mercoledì 13 febbraio 2008

Un Martedì Infernale (lungo ma appagante... per voi!)

Occhio, post lunghissimo che riassume una sola mattinata di lavoro dritto all'inferno. Rilassatevi, prendevi il vostro tempo, leggetla in parti, tanto è una narrazione ad episodi. Ma non perdetevi il finale, eh!

Tutto porta al finale, ogni riga è un tassello della mia disintegrazione mentale e morale. Oggi sono a pezzi.


Due premesse:


- Il Martedì è il giorno peggiore della settimana per me, sia perchè è il primo giorno lavorativo, sia perchè i miei simpaticissimi vecchietti/clienti tipici, a quanto pare passano OGNI weekend a ravanare nei loro cassetti, per tirar fuori 3-4-5-6-10 orologi che non indossavano da tempo, ma che ora hanno la necessità di portare tutti contemporaneamente, ergo vengono da me e ovviamente pretendono le pile subito. Ma anche se non vogliono le pile subito, comunque c'è un afflusso di pile che è il doppio degli altri giorni (stiamo parlando di un 30 pile circa).


- Sono Volontario della Croce Rossa, ogni sei giorni mi faccio una notte in ambulanza. Ci son notti in cui riposo, altre in cui son fuori tutto il tempo e sono "un po' sciupato" il mattino dopo. Ieri notte ho dormito, però ho dormito male. Stamattina ero stanco morto.


Premesse finite. Ecco la cronaca di una mattina di delirio.


Apro alle 9.01. Entro le 9.30 sono entrati DIECI clienti, quasi tutti per le pile, qualcuno per i cinturini. Soldi incassati zero.

Ad un certo punto verso le 10.00 ho ancora il negozio con un flusso notevole di gente, e ci sono 5 persone dentro. Tutte contemporaneamente, si sentono tutti i discorsi quindi.

Prima persona: "Devo cambiare la pila"

Io: "Sì me lo deve lasciare, vien pronto per domani"

Prima: "Eh ma io l'ho bisogno adesso"

Io: "Mi spiace ma sono cose che fa il tecnico la sera."

Prima: "Non posso lasciarlo"

Io: "Pazienza dai, sarà per la prossima volta."

Seconda persona: "Devo cambiare la pila"

Io: "Sì me lo deve lasciare, vien pronto per domani"

Seconda: "D'accordo, ecco il nome xxx, a domani"

Terza persona: "Devo cambiare due pile"

Io: "Sì me le deve lasciare, vengono pronto per domani"

Terza: "Ma almeno una riesce a farmela?"

Io: "NO mi spiace."

Terza: "Vabbè ok, allora passo domani."

Quarta persona: "Devo cambiare la pila"

Io: "Sì me lo deve lasciare, vien pronto per domani"

Quarta: "Come, lo devo lasciare? Ma non è una cosa semplice da svitare?"

Io: "Mi spiace ma sono cose che fa il tecnico la sera."

Quarta: "Ma domani non riesco a passare!"

Io: "Venga quando vuole!"

Quarta: "Ah ok, vengo sabato, ecco il mio nome per la ricevuta, arrivederci"

Quinta persona: "Ora che son da sola, le posso chiedere se la pila me la cambia subito?"

Io: "E'. UN. LAVORO. CHE. FA. IL. TECNICO. LA. SERA."


Io la litania del "non lo faccio io subito, lo fa il tecnico la sera" la recito senza nemmeno pensarci, non è un prooblema ripetere le stesse cose 20 volte al giorno. Ma ripeterle cinque volte in 4 minuti, a persone che avevano ascoltato le altre cose eppure che ci provano, a supplicarti di fargliela subito, mi fa girare le palle. E in più ero stanco. Ma questo era solo un antipasto.


