venerdì 30 marzo 2012

Ambitissimo Sconto

Nella comunità degli amanti degli orologi sportivissimi, c'è grande fermento per un modello nuovo di una casa molto famosa. Fa di tutto, ha un'estetica molto carina (soprattutto rispetto al suo predecessore, ormai datato di qualche anno), e un prezzo accessibile. Negli ultimi giorni ho ricevuto un po' di chiamate di persone ansiose di mettere le mani su questo orologio.

Ebbene, posso essere fiero di dire che sono stato uno dei primissimi rivenditori in Italia a riceverlo. Nonchè l'unico rivenditore in città, e uno dei pochissimi in zona.

Quindi, sono lì che ammiro l'orologio e lo apprezzo, e mentre ancora non li ho esposti, suona il telefono.

"Pronto, avete questo orologio ambitissimo?"
"Guardi è fortunato, mi è arrivato proprio stamattina, sarebbe il primo in Italia ad averlo!"
"Quanto costa?"
"479 euro"
"E quanto sconto mi potrebbe fare?"
"Mmm, tipo zero, visto che probabilmente i sei in mio possesso li venderò entro un mese, e poi chissà quanto ci vuole a riordinarli?"
"Ah, allora ci penso, pensavo magari si potesse arrotondare a 450"
"Ah tra l'altro ho riguardato il cartellino, il prezzo è 479.99, quindi ok, diciamo 479 comunque, eh!"
"Grazie, ci penserò, buongiorno"

Carissimo amico. L'orologio non è neanche uscito, e tu pensi già agli sconti. Godrò a farlo pagare 475 a quelli che verranno immediatamente a prendersi l'orologio e NON mi chiederanno sconti. A chi chiede sconto, farò il giochino beffardo di dire che in realtà costerebbe ben 99 centesimi in più, e che per magnanimità arrotondo all'euro inferiore.

Tra l'altro, mettiamo i panni sporchi in piazza, non è un gran mistero per me. L'orologio mi fa incassare 479 euro. La gentilissima produttrice è quella che fa meno sconti-merce in assoluto, e me lo fa pagare 300 euro. PIU' iva. Quindi lo pago 363 euro, più spese di spedizione (diciamo che diluite con gli altri prodotti, arriviamo sui 370 euro). Sui 479 euro, ci devo pure battere lo scontrino, ed è iva che svanisce, e poi probabilmente sarà pagato col bancomat, che se va bene mi toglie un 1% dell'incasso. Quindi diciamo che, al di là dell'iva dello scontrino, comunque su 470 euro, ho un guadagno di meno di 100 euro.
Quindi, tu e il tuo arrotondamento da 29 euro, potete tranquillamente, ma proprio senza rancore, andare a fare la spesa da un'altra parte.
Se solo potessi lavarvi la bocca col sapone, ogni volta che pronunciate a casaccio quella parola...

22 commenti:

  1. Falli morì senza sconto, ma neanche i 99 centesimi gli devi levare!

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  2. Non posso credere che uno chiami e al telefono chieda già lo sconto... O_O

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  3. Oddio, adesso lo voglio quel orologio!
    Marca e modello, ti pregooooo
    ...un suunto? Un casio?

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  4. Olè

    Suunto Ambit black, ho indovinato?

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  5. ma pensano sempre di essere in un suq dove è normale contrattare sulla merce?!
    durpes

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  6. purtroppo è una cattiva abitudine. io personalamente non lo chiedo mai e quando me lo fanno ringrazio anche se è di un euro.
    I + odiosi sono quelli che dopo che gli hai fatto lo sconto ti chiedono ancora lo sconto

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  7. Quando lavoravo come commesso, c'erano le nonnine che mi chiedevano gli sconti su quello che regalavano al nipote. E avevano addosso più soldi in vestiti di quelli che prendevo io in un mese. Una che doveva fare il regalo al marmocchio voleva assolutamente che le arrotondassi a 30 uno scontrino da 32 (ecccccerto signora, ce li metto io i 2 euro, che sono pure dipendente?)... si è impuntata, alla fine se n'è andata offesa.
    La cosa più sconcertante è che lo sconto te lo chiedono quelli con l'iPhone 4, mentre quelli più dimessi non contrattano mai, al massimo non comprano, e di rado si lamentano dei prezzi.
    Hai per caso notato anche tu qualcosa sulla distribuzione degli "sconticino?" tra i vari ceti sociali?

