martedì 19 luglio 2016

Il feticista

Entra tizio (accompagnato da una tizia, che non aprirà mai parola neanche per salutare), sono intorno ai 40 anni. Ha un orologio di buona marca, costerà sui 350 euro, deve cambiare il cinturino, mi chiede se ho "una buona scelta di cinturini in pelle".

Certo, ne ho almeno 100 per ogni misura, di cinturini. Tiro fuori i DUE raccoglitori per la sua misura, gli dico che vanno tutti bene, può scegliere quello che preferisce come colore e fattura.

Mi chiede ancora se sono di pelle, gli mostro i settori in pelle e cuoio, tralasciando quelli in nylon e gomma.

Inizia ad accarezzarli tutti, uno per uno, fa pelo e contropelo. Poi ne tira fuori uno e lo annusa. Due sniffate. Lo rimette via.
Ne tira fuori altri due, uno lo annusa a fondo ma lo rimette via (male tra l'altro, a testa in giù, ma son cose a cui sono abituato, poi con pazienza finita la vendita rimetto tutto a posto), l'altro lo tiene in mano e se lo rigira mentre cambia il raccoglitore. Ne accarezza ancora qualcuno, poi torna al primo, lo tira fuori, lo accarezza e sceglie quello.

Almeno ha comprato, ecco, altrimenti l'avrei visto come la versione orologistica di un puttan tour.

12 commenti:

  1. Ma che....?
    Era mica quello che gira su YouTube, il feticista che "mi basta anche solo odorare"?

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  2. Forse la tipa è stata zitta per la vergogna.

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  3. Chissà se va matto anche per l'odore dei cinturini usati!

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  4. Leggo questo blog da diverso da tempo. Per quanto lo trovi molto divertente, alla volte mi chiedevo "ma esiste davvero gente così?", e inoltre mi facevo domande sulla questione gestione del negozio.

    Oggi sono andato in orologeria per una riparazione. Si tratta dell'unica vera orologeria della mia città, con laboratorio annesso. Le altre o sono oreficerie o semplici rivenditori che si affidano a laboratori esterni.

    Entro e mi metto in fila.

    1) L'orologiaio stava tentando una riparazione sul momento, chinato sul bancone. Alla fine dice al tipo di tornare, che non è risolvibile lì per lì.
    Nel frattempo sono passati 10 minuti buoni, e non so quanto tempo prima che entrassi. Il signore secondo in fila prende e esce spazientito, e io stavo riflettendo se fare uguale. Facendo riparazioni lì per lì ha sicuramente perso almeno un cliente.

    2) Arriva il turno di un anziano. Ritiro dell'orologio veloce...fa un accenno al valore affettivo dell'orologio e fa per allontanarsi, tanto che io mi porto davanti al bancone con l'orologio in mano. Peccato che l'anziano si rivolti e inizi a raccontare della sua vita, saluta, fa due passi e si rivolta di nuovo. Saluta, e si rivolta una terza e ultima volta sulla soglia del negozio. E così ho ripensato alla tua insofferenza verso i clienti che raccontano fatti irrilevanti della loro vita, e ho guardato l'orologiaio davanti a me che gli faceva un gran sorriso forzato di compassione ma che mentalmente sperava se ne andasse prima possibile.

    3) Mentre aspetto che mi apra l'orologio e valuti la situazione, entra un tipo sui cinquantanni con un radiocontrollato, lamentando il mancato aggiornamento. L'orologiaio gli spiega che nonostante l'alto valore dell'orologio deve tenerlo in posti che prendano il segnale, e l'altro che gli rispondeva che "ma costa 500 euro", e l'orologiao che continuava a dirgli di tenerlo dove prendeva e di aspettare qualche giorno. E il pensiero è subito corso ai tuoi post.

    4) Turno mio. L'orologio non era rotto, semplicemente l'oreficeria che mi aveva cambiato la pila non aveva rimontato tutti i pezzi, ne mancava uno che teneva fermo il movimento. E ho ripensato ai tuoi colleghi "incompetenti"...

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    1. Anonimo #1 - benvenuto nel mio mondo :) Se non fosse che appunto non faccio riparazioni nè pile subito, avrei pensato avessi visitato per coincidenza il mio negozio, seriamente ;)

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  5. Benvenuto nel nostro mondo!
    Per il caso n.1 se non è pila o cambiare un cinturino col piffero che mi metto a fare interventi sul momento.
    In ogni caso...se uno fa la fila in posta può farla anche da me senza spazientirsi..
    Caso n.2 purtroppo l'anziano non ha fretta...o gli fai capire che hai da fare altrimenti lui si attaccherà come una zecca succhiatempo!
    Caso n.3 purtroppo all'ignoranza non c'è rimedio...
    Caso n.4 c'è un sacco di gente che lavora coi piedi in giro!

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    1. Riguardo alla #1, in posta sei obbligato. Di negozi di orologi è pieno il centro.

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    2. Certamente!
      Quindi si dà per scontato che in posta si fa la fila mentre in un negozio si viene serviti immediatamente?
      Di grazia perché?
      Ok in posta sei obbligato...ma aspetti...quindi il tempo alla fine ce l'hai!
      Perché IO devo servirti in tempo zero?
      Perché hai perso troppo tempo in posta?

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    3. Allora se si può fare una riparazione (non era un cambio cinturino,l'orologio era smontato) si può anche cambiar pila subito,che la gente aspetti pure.

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    4. Io personalmente la pila la cambio subito perché nel tempo che prendo i dati del cliente e che gli spiego che me lo deve lasciare la pila è già cambiata nel 90% dei casi.
      Se uno mi porta cinque orologi contemporaneamente chiedo di ripassare.
      Il concetto è: se hai tempo di aspettare in posta perché non puoi averlo anche da me?
      Quello che mi fa andare fuori è questo concetto!
      E se mi dica che abbia sbagliato il collega a fare subito un intervento molto più lungo di una pila siamo d'accordo!

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  6. Orolfrust mi sa che oggi ho avuto una collega del tuo feticista!
    Per scegliere un braccialetto d'argento l'ha annusato!
    Se non le ho riso in faccia è stato solo un miracolo!
    Secondo me è una candid camera!

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