venerdì 26 luglio 2013

La simpatia proprio


Nelle ultime settimane, la grande scusa per la quale i clienti non mi lasciano le pile da cambiare per il giorno dopo è prettamente stagionale: "devo partire".

Ho già espresso la mia totale indifferenza, se non totale fastidio, verso chi ha questo enorme problema della pila mentre sta per partire per tre mesi a metà giugno. Adesso che ormai si è agli sgoccioli della stagione lavorativa, la scusa si sente sempre più spesso, e a me frega sempre uguale. E alla fine il 90% di chi prima piange e dice "ma io devo partire", l'orologio me lo lascia.

Oggi, caso irritante.
Signora, orologio, pila.

"Sì, non c'è problema, me lo deve lasciare, è pronto domattina."
"Ma io parto!"
"Ehh... allora veda lei, purtroppo il tecnico le pile le cambia la sera bla bla bla bla"
"Ma dovrei rimandare la partenza di un'ora, per venire a prendere l'orologio domani!"
"Se non riesce a passare allora è meglio non lasciarlo, o se causa problemi. Altrimenti lo farà sistemare dove va in vacanza."
"Ma lei immagina che dove vado in vacanza troverò un posto che cambia le pile? Ma dai."
"Non lo so, un posto a volte si trova..."
"Ma no, è un'isola semi-deserta, ci sono solo le abitazioni sulla spiaggia per i turisti, ma non c'è un vero villaggio, c'è solo il mare e la spiaggia non una città."
"Bene."
"Vabbè, glielo lascio, ritarderò un po' la partenza."

Ma vaffanculo te, l'orologio, l'isola deserta tipo c’hai presente due chilometri di spiaggia vuota, il capanno in riva al mare, vaffanculo ai pescatori che vi porteranno del pesce, le grigliate sulla spiaggia e vaffanculo alle canzoni di Battisti cantate a squarciagola fino all’alba. Non me ne frega niente di dove andrai, nè del tono di vanità con cui lo annunci. Spero tu l'abbia letto in faccia, quanto non ne sono rimasto colpito.

E per chi ha colto la citazione, alla signora dedico anche tutte le belle parole che fanno da ritornello alla canzone ;)

Buona Estate a tutti, ovunque voi andrete. In città, al mare, nel capanno, in montagna: riposatevi un po', se riuscite. Io ce la metterò tutta - mi mancano ancora un po' di giorni di lavoro, ma poi non vedrò nessuno per qualche settimana. Ahhhh...

giovedì 18 luglio 2013

I reperti de la mer...

Carissimi lettori,
benvenuti ad una edizione speciale del nostro documentario sui segreti del mare. La mer, in francese... una lingua così raffinata. La mer.
Nell'episodio di oggi il nostro orologiaio/documentarista ha scovato un reperto che, stando alle incrostazioni, dovrebbe risalire ai tempi del Titanic.
Troppo tempo è stato in acqua, troppo rovinato l'acciaio: tutto ci riporta alla bella epoque, quando gli orologi erano cosa da ricchi, ricchi che andavano a la mer.
Ecco le emozionanti foto del reperto. Notate la sfrisatura, l'usura data dai pesci che han cercato di mangiarlo, e soprattutto le incrostazioni che assomigliano a conchiglie. Vongole all'interno del cinturino? E su tutto, ruggine velenosa...




Come?
COME?
E' un cinturino che una signora si è tolta dal polso e ha chiesto di cambiare la pila, come se niente fosse? Non sono conchiglie, le incrostazioni? La ruggine è comunque ruggine?
Spero aveste già mangiato, prima di studiare i dettagli delle foto, e pensare che c'è gente (che si dà anche un tono, tra l'altro - ed è quello che mi fa più schifo, più delle condizioni dell'orologio) che va in giro con al polso questa bomba batteriologica...

giovedì 4 luglio 2013

Città di Merda

Come sempre in Estate, sparisco a causa di parecchi impegni extra-negozio e per una generale stanchezza che mi prende in attesa delle vacanze.
Ma una storiella veloce meritate di leggerla, solo per il gusto di fare infamare una signora snob sugli ottanta anni tutta ingioiellata il 4 Luglio.

"Buongiorno, l'ottico mi ha mandato qui per cambiare una pila, visto che loro non lo fanno." (estrae orologio cinese da 4 euro)
"Sì, non c'è problema, me lo deve lasciare, viene pronto per domani."
"No bello, io non le lascio niente perchè non sono di queste parti."
"Se non riesce a tornare in effetti è un problema, allora niente..."
"Ma non può farlo lei?"
"No mi spiace, io mi occupo solo delle vendite." (per inciso, la tizia era il cliente numero 34, dopo due ore dall'apertura. Ero già abbondantemente massacrato di lavoro)
"Comunque vive in una pessima città, lo sappia."
"Ah sì?" (interesse delle sue dichiarazioni = zero)
"Sì. Vado dall'ottico per la pila e mi mandano qui, vengo qui e devo aspettare domattina. E' proprio una città con servizi di merda. Dove abito io, me lo fanno subito il servizio."
"Ah... capito. Beh allora vada dove abita, che problema c'è?"

Se n'è andata senza salutare, la signora ingioiellata e fine.

Che dite, devo scrivere al sindaco della mia città, per dirgli di questo gran problema?
Mi toglieranno la cittadinanza per il gran disservizio che pone vergogna all'intero comune?