martedì 26 febbraio 2013

Non accettare orologi dagli sconosciuti

E' una storia risalente all'anno scorso, direi che sia il momento di raccontarla, visto quanto è gustosa!

E' il periodo delle comunioni. Si vendono tantissimi orologi per bambini - il problema però è che spesso li comprano i nonni per i nipoti, e li scelgono con gusti da nonni, fregandosene dei miei consigli.
Quindi il negozio è come sempre pieno di anziani, anche se questa volta sono qui per comprare e non solo per le pile. E' un passo avanti.
C'è questa particolare coppia di settantenni che è in negozio da almeno 15 minuti, richiedendo la mia attenzione totale nella ricerca di un orologio per il nipote. Dopo aver visto di tutto (e aver ignorato qualsiasi mio consiglio), stabiliscono che un Casio digitale può andar bene. Consiglio quindi quelli della linea Baby-G, ovvero piccoli, indistruttibili, perfetti per il polso di un bambino di 9 anni a loro detta 'magrolino'. Ma a loro piace anche un G-Shock - è egualmente indistruttibile, ma è enorme. Non va bene per il polso di uno di nove anni. Glielo dico una, due, tre volte, poi servo un paio di altri clienti lasciandoli a discutere, ma loro non riescono a trovare la soluzione. Non credono alle mie parole, ai miei consigli di lasciar stare orologi enormi per bambini.
Al che, il colpo di genio della donna.

"Aspetti! Sta passando un bambino per strada, mi apra la porta, ha la stessa corporatura di mio nipote, aspetti che vado a chiamarlo e provo a chiedergli se può indossare l'orologio!"

Basito, apro la porta. La signora va veramente a bloccare il bambino (fortunatamente accompagnato dalla madre), e riesce a trascinarli in negozio.
La madre non sembra proprio felicissima, ma vabbè, fa porgere il polso al bambino, io gli allaccio l'orologio, è evidentissimo quanto il G-Shock sia enorme.
I due anziani si consultano, dicono che poi non è così grande, ma gli fanno provare anche il Baby-G, che decisamente sta meglio.

Tolgo l'orologio al bambino, e la sua reazione è girarsi verso la mamma e dirle che in effetti le è venuta voglia di un orologio, come regalo per la promozione.

Direi che come pubblicità poco subliminale funziona bene: importunare bambini per strada, fargli provare orologi e poi mandarli via a mani vuote, ma con il desiderio per il futuro.

Madre (sempre più scocciata) e figlio se ne vanno, ringraziati dagli anziani.
Che però guardano ancora tutti i modelli digitali.
Io capisco che è giunto il momento di mollare il colpo, inizio ad ignorarli perchè alla fin fine li sto seguendo da 35 minuti, e c'è altra gente in negozio (TANTA gente).
Prendo qualche pila da cambiare, ne restituisco qualcuna, vendo un altro orologio per comunione (fase decisionale dell'orologio: "Buongiorno, voglio questo per mio nipote!" "Grazie arrivederci". Ahhhhh....), alla fine torno dagli anziani.

Ma niente, troppo difficile la scelta: se ne vanno.
Quaranta minuti buttati via. Quaranta minuti comprendenti il semi-rapimento di un bambino!

La storia però ha un lieto fine. Magari poi nemmeno tanto lieto. La settimana dopo torna l'anziano, da solo, e dice che alla fine hanno scelto.
Si prende il G-Shock.

Bravo, scelta proprio intelligente. Bravo.

4 commenti:

  1. caro Orolofrust, una caratteristica della clientela "stolida" è che sceglie in base ai propri gusti e non in base a quelli di chi deve ricevere il regalo.

    Per gli uomini le scelte sbagliate sono più dettate da ignoranza dei gusti (difficilissimo fare un regalo a una donna, pignole come sono), per anziani e donne invece è vera e propria "imposizione": specie le donne scelgono sempre l'orologio "fine" , nè troppo grosso, nè troppo piccolo, nè troppo moderno, nè troppo classico ecc ecc ecc...quando magari a noi piacerebbe un bell'orologio gagliardo.

    Ora vado generalizzando ma è per dire...e comunque io dopo aver dato le mie "istruzioni" per 10-15 min massimo, lascio decantare gli incerti fino alla scelta. 40 minuti sono davvero troppi.

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  2. Buahhhh e pensare che a me hanno regalato un ranteghissimo orologino digitale maffo da 2 soldi (sì, se te lo porti via) tipo quelli che regalavano dentro i fustini del Dixan eoni fa.
    Uhmmmm.... A pensarci bene quasi quasi era DAVVERO uno di quelli...

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  3. Per il lieto fine pensavo fosse tornato il bambino semi-rapito con la mamma ultra-scocciata a comprare l'orologio!

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