anche bene da uomo, ma con i colori e tutto, è un po' più da donna forse."

"No, perchè è per mio marito che ha un braccio piuttosto magro, i cronografi grandi non li porta, questa è di misura perfetta ed è veramente bello"

L'orologio _E'_ bello, sì, ma è tutto rosa... porca miseria!

Passa qualche minuto in cui faccio di tutto per farle capire che l'orologio non me lo vedo al polso di un uomo, contro il mio interesse le mostro anche un orologio di dimensioni simili della Vagary che costa un/terzo del Lacoste, ma niente da fare.

La mia ultima domanda: "Ma suo marito è una persona molto sportiva?"

Nel senso, questa estate ho visto un sacco di gente al mare che si aggirava con Lacoste Rosa, golfini color pesca sulle spalle... magari il tizio frequenta uno Yacht club e per l'alta società è normale indossare cose del genere.

Comunque, pagato con carta di credito e via contenta.


Io sono allucinato!!! :)

giovedì 22 novembre 2007

A volte ritornano

Oddio che giornatina. Per me un po' stressante, per voi lettori buona, perchè vi riporto in vita ben TRE personaggi di post passati. Son venuti tutti e tre oggi... aiuto.

In ordine cronologico (cliccate sul nome per vedere l'avventura precedente!)


1. La tizia della questione di vita o di morte

E' tornata la tizia che ha bisogno delle sveglie rumorosissime per essere sicura di svegliarsi in tempo per portare la madre in dialisi. Di sveglie rumorosissime con campana ne ha già comprate due, ma evidentemente ne ha bisogno una terza. Peccato che io oggi non ne avessi, le ho finite e sto aspettando che arrivino. Lo sguardo nei suoi era del tipo "ma tu così uccidi mia madre". Lo sguardo nei miei occhi era "ommadonna ancora sta qui, speriamo vada via al più presto". Purtroppo, invece, la rivedrò presto, quando mi arriveranno le sveglie.


2. la signora-zombie di Lunedì

Incredibile ma vero, ma è tornata, alla fine! La signora impellicciata del post qui sotto, che si era attaccata al campanello! L'ho riconosciuta e ne ero intimorito. In effetti lei ha pure detto "Mi scusi per Lunedì, pensavo foste aperti". In quel momento ho avuto un attimo di imbarazzo: cosa dovevo dirle, che non avevo voglia di aprirle? Dirle la verità, che Lunedì è chiuso e che non mi si devono rompere le palle? Alla fine ho optato per un goffo "Eh, il Lunedì siamo chiusi, e se io sono a lavorare nel retro del negozio, il campanello non si sente". Ah e poi indovinate di cosa aveva urgenza urgentissima? UNA PILA. Oh yeah.


3. Il signore sordomuto che vuole la pila subito

Alle 19.23, quando già stavo pensando alla chiusura, arriva il tizio. Devo sottolineare che dalla volta precedente che avevo riportato (31 ottobre), è passato altre due volte con SEMPRE la stessa pantomima: mi chiede a gesti di cambiare la pila subito, io dico che mi deve lasciare l'orologio fino al giorno dopo, lui mi mima che non ci vuole una mazza a cambiare una pila, io gli URLO che me lo deve lasciare per il giorno dopo, lui mi fa segno di scriverglielo che non ha capito bene, io oggi non avevo voglia di scrivermi CHE ME LO DEVE LASCIARE PER IL GIORNO DOPO e questo concetto gliel'ho urlato scandendo bene le parole. Alla fine mi dice "Eh ma mi fa tornare indietro per prenderlo, così?". Oh volpe, se me lo avessi lasciato la volta precedente, stavolta te lo saresti ripreso e avresti l'orologio funzionante. Invece no, sono almeno 22 giorni che se ne va in giro con l'orologio scarico al polso, pur di non lasciarmelo per una fottutissima notte.


lunedì 19 novembre 2007

Attacco di ZOMBIE!!!!!

Avete visto il film "Zombie", quello storico di Romero? Vi ricorderete che c'era una spiegazione (e quindi un sottotesto socio-politico interessantissimo) nel fatto che gli zombie assaltassero il centro commerciale: uno dei ricordi maggiori di quando erano in vita, una abitudine radicata, era passare tutto il giorno in quei cesso di posti. Ok, premessa finita.


Oggi è Lunedì, mio giorno di chiusura. Devo sistemare una quintalata ci cinturini arrivati (prezzarli, sistemarli nei raccoglitori per misura, prezzo, colore, etc), sono venuto in negozio perchè non avevo altro da fare a casa, e mentre ascolto la musica, sistemo i cinturini. E siccome sono nel retro del negozio, tiro su le saracinesche con le sole luci della vetrina accese, così chi passa si guarda la vetrina e magari si fa un pensierino per un acquisto. Le luci interne del negozio sono irrevocabilmente spente: dentro E' BUIO. Come se non bastasse, c'è girato il cartellino chiuso, e non si muove una mosca. Ho anche tirato la porta che separa il resto dal negozio, così nessuno mi vede e si illude che qualcuno gli apra.


Orbene, ecco il risultato di 90 minuti a lavorare così: quattro persone hanno suonato, di cui una ha appiccicato le mani al vetro per vedere se davvero dentro non c'era nessuno. Ma la quinta persona mi ha traumatizzato. Donna impellicciata (io la vedo, lei no, miracoli dei sistemi di sicurezza), suona. Io non la filo nemmeno. Dopo 30 secondi suona di nuovo. Giro la testa per vedere chi è il pirla. Non mi muovo. Dopo un minuto immobile davanti alla porta, suona di nuovo, questa volta una bella scampanellata lunga. Me ne frego. 30 secondi e torna all'attacco, suonando il campanello ogni 2-3 secondi: drin drin drin driiiiiin drin drin. Ci riprova dopo un po': DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN. Poi ha uno sclero totale, passa un minuto a fare drin drin drin drin drin drin, evidentemente incazzata. Io inizio a inquietarmi, fortunatamente lei se ne va. Vi assicuro che ha passato almeno cinque minuti della sua vita a suonare un campanello di un negozio evidentemente chiuso. La cosa mi turba molto.


PS: breaking news: mentre scrivevo sto aggiornamento in diretta, uno (il sesto cretino) ha suonato due volte. Aiuto... ora chiudo e scappo, me la sto facendo sotto con sti pazzi in giro, e nella via non c'è nessuno (il Lunedì son tutti chiusi nella mia via).

mercoledì 14 novembre 2007

Gusti da donna per orologi da uomo

"Devo regalare un orologio a mio figlio di 40 anni, lo vorrei con il cinturino in acciaio, più o meno sui 100 euro"

No problem, ce ne sono molti su quel prezzo. Gliene faccio vedere di stupendi, di citizen e morellato. "Sono troppo grandi". Sottolineo che è la misura classica da uomo, gliene mostro altri. Sono troppo grandi. Son già stanco e le dico allora di dare un'occhiata lei, per vedere se ne trova uno della dimensione giusta.

Guarda per un 5 minuti in negozio e poi inizia a indicare.


(vagary smaccatamente da donna) "E' da uomo?" "No, è veramente piccolo, sta bene solo su donna"


(vagary ancora più smaccatamente da donna, in più dorato) "Questo?" "Da donna."


Torna sui citizen che le avevo fatto vedere prima. Ci sono le misure da uomo e da donna. Da uomo gliela avevo fatto vedere prima. Punta il dito accanto. "Questo potrebbe andare?" "Erm, è la misura da donna."


Alla fine trova un citizen che le piace anche se è troppo grande. Lo sta per acquistare, poi punta su un fossil fatto a braccialetto. "Ma questo non è più carino?" "E' DA DONNA!"

"Eh uffa, ma tutti quelli che piacciono a me sono da donna!"


Quando si fa un regalo, bisogna mettersi dal punto di vista di chi lo riceve... il regalo è per l'altra persone, non per sè stessi! Sta "attempata signora egocentrica" proprio non la voleva capire.

Che angoscia!


In allegato: la foto del secondo vagary :)

martedì 13 novembre 2007

Analfabetismo o cretineria?


Per entrare nel negozio c'è un gradino di tre centimetri verso il basso. Visto che la gente continuava ad inciampiarci (uscendo dal negozio), per evitare denunce all'ammericana (che se uno cade è ovviamente colpa mia), ho messo un cartello "Attenzione al gradino" all'interno della porta - e sicome è meglio abbondare che deficere, ho messo lo stesso cartello anche all'esterno, così che uno non si sloghi la caviglia con questo dislivello di tre centimetri. Questo comporta che una marea di persone simpatiche entrino commentando "Ah, ma il gradino è all'interno, ahaha". Non so cosa ci sia da ridere, ma vabbè.


Fatto sta che:


Oggi arriva una ragazza sui 25 anni. Entrando nel negozio mette il piede lungo e quasi cade. Sta in piedi con un "WOOOPS" seguito da "E dire che c'è anche scritto, di stare attenti al gradino!". Io faccio la mia risatina nervosa come a dire "Se sei imbecille non è colpa mia".

Facciamo la nostra transazione, poi lei tutta contenta va verso la porta, e.... "WOOOPS". Inciampa sul gradino anche uscendo! E mi saluta dicendo "E dire che c'è scritto anche dentro, di stare attenti al gradino!".


Eh, appunto. Non sai leggere, hai la memoria corta, o sei cretina proprio? Basta che non ti fai male, eh!

sabato 10 novembre 2007

Orologeria di Quartiere

Ecco cosa succede a cercare di simpatizzare col cliente e dargli corda un minimo. Dialogo riportato pari pari. Riporto anche i convenevoli perchè ovviamente non va mai bene che la pila sia pronta il giorno dopo, ma il punto è un altro...


"Allora, sì, per la pila mi deve lasciare l'orologio fino a domani mattina."

"Ah, non me lo fa subito?"

"No mi spiace, è una cosa che fa il tecnico la sera, e vuole me lo deve lasciare e viene pronto per domattina"

"Ma io abito nel quartiere xxx, mi è scomodo venire in centro tutti i giorni"

"Beh ma può anche passare dopodomani, non deve venire per forza domattina"

"Sì ma dal quartiere xxx servono due pullman per venire in centro"

"Eh, lo so, anche io sono del quartiere xxx, anche se di solito vengo al lavoro in moto"

"Ah, è di xxx? Ma allora non potrebbe portarmi l'orologio domani sera? Magari ci troviamo al McDonald's, così non deve stare a cercare la via, mi farebbe un gran favore."

"No mi spiace, non facciamo consegne a domicilio, e poi domani sera vado a un concerto."

"Vabbè ok, allora passerò fra tre-quattro giorni a ritirarlo."


