giovedì 1 settembre 2022

La Riapertura post-estiva

Per me la riapertura dopo la pausa estiva è come l'inizio dell'anno. Faccio buoni propositi, immagino piani per migliorare qualcosa, e soprattutto, prima della prima apertura, il mio mantra è: "spero che vengano poche persone oggi, e persone normali. Non dico di vendere, ma almeno evitare rotture di palle. Non voglio vedere orologi allagati, oggi. Non chiedo di vendere, ma almeno non rotture di palle".

Immaginate quindi la mia anima che abbandona il mio corpo, quando circa 45 secondi dopo l'apertura entra un ragazzo con un orologio allagato. Orologio a cui avevamo cambiato pila e guarnizioni a Luglio, ma il test impermeabilità dava esito negativo. Era segnato ancora sulla busta che ha portato: "attenzione all'acqua, non tiene l'impermeabilità". Ovviamente il ragazzo l'ha portato in piscina, perché è la cosa giusta da fare.

L'ho servito come un automa, la mia anima ha veramente già abbandonato il mio corpo in questi pochi giorni di apertura, visto che almeno una parte del mio desiderio si è avverata: non ho venduto niente.

Non ho venduto niente, ma in compenso rotture di palle ne ho avuto da riempirne un mese.

Un altro con orologio con sottolineato NON IMPERMEABILE che l'ha bagnato in mare e l'ha completamente arrugginito. Uno che ha perso un pezzo di cassa. Uno che qui,uno che là, uno che 10 anni fa aveva pagato meno un cinturino che adesso stava cambiando, uno che mi chiede questo, uno che mi chiede quello. Uno che ha perso l'ansa, uno che critica quanti giorni sono stato chiuso per ferie, uno che mi racconta degli orologi che gli ha comprato il figlio mentre era in Giappone, in pratica adesso i clienti vogliono farmi sapere tutta la storia personale che sta dietro ad un orologio al quale devo cambiare pila o cinturino.

Parto sempre con le migliori intenzioni, anche giorno per giorno non mi sveglio mai con spirito negativo verso il lavoro. Ma basta alzare la saracinesca, per farmi cambiare l'umore.

E dire che ero "ottimista": dall'inizio dell'anno nella mia città un concorrente direttissimo (con quasi le mie stesse marche e lo stesso tipo di clientela)  è andato in pensione, un altro è morto, e un altro ha chiuso il negozio all'improvviso. Sono tre negozi in una zona molto vicina alla mia e molto simili al mio (insomma, non orologeria di alta classe) - mors tua vita mea, speravo di guadagnarci un po' di clientela.

E invece niente, ho guadagnato solo qualche pila e tante, tante, tante rotture di palle in più. Clienti veri, niente.

Sono stanco, ed è il primo settembre, primo giorno di rientro "vero" verso un autunno/inverno durissimi.

L'ottimismo è il sale della vita. Mi rendo conto che il sottotitolo di questo blog è "divertitevi alle mie spalle", ma le cose iniziano a non essere più tanto divertenti, a raccontarle.
Ma ok, una cosa folle in canna da scrivere ce l'ho, una scenetta assurda. A breve la racconterò.

12 commenti:

  1. Daiii.. condividere con gli altri lettori del blog serve un po' a metabolizzare le innumerevoli rotture di scatole dei clienti ed a ridurre lo stress. Spero che queste poche parole ti siano di conforto per aumentare la resilienza contro questo tipo di personaggi. Posta piu' spesso !! Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! A breve scriverò del personaggio assurdo con sua figlia... un po' di cose lievi (e a lieto fine, visto che ha comprato un orologio)

      Elimina
    2. Stiamo aspettando con ansia la storia del personaggio in questione Orolfrust!
      Non farci aspettare troppo!

