giovedì 26 maggio 2011

Perchè non me lo hai detto?

Ricordo che fra i commenti di un post recente, un lettore esprimeva la sua avversione per chi deve raccontarti 200 fatti della sua vita privata, per chiederti una cosa semplice e banale e che non richiede nessuna conoscenza pregressa.

Tipo, il cambio di un cinturino. Non è che ci sia bisogno di molte informazioni: basta sapere di che colore si vuole il nuovo cinturino. Non serve la storia del cinturino vecchio o dell'orologio.

Comunque vabbè, tanto questi parlano, parlano, ci ho fatto l'abitudine, io guardo i cinturini e non ascolto se quel cinturino vecchio lo hanno rovinato facendo il bagno in Sardegna, lavorando nell'orto o praticando il fisting.

Una signora però ha passato un limite, dicendo troppo ma non dicendo tutto...
Tizia sui 60 anni, orologio da uomo, deve cambiare il cinturino. Il cinturino è sporco lercio, ma anche a questo ho fatto l'abitudine, vedo delle cose seriamente disgustose, e mi fa ribrezzo pensare che quelle persone le indossano sul polso ogni giorno, e io le devo sfiorare in punta di dita per prendere la misura del cinturino e poi per cambiarlo.

Ok, cerchiamo un cinturino. Economico mi sottolinea, perchè l'orologio è solo un ricordo.

Spero che non mi voglia dire che ricordo è, a me basta che scelga un cinturino fra quelli da 10 euro, poi lo monto e siamo a posto.

Ma la signora il pezzo da novanta lo deve proprio calare. Alla mia indifferenza quando ha detto che era un ricordo, ha aggiunto dopo poco che era l'orologio che indossava suo figlio.
Io ancora non reagisco, però non è che io sia scemo, capisco che purtroppo il figlio è scomparso. Me ne dispiaccio, ma non so come reagire ad una notizia del genere, e intanto scegliamo il cinturino e vado a montarlo. E' tutto sporco da far schifo, puzza, ma va bene va, è un ricordo.

Torno dalla signora, le riconsegno l'orologio, lei è tutta felice e mi dice "Sì, ora potrò indossarlo come ricordo di mio figlio, lo indossava proprio durante l'incidente di moto in cui è morto".

Ancora non reagisco, ma al dolore della signora si unisce il mio ribrezzo per la situazione. Ma cazzo, mi vuoi avvisare che quella roba schifosa che sporcava il cinturino era sangue?

Forse la mia totale mancanza di reazione l'avrà schiaffeggiata moralmente abbastanza. Meglio non reagire e abbozzare un triste sorriso, che dirle esattamente quel che pensavo.
Hai detto fin troppo, signora, ma hai tralasciato la cosa fondamentale, che mi ha costretto a dovermi sterilizzare le mani con amuchina e altro, e ho dovuto fare lo stesso con il mio banchetto di lavoro.

Se mi ritenete un insensibile, pazienza. Ma io stavo lavorando, e non è previsto venire a contatto con sangue umano, mentre sono in un fottutissimo negozio di orologi.

giovedì 19 maggio 2011

Teniamolo d'occhio

Questo tecnicamente non è neanche un cliente, in tre volte che l'ho visto, non ha mai varcato la soglia del negozio. Ma capisco che è un pazzo con alte potenzialità di rompermi le scatole (e di procurare storie divertenti per voi lettori).
Uomo, sui 40 anni, look 'a posto' con giacca blu e camicia bianca, sono tre giorni che ad orari diversi (stamattina alle 9.30 appena aperto) arriva in bici, e si piazza (senza smontare dalla bici) davanti alla vetrina della Casio. E' una vetrina rotante, gira per esporre i tantissimi modelli.

Questo a quanto pare lo irrita molto, visto che la prima volta che l'ho notato, stava imprecando contro la vetrina urlando "FERMATI CAZZO!", e anche le successive volte si lamentava se si poteva fermanre "questa cazzo di rotazione". Una volta calmatosi, va in fissa davanti alla vetrina, e ad altissima voce commenta modelli e prezzi dei vari orologi. Poi se ne va via, cantando ad alto volume.

Ecco, io temo fortemente il momento in questo tizio entrerà in negozio. Quanto tempo sarà capace di farmi perdere? Quali commenti sugli orologi mi proporrà? E soprattutto, come reagirà quando gli fermerò finalmente la rotazione della vetrina?

Senza contare che, secondo le illuminate teorie del professor Lombroso, chi possiede una bicicletta è fortemente incline ad atti criminosi. La prossima volta magari da lontano cercherò di prendergli le misure del cranio e le proporzioni con la fronte. Meglio fermarli prima, questi individui ;)