E finalmente! Figuriamoci se incontro una cliente dopo il lavoro, per ricevere un pagamento di 5 euro. Alle 19.30 io stacco, e fanculo tutti!

martedì 6 novembre 2007

CASIO: il lapsus rivelatore?

Signorina sui 40. Piacente.


"Buongiorno, vorrei vedere un cazzo di quelli che ci sono in vetrina"


Trascorrono 3 secondi di gelo, in cui lei pensa "Ma davvero ho detto cazzo anzichè casio, o mi sono confusa?", e in cui io mi mordo la lingua cercando di fingee che sia tutto ok.


Alla fine optiamo per il "ah no, non è successo veramente", lei vede il suo orologio casio e se lo compra pure. Chissà per farci che ;)

mercoledì 31 ottobre 2007

Old School Money

Premessa: io non sono in negozio per fregare nessuno. Soprattutto sti vecchi che tanto mi rompono le palle. Solidarizzo con loro, capisco la pensione minima, solo che non capisco perchè devono venire a rompere le palle a me.


Entra una signora bella anziana come è la media dei miei clienti, comprensiva di bastone per camminare. Vuole un orologio con i numeri belli chiari e poco costoso. Glieli mostro, quelli dai 27 ai 55 euro. Lei si fissa su uno da 110 euro che vede lì accanto. Continuo a dirle che è caro, le mostro anche altri modelli appena arrivati, sempre sui 55. No, lei vuole quello. Ha pure il polso enorme e le devo montare un cinturino extra-long, che costa di più. Le dico che le faccio pure lo sconto, e in tutto vengono 100 euro tonde (anzichè 125 - le ammortizzo comunque tenendomi il cinturino originale smontato), dai. Lei dice sìsì, io le chiedo ancora se va bene.

Non so, intuivo che stessi perdendo tempo...


Monto il cinturino, faccio la garanzia, tutto a posto. Paga con un biglietto da 50. Le dico che me ne servono altre 50. Lei dice che le avevo detto che l'orologio costava CENTOMILA LIRE, e che insomma 100 euro sono un po' care, son quasi duecentomila lire.

Ma cazzo!


Beh alla fine ha tirato fuori anche gli altri 50, magari è una vecchia ricca solo messa male fisicamente, non lo so, alla fine a me spiaceva averle preso 100 euro quando lei aveva premesso che voleva spendere poco (quando le avevo detto che gli orologi partivano da 27 euro sembrava presa bene). Ma più che dirle 7-8 volte "guardi che questo costa il doppio" "guardi che è molto costoso" "guardi che non è di quelli che costano 27 euro".... cosa ci devo fare?

E in più, la beffa delle centomilalire. Benvenuti nell'old school.

martedì 30 ottobre 2007

Saldi: ma cosa c'è sotto?


Oggi inizia la vendita promozionale su una marea di orologi. Quando sono subentrato nel negozio, l'anno scorso, ho trovato un magazzino veramente troppo pieno, sono tutti soldi immobili, su orologi che rischiano di diventare vecchi, ma anche su orologi sempre belli che non mi va che prendano polvere. Ci sono sconti dal 20 al 50%, c'è la possibilità di fare ottimi affari su ottimi orologi, oltre alla fuffa.

Oggi entra una cliente presa bene dalla vendita promozionale. Inizia subito:


"Ma come fate la vendita?"

(non le ho dato risposta, cosa dovevo dirle?)

"Ma lo sconto è sul prezzo di listino?"

(ho capito così che era malfidente, pensava avessimo gonfiato i prezzi per poi scontarli. ma vaffanculo.)

"Ma cosa c'è sotto?"

(ahaha nemmeno a questa ho dato risposta, io sorridevo e faceo dei rumori, ma non erano risposte a ste domande... che razza di domanda è "cosa c'è sotto?")


Ha adocchiato un orologio di quelli che fai un affare, un citizen da immersione che costava 222 euro, a 111. Dopo mezz'ora torna col marito, a entrambe piace l'orologio, concordano che è un affare, e riprende la litania:


"Ma come mai sono così scontati?

Ma funzionano?

Ma lo sconto è sul prezzo di listino?"


OH CAZZO! COMPRA O VATTENE!


E infatti alla fine, nonostante fossero d'accordo che era un affare su un bell'orologio... erano diffidenti e non hanno comprato. Ma guarda un po' le teste di cocco che ci sono in giro. Che stress!


PS: però un orologio bruttino al 30% di sconto l'ho già venduto. E' un inizio... uno in meno!

venerdì 26 ottobre 2007

Domanda Legittima

Signora sui 60 viene a ritirare l'orologio a cui ha fatto cambiare la pila. Tutto a posto, mi paga, sta per uscire, ma si ferma sulla porta,. si gira e mi chiede:


"Ma qui li vendete anche gli orologi, o li riparate soltanto?"


Mah. Con i circa 400 orologi esposti nelle vetrinette, le pubblicità di orologi, e balle varie, voi che dite?

E' una domanda per Randal Graves? :)

martedì 23 ottobre 2007

Disgustorama

Riferendomi al post precedente, giusto per essere chiari e darvi un esempio, stamattina mi è capitato fra le mani uno degli orologi più disgustosi mai visti. Qui sotto - giuro che non è tirato fuori da un relitto marino, il cliente l'ha tolto dal polso e mi ha detto che doveva cambiare il cinturino. Disgustorama!








Ho messo su i guanti usa-e-getta perchè sta merda non la sfioro, con le mani. Ma i miei strumenti la toccano eccome... e con uno di quegli strumenti mi ha forato la mano Sabato. Pregate per me...

lunedì 22 ottobre 2007

Ahia

Sabato pomeriggio stavo allargando il buco di un cinturino di pelle, per infilarci un'ansa grossa, quando lo strumento che stavo utilizzando (descriviamolo come uno spillone gigante in stile voodoo) ha trapassato la pelle del cinturino e ha infilzato il mio pollice, trapassandolo da parte a parte (in orizzontale, non da una parte all'altra della mano). E' entrato sottopelle, ed è uscito dall'altra parte.

Ho mollato tutto, sono corso a disinfettarmi perchè gli attrezzi con cui lavoro sono fra i più digustosi che si possano utilizzare (avete presente quanto sporco si può accumulare sulla cassa dell'orologio, a contatto col polso?).

Bagno nel disinfettante, ho fatto uscire tutto il sangue schiacciando la ferita, ancora disinfettante, cerotto, bacino.


Ora il dito si sta sgonfiando e si vede nettamente il tunnel scavato dallo spillone. Mi chiedo se avrei dovuto fare l'antitetanica. Se perrò notate degli erori di batitura in qvesto postt, fors è il dito che non reagise più. Aiuto.

mercoledì 17 ottobre 2007

Le scoregge fan sempre ridere


Ahahah. Padre e figlia di 4-5 anni, il padre deve chiedere un prezzo di un orologio. Glielo mostro, tutto ok. Escono, mentre la porta si chiude colgo questo frammento di dialogo rivolto alla figlia:


"Amore, ma hai fatto un peto, dentro?"


In effetti la risposta è sì, aveva fatto un peto.

LOOOOL.

martedì 16 ottobre 2007

Non posso nemmeno tagliarmi i capelli...

Oggi sono andato a tagliare i capelli. So che non fregherà a nessuno, ma sono andato alle 15.05, parcheggiando ovviamente nel cortile dietro al negozio, e sono tornato alle 15.29. Alle 15.30 ho tirato su la saracinesca, entra immediatamente una signora un po' seccata, perchè mi dice:


"Pensavo aprisse prima, l'ho vista arrivare alle 3 e pensavo aprisse subito, mi ha fatto aspettare mezz'ora!"


Oh aquila, innanzi tutto mi hai visto entrare e non mi hai visto uscire 1 minuto dopo? E poi, se sai che il negozio apre alle 15.30, non sarà mio diritto arrivare all'ora che voglio e farmi i fatti miei fino all'ora giusta?

Assurdo... come sempre. E come sempre doveva lasciarmi una pila.

venerdì 12 ottobre 2007

...Ma era una prostituta?

Entra una signora (massì, chiamiamola anche MILF) con un orologio da muro dell'Oktoberfest. Ecco la domanda assurda di oggi.


"Scusi, c'è un modo per fare andare le lancette al contrario, in modo speculare? No, sa, questo orologio è un bellissimo ricordo e ce l'ho appeso sopra al letto, ma quando sono a letto lo posso vedere soltanto guardandolo nello specchio di fronte, e quindi faccio un po' di confusione con le ore, visto che è ribaltato. Se magari si potesse fare in modo che le lancette vadano al contrario...?"


Mia risposta lapidaria: "Er, no, signora, non è possibile invertire il meccanismo dell'orologio, mi spiace."


Miei pensieri tenuti per me e che condivido solo con voi: necessità di guardare l'orologio a letto. Grande specchio davanti al letto. Sarà mica una prostituta una massaggiatrice? LOL.

Commento laterale: ma che cazzo di richiesta assurda.

mercoledì 10 ottobre 2007

A Matter Of Life And Death

Massì, una bella citazione dall'ultimo album degli Iron Maiden, per raccontarvi dell'ultima puttanata che mi è toccato sentire. Vi sottolineo subito che tutto quello che mi ha detto la cliente, è stato pronunciato con il tono più serio possibile, non c'era ironia, citazionismo, voglia di vivere alla leggera.


Allora, c'è una signora che deve fare la dialisi, ha tre appuntamenti la settimana. Deve ovviamente arrivare in ospedale in orario. Ok.

Una decina di mesi fa la figlia le ha comprato una sveglia che deve svegliare non solo la signora, ma tutte le persone della casa (che dormono in altre stanze). Mi disse che deve essere una sveglia fortissima perchè è un caso di vita o di morte.


Oggi è tornata per mettere la pila nuova, perchè era passato quasi un anno, e non potevano permettersi di perdere "un appuntamento con la vita o la morte". Mi complimento per la sua previdenza, in effetti cambiare la pila prima che si scarichi è cosa saggia. Vado a prenderle la pila (ovviamente per una sveglia la cambio subito!), lei si lamenta perchè non è della stessa marca che c'era nella sveglia quando gliel'ho venduta, dice che magari se la pila è di un'altra marca, potrebbe non svegliarsi sua mamma e perderebbe "l'appuntamento con la vita o la morte". Le dico di non preoccuparsi, e che anzi le Energizer sono la marca più longeva di pile. Gliela metto, sistemo l'ora, tutto a posto, lei tutta contenta (come potrebbe essere contenta Morticia Addams) mi fa: "Allora possiamo affidarci per il nostro appuntamento con la vita o la morte?"