      Elimina
  2. Forza e coraggio Orolfrust bentornato mi eri mancato!
    Io non ho mai chiuso ad agosto perchè abbiamo un pochino di turismo e una rievocazione storica, e ti assicuro che pure in pieno agosto le rotture di palle sono state considerevoli.
    Lo so che mal comune mezzo gaudio non funziona in questo caso, ma credimi siamo tutti sulla stessa barca!
    "Questo orologio non l'ho mai usato, sempre nella scatola è praticamente nuovo!", peccato che praticamente non aveva più doratura da quanto era stato usato, io mi chiedo perchè devono inventarsi palle mentre gli sto solo cambiando la batteria...perchè?!?
    Aggiungo che non vendendo anche oro ti risparmi almeno le sfuriate su perchè costa così tanto, vagli a spiegare che da mesi non scende sotto i 50 €/g solo di materia prima senza considerare cali, lavorazione, iva e risicato margine di guadagno.
    Teniamo duro e ci facciamo coraggio a vicenda!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Appunto, è esattamente la cosa che mi chiedo io:
      1 - perché devi raccontarmi la per nulla interessante storia dietro ad un orologio a cui devi cambiare la pila
      2 - PERCHE' DEVI MENTIRMI, soprattutto se non c'è sotto niente di grave. (e se menti, ti leggo dentro e lo capisco subito, di cazzate ne ho sentite, in 15 anni qui... al punto che poi tanto, di base, io non credo a una parola delle storie/scuse raccontate dai clienti, dò per scontato che stiano raccontando una cazzata).

      Elimina
  3. Bentornato! Come ogni volta che non scrivi per un po', temevo avessi deciso di dismettere il blog, che seguo fedelmente quasi dagli inizi... In pratica sono cresciuta con i tuoi racconti. Sappi che sei molto apprezzato! E' un piacere leggerti ancora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. P.s. e' da un bel po' che non scrivi dei vari pazzi e rompipalle che passano di li', che son sicura che non mancano mai... E' migliorata la clientela con la chiusura dei tuoi competitor diretti? O è sempre la stessa storia, ma con sncora più pile e perditempo?

      Elimina
  4. Io quest'anno non ho praticamente fatto ferie. Un cliente ha cambiato i suoi piani, e ho dovuto in pratica lavorare di continuo, a parte 3-4 giorni su due settimane.
    Sono profondamente stanco, frustrato e scazzato.
    Ogni volta che penso che i clienti abbiano toccato il fondo, devo ricredermi.
    Ogni giorno mi dico "ma dove ho sbagliato nella mia vita? perche' ho deciso di mettermi a lavorare per l'azienda di famiglia?".
    Domande senza risposte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' lo stesso tipo di domanda che mi pongo anche io, e lo stesso stupore di scoprire quanto in fondo possano scavare i clienti, dopo aver toccato il fondo (e avermelo fatto toccare).
      Forza e coraggio... ma veramente.

      Elimina
  5. Scusa, non voglio fare polemica, ma ho una domanda: ma tutto quello che scrivi non è il tuo normale lavoro ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, hai ragione, fa parte del lavoro, ma la parte principale sarebbe quella del vendere, non fare servizi da 2-3-5 euro. Ma diciamo che quello mi può anche andare bene, se non fosse per il carico di arroganza, aggressività e vittimismo che mettono una buona parte di clienti. Se devi cambiare una pila, non c'è bisogno di lamentarsi che sia durata "solo 6 anni". Se devi cambiare il cinturino, non c'è bisogno di dirmi che quello era il cinturino indossato da tuo padre quando ha fato lo sbarco del D-Day e ti spiace cambiarlo. Se ti cade l'orologio, non è colpa mia che te l'ho revisionato 3 mesi fa. Sentirsi sotto attacco costante, in cambio di quasi zero soldi, è logorante.

      Elimina
  6. Ciao , non te la prendere troppo, siamo in tanti come te , solo che dove lavoro io , (sempre al pubblico , ma altro settore merceologico ) siamo in 3/4 a sopportare clienti storditi e quindi la percentuale pro-capite è un po' più bassa , non oso immaginare se fossi da solo.

    RispondiElimina