Ore 10.30 circa, arriva un carabiniere in borghese con moglie (mi si qualifica così, ma poi capisco chi è dal regalo che tira fuori). Gli hanno fatto un regalo, un orologio preso da me, vuole cambiarlo. Ho un problema teorico con questa cosa: la persona che ha comprato l'orologio la conosco bene e le ho fatto un bello sconto, anche perchè quell'orologio non lo vendevo molto, quindi ci stava di fargli un bello sconto. Ora però non è che lo cambio con un orologio più bello e mantengo il prezzo di cartellino. In parole povere, l'orologio costava 210, io glielo avevo dato a 160. Il carabiniere voleva prendersene uno da 210. Non funziona così, cazzo. Io ho incassato 160, e se vuoi uno da 210, paghi la differenza. E questo insisteva, insisteva, insisteva. Ma che io sia dannato se mi farò mai fottere da un carabiniere. Alla fine alzo la voce, gli dico CHE NON ESISTE, mentre lui o è veramente carabiniere (ergo menomato mentale come nelle barzellette) o ancora pensa di fottermi. Io penso che se non fosse carabiniere, l'avrei già sbattuto fuori, ma sapete com'è, sudditanza psicologica con le forze dell'ordine. Alla fine si convince, prende un orologio da 170 euro, non gli faccio pagare la differenza perchè non solo ho le palle piene ma anche il negozio pieno. E arriva la goccia che fa traboccare il vaso: la moglie mi chiee se almeno un cinturino di gomma di riserva glielo posso regalare, con un'aria da "sei proprio pezzente se non ce lo regali".

La signora deve ringraziare di essere moglie di carabiniere, che magari era anche armato, e che sarebbe riuscito a spararmi alla mano mentre le assestavo un cartone un pieno volto. Comunque la risposta è stata NO. E vaffanculo.


Continua poi l'afflusso di gente, e a mezzogiorno la chicca che mi fa esplodere. Vecchia sui 75 anni. Entra e mi chiama col cognome di mia mamma, ci sono abituato perchè mia mamma è conosciuta in città, ma se vuoi far l'amicona che mi conosce, o mi chiami per nome o per il MIO cognome. Sabato era venuta a ritirare un orologio che aveva fatto riparare, e ancora non funzionava. A volte succede, non c'è da allarmarsi, c'è la garanzia apposta, mi scuso sempre per il contrattempo e rimando in laboratorio ad aggiustare. Incidenti che capitano, non è un dramma. Il dramma accade allorchè la signora inizia dicendo:

"Sono stata qui sabato, si ricorda?"

Io sono sempre onesto. Io non ricordo le facce, non vedo perchè mentire, dico di no ma poi abbozzo, non è che sia un dramma. Per la signora però sì. Si incazza. Inizia "Ma come, non si ricorda, come è possibile, insomma?". Le mostro le persone che ci sono in quel momento nel negozio: 4. Le dico che ho parecchi clienti ogni giorno, non mi ricordo di tutti ma non è un problema, no?

E invece è un problema, la tizia sclera, si incazza proprio di brutto, si chiede come sia possibile, era solo 3 giorni fa, non un mese fa. Io glisso, ma lei insiste, io sto per scoppiare. Continuo a ignorare le sue richieste di spiegazioni sul perchè non mi ricordo di lei (potrei dire che per me lei è l'ennesima vecchia coi capelli bianchi e gli occhiali che entra in negozio, sembrano tutte l'identikit di "Indovina Chi?"). Le chiedo di darmi scontrino e garanzia, per farlo rivedere in laboratorio, scusandomi a denti stretti per il disguido. Non ha nè scontrino nè garanzia. Io in teoria potrei mandarla a cagare. Lei insiste che non le ha perchè tanto dovrei ricordarmi di lei. Lì sbotto e dico una frase che per scherzo mi frulla in testa da mesi: "Mi scusi ma è politica aziendale non riconoscere nessuno!".

Ahahah.