Sì, signora, potete affidarvi. Magari cambierei anche la pila del disco rotto che ha in bocca, in 3 minuti ha citato sto problema di vita o di morte 3 volte, e poi magari mi darei una rallegrata.

venerdì 5 ottobre 2007

La freccia grottesca

Allora gente, attenzione alla foto qua sotto, studiatene i dettagli più "nascosti".


Sulla sinistra vedrete il campanello da suonare per entrare nel negozio. Subito accanto, la freccia che indica che c'è un campanello da suonare. E sotto la freccia, per i clienti più ritardati e rompipalle, pure un cartellino "suonare e attendere", che certi si attaccano al campanello e non la finiscono finchè non apri.

Ecco, avete visto bene? Ottimo. Quello è il campanello DEL NEGOZIO ACCANTO AL MIO. Non il mio. Il negozio a destra.


Oggi suonano alla porta del mio negozio, una sciura con capelli rossi improponibili ma per il resto dell'aspetto normale - ovvero senza segni di squilibrio mentale. Mi guarda interdetta perchè le apro. Apre la porta, e mi dice "ma io devo andare nel negozio qua di fianco!". Io le mostro la mia faccia migliore con l'espressione "E allora che cazzo suoni a me?". Lei capisce la mia faccia e spiega:


"Beh c'era la freccia e c'era scritto di suonare, e allora ho seguito la freccia e sono arrivata qui e ho suonato! Ma questo non è il negozio in cui volevo entrare!"


Inspirate a fondo e cercate di coprendere tutti i retroscena di questa vicenda. La signora ha visto una freccia che indicava il campanello lì accanto (a circa 0,5 centimetri dalla freccia), ma lei l'ha presa alla lunga, ha seguito la freccia fino al primo campanello disponibile sulla sinistra, ovvero il mio, che si trova a circa 6 metri dalla porta a cui lei voleva suonare (e in mezzo c'è pure un cancello!), e l'ha suonato.


Tutto questo è grottesco, penso di aver toccato con mano il fondo della stupidità umana.

mercoledì 26 settembre 2007

Mancia???

Erm... oggi un tizio mi ha dato la mancia!!! Gli ho cambiato cinturino e anse al volo, doveva darmi 15 euro, me ne ha mollate 20 e non voleva il resto. Ha detto cose tipo "Quel che è giusto è giusto" (il che non aveva senso, in effetti), ha insistito, e alla fine oh, cosa dovevo fare, me li sono tenuti.

Mi vien da svenire a pensarci. Un cliente gentile! Ok, fuori di zucca perchè non avevo mai sentito di mance date in un negozio, ma comunque un cliente gentile!


Oddio.

venerdì 21 settembre 2007

Burocrazia portami via

Ma porca puttana.

A fine ottobre voglio fare una svendita, ho troppi orologi in magazzino e me ne voglio liberare, in altre parole farò dei SALDI dal 20 al 50%. Per la più tipica delle ipocrisie italiane, però, non posso scrivere sui volantini pubblicitari la parola "saldi", e vorrei sapere quali parole sono autorizzate e quali no. Per questo, devo rivolgermi all'ufficio dell'annonaria.


Lunedì: vado alla sede dell'annonaria. Il palazzo è chiuso, c'è scritto che da luglio tutti gli uffici si sono trasferiti presso il comune. Ok. Vado in comune. Due impiegate dell'ufficio del commercio del comune, alla richiesta "ho bisogno di informazioni riguardo ad una vendita promozionale che devo fare", di guardano come per dire "ma sto qui che cazzo vuole", e mi dicono che devo chiedere all'annonaria. Che scoperta. Comunque, la sede dell'annonaria adesso è presso i vigili. Ok. Vado dai vigili. L'annonaria è aperta con i seguenti orari: martedi e giovedi: 18.30-19.30; mercoledì e venerdì: 15.30-16.30. Per essere un ufficio al servizio dei commercianti, fa un bel servizio del cazzo: fa orari da negozio!


Giovedì: metto sulla porta del negozio il cartello "torno subito" alle 18.25. Alle 18.35 sono all'ufficio annonaria. Chiedo di loro, la reception mi dice che non ci sono. Chiedo di rintracciarli. Mi dicono che se non ci sono non ci sono. Da quel che ne so, è abbandono di ufficio pubblico. Me ne torno in negozio incazzato nero.


Venerdì: Alle 15.35 sono alla reception. La receptionist mi dice che l'ufficio annonaria non è lì in realtà, ma nella sede distaccata, a 200 metri di distanza. Vado alla sede distaccata a 200 metri di distanza. Chiedo alla reception dell'ufficio annonaria. Mi dicono che è nella sede della polizia, ovvero da dove provengo. Chiedo se mi sta pigliando per il culo, la receptionist si incazza. Non tanto con me che sono volgare, ma con la collega che non sa nemmeno dove si trova un ufficio nel suo edificio. Torno incazzato alla sede della polizia. C'è un uomo alla reception. Forse i loro pre-cogs hanno captato le mie intenzioni omicide. Chiedo dell'ufficio dell'annonaria. Quello fa una faccia tipo "ommadonna", poi chiama un numero. Non risponde nessuno a venti squilli. Il tizio mi dice che probabilmente sono fuori a fare indagini. Indagini??? Boh. Mi lamento che devo tenere chiuso il negozio per andare da loro, e se c'è scritto un orario, lo dovrebbero rispettare in ufficio, le indagini possono farle in altri momenti (tipo le altre 7-8 ore di lavoro... o lavorano 1 ora al giorno???). Alla fine il tizio si rompe le palle e mi dà un telefono a cui prendere appuntamento. Ovviamente al telefono non risponde nessuno.


Tutto questo solo perchè ho bisogno di una informazione per fare le cose seguendo le regole. Ma vaffanculo burocrazia italiana, vaffanculo polizia, vaffanculo statalismo, vaffanculo ufficio annonaria. Se prendo una molta perchè ho usato la parola sbagliata nella pubblicità poi chi la paga? Voi? Minchioni.

sabato 15 settembre 2007

Scherzo??? NO!


Dialogo fra me e il cliente, così come è avvenuto. Riguarda un orologio tutto d'oro automatico, valore approssimativo 3,500 euro, ad occhio.


"Questo orologio mi rimane indietro tre/quattro minuti al giorno, me lo può regolare?"

"Nessun problema, abbiamo un laboratorio apposta. Me lo deve lasciare, ci vogliono circa 15 giorni, il preventivo è circa sui 100 euro."

(Mi guarda negli occhi come John Wayne)

"Lei sta scherzando, vero?"

(Lo guardo negli occhi come Clint Eastwood)

"No, non sto scherzando e la prego di NON andare avanti, se non le sta bene quello che ho detto."

"Ma no, lei sta scherzando. Il mio orologiaio me lo sistema al momento, e non mi fa pagare niente."

"Beh ma allora vada dal suo orologiaio, se fa di questi prezzi! Vada, vada pure, però non torni più grazie, eh! Arrivderci!"


Ovviamente il cretino non ha seguito il mio consiglio di stare zitto, e ha dovuto sparare la sua cazzata. Innanzi tutto non capisco perch se ha un "suo" orologiaio, è venuto da me. E poi trovatemi qualcuno che lavora gratis E riesce a fare "al momento" un lavoro che richiede almeno un'ora di tempo, fra smontare gli ingranaggi, trovare il problema che causa il ritardo, e rimontare il tutto.

Ma va a cagare pure tu, pezzente mentitore. Avanti il prossimo.

martedì 11 settembre 2007

LE DUE PILE DI SCROOGE

Cambio le pile del telecomando della macchina a un vecchio barbuto. Già ha da questionare che le pile dentro sono due anzichè una, come se fosse colpa mia, o come se lo volessi fregare dicendogli che sono due anzichè una. Vabbè.

Ma poi il tocco di infima classe: mi chiede indietro le pile vecchie (scariche). A me non cambia niente dargliele, rispondo cortesemente con un "Sì, le servono ancora?" (detto in tono gentile, non ironico, ero curioso di sapere per cosa le avrebbe usate).

Risposta: "No, è che ho letto su una rivista che da voi commercianti passa un addetto del Comune a ritirare le pile scariche, e in cambio vi danno pile cariche o soldi, e allora a questo punto preferisco trovare un posto di riciclaggio e lasciarle a loro."


Ma pezzo di merda fumante, levati dal mio negozio... cioè sto stronzo di settant'anni preferisce prendersi la briga di cercarsi un cassonetto per il riciclo delle pile (e son veramente pochi), oppure buttarle civilmente nella spazzatura (cosa DANNOSISSIMA per l'ambiente), piuttosto che rischiare di far "guadagnare" a me circa 0.02 centesimi con le sue pile riciclate e aiutare l'ambiente con il programma di riciclo. Sì, il Comune passa ogni due mesi e per ogni chilo di pile usate (e per fare un chilo di pile da orologi, ce ne vogliono, boh, tipo 300...), mi dà dieci pile nuove. Wow che guadagno che ci faccio, con le due pile del vecchio mi sarei potuto permettere le vacanze di Natale, ora non potrò più andare in ferie.


Ma vecchio taccagno egoista... ma vaffanculo pure te, va.

venerdì 7 settembre 2007

Consiglio ai commercianti

Consiglio a chi, per lavoro, intrattiene rapporti con il pubblico: NON BEVETE la Pepsi Twist, fa ruttare di brutto!!! E' una storia tragicamente vera: in una semplice frase ad un cliente ho dovuto mascherare tre rutti.


D'oh!

martedì 4 settembre 2007

Chi fermerà la musica?

"Chi fermerà la musica?", si chiedevano i Pooh.

Beh io la risposta ce l'ho: I MIEI CLIENTI!


Oggi stavo sistemando un cinturino (quindi ero nel retro del negozio) mentre il cliente aspettava. Entra un altro cliente, gli urlo buongiono e riprendo il lavoro. Mentre lavoro fischietto. Il secondo cliente mi dice che ha bisogno di cambiare una pila. Gli dico di aspettare. Lui mi risponde che pensava che stessi perdendo tempo nel retro del negozio, visto che stavo fischiettando anzichè lavorare.


Il cliente è fortunato che non gli ho risposto. E la pila gliela cambio fra due giorni anzichè uno. Fai il pirla? Ti becchi il trattamento speciale.


giovedì 30 agosto 2007

FBI: il ritorno!!!

Oggi è il mio compleanno. E per festeggiarlo in maniera (in)degna, chi è venuto a trovarmi? L'eroe di tutti i lettori affezionati di questo blog, il SIGNOR FBI! (Per chi si fosse perso le sue precedenti avventure, potete leggerle cliccando qui, e da oggi gli creo anche il suo tag apposito, visto che tanto una volta al mese viene a spararmi le sue cazzate. E tenetevi forte che oggi ne ha detta una MERAVIGLIOSA.

