martedì 17 aprile 2012

Attacco all' FBI

Sono cinque anni. CINQUE fottutissimi ANNI che FBI viene nel mio negozio. Mai speso un euro. Ha fatto sognare tanti lettori di questo blog, e all'inizio ci ridevo su anche io, ma da almeno due anni ha finito le sue storielle e ripete solo la routine "mi fai vedere orologio"-"e quest'altro orologio"-"che sconto mi fai"-"vediamo anche questo orologio"-"la prossima volta mi arrivano i soldi e vengo a comprare".

Mi ha stancato.
Oggi poi è Martedì, il giorno di super-lavoro (molto più del Sabato), perchè c'è un assalto allucinante di richieste per pila e di ritiri di orologi. Per dire, sono le 17.30, ho battuto 23 scontrini e preso 19 pile da cambiare. Quindi, non sono dell'umore per questo cretino.

Suona alla porta. Alzo la testa, vedo che è lui, lo guardo, lo ignoro. Non apro. Decido che oggi è il giorno giusto per fottergli la testa.
Lui non si scompone: torna a guardare la vetrina dei Casio. Dopo un minuto, suona. Non alzo nemmeno la testa. Suona ancora. Non apro. Mi metto a sistemare in vetrina degli orologi. Sento che da fuori urla il mio nome (mannaggia a quando mai gliel'ho detto: ODIO che i clienti mi chiamino per nome) e mi chiede di aprire. Suona. Non apro.

Andiamo avanti dieci minuti buoni, seriamente.  Cioè pensate a uno che suona un campanello per dieci minuti, senza intuire che forse non gli voglio aprire.

Alla fine cedo io, e decido che è ora di affrontarlo, anche perchè rischio che arrivi un altro cliente e mi rovini la lavata di testa che ho pianificato. Suona (sarà la ventesima volta!), gli apro. Lui, come niente fosse:

"Ciao P! Ho visto in vetrina degli orologi nuovi casio, me li fai vedere?"
"NO." (immaginate il ghiaccio più gelido e l'odio più profondo in questa semplice sillaba. NO.)
"Ah. E quello dell'altra marca, ce l'hai ancora?"
"Non penso."
"I casio posso vederli?"
"Ho detto di no. Li guarda in vetrina."
"Sono due da 100 euro, che sconto mi fai?"
"Quando viene qui con i soldi in mano, parliamo di sconti."
"Ah, bene, perfetto. Allora la prossima volta torno coi soldi! Ciao!"
"Se non torna fa niente."
"Alla prossima!"

Secondo me è un ologramma, o un glitch del matrix. Si è comportato come sempre, indipendentemente dalle risposte MOLTO pesanti che gli ho dato.
Ah no, la soluzione è più semplice: è un rompipalle madornale.

E no, non fa ridere, anche se l'ho messa giù che fa ridere.

7 commenti:

  1. Francamente mi dispiace per lui, pero' far perdere tempo a una persona che lavora alla fine se l'è cercata..........

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  2. Come ti capisco anche io ho un rompi balle, ma senza la scusa della senilità visto che avrà 20 anni massimo. Hai fatto bene, una chiaccherata con anziani soli si fa volentieri, ma se inizi a farmi tirare fuori mezza vetrina ti mand a ...

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  3. Io non lo so, questo tizio mi angoscia. Seriamente e molto.

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  4. è il genere di persona che ti dirà sempre le stesse cose, indipendentemente dalle risposte che gli darai.
    Dubito stia anche solo a sentirle!

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  5. secondo me è autistico, non capisce proprio.

    Un bel grazie a Basaglia e a tutti quelle anime belle grazie alle quali queste persone malate sono a spasso senza assistenza, e soprattutto senza la possibilità di dargliela "sennò ledi i loro diritti". Magari libere di far qualche danno grosso.

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  6. Oddio, ma torna sempre quello? Sono secoli che leggo di lui, e se lo avessi come cliente sarei un filo preoccupato...

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