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    1. Si, la cosa è esponenziale all'aumento dell'età e della disponibilità economica, anche se non mancano le eccezioni.
      altra categoria che non manca di chiedere lo sconto anzi si fanno proprio il prezzo sono gli stranieri africani e cinesi.

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  8. I commercianti considerano sempre l'IVA a modo loro.
    Se quella sulla vendita di un orologio da 479 (89,57 euro) è a debito, quella pagata al fornitore sui 300 euro (63 euro) è a credito.
    Quindi il costo sostenuto dal commerciante per il solo capitolo IVA è pari ad euro 26,57. E' normale se poi ci ritroviamo cun questi prezzi.

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    1. Parliamo di orologi, non di benzina o cibo. Forse dovresti aggiungere tante altre cose, affitto, luce, spese accessorie...io per esempio, pago 250 euro al mese per una pensione che non avrò mai.

      Prova a fare il piccolo commerciante (magari uno di quelli che non evadono) e poi mi dici. Anch'io la pensavo come te...prima di fare il commerciante.

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    2. Caro Mario Monti, il tuo ragionamento fila finchè stai sulle cifre (il tuo campo!), ma appena la butti sul populistico anti-commercianti (TUTTI RICCHI ED EVASORI!), non si capisce più niente. Sono le ditte che impongono un prezzo di vendita, esistono per questo i cartellini sui prodotti. Quindi non capisco la tua chiosa "è normale se ci troviamo con questi prezzi", come se fosse colpa del commerciante. Ma forse non volevi apparire così contrario al commercio... è stato un lapsus, capisco.

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    3. anonimo spero che non lavori per la AG altrimenti capisco tante cose. L'iva versata è cmq 89,57 euro perchè 63 euro sono state già versate e con l'ultima transazione viene versata la differenza di 26,5. se non ci fosse l'iva a credito l'iva versata sarebbe di 152,57 cioè l'iva verebbe pagata due volte sul bene.

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    4. L'iva non è mai un costo nè un ricavo per il commerciante. viene versata al commerciante per intero dal consumatore finale, e questo fa solo l'esattore. tant'è che il commerciante scarica l'iva per tutti i costi inerenti l'attività.
      i commercianti non sono evasori, semplicemente pagano le tasse in un modo diverso dai dipendenti. non è mica peccato!

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    5. Chiedo scusa se intervengo su un post di sei anni fa ma vorrei solo puntualizzare una cosa su quanto detto dall'anonimo Mario Monti:

      479.99/1.22 = 393.43

      393.43-300 = 93.43 Euro di utile

      Ora da questo utile togliete spese di affitto, luce, gas, assicurazione, spese bancarie, commissioni sul pos, tassa sulle insegne, occupazione suolo pubblico (se avete una tenda da sole), inail, rai (se avete una radio), siae, scf, tassa sui rifiuti, imposta di registro affitto (se siete in affitto), commercialista, manutenzioni ordinarie e non, più altre tasse varie e diritti cciaa...se ho dimenticato qualcosa chiedo scusa.
      Se non vendete l'orologio in questione andrà tra le rimanenze finali e vi creerà reddito.
      Ora dite finita lì?
      Ebbene no ora dovete pagare inps (per una pensione ridicola che non vedrete probabilmente mai) e Irpef, che vi porterà via una bella fetta di ciò che resta.
      Ora, se lo vorrete, potrete spendere come volete quello che vi resta, sperando di essere congruo e coerente con gli studi di settore.
      Dimenticavo mi raccomando non ammalatevi ed evitate le gravidanze altrimenti sono guai, lo stato non vi riconoscerà nulla!

      Ecco il modo diverso i cui i commercianti pagano le tasse in modo diverso caro Mario Monti in erba.