Come da suo rituale, mi ha fatto tirare fuori i cinque orologi tutti uguali, mi ha chiesto conferma del prezzo con lo sconto, solite cose (tanto poi non compra niente). Poi il colpo di genio commovente.

"Ok perfetto, me li tenga da parte che dovrei passare settimana prossima a prenderli. Verrò entro il weekend, perchè Sabato e Domenica vado in trasferta: sarò a Monza in occasione del Gran Premio, e ho bisogno di un bell'orologio visto che andrò sulla pista. Sa, molte di quelle macchine in gara sono mie. Intendo dire che il motore con cui gareggiano, ho aiutato io a costruirlo, modificando il classico motore a scoppio. Quindi devo fare bella figura con questi orologi che prenderò. Grazie."

BUAHAHAHAHAHAHAHAH!

lunedì 27 agosto 2007

Euro

Oggi un cliente si è depresso perchè gli ho detto che siccome non era spento a causa di un problema di pila scarica, il suo euroconvertitore era da buttare, e non sapeva dove trovarne un altro.


Ma porca miseria... l'Euro è moneta corrente da SEI ANNI, sarà il caso di smetterla di fare le conversioni per scoprire quanto si spa spendendo in lire?


Che poi l'euroconvertitore moderno dovrebbe avere il cambio attuale: 1 euro=750 lire.

Nemmeno più 1.000 lire. 750. Tutto è fottutamente troppo caro.


Rivoglio i fiorini ungheresi.

venerdì 24 agosto 2007

Rientro

Uff. Oggi si ricomincia a lavorare. Mi accorgo che ho dimenticato il mio orologio a casa, mentre al polso porto ancora il pass per fare le foto al festival in Ungheria dove ho trascorso sette ottimi giorni.


Vorrà dire che se viene qualche rimbecillito, entro domani lo fotografo e mostro al mondo intero le foto.


Auguratemi buona fortuna, quest'anno ne ho lavorativamente bisogno. Buon ri-inizio a tutti!

domenica 5 agosto 2007

Vacanzeeee!

Ok. Vhiuso il negozio, stasera parto per Budapest, riapro fra 20 giorni.


Arrivederci, cari clienti scassapalle, se qualcuno magari vuole anche perdere l'orologio in spiaggia (o inondarlo di acqua marina)... poi ci vediamo in Settembre per tante belle vendite! :)


Un buon agosto a tutti!


sabato 28 luglio 2007

Mad Dog

Cazz.....................

Un cane mi ha pisciato sul pavimento del negozio. Ma che cazz.


La cosa che mi fa girare le palle è che io non me ne sono accorto, perchè l'ha fatto nel punto cieco dietro al bancone, io non vedo lì, e la zoccola della padrona NON HA DETTO NIENTE!


Se n'è andata così, sono stati i clienti dopo a dire "ma co'è bagnato qui".

Che gente di merda che c'è in giro.

venerdì 13 luglio 2007

Fai-da-te

Oggi viene un tizio con un orologio Casio di quelli con altimetro, bussola e barometro. Sono veramente orologi complicati e delicati, la pila la faccio cambiare in laboratorio e ci vogliono cinque giorni, visto che poi bisogna anche smontare la plastica della cassa, e in generale se tocchi qualcosa di sbagliato nel movimento, mandi a fanculo i sensori e ti giochi l'orologio. Meglio lasciar fare agli esperti insomma, sto orologio è proprio ostico e lo comunico al cliente.


Ovviamente il tizio parte domani e non può aspettare e se ne va. Torna dopo un po' chiedendomi se magari le pile io ce le ho, che ci pensa lui a sostituirle. E' come andare dal meccanico e dire "Ah beh, se lei non ha tempo di sistemarmi il carburatore, me ne dia uno che ci penso io". Se non è il tuo lavoro, cosa ci metti le mani a fare? L'orologio lo distruggi, così. Giusto settimana scorsa ho riconsegnato aperto un orologio che mi era stato portato, per mostrare il massacro che il cliente aveva fatto cercando di cambiare la pila da solo. L'ho fatto vergognare mentre gli dicevo che grazie alla sua genialata, l'orologio era irreparabile.


Tornando al cliente col Casio, se n'è andato con le pive nel sacco di nuovo. La prossima volta magari si sveglierà prima. O magari si perderà in montagna, senza la bussola dell'orologio.



martedì 10 luglio 2007

Un bel parcheggio

Oggi tiro su la saracinesca e cosa mi trovo? Un imbecille che ha parcheggiato così e se n'è andato a far shopping:




Appena vista la genialata, che costringeva i clienti a entrare strisciando contro la vetrina, ho pensato tre cose in successione:

1 - Bestemmie varie

2 - "Oh wow, mi sento molto CLERKS, dovrò appendere un cartello "YES, I ASSURE YOU WE'RE OPEN" (se avete visto il film capirete)

3 - Devo scattare una foto per metterla sul blog

4 - La foto la mando anche al sito ParcheggiMale

5 - Se fra 5 minuti non me la leva, la rigo e poi chiamo i vigili.


Maledizione, è tornato dopo 10 minuti il tizio ma stavo servendo e non potevo uscire urlando complimenti nel bel mezzo della vendita. Cavolo!!!!

venerdì 6 luglio 2007

Vendetta Sonora

Una tizia sui 45 anni si ATTACCA al campanello per entrare. Non è che suona, proprio mette lì il dito e non lo stacca finchè non arrivo. Risultato: un 7-8 secondi molto fastidiosi di RRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNNNGGGGGG.


Arrivo, metto il dito sul pulsante per aprire la porta, la guardo fisso e... mi attacco al pulsante e le produco un 4-5 secondi di fastidioso BZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZTTTT.


Lei rimane evidentemente scossa.

Occhio per occhio, baby.

martedì 3 luglio 2007

Indeciso cronico

Caro ragazzo sui trentacinque anni, tutto perfettino e sicuramente con un lavoro migliore del mio.


Caro indeciso cronico che vieni con la fidanzata per scegliere il tuo orologio da massimo cinquanta euro, e vai in crisi mistica quando ti mostro tre modelli, tenendoli in mano come se fossero l'ultima prova del Graal di "Indiana Jones e l'Ultima Crociata" e tu dovessi decidere quale è quello giusto, e se scegli quello sbagliato muori.


Caro sottomesso che ti piace di brutto un modello ma proprio alla tua ragazza non piace e quindi non lo puoi comprare.


Caro imbecillone che sei stato VENTICINQUE minuti nel negozio tenendo in mano gli orologi cercando di capire quale potesse appagarti, e poi alla fine dici con un tono da femminuccia "Uhm proprio non riesco a decidere", e mi sembra che la tua ragazza si stia incazzando perchè a te l'orologio serviva oggi e lei non ha voglia di venirti ad aiutare a scegliere un'altra volta.




Carissimo, sappi che per tutto il tempo ti ho preso mentalmente per i fondelli per la tua totale assenza di testicoli. Peccato poi che "il bel gioco duri poco", e ora della fine mi ero depresso, nel vederti così incapace di prendere una decisione semplicissima. Non tornare mai più, mi raccomando!

venerdì 29 giugno 2007

Zio Cane

Ma zio cane, questa fa quasi il paio con il biciclettaio del post precedente. Mi suona una con passeggino e cane appresso. Apre la porta ma non entra, mi chiede al volo se le posso cambiare la pila subito (NO!), nel frattempo il cane entra in negozio, attraversa il negozio, prende la porta per il retronegozio, lo attraversa tutto, e se ne esce dalla porta che dà sul cortile interno. E io lo devo andare a inseguire e far notare al signor cane che deve andarsene. In negozio avevo altra gente che stavo servendo, e mi è scazzato parecchio.


So che Viga non approverà, però il guinzaglio quando vai nel centro di una città, dovrebbe servire a qualcosa, no? Soprattutto se hai pure un passeggino al traino.

mercoledì 27 giugno 2007

Ladri di Biciclette?

Suonano alla porta del negozio. C'è un tizio che tiene una bici.


"Scusi, devo comprare un cinturino, mi sono dimenticato a casa il lucchetto e ho paura che mi rubino la bici, posso entrare con la bicicletta?"


*espressione basita*

sabato 23 giugno 2007

Gentilezza mal ripagata

Ad una ragazza hanno regalato un orologio Fossil per Natale. Me lo porta una decina di giorni fa veramente messo male, non so cosa ci abbia fatto ma l'ha trattato veramente male, tutto sfrisato il vetro, smangiato l'acciaio del cinturino... comunque, il problema è che non andava (secondo me perchè è caduto) e nella infinita magnanimità della Fossil glielo hanno cambiato con un nuovo (stesso modello). A volte le ditte sono gentili così. Altre volte sono realiste e mi dicono di mandare a dar via il naso il cliente perchè l'orologio conciato così è sintomo di qualcosa che va al di là del difetto di fabbricazione. Bene, sta ragazza anzichè baciarsi i gomiti che al posto del suo rottame le han dato l'orologio (stesso modello) uguale, che fa?

Mi rompe le palle dicendo che secondo lei le han dato un altro orologio diverso!!! Le ho mostrato subito la sua garanzia, con su scritto il modello, e le ho mostrato la bolla d'accompagnamento dell'orologio nuovo che riportava lo stesso codice. Lei ancora non era convinta (diceva che il quadrante era più luccicante prima!), le ho tirato fuori il catalogo e le ho mostrato che a quel codice, corrisponde quell'orologio, c'era la foto, più di così non potevo fare. E lei cosa dice? Siete pronti???


"Ma su questa foto l'orologio è più piccolo, ecco cosa c'è di diverso, questo orologio che mi sta dando è più grande!"


Testa di cazzo, un catalogo mica ha su gli orologi a grandezza naturale!!!!!


Alla fine è andata via ancora convinta che per qualche complotto mondiale, io le avessi dato un orologio simile, ma più grande e meno luminoso.

La ragazza aveva 18 anni. Crescerà bene.

lunedì 18 giugno 2007

Ginone Pilotone

Sabato ho tenuto il negozio chiuso perchè mi hanno mandato in missione segreta & speciale a Londra.

Al ritorno in aereo stava seduto accanto a me un bel rompipalle che mi vedo bene ad entrare nel mio negozio facendo il saputello per poi venir spedito via a calci nel sedere. Racconto le sue gesta qui perchè è un po' un "gino pilotino" anche lui, come quel famoso cliente che voi tutti già amate/odiate (le sue avventure le trovare nei post precedenti!).