Beh lei sclera e... e... dice che si lamenterà con mia mamma!!!!!!!! Io ormai ho perso la pazienza, le dico di far pure, anzi di prendere il numerino per le lamentele. Parlo come un centro informazioni. Lei se ne va (l'orologio lo lascia però!), a me girano le palle, e mi scoccia che tutto questo sia successo davanti agli altri 4 clienti, che però boh, o hanno capito che non devono fiatare, o sono persone normali, comunque non fanno cenno a quello che è appena successo, mentre si prendono cinturini di ricambio o mi lasciano le pile.


Però aspettate, c'è l'epilogo.

Chiudo il negozio alle 12.30, stanco morto con pochissimi euro guadagnati nonostante una mattinata impegnatissima. E che succede? Mia chiama mia mamma che ha le palle girate perchè una signora l'ha chiamata per lamentarsi di come mi comporto in negozio!!! Oh mio dio quella PUTTANA si è veramente lamentata con mia mamma! Come se a me fregasse qualcosa, o come se mia mamma potesse cambiare qualcosa! Ma ora io, come la devo accogliere quando verrà a riprendersi l'orologio??? Tenendo anche conto che, nemmeno quella volta, la riconoscerò... LOL.

13 commenti:

  1. Alle 12:30? Solo a leggere il post mi sembrava che fosse gia' sera inoltrata... non e' bello ridere dei tormenti di un amico, ma mi fai sempre sganasciare!

    Lemmyfan

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  2. Mi verrebbe quasi da dirti di mettere in negozio un paio di cartelli con su scritto: "Le pile si cambiano PER IL GIORNO DOPO". Sono però purtroppo certo che non li vedrebbe nessuno. Oggi, leggere non è più un'abitudine; abusare della pazienza altrui, invece, lo è.

    Mi dispiace.

    D.F.

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  3. Ma si sa che i vecchi non leggono perchè escono sempre "senza occhiali"...una scusa per rompere i cosiddetti al prossimo.


    Alla vecchia direi "chi fa la spia non è figlia di maria non è figlia di gesù quando muore va laggiù va laggiù da quell'ometto che si chiama diavoletto"...ihihihih

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  4. Ahahah arianna se dico così alla vecchia quando torna, mi sa che si prende di un male che muore sul colpo! che figata :)


    LemmyFan: eh sì, era solo la mattinata, il pomeriggio molto più calmo, sono riuscito a cambiare parte della vetrina con gli ultimi arrivi e ho visto una puntata dei soprano :) E soprattutto non ci sono stati pazzi.

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  5. ah,il cliente che vuol esser ricordato!Anche da noi,che non essendo un negozio ma un centro commerciale ha gente che va e viene,c'è sempre qualcuno che pretende di esser riconosciuto.

    Io rispondo sempre di si,tanto x fargli un piacere

    Ma sta vecchia del cazzo era pure senza garanzia e scontrino,che cazzo vuole?????

    Vorrei esserci io con te la prossima volta che arriva,poi vedi come la smette di scassare le palle.

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  6. eh porcoddio!

    scusa la spontaneità, ma non riesco a dire altro :)


    + Erzsébet +

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  7. assurdo. soprattutto la vecchietta che si va a lamentare da tua mamma.

    silvia

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  8. ahah, a me almeno dicono che si lamenteranno con il titolare, ma dalla mamma è troppo forte!!!

    comunque se vuoi ti presto il cartello che ho messo sul mio blog, però poi avrai al massimo 10 clienti al giorno (che sono quelli che non hanno visto il cartello, mica quelli normali che saranno un paio)!

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  9. qui una sciura si è improvvisamente messa a parlare della dura vita dei pinguini, senza alcuna ragione apparente XD

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  10. oh, solo la Erz, dimenticato la firma :)

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  11. beh, è normalissimo parlare di pinguini in farmacia, no?


    silvia

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  12. santa pazienza...come ti capisco!!!!

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  13. Ma poi com'è andata a finire quando è tornata? Le hai restituito l'orologio col cinturino intriso di cianuro spero? >:-)

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