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    6. Anche dopo 6 anni, il calcolo rimane perfetto e impietoso - compreso il punto "se non lo vendo, mi rimane pure fra le rimanenze finali".
      Il che, sommando tutto, porta sempre al consiglio che dò a chiunque voglia mettersi nel commercio (anche solo per aprire un bar o una gelateria, che sembrano essere cose che vanno fortissimo per investire tutta la liquidazione e "inseguire un sogno"): NON-LO-FATE. soprattutto se dovete partire da zero. qui tutti noi si tira avanti, perchè siamo parte del sistema, ma sognare di volerlo fare, rende molto "foolish", ma soprattutto molto "hungry", letteralmente. so che la mia è una visione forse estrema e totalmente nera, ma la mia esperienza mi dice così. sto a galla perchè sono bravo, perchè ho gli orologi giusti (nella fascia medio-bassa), e perchè non devo pagare l'affitto. se dovessi pagare l'affitto, già probabilmente andrei sotto. e io sono uno di quelli bravi e con un buon giro.

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    7. Aggiungo inoltre, visto che sono passati 6 anni, che la ditta della quale parlavo ha smesso da 2 anni di vendere i propri orologi nei punti vendita fisici. Ha deciso di fare tutto via internet, e penso che in italia le sue vendite siano crollate tipo del 90%. Io comunque li avevo sfanculati 6 mesi prima, quando sul loro sito avevano iniziato a vendere i propri modelli con il 35% di sconto, dopo 6-7 mesi dall'uscita. Per essere chiari, era meno di quello che pagavo io a loro, per averli. E alcuni modelli, arrivavano al 50%. Una scelta folle...

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    8. Idem!devono ancora venire a riprendersi il loro pregiatissimo espositore!

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    9. Comunque per concludere il ragionamento l'iva non è un costo (come dice Mario Monti) se vendi "più iva"; in questo caso invece è una parte dell'INCASSO che se ne va, visto che non vendiamo a ditte ma a privati (quindi iva compresa).
      Il fatto che il commerciante scarichi l'iva degli acquisti e delle spese fa solo parte del sistema IVA.
      Infatti i bilanci non contemplano l'iva né in entrata né in uscita, perché il 22% dell'imponibile (quindi il 18% circa degli incassi parlando in italiano) è già dello stato.

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  9. "La cosa più sconcertante è che lo sconto te lo chiedono quelli con l'iPhone 4, mentre quelli più dimessi non contrattano mai, al massimo non comprano, e di rado si lamentano dei prezzi."
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    D'accordissimo. In genere quelli che non chiedono sconti sono gli studenti e gran parte degli immigrati (tranne pochi ma significativi casi).

    Quelli che lo chiedono, spesso in percentuali inaccettabili, popolani, donne e uomini di mezza età, benestanti, anziani, TUTTI italiani.

    Il mio collega del settentrione rischia 300 euro per guadagnarne 100, il che già preclude sconti (anche se 5 euro li farei almeno per cortesia). A me lo chiedono anche per orologi da 50 euro.

    E spessissimo parliamo di gente benestante che magari ha appena speso 4000 euro per un Rolex (tutto vero purtroppo).

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  10. comunque volevo aggiungere che quasi 500 euro non è proprio un prezzo accessibile per un orologio digitale.

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    1. E' un prezzo buono per quell'orologio in particolare, intendevo questo per "prezzo accessibile". Di solito la media dei digitali con prezzo accessibile che vendo, sono casio da 29 euro.
      Quindi non scadiamo nel populismo o fraintendiamo le cose: per quell'orologio, attesissimo da una ristrettissima fascia di possibili clienti, il prezzo è sia accessibile che giustificato. Gps, cardiofrequenzimetro, altimetro, barometro, etc etc etc etc. Tipo, a me non interessa e non lo comprerei nemmeno se costasse 90 euro, però per chi lo può sfruttare a pieno, sono soldi ben spesi.

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    2. populismo? ehi, calma calma, ricordati che sono un tuo sostenitore :-)) dicevo semplicemente che 500 euro, in assoluto e anche relativamente alla categoria, sono un prezzo elevato a mio parere. Sappiamo anche che questi prezzi non li facciamo noi...quindi possiamo dormire sonni tranquilli :-)

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