Ok, c'è una turbolenza in atto. Niente di che, si vibra un po' ma davvero niente di grave, il tempo è bruttino e noi stiamo attraversando un lungo cumulo di nuvole. Lui chiama ad alta voce il suo amico, seduto due file più in là, e dice serissimo:

"Sauro, ma sai che se volassimo cinque metri più in alto, saremmo fuori dalla nuvola e le vibrazioni finirebbero?"

Lo prendo per un pirla e lo ignoro, se non fosse per il fatto ESILARANTE che il genio ferma uno degli steward e gli dice esattamente la stessa cosa, chiedendo perchè il pilota non volasse un po' più in alto. Risposta dello steward:

"Non so, io non sono pilota, se vuole possiamo andare dal pilota e sentire lui cosa le risponde?"


Risultato: tizio sbiancato e zitto, anche se dopo si lamentava anche del fatto che ci hanno fatto uscire dal retro dell'aereo e non dal davanti. Se non sbaglio diceva che doveva andare a Monfalcone, comunque spero che non capiti mai nella mia zona, questo ginone pilotone espertissimo di aerei. Si sa che a 5000 metri d'altezza, 5 metri in su bastano per cambiare le sorti del volo! :)

mercoledì 13 giugno 2007

Selezione all'ingresso


Sulla porta del negozio c'è scritto "SUONARE". C'è pure un bel campanello in evidenza. Molti sbadatoni non se ne accorgono. Io ho adottato un sistema di selezione naturale: di solito sto nel retro del negozio a usare il pc o sistemare orologi, se qualcuno cerca di entrare ovviamente lo sento. Spingono la porta, ci prendono una facciata, provano a toccarla. Io li sento e li vedo, loro non mi vedono.

Se non riescono a capire che devono suonare per entrare, la selezione all'ingresso, come nei locali più chic, mi spinge a non andare ad aprir loro. Non meritano di entrare nel negozio. A volte li sento dire "ah, ma ha già chiuso?" (alle 17.30), o bestemmiare un po'. Me la rido.


Bastardo? Sì, certo. E anche sadico.


PS: per riprendere la famosa battuta "C'è Selezione all'ingresso" - "Ah beh, allora abbiamo anche qualcosa da leggere", chiedo pubblicamente: Ma "Selezione Dal Reader's Digest" (solitamente accorciato in "Selezione") esiste ancora? Quei bei libbricini da spiaggia con il meglio dei settimanali...

giovedì 7 giugno 2007

"Devo pagare"

Il seguente dialogo mi ricorda "Non ci resta che piangere", il classico sketch "Dove andate? Si ma quanti siete? Un fiorino". Autismo totale.


Entra una sciura.


"Buongiorno, mi ha mandata mio figlio per pagarle l'orologio che ha sistemato poco fa."

"Eh? Ma quando?"

"Un'oretta fa penso."

"Ma cosa ha fatto, cosa mi deve pagare esattamente?"

"Ah non lo so, mi ha solo detto di venire qui a pagare, non so nemmeno se ho dietro abbastanza soldi per pagarla!"

"Ma deve anche ritirare un orologio?"

"Non lo so, io devo solo pagare."

"Sì ma non so che orologio, stamattina tutti i clienti mi hanno pagato... non so, deve ritirare un cinturino?"

"Ah guardi non ne ho idea, mio figlio è dovuto scappare di fretta e mi ha solo raccomandato di andare a pagare."


Dopo un po' scopro che il figlio aveva portato un orologio per la pila (pronta domani). Non ho capito se lui aveva capito che la pila sarebbe stata pronta dopo un'ora, o se la madre non aveva capito niente ed è passata subito. Certo che hanno una bella comunicazione in famiglia, si danno ordini generali "Vai in quel negozio e fai quella cosa".

giovedì 24 maggio 2007

In Trasferta

Questa non è successa nel mio negozio ma è successa a me dal panettiere, vale la pena di raccontarla tanto per tenere basso il livello di intelligenza mostrato dalle persone quando sono in un negozio.


Arrivo dal panettiere e davanti a me c'è solo una ragazza, non prendo il numerino perchè di solito ci sono tre commesse e comunque la tizia mi ha visto. Dopo di me entrano 3-4 persone e prendono il numerino. Tocca a me e una sciura sui settanta anni mi urla veramente imbufalita: "Ma lei ha il numero tredici del numerino? L'hanno chiamata?"


Le dico che ero entrato dopo la ragazza col negozio vuoto, lo so che avrei dovuto prendere il numero ma la commessa mi aveva visto e infatti stava venendo direttamente da me a servirmi. Chiaro, no? No.


"Lo sa che è un dovere legale prendere il numerino? Le potrei far fare una multa!"


Ma vaffanculo va. Dovere legale??? LOL. La mia risposta col solito aplomb per fare incavolare la gente:


"Ma mi ha visto? Ho trent'anni, non è che ho paura che venga il vigile cattivo a prendermi. Se vuol passare avanti passi, ma non mi faccia ste minacce ridicole."


E' intervenuta poi la commessa-capo per servire la signora esagitata, la conosceva per nome, magari è una buona cliente... spero non entri mai nel mio negozio!


mercoledì 23 maggio 2007

Swatch decorativi

Swatch

Sul bancone del negozio c'è un barattolo pieno di vecchi Swatch, abbandonati dai clienti delusi dal fatto che, se succede qualche problema all'orologio (si rompe il vetro, la corona, entra acqua, perda una lancetta, etc), lo Swatch non si può aggiustare. Li tengo come decorazione, son molto carini e li vedete in foto. Io non vendo Swatch.


Entra un cliente, gli si è rotta la corona. Gli dò la triste notizia che sullo Swatch non si può far niente, non esistono pezzi di ricambio. Adocchia gli Swatch rottamati e dice "Ma come, non può estrarre la corona da quelli da buttare? Mi pare un bello spreco!"

Gli ripeto che lo Swatch non si può aprire, quindi non posso smontare una corona da uno rotto e montarlo sul suo. Insiste, dice che magari ci prova lui (chiaramente è un orologiaio... vabbè). Ripeto cordialmente il no, ma lui insiste e insiste...

Per poco non l'ho spedito a calci in culo fuori dal negozio. Se dico No è NO. Solita regola. Controbattere con una risposta assurda mi fa girare le balle. Fingersi tecnici degli orologi non migliora la situazione.


ps: spiegazione tecnica: lo Swatch ha la cassa e il vetro fusi assieme. Ha solo il buco della pila, per il resto è impossibile accedere al movimento o al quadrante, non c'è nessuna apertura. Non si può cambiare la corona perchè è fissata all'interno della cassa, ovviamente.

sabato 19 maggio 2007

Aspettando Godot

Sto meditando di registrare le conversazioni con i clienti non appena diventano interessanti ("freak" sarebbe il termine migliore). Un podcast su quanto sia imbecille la gente. Avrei voluto condividere con voi la conversazione appena avuta:


(ore 15.50 di Sabato)

"Ero passato mercoledì, ma davvero ci vogliono dieci giorni per cambiare il vetro a questo orologio?"

"Mercoledì ce ne volevano dieci, ma ora le dico di più: il tecnico è appena passato, quindi se mi lascia l'orologio adesso, viene pronto fra quattordici giorni esatti, visto che adesso fino a settimana prossima il tecnico non passa, e il suo orologio rimane qui ad aspettare.

"La madonna!"

(questo mi aveva già rotto le palle e son passato alla fase "sbolognamolo in fretta con uso di sottile ironia per la mia gratificazione personale!")

"Eh, doveva portarmelo entro stamattina, ci ha riflettuto qualche giorno di troppo mi sa. Glielo avevo detto che passa solo il sabato alle 15.30!"

"Come è possibile che se fossi passato stamattina sarebbe stato pronto sabato prossimo, e ora che passo il pomeriggio, ci vogliono due settimane?"

"Le ho detto: il tecnico viene alle 15.30. Lei ha la sfortuna di essere passato 15 minuti troppo tardi, sennò l'orologio glielo avrei consegnato in tempo, al tecnico. Ora se n'è andato e fino a venerdì prossimo non lo vediamo più."

"Ma allora non viene pronto fra dieci giorni? Io fra undici parto!"

"No mi spiace"

"Dai non possiamo farlo passare prima?"

"Il tecnico è un professionista con laboratorio in una cittadina adiacente, a dieci chilometri da qui, non è che sta in giro tutto il giorno ad aspettare chiamate per venirci a visitare. Ogni giorno ha ilsuo giro di consegne e non lo cambia mai. E' fuori discussione che venga un giorno diverso dal sabato."

"Mi pare incredibile che dieci minuti possano fare la differenza!"

"Non è che c'è da crederci: il tecnico arriva alle 15.30, mi dà gli orologi riparati, lo pago, prende su quelli da riparare, e se ne va. Non si intrattiene a chiacchierare o a bersi un caffè. Prende e va via. Se lei arriva dieci minuti dopo, il treno è partito."

(mi guarda con occhi sgranati... dopo poco se ne va. LOL)


Cavolo son meglio di Aspettando Godot sti rimbecilliti. Che Dio se li prenda per incontrarli.

venerdì 18 maggio 2007

Menagramo

Arrivo alle 08.59. Mentre apro il portone per parcheggiare la moto, mi si avvicina il classico cliente che pianta le tende davanti alla saracinesca del negozio dalle 8.50, sperando che per qualche miracolo io apra prima del previsto. Io di solito li evito come la peste, non faccio eye-contact, non gli rivolgo la parola, perchè tanto dicono solo stupidate tipo "ma ora apre?". Oggi una variazione sul tema:


"Scusi, ma il negozio di orologi qui di fianco, ha chiuso?"


Minchia non apro alle 9.00 spaccate e già danno il negozio per spacciato, chiuso, liquidazione finale effettuata e buona notte?


Gli ho detto che avrei aperto subito. Indovinate cosa aveva bisogno? Pila, esatto. Un affare urgentissimo. E indovinate se l'ha lasciata, visto che vien pronta domani? No, esatto.


Fortun che il secondo cliente era sì un pazzo esagitato, ma mi ha pagato cash 300 euro prendendosi due orologi veramente obrobriosi, delle specie di scarti di magazzino di cui non sapevo come disfarmi. Ebbravo il cliente numero due pazzo esagitato.

giovedì 17 maggio 2007

Memoria di ferro

"Buongiorno non so se si ricorda di me, avevo comprato un orologio per la comunione di mio nipote l'anno scorso, ora fa la comunione suo fratello e vorrei un orologio uguale."


...non mi ricordo del cliente che è venuto ieri, figuriamoci del modello di orologio ha comprato una sciura l'anno scorso. Sembrava pure offesa dal fatto che non mi ricordassi di lei. In effetti saran passati solo 11 mesi. E lei non aveva idea di che orologio fosse, ma nemmeno se aveva lancette o se era digitale o se aveva il cinturino acciaio o di gomma!!!!! Un bell'aiuto mi ha dato, nel cercare di descrivere l'orologio.


Alla fine se n'è andata senza comprare niente. Chissà se almeno si ricorda in che via abita.

mercoledì 16 maggio 2007

-30%


Sulla porta del negozio c'è un cartello in formato A4: "PER TUTTO MAGGIO, SUGLI OROLOGI LEANDRI 30% DI SCONTO"


Entra uno in puro stile-clerks (il film): "Sono ancora scontati gli orologi Leandri?"

Io in puro stile Lurch degli Addams: "Seeeeeee"


Gli mostro il modello che gli piace. Costa 315 euro, con il 30% di sconto diventa 220. Son novante euro in meno. E cosa mi devo sentire? La fatidica domanda....


"Ma è il prezzo finale?"


Eh sì deficiente che è il prezzo finale, ti sto facendo il 30% di sconto, novanta euro in meno, e tu chiedi se posso fare uno sconto sullo sconto? Ma sparisci.

martedì 15 maggio 2007

No Respect!


Eh, lo so, nel post precedente ho detto che non sono un cinico bastardo, e ora mi ritrovo a raccontarvi di come ho preso per i fondelli un signore sui settantacinque anni. Però se l'è cercata, io sono docile coi clienti finchè non rompono - dopo divento fermo nelle mie affermazioni - dopo (se continuano a rompere), divento veramente cattivo e diventa mio obiettivo far uscire dal negozio il cliente nella maniera più cattiva possibile. Il tizio ha saltato a piè pari tutti i gradini della mia furia, ed ecco cosa è successo.


Entra uno sui settantacinque. Deve cambiare la pila.

"Me la deve lasciare fino a domani."

"Ma una volta la facevate subito!"

"Saranno tre anni che non le cambiamo subito, ora c'è il tecnico e le fa la sera, quindi mi deve lasciare l'orologio, mi spiace."

"Come mai?"

"C'è il tecnico che ci pensa la sera. Io non cambio le pile, lo fa il tecnico."

"Ma una volta qui c'era un signore che le faceva subito - e poi anche un altro vecchietto che anche lui le faceva subito."

-Precisazione: mio padre non ha mai cambiato pile, mio nonno lo faceva raramente, ma ora ha novantacinque anni, abita sopra al mio negozio e lavora ancora ma l'ultima cosa che ha in mente è di cambiare pile subito, anche perchè lui è orafo, non orologiaio. Ergo, il cliente ha imboccato la via sbagliata per contraddirmi.-

"Ma quando è stato qui l'ultima volta per farsi cambiare le pile?"

"Sarà un cinque anni." (hai voglia, le cose che succedono in 5 anni!)

"Ora le cose stanno così. Se non può lasciarlo, mi dispiace ma non posso farci niente."

"Mi sembra veramente una cosa incredibile."

"Non so, provi a cercare un altro negozio qui in centro che gliela cambia subito, vedrà che noi siamo i più rapidi e non temo smentite."

Il cliente se ne va borbottando qualcosa.


Dopo 5 minuti torna. Ha cercato di contattare mio nonno per farsi cambiare la pila!!!!!!!!!!!


"E' tornato a lasciare l'orologio?"

"No, io vorrei che me la cambiasse suo nonno."

"Mio nonno ha novantacinque anni e le pile non le cambia più, capisce il problema?"

"Sì, ma lui era un vecchietto così gentile e mi avrebbe aiutato, ora lei è proprio un giovane senza rispetto per gli anziani!"

"Ah scusi, e lei allora vorrebbe costringere mio nonno a lavorare per lei per cambiarle le pila? Mio nonno ha novantacinque anni, è più vecchio di lei, lei non gli porta rispetto!"


Eh, sono un gran bastardo lo so. Dire che il tizio è andato via schiumante bile è poco. Fatti suoi, gli venga un infarto.

Tutto questo non sarebbe successo se la gente comprendesse che NO vuol dire NO. Non mi pare un concetto difficile, e lo espongo sempre in maniera gentile e comprensibile (all'inizio - poi lo sottolineo in maniera diretta e comprensibile, poi lo ribadisco in maneira incazzata e comprensibile). Insistere e tirare in ballo i miei parenti serve solo ad attizzare la corta miccia che mi fa esplodere.


PS: ieri ho cannato robot che odia gli stupidi... è Daltanius, non Daitarn! Grazie a chi me l'ha fatto notare!

lunedì 14 maggio 2007

Clienti Stupendi

Hey, non voglio che pensiate che sono un cinico bastardo che odia tutti i clienti. Io, come Daitarn 3, odio gli stupidi (e aiuto i deboli?), è quella la categoria di gente che mi fa incazzare. Fortunatamente non ci sono solo loro nella mia clientela (anche se, ahimè, la stupidità avanza ovunque in Italia, quindi sono comunque la maggior parte...). Ecco un post per celebrare qualche "cliente stupendo", 3-4 a settimana me ne capitano, per fortuna. Magari non spendono tanto, però li vedo belli decisi nell'acquisto, non rompono le balle e soprattutto escono dal negozio belli contenti, non come se avessero appena comprano due etti e mezzo di cacca.


- Due ragazzi sui vent'anni vengono per vedere un cronografo "bellino", per uno dei due. Ne mostro un paio sui 200 euro, loro si fissano su uno da 300 continuando a dire "ma è stupendo", io pensavo fosse fuori dalla loro portata e invece l'amico continuava a dirgli "ma dai, se ti piace non stare a guardare il prezzo", e alla fine se l'è preso! Non mi ha nemmeno chiesto lo sconto, QUINDI sono stato felice di fargli pagare 285 euro anzichè 300. Sono usciti veramente contenti. Bravi.


- "Buongiorno ho visto quel Citizen da donna in vetrina, posso vederlo? [...] Bello, ottimo, lo prendo. Posso vedere anche quell'Ecodrive da uomo che c'è in pubblicità? [...] Ma che bello... lo prendo per mio marito. Mi fa anche lo sconto??? Ma lei è gentilissimo!" (transazione conclusa in 7-8 minuti circa, compreso pacchetto regalo)


- "Salve, vengo sempre qui per i miei acquisti, una mia amica ha visto questo orologio che ho preso l'anno scorso, ne avete ancora? Le piace moltissimo e vorrei regalarglielo. Oh... benissimo, sono proprio fortunata! E grazie per lo sconto!"


- "Devo cambiare la pila. E' pronta per domani? Benissimo, il mio cognome è xxx, ci vediamo domani allora! La devo pagare adesso, o quando mi riconsegna l'orologio?"


Bravi!!! :)



venerdì 11 maggio 2007

FBI


"Sì, benissimo, questi cinque orologi me li metta da parte, vengo fra un paio di settimane a prenderli, è che adesso mi sto trasferendo nel paese qui accanto, visto che l'FBI deve perquisire il mio appartamento qui in città, quindi non posso usare i miei fondi per comprarli adesso."

Vi pare che una boiata del genere possa essere detta in un negozio di orologi??? La gente è PAZZA... mamma mia.

C'è sto cliente matto che viene da me ogni 2-3 mesi. La prima volta non avevo capito che era matto, mi aveva pure dato speranza di comprare 5 orologi tutti in una botta per un totale di 1800 euro, erano orologi un po' vecchi e vendendone 5 tutti assieme per la felicità gli avevo detto che gli avrei fatto uno sconto, arrivando a 1500 euro totali. Lui era tutto felice e convinto, io stavo per impacchettarli finchè lui ha detto "No ma me li metta da parte, sto aspettando un finanziamento dall'America, poi li potrò comprare". Al che ho capito che non ci stava molto con la testa: innanzi tutto gli orologi erano praticamente tutti uguali e tutti per lui, e poi sta storia del finanziamento...
Beh, poi ogni 2-3 mesi ha iniziato a tornare, farseli rivedere da capo, confermare lo sconto, per poi dirmi che attendeva ancora il finanziamento. Ogni volta ci perdo 10-15 minuti a farglieli vedere.

Oggi sta boiata dell'FBI... speriamo che se ne vada veramente in un altro paese e non torni mai più a farmi perdere tempo.

giovedì 10 maggio 2007

La bici

Questa storia non è capitata nel mio negozio, ma fuori dal negozio e a una mia cliente. E' spassosa e ve la riporto per farvi dire "ma che ca**o di gente c'è in giro???".



Ieri mattina arrivo in negozio e noto che appoggiata al muro fra due vetrine c'è una bici. La noto più che altro perchè praticamente tutta la ruota anteriore copra parte della vetrina, e mi scazza un po', ma vabbè, penso che sia qualcuno andato alla latteria qui di fronte o dal panettiere più in là. Passa tutta la mattina e la bici sta lì, è legata solo a sè stessa (insomma se uno la prende in spalla se la porta via). Quando torno dalla pausa pranzo la bici è ancora lì, e per evitare che i clienti scappino dalla mia vetrina perchè c'è la bici molesta in mezzo, la prendo in spalla e la sposto nel muro accanto, fra me e un altro negozio, dove non dà fastidio. Alle 7 di sera il lattaio viene e mi dice che non sa di chi sia la bici, ma per evitare che la notte la rubino, la porta nel suo cortile. Ok, non me ne frega niente ma ok.



Stamattina: arriva una cliente che due giorni fa era passata per informarsi su un orologio, è venuta a comprarlo. Appena entra in negozio dice "Oddio ho un flashback, ho lasciato qui la bici l'altro giorno, ora me l'hanno rubata!!!".


Io con la pazienza di giobbe le dico che la bici l'ha "ritirata" il lattaio, perchè era stata qui tutto ieri.


Lei dice che allora l'altroieri quando era venuta da me per informarsi sull'orologio, l'aveva dimenticata lì ed era tornata a casa a piedi!



Rileggete la frase: la tizia si era scordata del mezzo di locomozione con cui aveva raggiunto il negozio, è tornata a casa a piedi, e non si è nemmeno accorta il giorno dopo di aver dimenticato la bici... se n'è ricordata solo oggi perchè è tornata nel mio negozio!!! In sto giorno e mezzo è andata in giro a piedi come se niente fosse!


Mamma mia che gente c'è in giro. E dire che la signora avrà 45 anni a dir tanto, piuttosto benestante, NON rompiballe. Ma fuori di zucca.

mercoledì 9 maggio 2007

Fuori i secondi!




Da che mondo è mondo, gli orologi digitali sono fatti nel formato ora:minuti:secondi.

Ieri uno stava comprando l'orologio qui sopra fotografato, e mi ha fatto la richiesta più assurda di tutte le richieste più assurde:


"Scusi, non è possibile disabilitare la visione dei secondi, così magari si risparmia un po' sulla pila?"


Just LOL.


(Ah tra l'altro il tizio era ossessivo con la luce dell'orologio, quindi hai voglia a scaricare la batteria in fretta, se continui a schiacciare per accenderla!)

sabato 5 maggio 2007

Torna Gino Pilotino!!!



Commovente!!! Stamattina ho avuto un testimone d'eccezione per le follie dei clienti pazzi... e clienti pazzi VIP tra l'altro, uno di cui ho già parlato!

Stamattina per aiutarmi nel casino di vendite pre-comunioni, c'era il prode GaDecibel, che appena arrivato in negozio ha detto "mmm, chissà se assisterò di persona a una delle cazzate di cui parli sempre". Detto fatto, dopo venti minuti suona alla mia porta LUI, proprio lui, il pazzo già noto nei miei archivi e che su questo blog ho ribattezzato Gino Pilotino nel post a lui dedicato.

E' tornato col suo nuovo orologio radiocontrollato, dicendomi che ha scoperto che (cit.) "Ha tantissimi pregi ma un grosso difetto". Il difetto, e fin qui io lo posso comprendere, è che essendo l'orologio regolato tramite radiocontrollo, riceve gli impulsi in bassa frequenza e quindi può causare lievissime interferenze con la ricezione delle frequenze della radiolina portatile. Non ci avevo mai pensato, ma la cosa ha senso. Il fatto è che lui ha notato che le interferenze avvenivano quando lui appoggiava l'orologio alla radio, ma che se si allontava di 30 centimetri, non si riscontravano più. Una persona normale eviterebbe in ogni caso di appoggiare sulla radio l'orologio, ma in ogni caso, non mi pare una distanza esagerata da mantenere, 30 centimetri fra un polso e una radio.
Il punto è che il tipo è andato in paranoia e ha iniziato a chiedere (come un vero Gino Pilotino): "Ma mettiamo che io vada in aereo, c'è rischio di interferire con la plancia di controllo e di creare disagi o la caduta?".

Siccome c'era Ga presente mi veniva da ridere ancora di più del solito... cioè questo temeva che un orologio (tra l'altro, vale la pena di sottolinearlo, PROGETTATO PER PILOTI D'AEREO, come avevo scritto nel post precedente del Pilotino), potesse avere influssi addirittura sulla plancia di un aereo e potesse farlo cadere. Io ho fatto di tutto, ma veramente di tutto, per convincerlo ad andare a parlare di questo suo timore direttamente al centro assistenza Citizen a Milano, perchè avrei voluto condividere con loro questa strunzata, ma non ce l'ho fatta. Avrei almeno voluto lasciargli il numero di telefono per una lamentela telefonica, ma non c'è stato niente da fare. Peccato. Alla fine l'ho convinto che non c'erano pericoli imminenti per la sua salute, e lui se n'è andato. Dopo 25 (VENTICINQUE) minuti di sto delirio.

giovedì 3 maggio 2007

Inadempienza???

Lo so, lo so. Stamattina ho aperto alle 09:06 e 43 secondi (sulla cassa ho l'orologio radiocontrollato). Ero in ritardo, ho fatto benzina, il cane mi ha mangiato i compiti... Scusate.

Ma tanto il cielo mi ha punito tipo alle 09:06 e 59 secondi, quando ha suonato un cliente:


"Ma a che ora aprite qui?"

"Eh, alle nove, sono un po' in ritardo oggi..."

"Ma lo sa che potrebbe essere denunciato per inadempienza?"


La mia faccia: - non gli ho nemmeno dato corda, gli ho fatto un sorriso come a dire "Sei il più simpatico di tutti i miei clienti simpatici", e gli ho chiesto di cosa aveva bisogno (un cambio pila ovviamente, almeno non ha fatto storie per lasciarlo fino a domani!).

Vorrei comunque vederla una bella causa nei tribunali (luoghi di solito per nulla affollati), per inadempienza perchè ho aperto in ritardo il mio negozio e quindi in teoria ho procurato un danno a me stesso visto che magari alle 09:03 c'era fuori un cliente che voleva un orologio d'oro...

mercoledì 2 maggio 2007

MayDay parade

Sono stato alla MayDay Parade a Milano. Perchè il lavoro pagato è un diritto di tutti. Mi son divertito, ho visto molte persone, ho visto molta inventiva, molta voglia di lavorare. Io il lavoro fisso ce l'ho, ma se non sto attento (o se i clienti mi tirano troppo scemo) potrebbe finire tutto a scatafascio e allora altro che call center...

San Precario proteggici tutti.

lunedì 30 aprile 2007

Aperto nel giorno di chiusura

Oggi è Lunedì, il giorno di chiusura settimanale. Però siccome è il 30 Aprile, domani sto chiuso ovviamente, e domani ci sono le comunioni, quindi oggi, in via straordinaria, sto aperto nella speranza di vendere qualcosa ai padrini ritardatari.

Per ora non c'è stata molta gente, ho finito di scrivere degli articoli sul pc, poco fa però mi suona uno. Mi alzo, gli apro, lo saluto, e...



"Sì scusi, vorrei solo sapere perchè siete aperti, di solito il Lunedì è il vostro giorno di chiusura!"



MA FATTI I CAZZI TUOI NO???????????

Non è che doveva comprare nè niente, ha visto aperto e ha ben pensato di rompermi le balle. Ma che gentile.

martedì 24 aprile 2007

Quando c'era Lui gli orologi si mettevano a posto subito

"Devo cambiare la pila a questo orologio" (NB: costosissimo d'oro)

"Sì, me lo deve lasciare, viene pronto per dopo-domani mattina."

"Noooo, cristo santo, non posso lasciarlo!"

"Eh, è una cosa che fa il tecnico la sera, poi soprattutto su un orologio bello così, non è meglio che ci metta su le mani un esperto?"

"Mannaggia a Domine"

(sto per scoppiare a ridere.... mannaggia a domine???? LOL)

"Le cose stanno così. E' per la sua sicurezza."

"Ma lei allora cosa sta qui a fare, se non sa riparare gli orologi?"

"Io sono qui a vendere gli orologi. C'è gente che studia anni per diventare orologiaio, come il nostro tecnico, e quello è il suo lavoro."

"Eh... quando c'era qualcun altro le cose andavano meglio."

(suppongo si riferisse a mussolini, perchè mio padre era ancora meno capace di me, nel mettere a posto gli orologi)


Alla fine se n'è andato. Affanc**o, spero.

sabato 21 aprile 2007

Certezze nella vita

Lo so che ho scritto nell'intro di questo blog "Unica regola: il cambio-pila vien pronto il giorno dopo", ma c'è una eccezione: tutti gli orologi digitali, in particolar modo altimetri e profondimetri, devo mandarli in laboratorio, perchè hanno una cassa chiusa in maniera particolare, vanno richiusi sottovuoto e serve una macchina apposta. Non ci sono deroghe, i digitali vanno in laboratorio, servono 5-7 giorni perchè siano pronti.


Oggi un cliente ha cercato per 5 minuti di convincermi che l'altra volta che ci aveva fatto cambiare la pila al suo Casio, gliela avevamo fatta subito. Io alla fine gli ridevo in faccia, e lui andava avanti convinto con le sue storie, infarcendole pure di dettagli tipo "no ma infatti mi sono stupito che lo faceste subito, era una cosa che non mi aspettavo", "mi avete cambiato pila e cinturino contemporaneamente mentre io mi son bevuto un caffè al bar qui di front, ci saran voluti cnque minuti, mi ricordo benissimo". Alla fine sul serio ridevo, perchè ho poche certezze nella vita, ma due di queste sono: 1 - non abbiamo mai, MAI, cambiato qui le pile agli orologi digitali, il cliente può parlare quanto vuole ma non è semplicemente possibile; 2 - i clienti sono degli imbecilli.


Comunque poi la pila l'ha lasciata. O mangi la minestra, o salti la finestra... ;)

venerdì 20 aprile 2007

Gino Pilotino

Oggi ho avuto un cliente pazzo già noto nel mio archivio di clienti pazzi. Si è fatto vedere qualche orologio (io già ero svogliato, questo è un rompiballe cronico), poi ha messo gli occhi su un modello della citizen chiamato PILOT. Le sue funzioni particolari è che è radiocntrollato, e che si carica con la luce. Queste funzioni attraggono il cliente-tipo, che se lo compra. Però il Pilot ha anche un'altra caratteristica: se sei pilota d'aereo, grazie ad una ghiera girevole e calcoli astrusi, ti calcola di quanto carburante hai bisogno per andare (IN AEREO) da un posto all'altro. Francamente di sti pilot ne avrò venduti una cinquantina, e nessuno ad un pilota o che fosse interessato alla funzione. Sto cliente scassapalle invece era proprio interessato... ecco la conversazione:


"Ma quella ghiera a cosa serve?"

"E' uno strumento solo per piloti d'aereo, serve per calcolare quanto carburante si sta consumando."

"Ah è molto interessante! Ma come funziona esattamente?"

"Lei è un pilota?"

"No, però mi pare proprio una bella funzione"

"Guardi, dovrebbe chiedere ad un pilota d'aereo come funziona, io non lo so."

"Ma sul libretto di istruzioni c'è scritto?"

"Sìsì, è un po' complicato ma so che c'è scritto."

"Ma allora perchè lei non me lo sa spiegare, non conosce tutti i suoi orologi?"

"Non sono un pilota d'aereo e questa funzione è solo per piloti d'aereo, nessuno dei miei clienti l'ha mai comprato perchè gli serviva un regolo del genere, quindi non ho mai avuto la curiosità di sapere come funziona il calcolo matematico che sta alla base."

"Se mi potesse fare il piacere di prendere il libretto di istruzioni, me lo guardo da solo."

"Sinceramente, eviterei di prendere il libretto solo per vedere come si fa un calcolo per una cosa di cui nè io nè lei avremo mai bisogno."

"Sì ma mettiamo che io sia un pilota?"


Alla fine NON ho preso le istruzioni, e lui l'orologio se l'è comprato lo stesso. Chissà come passerà la serata, cercando di capire il calcolo alla base del consumo di carburante. QUando si dice FATTI UNA VITA...


Ps: per sta vendita ho impiegato CINQUANTA minuti. Perchè poi ovviamente anche il radiocontrollo ha affascinato il cervellino del cliente, che si è voluto a tutti i costi sincronizzare il suo orologio tradizionale sulla stessa ora e gli stessi secondi di quello radiocontrollato. E poi ha fatto un milione di parole inutili. Cinquanta minuti.

mercoledì 18 aprile 2007

"Cosa faccio?" - meglio che non ti risponda, va...

Telefonata ricevuta ieri alle 19.20, quando già pensavo di chiudere e andare a casa.

Problema del cliente: un orologio radiocntrollato non si era messo a posto da solo sull'ora, quando c'è stato il cambio dell'ora solare qualche settimana fa, e me l'ha portato il 5 aprile per mandarlo in garanzia a far controllare. La telefonata inizia così come la leggete e va avanti così come la leggete. Fatemi gli auguri.


"Sì buonasera, sono quel signore con l'orologio giù a riparare, ha notizie?"

"Scusi, ma il suo nome?"

"xxx, ma ormai dovrebbe saperlo no?" (non so in base a cosa, e poi come cazzo faccio a riconoscerlo dalla voce????)

"Ok, mi faccia controllare sul registro lo stato della riparazione."

"Ma è computerizzato?"

"No, è cartaceo."

"Ma ormai tutto è su computer!"

(cambio discorso che è meglio... ma una dose di cazzi suoi gli farebbe bene)

"Allora, sì, l'ha portato il 5 aprile, poi fra le vacanze di pasqua e tutto, l'hanno accettato in laboratorio il 10 di aprile, è passata solo una settimana, lo stanno ancora sistemando."

"Ma non è possibile! E io cosa faccio?" (che domanda è "cosa faccio"???)

"Non so, deve aspettare la nostra telefonata, non appena sarà pronto la chiamiamo."

"Ma era semplicemente da controllare l'antennina!"

"Beh però il laboratorio ha anche altre riparazioni da fare, serve del tempo."

"Son passati dieci giorni!"

"Purtroppo, o fortunatamente, lei non è l'unico cliente, il laboratorio tratta tutti gli orologi della provincia milanese, il suo è stato messo in fila."

"Ma io cosa faccio intanto?"

"Aspetti la telefonata!"

"Però è incredibile che nel 2000, con tutti sti computer, uno debba aspettare per una riparazione" (eh???)

"Eh, mi spiace..."

"Ma se uno non ha un orologio di scorta cosa fa? Io cosa devo fare adesso?" (e tre...)

"Non so, aspetti a casa la nostra chiamata. Buonasera"


Ho tagliato corto di brutto perchè mi stava veramente ammorbando. Chissà se gli avessi ordinato di buttarsi in un puzzo, se l'avrebbe fatto. Chissà se ora gli ho dato l'ordine di stare a casa ad aspettare la mia telefonata (ci vorrano un altro paio di settimane secondo me), non uscirà più per il terrore di perderla, magari lo trovano morto per inedia.

Sto qui mi ha innervosito percè combinava due tipologie di cliente rompipalle: "quello che non capisce", e "quello che si crede speciale e che ti dovresti ricordare per sempre". Ora sarà ricordato come "quel rimbecillito preso in giro su un blog".

martedì 17 aprile 2007

Strike uno e due, pile pronte in 3 secondi.

Son le 9.30, ho aperto da mezz'ora.



Strike 1:



Vecchio sui settanta.

"Ho qui una pila da cambiare"

"Benissimo, me lo deve lasciare, vien pronto domani mattina."

"Ah no no, non posso proprio, arrivederci".

E vabbè. Fossero tutti così decisi e risoluti.




Strike 2:

Signora dell'Est tipo badante

"Devo cambiare la pila e il cinturino"

"Benissimo, me lo deve lasciare, vien pronto domani mattina."

"NOOO! Io sono morta senza orologio!"

"Mi spiace ma le pile le cambia il tecnico la sera."

"E' che proprio ne ho bisogno, non può fare uno strappo alla regola?"

"Non le cambio io le pile, lo fa il tecnico la sera, mi spiace."

"Ma io sono morta oggi senza orologio. Ho sei orologi a casa, potevo indossarne un altro ma invece sapevo che voi le cambiate subito e allora non ne ho messo uno di scorta!"

"..."

"Mah, mia figlia ha l'orologio nel cellulare, magari ogni tanto la chiamo per sapere l'ora."

(intelligentissimo, sia per il costo "modico" della chiamata, sia perchè se la chiama con il suo cellulare, suppongo che anche quello abbia un orologio interno, ma non sono stato a contestare)

Alla fine l'ha lasciato. Speriamo non muoia veramente oggi, che senza orologio si sa che aumenta il rischio di infarti, incidenti, e calamità naturali.

sabato 14 aprile 2007

Ozzy sei come tutti i clienti... un imbecille!

Facciamo un'eccezione e parliamo di qualcosa al di fuori del mio negozio... ma visto che ieri ho tenuto chiuso il negozio per la mia "missione segreta a Londra", è comunque pertinente, anche perchè il tutto si è risolto nella deliziosa maniera imbecille a cui i miei clienti abituali mi hanno abituato.

Orbene, la mia missione, semplicemente, consisteva nell'intervistare Ozzy Osbourne a Londra. Tutto già prefissato, concordato, stabilito. Qualcosa per cui vale la pena tener chiuso il negozio e dormire due notti sul pavimento dell'aeroporto.

Ok, arrivo negli studios e incontro gli altri 35 giornalisti da tutta Europa, ascoltiamo il disco (che in effetti non è malaccio!), dopodichè arriva la tizia dell'etichetta, siamo tutti pronti ad incontrare il MadMan e...



"Ci dispiace annunciarvi che il figlio di ozzy, jack, ha avuto un attacco di appendicite e ozzy ha voluto subito raggiungerlo in ospedale, spero comprendiate la situazione".




No che non la comprendo la situazione, è una appendicite, non una frattura del bacino.... anche se fosse andato in ospedale 10 ore dopo, il povero figlio ricchissimo di 22 anni lo avrebbe trovato lo stesso. Non penso ci sia bisogno di ulteriori commenti sull'imbecillità del tutto.

giovedì 12 aprile 2007

ET e Londra

Stamattina mentre una signora (sui 38 direi) sceglieva un cinturino nuovo, le è arrivato un sms e il cellulare ha iniziato a fare i versi di ET dello Zoo di 105. Insomma il cellulare sclerava a furia di "GnaGna? GNAGNA! Ahgnagnagnagnagna!".

Mi è venuto da ridere forte, avrei voluto dirle qualcosa di scatarroso ma c'era altra gente in negozio. Grande signora comunque!!!

Per il resto, settimana senza pazzi per ora, e con discreti guadagni. Miracolo? E in più, domani sono chiuso tutto il giorno perchè sarò a Londra in missione segreta. Prima che mi mandiate maledizioni per la mia fortuna, guardate la mia tabella di marcia: 


Oggi - lavoro fino alle 19.30, poi vado in aeroporto, atterro a londra alle 00.45 e dormo per terra in aeroporto.

Domani - mi sveglierò dal pavimento verso le 5.30 se mi va bene, poi mi aggirerò per londra (missione segreta compresa) fino a sera. Farò un sonnellino in qualche parco a mezzogiorno, mi sa. Poi torno in aeroporto di notte

Dopodomani - mi sveglierò verso le 5.00 per il check-in, alle 6.45 prendo il volo di ritorno, alle 9.30 atterro e alle 10.10 sarò già qui in negozio a lavorare.


Operaio del rock and roll! :)

giovedì 5 aprile 2007

Il permesso lo dò io!

"Devo far cambiare la pila a questo orologio!"
"Sì, me lo deve lasciare, viene pronto per domani mattina."
(sguardo terrorizzato - e non scherzo!) "Ma io domani mattina non ci sono."
"L'orologio è pronto DA domani mattina, poi se viene un altro giorno va bene lo stesso."
"Sabato posso?"
(risposta ipotetica) "MA PASSI QUANDO CAVOLO LE PARE, IMBECILLE! Allora mi chieda il permesso anche per andare in bagno, se non sa prendere decisioni!"
(risposta vera) "Sìsì"


Faccio sto discorso almeno 3 volte al giorno. mi sembra di parlare un'altra lingua... cosa c'è di difficile nel capire che "pronto per domani" non vuol dire "se domani mattina non passa, noi l'orologio lo diamo da mangiare alle capre"?


Questo tra l'altro mi ricorda che un paio di mesi fa è venuto uno con un cinturino tutto smangiato, doveva cambiarlo... mi ha detto che aveva perso l'orologio un mese prima, e l'aveva ritrovato nel recinto delle capre che si erano tutte mangiucchiato il cinturino di pelle, ma fortunatamente l'orologio andava ancora.
EVVIVA LA CLIENTELA SELEZIONATISSIMA CHE HO!!!!!!!!!!!!!!


e pensate lo schifo di dover tirar via un cinturino che era stato in bocca alle capre.

lunedì 2 aprile 2007

Lunedì giorno di chiusura

Il lunedì è il mio giorno di chiusura. Oggi dovevo sistemare delle cose in negozio, e ho pensato di andare giù nel pomeriggio e mentre mettevo a posto delle cose nel retro, tenere su la saracinesca per far vedere le vetrine, ma con un cartello bene in vista che dice CHIUSO (è un cartello formato A4, non piccolino).
Ebbene, oggi quei rimbambiti conosciuti come "clienti" mi hanno mostrato due volte una scena assurda.

PIUTTOSTO CHE LEGGERE IL CARTELLO CON SU SCRITTO "CHIUSO", sti rimbecilliti si attaccavano con faccia e mani al vetro, per vedere dove c***o ero nel negozio (io li vedevo, loro no), e per capire come mai non riuscivano ad aprire la porta o perchè io non gliela aprissi nonostante suonassero!
una cosa assurda e deprimente, loro per appoggiarsi alla porta e guardare dentro, dovevano evitare quel fottuto cartello con su scritto CHIUSO! cioè il cartello era lì,davanti ai loro occhi, gli dava pure fastidio nella visuale!
chiuso! chiuso!

mi fanno deprimere pure nel giorno libero.

sabato 31 marzo 2007

Ok... colpa mia!

Wooops, stavolta ho cannato io... entrano madre e prole e dicono "vorremmo vedere un orologio digitale", indicando la prole. Io dico "ok, ti faccio vedere questi baby-g della casio... eccoli, ci sono in vari colori, ecco magari questo rosa no perchè è un po' troppo da ragazza, questi blu in plastica sono molto carini..."


La madre dice: "Allora MARGHERITA, ce n'è qualcuno che ti piace?"


Che figuraccia... ma la bambina (età sugli 11 anni) era TROPPO un ragazzino!!! Mi spiace un casino per lei! Vabbè, sarà andata a casa a scrivere sul suo blog www.odioicommessi.splinder.com :)


Sorry! A volte sbaglio pure io!


Per il resto... oggi Sabato senza pazzi in giro, e gli affari sono anche andati bene. E così archivio Marzo!